Giubilato il Messana dopo Portella della Ginestra si badi bene per insolente antiamericanismo. I meriti di Messana? Non li conosco. Le colpe di Messana? NON CI STANNO. Certo ora Gigi Restivo ha mandato un siluro antimessaniano. Addio strada a Messana per arrogante divieto dell'ex sindaco Restivo. Vanno dicendo che la strada la voglio io. Mi sarebbe piaciuto per un atto di giustizia dopo la disseminazione di vie a noti schedati nel casellario giudiziario romano o a falsi eroi della Spagna fascista o a qualche monachella inventata da Sante Corrente per polemizzare contro Sciascia. Ma è da qualche mese che ci ho rinunciato per espresso desiderio della nipote di Ettore Messana che aveva già intuito di che pasta è la "straordinarietà" dei tanti sindaci baby.In fin dei conti Giovanna sa che manco può contare sulla benevolenza di certi ceti collaterali della effervescente sua grande famiglia allargata. Comunque la cosa più importante è ribadire la grande dignità del nostro racalmutse Questore. Probabilmente a Riesi scaricarono tutto peso di tanti morti su Messana, magari assolvendo il loro compaesano on. Pasqualino.
Abbiamo mille e mille ragini, mille e mille documenti, mille e mille articoli di giornali, mille e mille sentenze, mille e milli giudiziministeriali favorevoli per asserire che Mssana fu grand commis al servizio della patria (come la intendeva lui) sino al midollo. I segreti di Stato, specie quelli relativi alla sua delicatissima collaborazione con il presidente del Consiglio, il sommo Alcide De Gasperi (tra l'agosto del1947 e il 1953), non li conosce ancora nessuno. Top secret il fascicolo personale al Viminale. Neppure con la famiglia fu confidenziale quell'orso nato a Racalmuto nell'attuale via Messana nell'prile del 1884. Tante belle verità le sto rivelando io solo ora alla allibita nipote che pure era la sua pupilla. La irrequieta Giovanna a giovanissima finì in collegio di lusso ma sempre collegio sotto scorta. In un certo qual senso un qualcosa del genere successe anche a me, A dire di Imposimato pendeva sul mio capo una condanna a morte da parte di COSA NOSTRA (non mafia) Ed io in crescente depressione non dissi niente a nessuno neppure a mia moglie scoppiando dentro. Allora addirittura L'Espresso, capovolgendo verità dei fatti e carte chiarissime cercò di calunniarmi commissione. Io l'ho fatta franca, sapendo controllarmi. Sciascia con Falcone e la Pdovanì ci rimise la vita (a proposito di un certo Joe Macaluso)- Ecco perché sono tanto arrabbiato. Sempre i soliti pennivendoli e piccoli avvocatuzzi di paese e sedicenti primi cittadini in erba ed in un certo qual senso minuscoli profittatori di regime. Mi si dirà: perché dici oraqueste cose? Per prova generale. vado subito a pubblicarle. La calunnia è molto utile serve alla ragion di stato e i servitori dello stato vi si assoggettano per onorare la parola data, finendo per accettare il ruolo di capro espiatorio Lei arrivò alla merda allo Stato puro, intrecci da il padrino: mafia chiesa americani Non fare discorsi surreali. Quello di sbattere il mostrlo in prima pagina è viziketto antico di pennivendoli che devono fare lo scoop per campare. Prima ero intento, arrabbiatissimo, a scrivere quello che ho scritto e quindi non ho potuto badare a quello che mi domandavi. Rispondo ora. Lei potrebbe scrivere un saggio su una delle vicende più intricata e drammatica della storia italiana contemporanea In quel cosidetto rapportino c'è una parola che è rivelagtrice. Quell'ispettore generale che veniva da Palermo (e di cui si parla in tante corrispondenze dell'Ora e del Giornale di Sicilia che ho rinvenuto pubblicato e commentati) dice che il Messana venuta da Mussomeli credeva di interpretare il desiderio del Vice Prefetto di Caltanissetta. (Le parole non sono queste ma questo il senslo.) Solo Malgradotutto e chi l'ispira e la voglia di paralizzare il pavido tuo fratello non si accorgono che quella fu una un mzldestro tentativo di incularsi il prefetto, che era uomo di Nitti che di quei tempi cercava di aprire ai socialisti. La mossa fu così scoperta che quel pezzo di carta finì nel nulla. Dopo la cosa venne da Li Causi ripescata (dal 1919 al 1947, luglio giorno 15) per sordide manovre. Ma leggere le parole di Li Causi per capire la "sornioneria" del politicante rosso, di professione giornalista mancato. Domanda semplice semplice. Perché Messana che era un duro, che all'onorevole Montralbano (prima comunista e poi reazionario) gli aveva fatto un culo così in sede giudiziaria, a Li Causi lo lasciò perdere. In sede giudiziaria lo avrebbe fracassato. Aveva detto: Messana stragista di stato a Riesi, Mesana criminale di guerra a Lubiana, Messana "capo del banditismo ... politico a Palermo". tre calunnie grosse quanto una casa. Eppure Messana stavolta, diviene agnellino; si coglie li stigli e dal lusso di Palermo passa sommessamente ad una casa a Roma che Giovanna manco si ricorda dove andò a stare. Perché aveva paura? Perché aveva la coscienza sporca? Ma se quelle erano risibilissime calunnie! E' davvero una mia fantasia che fu De Gasperi a imporgli il silenzio. De Gasperi stava perfezionando quello che fu il capolavoro della sua politica estera, trasfomare l'Italia da Stato nemico dell'America addirittura a stato satellite americano con tanti vantaggi economici e con disastri alla democrazia italiana. Messana sapeva chi aveva finanziato e foraggiato di armi le bande armate siciliane non certo agli ordini dei noti agrari e del famigerato Scelba. Era l'OSS di allora e aveva denunciato l'incredibile per ben tre volte in inquietanti rapporti che nessuno finge di avere trovato (io purtroppo sì). Messana era odiato dagli Americani o dall'antenata della CIA l'OSS, i cui documenti del Queryland , la Nara stanno venendo alla luce per merito di Tranfaglio e di Casarrubea- De Gasperi dunque impone il silenzio di Stato a Messana e Messana grand commis dello Stato poliziesco ubbidisce come un cane fedele. Così ritorna scornato a Roma. Dopo di lui si alternano ben tre superispettori di PS ma Giuliano continua a farla bellamente franca sino al 1950, sino alla farsa Pisciotta. A Roma Messana però è divenuto una eminenza grigia ma di De Gasperi. Gli Americani sbarcano armi a Napoli per lottare i comunisti- Togliatti irato va (udite) da Messana. Lo minaccia: se fate sbarcare le armi io vi mando tutte le mie camere del lavoro. E placido Messana: faccia pure: io vi mando contro i miei carabinieri. E Togliatti con la coda fra le gambe se ne torna a casa o meglio al Bottegone. Io sono comunista e quindi con Togliatti. ma credo in Paietta: la verità è sempre rivoluzionaria e non sarà certo un foglietto che MALGRADOTUTTO riuscirà a mettermi il sasso in bocca. La campagna di Malgradotutto, cui prodest? E tuo fratello perchè teme siffatto foglietto in blog ravvivato dalla ineffabile signorina Colpi di Spillo?
Nessun commento:
Posta un commento