domenica 12 marzo 2017

La Piazzetta di Racalmuto

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    Lillo Taverna Questa è la vexata Piazzetta di Racalmuto. Negli arcani tempi secenteschi qui v'erano solo putieddri che soffocavano una sorta di albergo con stalle e garage di quell'epoca che ancor oggi si chiama FUNNACU tradizionalmente tenuto dalla ragguardevole Famiglia Giglia col suo nome singolare: Mennu. Avvenne che con l'avvento del fascismo, denotronizata la egemone cupola crestomantica di sapore mafioso, quelle storiche bottegucce furono demolite e l'area di risulta fu piastrellata. Il borghese palazzone di Gammiglieddra poté spaziare sino a godersi il giro delle lancette del vistoso orologio della Matrice. Mio padre nel mezzo degli anni Trenta dell'ultimo secolo dek Millennio scorso vi si installò con una dignitoso nezozietto di tessuti ed io potei spaziare su quella piazzetta anche su una automobilina prestatami dall'ancor vivente Elia Marino. Nel dopguerra la DC in vena di opere pubbliche agghindò la Piazzetta con fontaba pretenziosa ma in volgare cemento e con sospetti floristici con palma africana. A me piacciono tanto lo zampillone di acqua refrigerante i calori libici estivi e quelle macchie verzicanti. Ma i nostalgici ad oltranza pur battuti in un referendum da strapaese vogliono il ritorno a quel nudo spiazzo in mattonelle magari con i tavolini celebri del non obliato Caffé Ernesto Denaro.

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