Appunti di storia reatina (4)
Tali manifestazioni non hanno dato luogo a turbamenti dell'ordine pubblico. Tutti gli oratori, in genere, si sono espressi in senso ostile a casa Savoia, tranne i demo-cristiani, che si sono tenuti riservati su tale questione.
Nei centri rurali la propaganda dei partiti di sinistra talvolta ha sboccato in accenni e tentativi di invasione di terre, come a Monteleone Sabino, per i beni della Fondazione Pepoli; tentativi che però sono stati contenuti, per l'intervento conciliativo di funzionari inviati in loco. Una tendenza che tuttavia è tenuta viva dalla propaganda sociale-comunista, è quella di chiedere il compenso della manodopera agricola con prodotti in natura, specie in olio; e si cerca di fronteggiarla con l'azione persuasiva dei Sindaci, dell'Arma e dei funzionari (specialmente dell'Ispettorato Agrario e dell'Ufficio Prov. del Lavoro), che di volta in volta vengono inviati sul posto.
Subito dopo l'arrivo deglia Alleati, e cioè nei primi di Luglio, si è costituito anche a Rieti il Comitato Prov. di Liberazione nazionale, che, invero, ha limitato la sua attività nel designare le persone cui affidare le pubbliche cariche. Nella visita di presentazione e successivamente, in amichevoli incontri coi componenti di esso, assicurai che avrei fatto il possibile per accogliere le proposte del Comitato, ma feci presente l'opportunità di designarmi, di volta in volta, una rosa di nomi anziché una persona sola, per darmi il modo di scegliere il nominativo più adatto, secondo il mio criterio responsabile e secondo la valutazione che avrei fatta in base ad elementi che potevano non essere a conoscenza del Comitato.
Tale principio non fu condiviso (e non disinteressatamente) da qualche membro del Comitato sesso, che fece votare un ordine del giorno secondo il quale il Prefetto avrebbe dovuto senz'altro nominare la persona preventivamente designata caso per caso; ordine del giorno che, votato per condiscendenza, per altro fu poi ripudiato dai componentri venuti a parlarmene singolarmente. Il dissendo, nondimeno, ebbe conseguenze pratiche in un solo caso (perché in tutto il resto io ero stato ben lieto di aderire alle decisioni del Comitato, come nella scelta del Presidente e della Deputazione Provinciale): non ritenni cioè di potere nominare la persona preposta (che in fondo si era autoproposta) per la carica di sindaco del Capoluogo, per vari motivi non idonea.
Tali manifestazioni non hanno dato luogo a turbamenti dell'ordine pubblico. Tutti gli oratori, in genere, si sono espressi in senso ostile a casa Savoia, tranne i demo-cristiani, che si sono tenuti riservati su tale questione.
Nei centri rurali la propaganda dei partiti di sinistra talvolta ha sboccato in accenni e tentativi di invasione di terre, come a Monteleone Sabino, per i beni della Fondazione Pepoli; tentativi che però sono stati contenuti, per l'intervento conciliativo di funzionari inviati in loco. Una tendenza che tuttavia è tenuta viva dalla propaganda sociale-comunista, è quella di chiedere il compenso della manodopera agricola con prodotti in natura, specie in olio; e si cerca di fronteggiarla con l'azione persuasiva dei Sindaci, dell'Arma e dei funzionari (specialmente dell'Ispettorato Agrario e dell'Ufficio Prov. del Lavoro), che di volta in volta vengono inviati sul posto.
Subito dopo l'arrivo deglia Alleati, e cioè nei primi di Luglio, si è costituito anche a Rieti il Comitato Prov. di Liberazione nazionale, che, invero, ha limitato la sua attività nel designare le persone cui affidare le pubbliche cariche. Nella visita di presentazione e successivamente, in amichevoli incontri coi componenti di esso, assicurai che avrei fatto il possibile per accogliere le proposte del Comitato, ma feci presente l'opportunità di designarmi, di volta in volta, una rosa di nomi anziché una persona sola, per darmi il modo di scegliere il nominativo più adatto, secondo il mio criterio responsabile e secondo la valutazione che avrei fatta in base ad elementi che potevano non essere a conoscenza del Comitato.
Tale principio non fu condiviso (e non disinteressatamente) da qualche membro del Comitato sesso, che fece votare un ordine del giorno secondo il quale il Prefetto avrebbe dovuto senz'altro nominare la persona preventivamente designata caso per caso; ordine del giorno che, votato per condiscendenza, per altro fu poi ripudiato dai componentri venuti a parlarmene singolarmente. Il dissendo, nondimeno, ebbe conseguenze pratiche in un solo caso (perché in tutto il resto io ero stato ben lieto di aderire alle decisioni del Comitato, come nella scelta del Presidente e della Deputazione Provinciale): non ritenni cioè di potere nominare la persona preposta (che in fondo si era autoproposta) per la carica di sindaco del Capoluogo, per vari motivi non idonea.
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