giovedì 2 novembre 2017

Carissimo Hank. da quel grossissimo intellettuale che sei poni una questione di smisurata grandezza. Io l'università, quella di legge a Palermo, l'avrò frequentata una trentina di volte per fare gli esami e laurearmi. Non avevo i soldi per frequentare. E poi frequentare che cosa? Ai miei tempi, tolti quei giganti che insegnavano diritto romano, il resto ci stava anche come professori emeriti per meriti partigiani per imposizione dell'ANPI di Palermo che figurati, associava partigiani per modo di dire, visto che la Mafia fece entrare subito in Sicilia gli angloamericani di cui molti italoamericani. Ricordo che insegnava economia politica un certo Mirabella la cui incultura in questo campo era senza confini. Dovevo in qualche modo guadagnare subito per ristrettezze familiari. Mi consentirono di andare per nove mesi alle ACLI di Roma. Lì una tappettina senza titoli accademici ci tenne un buon corso in economia . Ne ho approfittato al concorso in BI. Ho potuto fare un buon tema in economia e sono diventato segretario in esperimento. Da allora mai entrato in un aula universitaria (a dire il vero una diecina di volte per assistere alle lauree dei miei tanti nipoti. Io non ho figli). Reputo tutto il mondo accademico italiano una accolta di venali baroni senza vera cultura, quella teorizzata da Gramsci. In Banca d'Italia l'élite è il Servizio Studi, una superuniversità, Io li sfotto così: gatti soriani dipinti di rosso (fanno tutti i sinistrorsi compreso l'attuale Visco) siete i medievali chierici. Sciorinate l'intero Kamasutra economico bancario creditizio, ma commettete un errore, credete che la fessa sia orizzontale. Sfido io, non l'avete mai vista. Di certo la politica è solo politica economica. Quando vedo discettare anche professoroni di cose che non sanno e non hanno mai visto, me la rido da morire. E i tuoi plaudenti specie le tue plaudenti mi mettono di buon umore tanto sono sciocchi e sciocche,

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