venerdì 25 dicembre 2015

Casarrubea è morto et de mortuis nihil nisi bonum; quindi strappo quanto qui a suo tempo osai contro di lui, colpevole allora come ora per me di giudizi di valore contro l'altro defunto il grande racalmutese, il questore Messana che qui nomino alla paesana. Sfido il successore di Calatafimi però a venire a Racalmuto, spero al circolo unione, per un incontro serio motivato ma schietto. Ci vorrei pure la Cernigoi, ma la triestina mi ha scambiato per un demoniaco fascista e non mi vuol vedere neppure in faccia

Casarrubea è morto et de mortuis nihil nisi bonum;  quindi strappo quanto qui a suo tempo osai contro di lui, colpevole allora come ora per me di giudizi di valore contro l'altro defunto il grande racalmutese, il questore Messana che qui nomino alla paesana. Sfido il successore di Calatafimi però a venire a Racalmuto, spero al circolo unione, per un incontro serio motivato ma schietto. Ci vorrei pure la Cernigoi, ma la triestina mi ha scambiato per un demoniaco fascista e non mi vuol vedere neppure in faccia (e a dire il vero la mia faccia non è bella).

Calogero Taverna 

 

 

 

venerdì 14 febbraio 2014

Mi dispiace: io sono uno spirito libero, assolutamente libero; non ho titoli, non sono storico; capisco solo dove c'è puzzo di imbroglio. Quindi do la patente del "coglione" a chi si è abbeverato nel mare di minchiate, assolutamente non documentate, di questo sedicente storico e archivista CASABURREA.

Mi dispiace: io sono uno spirito libero, assolutamente libero; non ho titoli, non sono storico; capisco solo dove c'è puzzo di imbroglio. Quindi do la patente del "coglione" a chi si è abbeverato nel mare di minchiate, assolutamente non documentate, di questo sedicente storico e archivista CASABURREA.
 
Chi è Giuseppe Casarrubea, colui che si è permesso di infangare la fulgida figura del questore Messana racalmutese doc? Oltre a qualche linguaggio scurrile come dare del "coglione" a chi non la pensa come lui, di saliente noi nulla abbiamo trovato.
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Giuseppe Casarrubea senior (1899-1947)
Giuseppe Casarrubea senior (1899-1947)

UN ARCHIVIO STORICO SULL’ITALIA E SULLA SICILIA

DEL XX SECOLO

Chi siamo?

L’archivio sorge per dare seguito ad uno dei punti statutari dell’Associazione “Non solo Portella onlus” fondata nel 1998 con lo scopo di rappresentare i familiari delle vittime della strage di Portella della Ginestra (1° maggio 1947), e degli assalti contro le Camere del Lavoro del 22 giugno 1947.

Aderiscono all’Associazione i familiari di altre stragi avvenute in Sicilia dal secondo dopoguerra in poi.

L’archivio è dedicato al dirigente sindacale “Giuseppe Casarrubea” assassinato durante l’attacco terroristico contro la sezione del Pci di Partinico, un mese e 22 giorni dopo la strage di Portella della Ginestra. Il commando, stando ai giudici di Viterbo (1950-’52), era ispirato dal neofascista Salvatore Giuliano e da Pasquale ‘Pino’ Sciortino.

Il processo contro i mandanti e gli esecutori di queste stragi ebbe a fondamento un depistaggio della polizia giudiziaria: il “Rapporto giudiziario” del 4 settembre 1947. Gli accusati furono sottoposti a interrogatori e confronti dibattimentali durati due anni. Alla fine i giudici conclusero assolvendo i mafiosi e parecchi imputati e negando l’esistenza di mandanti.

Nell’attentato di giugno perse la vita anche Vincenzo Lo Iacono e si ebbero dieci feriti gravi, alcuni con menomazioni irreversibili come Leonardo Addamo e Giuseppe Salvia. In una stessa notte furono prese d’assalto le seguenti sedi di sinistra: la sezione comunista di Cinisi (attentato dinamitardo senza vittime), sezione del Pci di San Giuseppe Jato (un ferito e distruzione totale della sede), Camera del Lavoro di Borgetto (senza vittime), sezione socialista di Monreale (senza vittime), sezione del Pci di Carini (senza vittime).

Gli attentati di giugno furono la “naturale” continuazione dell’azione di provocazione terroristica della strage del 1° maggio. Entrambe le stragi, processualmente unificate, ebbero gravi coperture da parte di alcuni settori delle forze dell’ordine dipendenti dall’Ispettore di Ps, Ettore Messana. Questi aveva cominciato la sua carriera ai tempi della strage di Riesi (1919) e l’aveva conclusa dopo Portella della Ginestra, avendo avuto all’interno del gruppo di fuoco che aveva sparato sulla folla dei manifestanti per la festa del 1° maggio, il proprio confidente Salvatore Ferreri, inteso Fra’ Diavolo. L’ispettore inoltre era stato nominato dal governo di Ivanoe Bonomi, a quell’alta carica, nonostante fosse ricercato dalla commissione delle Nazioni Unite nel 1945 per crimini di guerra compiuti in Slovenia, durante l’occupazione fascista (1941-1943: sul tema si possono consultare diversi post di questo stesso blog e una sequenza fotografica di eccezionale interesse).

