lunedì 1 maggio 2017

Se questi esodi bibblici sono inarrestabili in quanto vi soffia anche  l'umana urgenza dei riequilbri abitativi del mondo terraqueo, in alcune parti, specie quelle opulente, afflitte da  denatalità e invecchimento, non è a dir poco crisiano rendere almeno non perigliosi questi tragici  traghettamenti marini? Qualcuno ci lucra?  Dissemini allora l'Italia i suoi transatlantici neghittosi nelle vicine acque estra territoriali, raccolga con grande spirito sociale questi disperati naviganti, li curi, li assista  nelle loro corse verso le loro terre promesse, se del caso  li avvii civilmente al lavoro in Italia. In Italia non manca il LAVORO, mancano i lavoratori. Tutto il resto è razzismo e gretto egoismo. Ma la storia non la ferma certo l'orda di incolti malpensanti.  Calogero Taverna

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