giovedì 3 marzo 2016






Oggi su Canale 5. Matrix a Racalmuto racconta di quanti regalano casa per sfuggire all’Imu

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TELEVISIONE. Le telecamere di Matrix raccontano il crollo del mercato immobiliare a Caltanissetta e Racalmuto. Chi regala casa pur di non pagare l’Imu. L’inviato di Mediaset Francesco Fossa  ha intervistato cittadini e impiegati comunali. Il servizio in onda nella trasmissione di oggi 25 febbraio, dopo le 23,  su Canale 5

Per raccontare il crollo del mercato immobiliare e la gogna dell’Imu, le telecamere di Matrix sono state a Caltanissetta e a Racalmuto. Nel capoluogo nisseno, l’inviato Francesco Fossa ha mostrato l’antico quartiere della Provvidenza: un centro storico pieno di case disabitate e in cattive condizioni. C’è chi regala casa pur di non pagare l’Imu.
In sala di montaggio. A sdinistra il montatore Michele Ciarleglio, a sinistra l'inviato Francvesco Fossa
In sala di montaggio. A sinistra il montatore Michele Ciarleglio, a destra l’inviato Francesco Fossa
Da Caltanissetta, la troupe si è spostata a Racalmuto. Il giornalista ha intervistato l’agente immobiliare Luigi Penzillo, il capo dell’ufficio tributi Vittorio Lauricella, il dipendente comunale Liborio Alaimo Di Loro e alcuni cittadini in fila alle poste per pagare tasse e tributi. Il racconto di questo viaggio nella Sicilia che regala le sue case per sfuggire alla morsa dell’Imu andrà in onda nella puntata di Matrix – la trasmissione condotta da Luca Telese – di oggi mercoledì 25 febbraio.
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One Response to Oggi su Canale 5. Matrix a Racalmuto racconta di quanti regalano casa per sfuggire all’Imu

