venerdì 6 maggio 2016

Ecco una donna di sensibilissima cultura di strabilianti capacità organizzative, socialmente sensibile, umanamente solare, onore e vanto di questa bistrattata Racalmuto che i è stata letterariamente espropriata. Mi chiedo come una donna così, una signora così. come una fattiva organizzatrice così, come una impegnata nel politico e nel socile così non venga a furor di popolo chiamarta nella della giunta comunle a dare il suo vivifico apporto, il suo nobile apporto alla gestione della cosa pubblica comunale, a dar spinta al nuovo, al buono, al giusto che dopo tanta miseria e tanta decrepitezza gestionale neessitano ora ed adesso, quando mediocri e spacciatori alcolici nei macelli municipali urgono apocalitticamente per immonde rotazioni in danno e dispregio del bene collettivo di questo nostro angariato paese, ove si svendono acqua e monnezza, salubrità e occasioni di lavoro, mentre si tassano e si spogliano i nemic, i mentre i potenti - i signorotti locali -   arraffano per loro e per gli amici.

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