Buonasera signor Taverna, mi scusi se la disturbo, so che lei è uno storico molto informato sul passato di Racalmuto. Io sono una studentessa alla ricerca di informazioni su: com'è cambiata la funzione del Castello Chiaramontano di Racalmuto nel corso della storia, in realtà mi basterebbe individuare una periodizzazione significativa per il Castello. In biblioteca trovo libri che parlano delle diverse dominazioni, ma io mi chiedo: dentro il castello cosa accadeva? So che oggi è sede di mostre e spettacoli. Le chiedo se può consigliarmi delle letture che possano chiarire i miei dubbi. Mi scusi per le mie domande forse un po' banali e se le ho rubato un po' di tempo.
22:38
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Diciamo innanzitutto: siamo d'accordo che il Castello detto Chiaramontano non esisteva al tempi della visita dell'arcidiacono Bertrand du Mazel? Vedi i miei la signoria racalmutese dei del Carretto, Racalmuto nei millenni e Racalmuto Antica. Quindi niente castello prima del 1375 (la vicenda del Castelluccio è un altrro discorso). Potè Manfredi Chiaramonte il domicellus dei registri vaticani fabbricare il castello in meno di vent'anni? Lo fece il figlio naturale di Matteo Chaiaramonte in quei pochi anni prima che nel 1392 perdesse la testa in senso letterale in quel di Palemo? Io non credo. Qello che è certo è che nel processo di investitura di Federico del CARRETTO ABBIAMO CHE: quondam dominus Joahannis de Carrecto ... subcessit in dicto casali et castro Rayalmuti .. (cfr. C. Taverna La signoria Racalmutese dei Del Carretto, pag. 41). Dobbiamo passare alla prima metà del XVI Secolo per sapere che Giovanni del Carretto molto si adoperò per la fabbrica del castello dotandolo anche di una vezzosa Cappella. Dopo di lui il Castello è solo sede di di funzionari del Conte.. Nulla di sontuoso checchè ne dica il disinformato autore di accadde all'alba .. I del Carretto se la godevano in quel di Palermo sino all'uccisione di Giovanni III del Carretto. L'infelice figlio Girolamo II del Carretto torna a Raclmuto dopo il 1608. Subisce le infamie dei vari storici Tinebra, Messana e Sciascia ... nulla di vero. Muore occisus a c'servo ma a mio avviso in una battuta di caccia nel 1622. L'infelice figlio Giovanni IV vive la sua fanciullezza a Racalmuto ma appena maggiorenne emigra nella sontuosa magione di Palermo e vi viene decapitato nel 1650; malinconico ritorno del figlio Girolamo terzo che invero pensò bene di andare a morire in quel di Palermo. Morale, il Castello è appena un caseggiato munito di due ambiziose torri. Tante molte superflue superfetazioni, le più antiche risalenti al tardo Settecento le altre al'Ottocento, molte nel Novecento: devastazioni alla Padre Cipolla e ai moderni saprofiti ministeriali. A guardare le carte si vede bene che dei vetusto castello c'è poco, quasi nulla.
Calogero Taverna
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Potrebbe essere un'immagine raffigurante attività all'aperto
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" .. piccolo paese (Racalmuto) 'lontano e solo', come sperduto in Val di Mazara, diocesi di Girgenti, che dalla oscurità di secoli, emerge, nella prima metà del XVII, a una vita che Américo castro direbbe 'narrabile' da 'descrivibile' che appena e soltanto era.... E qui siamo nella microstoria di Racalmuto, antico paese che esisteva già, un po' più a valle, quando gli arabi vi arrivarono e, trovandolo desolato da una pestilenza, lo chiamarono Rahal-Maut, paese morto Ma non…
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Giuseppe Stringi
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Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "Infefto SRofalia Virginis Patronae Racalmuti 2. gnủ mun & om nẽ orna wwsgm rum la culi contem pfi proprer amo re Domini me fu Chrifti, que V1 di que ama"
 
Lillo Taverna
4 g ·
ECCO COME SI CELEBRAVA LA FESTA DI SANTA ROSALIA A RACALMUTO NEL SETTECENT:O:: ALLORA UNICA PATRONA DELLA NOSTRA COMUNITA' ECCLESIASTICA
Antonio Salamone e Carmelo Rizzo
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Lillo Taverna ha condiviso un ricordo.

 
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sono veramente lieto di sentirti e che possa riprendere con vigore la nostra amicizia in cui credo fermamente
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