  1. 25 febbraio 2015 a 20:54
    Ne verrà fuori un pasticcio alla Racalmutese, una cubaita, una lasagna, una ‘mpignulata magari. Che ne sanno questi signori della realtà tributaria del nostro ente locale? E se c’è qualcuno che sa che lo viene a raccontare divenendo reo di tante omissioni di atti d’ufficio? Intanto si continua a parlare di IMU. Si parli ora di Tari e di tasi. Si parli soprattutto di TARSU. La tarsu è oggi l’affossamento del mercato immobiliare di Racalmuto. Chi va a raccontare a Matrix che nel 1993 si emana una legge per cui va disciplinata la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Il comune di Racalmuto dorme. Si arriva all’ultimo giorno utile per adottare l’indispensabile regolamento. O si procede o tutti a casa. Figuratevi. In fretta e furia, Consiglio e proposta di approvare il primo regolamento che capita sotto mano.
    Metà consiglieri se ne sta a casa, i più furbi, il sindaco di allora, se non ricordo male, manco partecipa. Così piccolo e già figlio di meccanico! Aveva capito, intuito tutto?
    Sia come sia, quel regolamento fu approvato a chiusura dell’anno finanziario del 1995: centrale l’art. 1. Niente imposta patrimoniale, solo servizio in privativa e la “tassa annuale” ristretta a tariffa. Il che significa che “il gettito complessivo della tassa non può superare il costo del servizio” e soprattutto che è data facoltà al Comune di abbonare parte del costo sino ad una lira in meno “del 50% dello stesso”. In ogni caso “il costo complessivo viene determinato ai sensi dell’art. 61 del d.lgs.507/1993”.
    E se si bara sulla determinazione di questo “costo complessivo”?Semplice, la galera. E mi è capitato di vedervi appioppato sino al 20% in più di un già molto dilatato costo complessivo. E a farlo non sono stati i nostri cari amministratori ma gente venuta dal ministero per amministrarci al posto degli “infiltrati amministratori mafiosi”. A dir poco si trattava di 440 mila euro di costi non inerenti. Ho beccato la Banca d’Italia per una cosa del genere quando facevo il SUPERISPETTORE del SECIT (sì caro GUAGIANO ED ERA COME DIRE IL MINISTERO DELLE FINANZE).
    Bene ed ecco IN QUEL REGOLAMENTO all’art. 2 una sfilza di riduzioni, eque, congrue dato che a Racalmuto tutti eravamo stati invogliati a costruirci la casetta in campagna con agevolazioni da “verde stagionale”, strada facendo modificate in “verde agricolo”.
    Difficile orientarsi a dire il vero. Ecco che provvido il comune assume un sacco di “tecnici” a inventariare le abitazioni “suscettibi di produrre rifiuti”. Questi ovvio vengono istruiti e diviebe una verità indubitabile che “case di campagna e magazzini non si pagano”. A ben leggere quel regolamento la cosa non era poi così assurda. Risultato nessuna casa di campagna e nessun magazzinovenne tassato. Non ci credete? Vogliamo vedere se sindaci, amministrtri assessori supertecnici del Comune, loro e loro prenti hanno mai pagato tassa della munnizza sule loro case di campagna o sui loro magazzini.
    Certo, il regolamento così com’era andava integrato con una ulteriore regolamentazione che stabilisse i punti di distanza, in gergo la perimetrazione. Si e fatto questo regolamento, non si è fatto? Nessuno lo sa. C’è solo chi dice che fu fatto ma gli uffici di segreteria tennero nascosto chissà perché quel regolamento.
    Invero manco il regolamento principale ebbe molta fortuna quanto alla doverosa pubblicità.
    Il sindaco del tempo e dei successivi vent’ani è categorico. Afferma: “all’albo pretorio è stata pubblicata soltanto qualche settimana fa, copia del regolamento risalente al 1995 e nessun altro atto successivo è stato pubblicato dal comune di Racalmuto”. E se l’afferma il sindaco Petrotto che per quasi vent’anni è stato alla guida di questo Paese c’è da credergli. Ed io posso credergli ancor di più perché varie volte ho bussato all’ufficio di segreteria per avere notizie sul regolamento monnezzaro: niente, non c’era. Così abbiamo dovuto aspettare l’estate del 2014 per avere finalmente possibilità di prendere ufficiale visione di quel atto imperativo.
    Soggiunge il sindaco Petrotto: “Risulta infatti indispensabile per noi contribuenti l’essere messi a conoscenza dagli Uffici Preposti delle tariffe applicate”. Anche perché, ribadisce ancora il Sindaco Petrotto “è infatti obbligo di legge, pubblicare tali atti al fine di rendere edotti i cittadini di Racalmuto riguardo agli importi da pagare in relazione alla legge, ai regolamenti ed alla perimetrazione del centro abitato di Racalmuto. In assenza della pubblicazione di tali, nonché di informazioni dettagliate da parte degli uffici, nessun cittadino può essere ritenuto evasore od elusore fino a quando non vengano pubblicati integralmente tali atti.” Lapalissiano, ma lapalissione anche che durante tutto il regno di Petrotto finito solo nel 2012 nessuno poteva avere accesso né a regolamenti e né a disposizioni sulla perimetrazione del centro abitato di Racalmuto.
    Senonché il nuovo Sindaco Messana, sembra ignorare e negligere tutto questo e provvede ad una estensione della dura tassazione “patrimoniale” a tutto il 2008, persino oltre i termini di decadenza, e già si accinge a tassare per gli anni successivi tutti quei disgraziati che pur volendo pagare non era loro possibile perché “case di campagna e magazzini non pagano”.
