Conti in tasca
M5s, i veri stipendi dei grillini: "A Luigi Di Maio 9mila euro al mese"
"Non è un sacrificio tagliarsi lo stipendio come facciamo noi, io guadagno 3mila euro al mese e ci faccio una vita da nababbo", dice Alessandro Di Battista. Certo, la verità sul compenso autoridotto, è un'altra, sostiene il Giornale, perché i portavoce del M5s guadagnano di più. Se infatti il movimento di Beppe Grillo è l'unico a restituire parte degli emolumenti (20,5 milioni restituiti finora), la verità sulle buste paga degli onorevoli grillini è un diversa.
Lo sostiene Lorenzo Andraghetti, ex collaboratore parlamentare del M5s, sul suo profilo Facebook: "Odio fare i conti in tasca altrui ma ho letto troppe imprecisioni in questi giorni sul tema dello stipendio dei parlamentari del M5S. All'epoca in cui lavoravo come collaboratore, quelle rendicontazioni le compilavo personalmente. So come funziona il giochino".
Alla decurtazione, infatti, vanno poi aggiunte le cosiddette voci accessorie. Prendiamo come esempio Luigi Di Maio: "Riceve entrate sul suo conto corrente per 60 mila 960 euro (stipendio netto), oltre a 99 mila 892,38 euro di rimborsi forfettari. Le uscite documentate sono relative esclusivamente ai bonifici da lui fatti, ovvero i 25 mila 122,32 euro all'anno restituiti per scelta politica dal M5s e poi la quota che il deputato usa per pagare gli assistenti, che ammonta a 44 mila 280 euro annui. Entrate meno uscite fanno 91 mila 450 euro all'anno". Ergo: 7.620 al mese. Non i "3mila netti gridati ai quattro venti pubblicamente".
Alessandro Di Battista secondo Andraghetti guadagna 5.462 euro al mese. Roberto Fico, presidente della commissione di Vigilanza Rai, al netto di entrare ed uscite: "6.888 euro al mese".
Lo sostiene Lorenzo Andraghetti, ex collaboratore parlamentare del M5s, sul suo profilo Facebook: "Odio fare i conti in tasca altrui ma ho letto troppe imprecisioni in questi giorni sul tema dello stipendio dei parlamentari del M5S. All'epoca in cui lavoravo come collaboratore, quelle rendicontazioni le compilavo personalmente. So come funziona il giochino".
Alla decurtazione, infatti, vanno poi aggiunte le cosiddette voci accessorie. Prendiamo come esempio Luigi Di Maio: "Riceve entrate sul suo conto corrente per 60 mila 960 euro (stipendio netto), oltre a 99 mila 892,38 euro di rimborsi forfettari. Le uscite documentate sono relative esclusivamente ai bonifici da lui fatti, ovvero i 25 mila 122,32 euro all'anno restituiti per scelta politica dal M5s e poi la quota che il deputato usa per pagare gli assistenti, che ammonta a 44 mila 280 euro annui. Entrate meno uscite fanno 91 mila 450 euro all'anno". Ergo: 7.620 al mese. Non i "3mila netti gridati ai quattro venti pubblicamente".
Alessandro Di Battista secondo Andraghetti guadagna 5.462 euro al mese. Roberto Fico, presidente della commissione di Vigilanza Rai, al netto di entrare ed uscite: "6.888 euro al mese".
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