La strage di Partinico è preceduta dall’uccisione, all’età di quarant’anni, di Salvatore Patti, il 24 maggio 1946 e del sindacalista Michelangelo Salvia (n. il 9 aprile 1913), avvenuta l’8 maggio 1947, a una settimana della strage di Portella. Sulla sua tomba leggiamo:

barbaramente ucciso da una mano sopraffattrice

per chiudere la bocca

portatrice di verità insopprimibile

su tutti gli uomini che soffrono

I buoni e onesti cittadini lo ricordano

fulgido esempio di onesto lavoratore
*

Cosa abbiamo raccolto?

Negli ultimi anni l’archivio ha intrapreso un’ampia attività di ricerca sulla storia europea e italiana acquisendo in Italia e all’estero documenti desecretati a partire dalla fine degli anni Novanta.

L’archivio ha raccolto una mole di documenti sulla Storia del Ventesimo Secolo. In particolare:

Atti del processo di Viterbo sulla strage di Portella della Ginestra, svoltosi negli anni Cinquanta a Viterbo e a Roma (circa 14 faldoni comprendenti i rapporti giudiziari, gli atti dell’istruttoria, i dibattimenti e le sentenze).

Carte provenienti da donazioni private come quelle dell’avv. Loriedo sul bandito Salvatore Giuliano.

Documenti statunitensi (in cd-rom) sulla Storia del XX secolo, prodotti e presentati per temi da un centro studi di Los Angeles (California).

Documenti del Nara (National archives and records administration), gli archivi nazionali statunitensi con sede a College Park, nel Maryland (carte della Cia, dell’Fbi, del Dipartimento di Stato e dell’ Oss).

Documenti dei National Archives britannici (Kew Gardens, Surrey) sulla Storia italiana e siciliana a partire dalla seconda guerra mondiale.

Documenti dell’Archivio di Stato della Repubblica di Slovenia (Lubiana), sui crimini di guerra perpetrati dalle truppe italiane di occupazione dal 1941 al 1943.

Documenti dei servizi segreti italiani (Sis) degli anni ’43-’48.

Documenti dell’Archivio storico dei Servizi di Sicurezza dello Stato, Ungheria, Budapest (fondo ABTL), carte 1945-1991.

Documenti sull’attività delle Commissioni Parlamentari Antimafia a partire dal 1963.

Fonti manoscritte e stampate sulla Storia della città di Partinico.

Al momento, è in corso l’acquisizione di centinaia di carte provenienti dagli archivi britannici e dei servizi di intelligence ungheresi.

Cosa vogliamo fare?

Mettere a disposizione di storici, ricercatori, docenti, studenti e operatori dell’informazione (quotidiani, tv e siti web) i documenti in nostro possesso.

Organizzare corsi di formazione e progetti didattici in collaborazione con le Scuole, le università, i comuni, le province e la Regione Siciliana, con l’obiettivo di avvicinare i giovani allo studio della Storia.

Creare un polo archivistico e documentario anche in collaborazione con altri centri similari.

Sviluppare iniziative di ricerca e intervenire a livello sociale, scolastico e formativo per la salvaguardia della memoria delle lotte per la democrazia in Italia;

Istituire un archivio aperto al pubblico sulla storia nazionale e territoriale.

L’archivio contiene circa 25.000 documenti raccolti in quindici anni e provenienti soprattutto da Roma (Corti di Appello e Archivio di Stato), Washington (Nara), Londra (Kew Gardens), Budapest, Lubiana (Archivio della Repubblica slovena), donazioni documentarie private (Carte Loriedo, Costa, ecc.).

Sarà reso di dominio pubblico progressivamente in dipendenza anche della povertà dei mezzi e delle forze di cui dispone.

Dei materiali dell’archivio si darà progressivamente, per ciascun documento, l’esatta collocazione della fonte di provenienza, e di quella registrata in archivio nonchè la pubblicazione in formato PDF o semplicemente digitalizzato. Per saperne di più consulta le varie voci della categoria ARCHIVIO E INVENTARIO nella home page di questo blog.

Per un resoconto della consistenza dei materiali catalogati al 2011 clicca qui di seguito:
http://casarrubea.files.wordpress.com/2012/10/relazione-per-soprintend-2-10-11.pdf

*

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19 risposte a Archivio

Sandro Mandracchia ha detto:

21 luglio 2009 alle 22:16


sono allibito di quanto ho letto nei lavori di casarrubea.
Continuerò a seguirvi . Congratulazioni per il vostro coraggio.
Rimarrò in contatto con voi
Auguri
Sandro Mandracchia

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Davide ha detto:

7 agosto 2009 alle 17:43


state facendo un lavoro straordinario,appassiona per chi come me ama la storia,e, si muove nell’ambito sindacale.
Vi seguo con fraterno calore e vi auguro ogni bene

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GIANNI RACITI ha detto:

22 ottobre 2009 alle 07:37


IN UNA SICILIA CHE HA PIEGATO LE GAMBE……QUALCUNO CHE FACCIA SENTIRE LA “VOCE DEI VINTI”, IN UN TORPORE,IN UNA FITTA NEBBIA HE AVVOLGE LE MENTI MIGLIORI DI QUESTA TERRA,BISOGNA LOTTARE CON LA FORZA DELLA RAGIONE…. QUANDO RITORNEREMO A LAPIDARE I NOSTRI CORPI , SU SELVAGGI SENTIERI,TRA IL FRUSCIARE DEI PINI, SOLTANTO IL GIUOCO ASSURDO DEI NOSTRI SENTIMENTI CANCELLERA’ LA POLVERE RIMASTA….(g.r.)

