lunedì 1 maggio 2017

Il sottoscritto è più che realista; ha tanta competenza per sapere quello che dice. Ho messo il termine transatlantici più che consapevolmente. So bene che l'emigrazione in America dei miei antenati è più che finita. So persino ove è andata a finire la nave ammiraglia fascista:e cioè a San Pietroburgo. Ormai desueta, Dell'Utri la stava ricomprando per portarla a ridosso dei mari territoriali toscani per farne bisca e bordello di gran lusso mgarai a portata di mano di Renzi (invero forse più di Berlusconi e Putin che di queste cose sono patiti). Abbiamo una cantieristica in crisi. Costruiamo o continuiamo a costruire 'transatlanticii' simili a quelli che oggi adoperiamo nell'infame trsbordo da Lampedusa a Portempedocle di questi poveri migranti che fanno oscenamente bicavvare poi a Racalmuto e creiamo così lavoro produttivo e misericordioso come quello di salvare vite umani in questi tragici esodi biblici certo non bloccabili con realismi benedettini. Intanto ci saranno in Italia 60 milioni di persone ma nel Cicolano stanno finendo le grandi risorse della pastorizia, delle fabbriche del pellet, del debito sfruttamento delle enormi risorse idriche per difetto del fattore LAVORO. E i soldi? è bestalità gridare al male del 'debito pubblico enorme'. Codesto 'debito pubblico' è posta patrimoniale, il suo riflesso sul conto economico per colpa o merito del duo Ciampi-Prodi è pressoché nullo. Nella quasi totalità è estrerovestito diciamo più sottilmente cinesevestito. Dovrei qua aprire un corso accademico, conoscendo io la 'res', realistico direi. Signor Elio non mi crede? Si informi col dottore Luigi Pelillo. Invero lui entrava ma io uscivo dall'Ispettorato Vigilanza sulle Aziende di Credito sito nello svenduto Palazzetto di Santo Spirito per la dissennatezza sperperatrice della nuova era BI dei costi/benefici. Calogero Taverna

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