domenica 28 gennaio 2024

CAMPANE A MARTELLO NEL TRIENNIO 1618e1620 Nel settecento e è da presumere molto fondatamente e il rilegatore ecclesiastico di Racalmuto mette assieme i fausti atti matrimoniali dell'ultimo ventennio del XVI secolo ed un lugubre fascicolo di contabilità mortuaria della Matrice che riguarda un triennio: 1618e1620. E' proprio da far scongiuri contro un archivista in tunica tanto greve ed alquanto iellatore. Munitici di efficace antidoto scaramantico, possiamo indagare sull'ultima parte di quel libro di archivio. Dati, circostanze e notizie assurgono a ghiottoneria storica per la ricostruzione della Racalmuto secentesca, quella dei Girolamo del Carretto, tanto per orientarci. Per il primo funerale del fascicolo, si annota che sono stati percetti cinque tarì e 10 grani. Le esequie avvennero il 4 ottobre del 1618, presente l'intero clero che sappiamo essere una compagine numerosa di una ventina di consacrati. Testualmente è detto con grafia minuta e dimessa: 'a 4 di 8bre 2a Ind. ivi8 (1518) e Paulo Pirrera si morse e fu sepolto a Santa Maria presente clero ...... tt.5 e 10'. Seguono altre 469 annotazioni, sino al 19 novembre del 1620. La triste nota finale è per 'Gerlanda di Gerlando Luparello fu morta et sepulta allo Carmine ........tt. 5 e 10'. Valore di dati statistici assume il seguente riparto: fel1 anno n.ro popolaz 1618 49 196 5.000 39,2 28,91 ottobre 18 216 5.000 43 28,91 novembre 17 204 5.000 40,8 28,91 dicembre 14 168 5.000 33,6 28,91 1619 262 262 5.000 52,4 28,91 gennaio 22 264 5.000 52,8 28,91 febbraio 18 216 5.000 43,2 28,91 marzo 11 132 5.000 26,4 28,91 aprile 12 144 5.000 28,8 28,91 maggio 5 60 5.000 12 28,91 giugno 16 192 5.000 38,4 28,91 òluglio 47 564 5.000 112,8 28,91 agosto 51 612 5.000 122,4 28,91 settembre 27 262 5.000 52,4 28,91 ottobre 22 264 5.000 52,8 28,91 novembre 19 228 5.000 52,4 28,91 dicembre 12 144 5.000 28,8 28,91 1620 159 179 5.000 35,8 28,91 gennaio 20 240 5.000 48 28,91 febbraio 25 300 5.000 60 28,91 marzo 16 192 5.000 38,4 28,91 aprile 15 180 5.000 36 28,91 maggio 18 216 5.000 43,2 28,91 giugno 10 120 5.000 24 28,91 luglio 11 132 5.000 26,4 28,91 agosto 9 108 5.000 21,6 28,91 settembre 15 180 5.000 36 28,91 ottobre 10 120 5.000 24 28,91 novembre 10 180 5.000 36 28,91 f+l2 Anche se gli sbalzi negli indici di mortalità sono notevoli di anno in anno, siamo ancora in situazione di 'mortalità normale'. Vi saranno nel 600 anni 'infaustissimi', come vedremo, in cui la morte falcidia con quozienti da capogiro. Un segno di recrudescenza nella mortalità della Racalmuto del '600 si ha nel trimestre estivo del 1609 (con luglio interessato da un quoziente di mortalità del 112,80 per mille e agosto quando il quoziente svetta addirittura fino al 122,40 per mille). Come sapremo dall'analisi di altra documentazione più completa relativa ad alcuni decenni dopo, la calura estiva e gli inquinamenti idrici saranno le cause scatenanti di una vera strage degli innocenti: la mortalità infantile, di per sè ferocemente estesa in quei secoli di scarsa igiene, esplode ancor più virulenta in taluni periodi estivi. Tra questi, il 1619; l'anno successivo, inceve, la iattura risulta scongiurata. Notiamo una costante: i mesi più salubri sono quelli del quadrimestre intermedio marzoegiugno e di solito la mortalità flette nei mesi che vanno da settembre a dicembre.