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dipendenti IVRI ha detto:

23 ottobre 2009 alle 18:24


Vorremmo avere dei DOCUMENTI relativi alla Morte di Benito Mussolini .

Essere DOCUMENTATI sulla vera storia dei PARTIGIANI .

Potete aiutarci ?

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Luciano La Piana ha detto:

27 gennaio 2010 alle 00:19


Finalmente un archivio storico che permette a chiunque di potere conoscere il passato senza inutili burocrazie per nascondere la verità dei fatti.
Credo che sia doveroso per chi ha della documentazione metterla a disposizione in questo archivio di rilevanza storica.

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ANTONIO ha detto:

14 maggio 2010 alle 17:54


sONO PROFONDAMENTE INTERESSATO DAI CONA’TENUTI DEL VS/ ARCHIVIO. STANTE LA MIA NON PIU’ GIOVANE ETA’ VORREI ARRICCHIRE IL VS/ ARCHIVIO CON ALCUNE PERLE STORICHE DELLE QUALI SONO IN POSSESSO.SE IREEGO CONTNTERESSATI P

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casarrubea ha detto:

14 maggio 2010 alle 18:04


Il nostro Archivio è aperto a tutti i contributi spontanei che possono venire dai donatori. Essi saranno catalogati e inventariati e aperti al pubblico degli studiosi.

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Matteo Riccardi ha detto:

19 luglio 2010 alle 17:08


Congratulazioni per il Vostro lavoro, strumento davvero prezioso per una ricerca veramente libera.
Non sono riuscito a trovare questi documenti che trovo segnalati nell’archivio:
- Appunti sulla situazione politica italiana
n°. 1 – 30 gennaio 1945
n°. 2 – 15 dicembre 1945
n°. 3 – 15 marzo 1946
- L’Italia vista dal Sis (1946)
- Situazione politica italiana. Data: 24 maggio 1946
- Rapporto del 808° Battaglione per il Controspionaggio sulla situazione al mese di marzo 1946. Data: 3 aprile 1946.
Di altri documenti elencati [in part. “Documenti dello spionaggio italiano (Sis)” “Busta A” “Busta B”] è possibile la consultazione?
Ancora complimenti e grazie!
Matteo Riccardi

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Rosa Casano ha detto:

17 settembre 2010 alle 21:04


UN LAVORO STRAORDINARIO; PREZIOSISSIMO; IMPAGABILE! GRAZIE DI CUORE.

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Giuseppe Ripepi ha detto:

2 novembre 2010 alle 12:30


…si dicono molte verità dalla fine della ultima guerra agli anni Sessanta, per quanto posso comprendere dalle sue esposizioni documentate: se non conosciamo la nostra Storia passata, quel che è grave e che ignoriamo la Storia recente… oppure che la nostra Storia recente viene opportunamente nascosta e manipolata.

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Anita Hendrixson ha detto:

27 gennaio 2011 alle 04:46


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alex ha detto:

12 settembre 2011 alle 20:35


un lavoro davvero importante è sicuramente pericoloso,visto i temi trattati,ho letto due libri e sò l’importanza presente di notizie tratte da archivi segreti italiani e statunitensi,l’opera anticomunista voluta dagli americani i depistaggi,il movimento fascista l’evis il banditismo, e tutto il resto,grazie per il livello d’informazione regalatoci.

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claudio bossi ha detto:

1 febbraio 2012 alle 22:10


CARISSIMO GIUSEPPE, I MIEI PIU’ VIVI COMPLIMENTI PER L’ARDUO LAVORO EFFETTUATO. TE LO DICE UNO CHE DI ARCHIVI NER HA GIRATI! SO QUIONDI COSA VUOL DIRE FARE RICERCHE… E’ NON E’ PURA RETORICA!
VOLEVO CHIEDERTI HAI ANCHE INFO SUI DOCUMENTI DEL NATIONAL ARCHIVES DI LONDRA SUL TITANIC?
GRAZIE PER UNA RISPOSTA.
cbossi
http://www.titanicdiclaudiobossi.com/

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Sebastiano Gernone ha detto:

27 febbraio 2012 alle 17:33


Gentile Direzione,
avete notizia o fondi archivistici sul processo alla mafia di Campobello di Mazara svoltosi a Lecce nei primi anni sessanta?
Saluti
Sebastiano Gernone
Ipsaic Bari

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