Carissimo Sergio,
leggo con grandissima soddisfazione personale la lettera del dottore (per me, compagno) Totò Sardo. Finalmente! Finalmente - mi son detto - un'accusa vetero-comunista come Lui ed io siamo! E' da tempo che bofonchio ciceroneamente: usque tandem abutere .... Ho abborracciato a caldo un commentino solo apparentemente gentile, ma è caduto nel vuoto, non per censura certo: conosciamo tutti le propensioni moderate del direttore di Regalpetra libera, sicuramente per mia imperizia. Vado ora a memoria.
Caro presidente dottor Salvatore Sardo,
d'accordo, anzi molto di più. Era ora di suonare le nostre trombe rosse. Ma di' un pò: una dimissione in massa dei consiglieri comunali non sventerebbe il pericolo di uno scioglimento per infiltrazioni mafiose? Non si fa per le poche centinaie di euro, che poi - a dispetto del mio amico Sergio Scimé - sono poca cosa rispetto ai tanti rischi, anche d'indole patrimoniale, cui vanno incontro ingenuamente ed incautamente i nostri signori Consiglieri Comunali? (quanto agli Assessori presenti, passati e futuri, beati loro che a quanto pare dormono sonni beati). Si afferma che non vi sono contiguità tra mafia (locale) ed Amministrazione. D'accordo e posso dirlo dall'alto del mio ex backgroung di ex grand commis pubblico (il Commissario Petralia si informi): ma per le stesse ascendenze debbo ammonire i miei vari amici e parenti Consiglieri a stare attenti alle ricadute delle molteplici CULPAE IN VIGILANDO, e non voglio per carità di patria pensare a parentele - e non credo che ve ne siano - con locali balordi che certa disinvolta stampa accredita come mammesantissime di chissà quale cosca delinquenziale ed omicida (e credetemi stando qui a Roma devo diuturnamente lamentare i micidiali fendenti alla vocazione turistica racalmutese). Evitiamo di occluderci il FUTURO perché impigliati nella ricerca dei vetero furfabti. A prescindere dallì'evangelico monito a non scagliare la prima pietra, vogliamo fare un po' di autocritica? quella vetero comunista, appunto! Perché si nicchia contro la mia sommessa proposta di fare nel PD una conferenza di produzione, magari per rigettare la mia provocazione, ma supplendovi con altri più succosi intenti? Cosa si aspetta a lanciare le primarie? forse per rinviare alle calende greche, a quando - cioè - sarebbe troppo tardi e per ovviare diverrebbe possibile imporre qualche nominativo voluto da questo o quel gerarca? Nel mio piccolo, sto vigile e vorrei esplicare questa vigilanza democratica da qui, da Roma. Il sito di Sergio Scimé mi è molto di aiuto, e questo forse non gli aggrada troppo. Ma io gli dico: grazie Sergio! Continua.
Calogero Taverna
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