domenica 28 maggio 2017

La Nuova Alabarda
MA CHE GLI FACCIO, AGLI UOMINI?
Dopo avere attizzato gli appetiti malsani e paranoici del già citato su queste pagine Melchiorre Gerbino, da un paio di mesi son...o oggetto di invio di messaggi che oscillano tra l'intimidatorio e l'offensivo di persona che si firma "Lillo Taverna" (come un uomo adulto possa chiamarsi Lillo mi è peraltro oscuro) e che con questo nome ha una pagina FB. Tale Taverna sembra essersi eretto a difensore sperticato della figura del defunto questore Ettore Messana, sul cui operato all'epoca del fascismo ebbi modo di scrivere un paio di articoli (che ho recentemente inserito anche su questa pagina), citando documenti ufficiali conservati negli archivi di stato di Trieste e Lubiana e facendo riferimento alle ben più approfondite ricerche condotte da Giuseppe Casarrubea. Insomma il sedicente Taverna, che mi apostrofa con l'anacronistico termine di "signorina", non so se per suggerire un mio stato civile peraltro non corrispondente (duole deluderlo, ma sono sposata da 32 anni) o se per sminuirmi, in quanto l'idea che generalmente si ha di una "signorina" non è quello di una ricercatrice storica seria, mi ha inviato una serie di messaggi privati sulla mia pagina FB (condividendoli, se ho capito bene, anche con altre persone, a me sconosciute) millantando con queste persone di "disporre" di un "canale riservato" (veramente la messaggistica è disponibile a tutti sulla mia pagina personale...) nei quali vorrebbe dimostrare che Casarrubea ed io avremmo diffamato la figura di Messana. Per sminuire la credibilità delle mie ricerche scrive (ad un cugino, presumo, del quale non riporto il nome, ma al quale mi ha descritta come "tal Carnigoi (sic) triestina, filoslava e con scarso amore patriottico per questa nostra Italia) che
"la Cernigoi si basa su un fascicolo postumo di gente titina che ha cercato invano di ricattare l'Italia".
Curioso termine "fascicolo postumo" eccetera per definire il carteggio che contiene i documenti originali della questura fascista che operò nella Lubiana occupata diretta dal questore Messana tra il 1941 ed il 1942, ma tant'è. Per dare più forza alla propria teoria che Messana non fu un criminale di guerra (come denunciato dalla Jugoslavia ed il cui modus operandi fu stigmatizzato anche da una relazione della Polizia civile del Governo militare alleato di Trieste, amministrazione angloamericana) ma un eroe, il Taverna afferma:
"Non può credere (Cernigoi, n.d.r.) che l'Italia degasperiana abbia conferito l'alta onorificenza al Messana ignara o peggio correa di quella caterva di accuse infamanti titina contro chi avesse avuto dallo Stato Italiano incarichi in quella tragica storia della costituzione della provincia di Lubiana che lei non può antipatriotticamente ridurre ad un crimine di guerra".
Ciò che io credo è del tutto ininfluente, sta di fatto che l'Italia post-degasperiana (nel 1954, quando era in carica il governo Scelba) conferì una medaglia di bronzo al torturatore e capo di una banda di torturatori ed assassini, il commissario Gaetano Collotti dell'Ispettorato speciale di PS.
Alla fine, dopo avere accusato la sottoscritta e Casarrubea di essere "antitaliani", Taverna conclude nel seguente squisito modo:
"Porto il tasco torto, infilzo la Cernigoi e il suo pigmalione siciliano Casarrubea. Per me sono artefici di una indegna campagna di stampa infondatamente calunniosa contro il Gr. Uff. dottore Ettore Messana".
Cosa sia il "tasco torto" è cosa per me incomprensibile, però mi duole constatare che i toni del "signorino" Lillo Taverna ricordano in modo inquietante quelli del noto Melchiorre Gerbino. Taverna ci "infilza", Gerbino ci molla "calci in culo" (cito).
Bene, i documenti sono pubblici e disponibili, non sono "propaganda titina", checché ne dica Taverna, i verbali della questura italiana di Lubiana sono documenti italiani, se Taverna ritiene che l'occupazione fascista della provincia di Lubiana non sia stato un crimine di guerra è padrone di pensarlo, ma ciò fa supporre che le sue polemiche non siano innescate tanto per amore della verità, quanto per volontà di riabilitare un sistema fascista che è stato condannato dalla storia. E rimando al mittente le accuse di "antitalianità", "antipatriottismo" eccetera che mi lancia Taverna, dato che nessuno più dei fascisti ha offeso ed insultato l'Italia riducendola ad una dittatura imperialista e sanguinaria che ha seminato morte e distruzione in Europa.
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Lillo Taverna Ancor oggi posso leggere su FB tutta questa sfilza di insolenze che mi propina la "signorina" Cernigoi, che obiettivamente fa propaganda antitaliana supportando come verità assolute le nefandezze postbelliche del regime titino.
Oltre a questa bacheca, LA NUOVA ALABARDA, la dessa immette informaticamente il BLOG LANUOVAALABARDA il cui contatto suona la nuovaalabarda@gmail.com.
In FB, come può constatarsi, non è possibile contrapporre commenti a difesa o a rettifica. Quanto al blog, mi vedo minacciato insolentito diffidato a contattarmi perché sarebbe contatto personale e riservato della signorina Cernigoi.
Devo precisare che con il professore Casarrubea siamo venuti a chiarimenti esaustivi e civili come si addice a galantuomini della generosa terra di Sicilia. Laddove all'inizio ebbi a sbagliare con termini alquanto pesantucci, ho dovuto ammettere le mie colpe e chiedere scusa.
Con la signorina Cernigoi non solo non mi è possibile ogni civile chiarimento ma mi vedo insolentito, come ben si può constatare qui sopra, e minacciato di stalking (non so cosa sia), e di ricorso ai poteri inquisitori della polizia postale. Io, invero, non vedo l'ora che ciò faccia avendo strali al mio arco per ribaltare la frittata.
Ma devo stare attento qui ad usare il termine "strale" perché la goriziana signorina Cernigoi ha una sua molto personale convivenza con la lingua italiana. Per lei l'elegante ad allusivo termine "infilzare" come dire venire elegantemente e sapidamente "infilzati" o "contestati" è equivalente di "calci in culo" sornionissima espressione di Melchiorre Gerbino, personaggio da cui sono stellarmente lontano per cultura, per cifra etica e militanza politica.
Ora La Cernigoi mi dà del "fascista" sol perché metto i titini alla berlina: nebbie mentali femminili. Certo non sono né storico, né letterato, né pubblicista: so solo che la "storia" è "scienza sociale " e quindi deve tendere alla "avalutatività". In ogni caso la storia non "condanna" fa o tenta di fare "verità" in ordine ad un passato, senza ottundere l'obbiettività.
La costituzione della "provincia di Lubiana" va letta e capita sulla base di testi obbiettivi tipo quello del grande storico T. Sala.
In qualche altra parte , ma sempre qui sopra, la signorina Cernigoi, scandalizzata dal fatto che in Sicilia tanti miei amici anche a 80 anni mi chiamano Lillo anziché Calogero come registrato nell'ex convento delle clarisse a Racalmuto, mi vuol negare persino il piacere di tenere un blog: paturnie postmestruali. Sì, sono logorroico: lo ammetto.. E questo perché mi sono serviti fiumi di parole per rettificare la triplice calunnia di Li Causi avverso Ettore Messana.
17 marzo

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