    Disinvoltamente nel 2015 Messana ci dice che il suo abile ufficio tecnico, quello che ora spiegherà tutto a Matrix, ha provveduto ad applicare tariffe congrue su costi complessivi effetivi e nei limiti di legge. Per cui, testualmente, “Sono stati inviati 1703 avvisi per omessa dichiarazione Tarsu anno 2008 per circa 273.000 mq e 1091 avvisi per infedele dichiarazione anno 2009 per circa 53.000 mq. In un paese già oberato dalla tasse, l’effetto è stato sconvolgente. Il Consiglio Comunale ha chiesto la sospensione e si annuncia una raccolta di firme di un Comitato per la sospensione della riscossione di queste bollette. Mi sento innanzitutto di chiedere scusa ai miei concittadini che si sono visti recapitare avvisi di accertamento per importi non dovuti. A loro rivolgo un appello: recatevi negli uffici comunali e rilevate l’errore, le bollette saranno annullate a vista e la banca dati si perfezionerà. A quanti si sono visti recapitare avvisi per tasse effettivamente non pagate rivolgo l’invito a recarsi presso gli uffici comunali e concordare termini e modalità di pagamento, beneficiando della riduzione ad 1/3 della sanzione applicata. Se vorranno otterrano la sospensione dell’avviso per novanta giorni, che la legge e i nostri regolamenti prevedono senza passare da nessun banchetto. Prima si concluderanno l’accertamento e la bonifica degli errori prima sarà possibile inserire i nuovi mq accertati nel ruolo per l’anno 2015, consentendo un notevole abbassamento del carico della tassa su ogni utenza. Inoltre il recupero delle somme non pagate negli anni precedenti non andrà più alla Gesa e potrà essere utilizzato per abbassare il costo del servizio da inserire nella tari 2015 e in quella degli anni successivi. Il Comune di Racalmuto Il Comune di Racalmuto Chi lo vorrà potrà anche definire non solo l’anno 2008 o 2009 ma anche gli anni successivi, evitando che la sanzione sia applicata per ogni anno di imposta non pagata. Porteremo in Consiglio Comunale una proposta di regolamento per la rateizzazione del pagamento dei tributi comunali, che prevederà fino ad ottanta rate in ragione degli importi da versare. All’ufficio abbiamo chiesto una relazione dettagliata sulle modalità dell’accertamento e sull’attendibiità delle banche dati utilizzate e di assumere tutte le iniziative necessarie a tutelare i nostri contribuenti, ivi comprese la sospensione degli avvisi, l’annullamento d’ufficio di quelli che dovessero risultare viziati dai controlli che saranno effettuati, la verifica puntuale di quanto effettivamente dovuto per le residenze stagionali. Per assicurare la massima assistenza, saranno aperti anche nel pomeriggio dal lunedì al venerdì. Il problema delle tasse è enorme, ma va affrontato: ridurre i costi dei servizi e distribuirne il peso su tutti i contribuenti e non su una parte come è stato finora. Pagare tutti per pagare di meno un servizio a costi ragionevoli. E’ un obiettivo che richiede azioni anche impopolari, ma che vanno in direzione dell’equità, dell’efficienza e dell’abbattimento delle tasse. La protesta dei nostri concittadini in difficoltà va compresa e mai ammaliata con soluzioni che non affrontano il problema ma lo rinviano, generando aspettative che rischiano di essere deluse”.
    Ma ovvio a me non la dà a bere. Ecco la mia pronta risposta: Emilio Messana Sindaco di Racalmuto Divertente, divertentissimo. Signor Sindaco, le cose non stanno come tu dici. Se fossero come tu dici si accingano i racalmutesi a farsi ILLEGITTIMAMENTE salassare. Io sono venuto da Roma per venire insolentito dal tuo ufficio come reprobo VIOLATORE, Dice Lauricella che ha accertato il 3 dicembre questa mia delinquenza tributaria. E’ una settimana che mi reco al Comune per discutere con SCIENZA e COMPETENZA la mia EMBLEMATICA questione. Non so con chi? con Alaimo Di Loro Liborio o con Restivo Maria Teresa, oppure con i CONTRATTISTI Alaimo Roberto, Mendola Pasquale, Morgante Antonina, Morreale Mariangela, Carlino Angela, Matteliano Salvatore oppure con le L.S.U.. Rizzo Antonia o Mantione Carmela o magari con il capo dell’ufficio Affissione Chiarelli Calogero. Non ci sono riuscito e me ne debbo tornare a Roma. E con loro, parlo di codice penale (delitti contro la pubblica amministrazione) civile amministrativo, tributario etc,? Ci sono stato nelle ore (brevi) d’ufficio. Una folla enorme. Non ci sono riuscito, il capo è poi a lutto. Capo? ho presente quando l’altro anno una contrattista l’ha mandato letteralmente a fare in quel posto e così mia moglie si dovette accontentare di uno strano e indebito sgravio di una imposta regolarmente pagata e che non risultava così perché in quel natale le impiegate se ne erano andare a fare li cuddrureddri essendo Natele e non avevano registrato i bollettini postali. Il caso mio di ora è ancora peggio. Caro Emilio tutto quello che dici è infondato, indebito, erroneo, da grandi responsabilità penali civili e amministrative. Che vuoi estorcere soldi ai cittadini che nulla ti debbono”.
    Ma la tattica del signor Sindaco di Racalmuto è QUELLA DI NON RISPONDERE MAI A NESSUNO. fIGURARSI AL SOTTOSCRITTO. CERTO A MATRX RISPONDEREBBE, MA CHI GLI FA LE DOMANDE PERTINENTI? VERREBBERO CONSIDERATE IMPERTINENTI.

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