domenica 24 gennaio 2016

Sempre sul caso Messana che Racalmulto "bene" vuole male.

Pare che certe lumache, malgradotutto, comincino a sortire dopo piogge tempeste e burrasche. Avranno pur voglia di difendersi e questo è un loro sacrosanto diritto. Sappiano però che:
a) stavo da un paio di anni in polemica rispettosa con Casarrubea sul caso Messana;
b) con la Cernigoi è stata una farsa tutta da ridere;
c) nell'un caso e nell'altro resta ancora sospesa la vertenza Gerbino per fugare ombre e sospetti sulle effettive consistenze storiche di entrambi codesti notevoli personaggi;
d) Casarrubea in ultimo resta frastornato dal finale del processo intentatogli dal generale Giallombardo: sì Gianlombardo aveva molto mentito ma Casarrubea aveva diffamato a mezzo stampa.
e) Il panorama che ne vien fuori ha mille e mille ambiguità ma non nel senso che dice Lillo Alaimo Di Loro per qualche sua delusione editoriale contro Messana ma perché raggiungere la verità assoluta non è dato agli uomini. Cristo deve ancora chiarire a Pilato cosa è la VERITA'.
f) Sempre angosciato da questo mio paesello amato che  precipita ogni giorno vieppiù, sconcertato dalla mancata provvidenza alla Fondazione di cui sappiam tutto (o supponiamo) scendo da Roma per utilizzare il caso Messana per studi ricerche e finanziamenti agganciandoci al Caso Messana, dopo la morte di Casarrubea e le ambiguità allusive di Tranfaglia, piuttosto attuale.
g) Trovo il Circolo Unione sempre più collabente, il presidente evaporato, neofiti pronti a mettermi il bastone fra le ruote. Nulla quaestio: saluto e me ne vado.
h) La mia iniziativa trova consenso nel dottor Enzo Sardo. Tra un colpo di tosse e l'altro si pensa che la nuova florescente Humus potrebbe ospitare l'iniziativa.
i) Mi piomba addosso un professore di Sutera che pare possa frantumare in un fiat tutti gli approdi della mia ricerca messaniana: figurarsi! una intrusione di una notizia contro Messana in una edizione del Giornale di Sicilia del 1919 mi dovrebbe fare ammutolire. Scopro che quella notiziola non si trova invece nell'edizione nazionale di cui all'emeroteca della Biblioteca Nazionale di Roma.
l) Intanto non riesco ad avere la locandina che HUMUS reputa di redigere a suo uso e consumo.
m) All'ultimo momento ho la disponibilità della locandina: l'oggetto del dibattito vola per altri lidi rispetto agli intenti che mi avevano fatto partir da Roma con contrasti persino familiari; il mio nome si rimpicciolisce sino a finire in coda insignificante e con ruolo nullo. Signorilmente accuso il colpo e mi taccio.
n) Sino alla mezzanotte non ricevo la promessa edizione da pubblicare. Ovvio: imbastisco una nota sardonica e   guasta gioco. 
o) Alle 0,45 mi vedo giungere in e.mail il testo di una precisazione diramata da una ASSOHUMUS rettificativa dell’oggetto del convegno; ora si tratta di  fare riemergere la fondatezza delle accuse storiche che vogliono il Messana "un equivoco personaggio".
p) Ne resto scornato. Di prima mattina cerco Enzo Sardo al cellulare. Irreperibile. Chiamo Lillo Alaimo Di Loro. Chiedo ragguagli. Mantiene il novello suo punto di vista. Dico: è vostro diritto ma è mio dovere non partecipare alla vostra sceneggiata. Dibattito serrato senza dubbio. Io sono un uomo libero e quindi nessuno  può obbligarmi ad un ulteriore massacro della fulgida figura di Ettore Messana. Direi al mio dileggiatore di Malgrado Tutto: la storia non sono io, ma io la storia la so e voi no. C'è qualcuno che davvero può pensare che io per  ordine di Humus rinunci alla mia ennesima (a dir loro) donchisciottesca battaglia per la verità, l'onestà, la giustizia?
q) Perché tanto fervore di Malgrado Tutto? Non me ne ero manco accorto. Una mia amica mi sbatte in faccia l'impudente e velenoso punzecchiare di tale ANONIMO Colpi di Spillo. Sospetto perché li avevo colti con le mano nel sacco quando non solo rubandomi una foto di De Gasperi con Messana ma dileggiandola tagliandola deturpandola  la pubblicano in proprio a mio avviso contravvenendo ad ogni elementare etica professionale. Ma io non sono giornalista, come non sono storico e manco letterato quindi pisciarci sopra a queste cose mi sollazza tanto.

Calogero Taverna

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