Lillo Taverna carissimi miei simpaticissimi ed ironici compaesani. Amo da morire l'ironia, il beffardo dire, il sardonico celiare e quindi mi trovate sulla vostra sponda come invitato a nozze. Ma fatemi però ora capire qualcosa. Otto consiglieri della maggioranza si sono ribellati a don Emilio de Messana gente. Una minoranza macellaia finge di far critica 'costruttiva' e consente a don Emilio di amministrarci con due soli voti peraltro molto sospetti. Oggi leggo di certe condanne a Messina che se sono informato produrranno come sotto il Gran Sasso terremoti con valanghe. Forse don Emilio spera che la sua maggioranza ostile si sfaldi e qualcuno rìtorni all'ovile e così un semesre nero di incauta amministrazione si sistema. Intanto i disastri lavorativi, quelli ambientali, la dispersione delle nostre ricchiezze archeologiche ed altri guai grossi assai si dilatano. Il paese muore. Secondo voi, basta una vignetta, una battuta, un ironico sberleffo per salvarci l'anima?
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