venerdì 17 aprile 2015

Contrasto pacifico con i politici racalmutesi.


 

Lillo Taverna Condivido in pieno ma vorrei essere più ossessivo.

 Giunti al punto in cui siamo, invece di chiedere protezioni e comprensioni partiamo verso la ristrutturazione del servizio. Che le imprese siano in uno stato di illiquidità è frottola. Evasioni ed elusioni e gonfiature degli appalti hanno permesso accumuli finanziari che se trafugati andrebbero persino perseguiti. Ma io credo che disponendo d 21 addetti al servizio in carico a Romano e non sapendo che fine hanno fatto quelli che hanno preferito trasmigrare tra sotto gli appaltanti, è d'obbligo per il Comune utilizzare questa sua forza lavoro e così risparmiare i costi di mano d'opera che trasversalmente ci addebitano e che fanno lievitare il "costo del servizio" ben oltre il limite che era previsto dall'art. 1 del regolamento del 1995.

Lillo Taverna Anche per L'igiene i cassettoni di raccolta in mezzo alla strada in un ambiente ove cani randagi, gatti, sorci e rapaci abbondano dovrebbero  essere severamente vietati dalle Autorità Sanitarie, che se dormono dovrebbero essere svegliate dalle forze politiche locali, di qualsiasi colore e sotto qualsiasi tipo associativo.

Lillo Taverna Quindi è tempo che si faccia la raccolta dei rifiuti casa per casa già suddivisa almeno nella triplice distinzione. Ho presente quanto avviene a Volpiano. Basterebbe uno scambio di corrispondenza e mutuare il loro sistema. Se lo fanno lì - ove anche preminente è la popolazione di origine meridionale - perché non a Racalmuto?

Lillo Taverna Accentrare quella raccolta casa per casa in territori adatti – e noi ne abbiamo - per una prelavorazione consentirebbe lavoro per i nostri operai comunali, ritorni economici per il recupero di maleriali vendibili (ferro, alluminio, vetro, carta e cartoni, etc); risparmi cospicui nell’essiccamento dei rifiuti umidi per il minor peso nel definitivo stoccaggio nelle discariche di legge.

Lillo Taverna Terzo, iniziare al realizzo di progetti di ampio respiro come inceneritori in loco. Vi sono pure fondi comunitari a cui attingere e sarebbero altre occasioni lavorative per i giovani racalmutesi di cui giustamente si lamenta la carenza occupazionale.

Calogero Taverna.

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