Il bandito Giuliano
La strage di Portella della Ginestra
Documenti sulla strage
Documento 21
ATTI RELATIVI ALLA DENUNCIA DELL’ON.
GIUSEPPE MONTALBANO CONTRO L’ISPETTORE
DI POLIZIA ETTORE MESSANA
TRIBUNALE PENALE DI PALERMO
PROCURA DELLA REPUBBLICA
Atti relativi ad una denunzia presentata dall’on.le prof. Montalbano Giuseppe contro
il dr. Messana Ettore
n. 9830 del Reg. Gen. N.525/47 del Reg.
gen. Dell’Uff. del Proc. 47 dell’Uff. Istruzione
Doc. 1
ASSEMBLEA COSTITUENTE
Palermo, 25 giugno 1947
Al Procuratore Generale
presso la Corte d’Appello di Palermo.
Il sottoscritto, on. prof. avv. Giuseppe Montalbano, domiciliato in Palermo via Marchese Ugo 32,
denunzia quanto segue:
1) Alcuni giorni addietro il «Risorgimento Liberale» (quotidiano di Roma) e il «Mattino di Sicilia»
pubblicarono la notizia che il sottoscritto - citato come teste nel processo Miraglia - per due volte
non si era presentato, perché cercava di sottrarsi dal deporre innanzi alla Sezione Istruttoria presso
la Corte d’Appello di Palermo per paura di esser messo a confronto con un ufficiale della polizia
giudiziaria.
Essendo convinto che detta notizia fu rivelata dal Dr. Messana, Ispettore Generale di P.S. per
la Sicilia, o che comunque questi ne agevolò la conoscenza, il sottoscritto denunzia il Dr.
Messana quale responsabile del reato di rivelazione di segreti d’ufficio, ai sensi dell’art. 326 C. P.
Il sottoscritto indica come teste il Consigliere Istruttore Cav. Merenda, per deporre sulla
circostanza che egli aveva pregato il Dr. Messana di tenersi a sua disposizione per il giorno 19
maggio e successivamente per il 24 stesso mese (giorni in cui il sottoscritto era stato citato come
teste) , nell’eventualità che ci fosse bisogno di mettere a confronto il sottoscritto col Dr. Messana.
2) Domenica 22 giugno il «Giornale di Sicilia», sotto il titolo sensazionale «A Portella della
Ginestra ha sparato Giuliano», pubblicò notizie molto delicate e riservatissime sulle deposizioni
rese - nella fase istruttoria non ancora chiusa - dai testi: Riolo, Sirchia, Fusco e Cuccia. Lo stesso
«Giornale di Sicilia» di mercoledì 25, nell’articolo di fondo dal titolo «Ricerca della verità»
scrive «Avevamo (il 22 giugno) informato il pubblico della nuova svolta presa dalle indagini
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