giovedì 1 febbraio 2018

Rabbercio solo questi dati sulla carta geografica del sindacatini della Banca d'Italia. Secondo le mie nozioni di diritto costituzionale,  solo CGIL, CISL e UIL possono accampare la pretesa di essere legittimati a rappresentare la compagne impiegatizia della Banca d'Italia nonché quella stramba categoria di pensionati privilegiati BI diretti e indiretti. Se debbo credere al dato che fornisce la CSR si tratterebbe di 15.447 lavoratori in attività di servizio o in quiescenza. Considero come veritiera e reale la quantificazione di CSR in quanto reputo che tutti, nessuno escluso, se entrati nella corte di Via Nazionale 91 automaticamente diventano 'soci aventi diritto di voto' della csr (CFR.  comunicazione del 27 aprile 2017 CSR N.U. 2254).

Se quindi CGIL, CISL e UIL non vanno oltre il n. 1.096 di soci  mi pare che siamo appena al 7%.

Certo vi sono le altre sigle - equivoche e illegittime secondo il mio pensiero - ma a tutto considerare  non si va oltre i 4203 soci  che rappresentano insignificativamente il 27% dell'intera massa di lavoratori che si vorrebbe rappresentare UNITARIAMENTE.


Nel 1958 presentati una tesi di laurea sull'art. 39 della Costituzione, o meglio sulle 'rappresentanze unitarie, ai sensi dell'art. 39 della Costituzione, Per chiarezza rileggiamo insieme quell'articolo. "L'organizzazione sindacale è libera. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme stabilite dalla legge, E' condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica, I sindacati registrati hanno personalità giuridica.  Possono, rappresentati  unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contrati collettivi di lavoro con efficacia  per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce,"

Nel 1958, dieci anni dopo, ci si credeva ancora all'art. 39 della Costituzione. C'era però quell'inghippo della legge attuativa che né allora né dopo è stata mai promulgata. Non conveniva alla Triplice.

Ma quella legge attuativa era di  portata ostativa  tale  per cui l'intera norma costituzionale nelle more si paralizzava?

Pensavo, penso e crederò ancora che NO. L'articolo della Costituzione è operante là dove si può prescindere da quella legge attuativa che riguarda in fin dei conti questioni rituali di registrazione; reputo che solo la TRIPLICE abbia in qualche modo supplito al tale legge attuativa e quindi può essere abilitata a operare ai sensi dell'art. 39 della Costituzione, ma a condizione che abbia una base piuttosto significativa dell'intera categoria interessata, Con il 7% non potrebbe andare molto in là.

Ma, specie dopo la bocciatura del referendum e con il pressante recupero dell'intera Costituzione, sigle così insignificanti, antidemocratiche e impalpabili come FALBI, CIDA, SIBC, DASBI,  non hanno legittimazione alcuna, Fanno millantato credito rappresentativo, La BI dovrebbe NON TENERNE CONTO, non dar loro locali, mezzi, rappresentatività alcuna. In sintesi sono contro la Costituzione, mentre la Triplice può considerarsi entro lo spirito della Costituzione.

Vorrei quindi sensibilizzare  la stessa BANCA d'ITALIA  per un atteggiamento sempre signorile ma fattualmente inflessibile. Non mi va di venire 'rappresentato' da chi peraltro non stimo ed escludo dalla mia sensibilità democratica.

Specie di questi tempi in cui il primo che si alza s'inventa diritti quesiti in tema di pensioni integrative di cui fruiamo  a titolo di PRIVILEGIO noi della Banca d'Italia e invoca intrusione di organi giudicanti persino europei, che. Dio non  voglia, chiedendo il noto da mihi factum e quindi tibi dabo ius, per serierà istruttoria dovessero mettere le mani o almeno il naso in  queste nostre munificenza extra legem. Io invece di avere di più finirei di avere il nulla,

Calogero Taverna


 

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