martedì 30 gennaio 2018

Sommessamente mi pare di poter dire che con l'Etruria Renzi c'entra eccome!

Altra cosa se mi chiedono come.

Renzi ha grandissime responsabilità vantandosi persino di essere l'artefice della disastrosa legge distruttiva delle POPOLARI, a cominciare dell'Etruria (dico io) che Popolare era ed ora è un rudere esiziale.

Renzi con l'Etruria c'entra nel senso che non seppe adoperarsi onde non far disperdere un grande patrimonio bancario e creditizio, Si fa insolentire da Visco che neppure gli risponde. Se non aveva complessi di colpa, il giorno dopo Visco andava a casa.

L'affossamento dell'Etruria nasce da una dissennata indebita illegittima qualificazione 'sofferente' di buoni crediti dovuta ad imberbi ispettorini della BI nonché  ad una condanna anticostituzionale della BCE.

Un Renzi con le palle avrebbe dovuto fustigare queste devianze nazionali e comunitarie. Diciamo che ha peccato per ingenua incompetenza. E mi si scusi: chi sbaglia deve pagare. La Repubblica tutela il risparmio dice la Costituizione e nel caso di specie la BCE ha impartito un ordine anticostituzionale.

A opporsi doveva essere la Repubblica per il tramine del Capo del Governo pro-tempore, come dire Renzi.

Il quale Renzi non è certo responsabile della legge Letta che ribaltando la legge Tremonti ordinò la dissennata 'privatizzazione' di Bankitalia, ma dopo fu lui a sollecitarne l'attuazione ben al di là dello stesso spirito della legge Letta.

E poi si mise a piangerci sopra. Lagrime di coccodrillo? O peggio? Non si accorgeva che si scavava la fossa? La banca d'italia con quella privatizzazione azionaria finiva castrata di ogni sovrana vigilanza a difesa del risparmio ai sensi dell'art. 47 della Costituzione; cadeva nelle grinfie mercantilistiche dei c.d. costi/benefici della BCE, Visco diveniva automaticamente un subalerno di Draghi. Lo sfascio bancario italiano che ne seguì è sotto gli occhi di tutti.

E' Renzi che doveva correre ai ripari. Non seppe non fece neppure capì. E che cavolo di uomo di Stato era? I suoi sicofanti per cortesia non rompano.

Ancor più gravi le colpe per inidoneità di Renzi nella storia del MPS. Il MPS sino al 6 agosto del 2010 era una superna BANCA per merito dei comunisti delle precedenti DEPUTAZIONI. Lo posso dimostrare con il rapporto Bankitalia a firma del dr. Vincenzo Cantarella, del dr. Biagio De Varti, del dr. Giordano di Veglia, del dr. Angelo Rivieccio (dal 18.05) del dr. Federico Pierobon, del dr. Omar Qaram.

In meno di cinque anni mi vogliono far credere che il gloriosissimo MPS della vetusta Senesità sarebbe diventato una cloaca massima. Impossibile! La BCE ha comandato. Renzi non ci ha capitro nulla. Almeno insufficiente lo è stato. Quindi lasciamo stare Bersani e D'Aema che mi risultano non avere incarichi governativi in questo apocalittico (per il MPS) tracollo. Anticomunismo viscerale ancora una volta, Fecale linguaggio di siffatti patetici 'viscerali'.

E le mie riserve d'indole bancaria e creditizia si estendono ai casi della esplosdiva Banca Popolare di Vicenza (alias Zonin) e di quell'altra veneta che ai miei tempi si diceva di Montebelluno. Una parola chiarificatrice la doveva dire l'apposita Commissione Banche voluta da Renzi. Abbiamo assistito ad una commedia degli equivoci con l'epigono farsesco di Casini finito nelle grazie di Renzi.
Calogero Taverna

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