Nescit vox missa reverti
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Con la locuzione latina di Orazio Nescit vox missa reverti (Ars poetica, 390), traducibile in italiano come La parola, una volta pronunciata, non può tornare indietro, lo scrittore latino consiglia a chi scrive di rivedere il testo prima di pubblicarlo.
Generalmente la frase viene utilizzata per indicare un lapsus dicendi o nei casi in cui ci si accorge troppo tardi di aver detto qualcosa di sconveniente[1].
Il senso della locuzione oraziana si può trovare anche in alcune opere in lingua italiana[2]:
Generalmente la frase viene utilizzata per indicare un lapsus dicendi o nei casi in cui ci si accorge troppo tardi di aver detto qualcosa di sconveniente[1].
Il senso della locuzione oraziana si può trovare anche in alcune opere in lingua italiana[2]:
« Voce dal sen fuggita Poi richiamar non vale; Non si trattien lo strale Quando dall'arco uscì » |
(Pietro Metastasio, Ipermestra, Atto II, scena I) |
« Ché non retorna mai La parola ch'è detta, Sì come la saetta » |
(Brunetto Latini, Il Tesoretto, canto XVI, vv. 1606-1608) |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ L. De Mauri (Ernesto Sarasino), 5000 proverbi e motti latini: flores sententiarum: raccolta di sentenze, proverbi e motti latini di uso quotidiano, in ordine per materie, con le fonti indicate, schiarimenti e la traduzione italiana, II ed. riveduta e corretta da Angelo Paredi e Gabriele Nepi, Milano, U. Hoepli, 1995, p. 155, ISBN 88-203-0992-0 (Google books)
- ^ Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto? Tesoro di citazioni italiane e straniere, di origine letteraria e storica, ordinate e annotate da Giuseppe Fumagalli, Milano, Hoepli, 1989, p. 338 (Google books)
Nessun commento:
Posta un commento