sabato 19 dicembre 2015

Io ho sentito solo D'Alema fare una diagnosi seria e per me inconfutabile. Questa non è crisi di sistema, è crisi di liquidità del sistema.

Io sono convinto, nel mio piccolo (per non farmi dare del logorroico autoreferente), che una crisi di liquidità la ingegneria nazionale italiana (e nessuno può contestarmi se penso che Monti è uno se non il massimo di codesti ingegneri finanziari alla Guido Carli) è in grado di risolverla in un batter d'ali. Come? ripercorrendo le vie carliane dei "prestiti compensativi", e del conseguente "sconto sotto fascia" che produssero il miracolo economico  negli anni 'Sessanta.

Perché non avviene ciò? perché D'Alema è antipatico, Monti è Massone e soprattutto perché gira e rigira lo stravecchio Napolitano chi designa come primo ministro? Il fanciulletto rampante ( e pare chiavante) della florentiae tellus.

Certo che con le dissennate chiassate grillesche, la ministra dei boschi piagenti finisce in gloria.
Strano che il ragioniere generale dello Stato apri li casciuni per salvare un milione di "risparmiatori" furbetti, ivi compresa la Real Casa degli eredi  dei Medici di Firenze.

E pare che tanto stia avvenendo perché la Merkel ami assentarsi, e Draghi deve far finta di annuire temendo forse che saltin fuori i documenti dimenticati in via Nazionale c/o Gnudi.

Che tutto ciò sia un gioco, protagonista un'avvenente piagnona?


Nella settima potenza del mondo, con due millenni e mezzo di civiltà dietro le spalle davvero tanto può avvenire?

Non è una cosa seria. Solo: marionette che passione? (viva il mio superbo Pier Maria Rosso di San Secondo , nisseno anche se escluso dalla strada degli scrittori della CMC di Ravenna, quella che fa ponti che crollano alle prime acque autunnali, nella terra dei sicani).


Orsù via! Convenite con me: non è una cosa seria. Dura minga! Dura Minga!

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