IO CREDO CHE VI FU UN ERRORE DI PROSPETTIVA. CREDEVANO CHE LE CONDIZIONI ISTITUZIONALI E POLITICHE FOSSERO A BOCCE FERME E QUINDI HANNO CERCATO DI TRASFORMARE L'INDEBITA COSTITUZIONE MATERIALE IN CCOSTITUZIONE FORMALE. POI VI è SORTO L'IMPACCIO DELLA RIFORMA NOTTURNA DEL TITOLO SESTO. CHE ANNIENTA L'INTERESSE NAZIONALE (QUELLO A BASE DELL'ART. 1 DELLA VECCHIA LEGGE BANCARIA). VERO E' CHE QUELLA RIFORMA E' DEL TUTTO ABORTITA MA NE E NATO UN VUOTO OVE ORA GUAZZANO REGIONI E GLI ALTRI ENTI TERRITORIALI. IL PRINCIPIO INFORMATORE DELLA RIFORMA DEL TITOLO SESTO DELLA COSTITUZIONE SI è FRANTUMANTO CONTRO IL NUOVO ASSETTO TERRITORIALE DELLO STATO. INSOMMA DOPO TANTO LITIGARE CONCORDARE FARE I DEBITI COMPROMESSI OGGI LE MENTI PENSANTI E GLI STESSI POLITII AVVEDUTI CAPISCONO CHE IL REFERENUM NON SI DOVEVA FARE E FARANNO DI TUTTO PER DISINNESCARE LA MICCIA. IO SPERO CHE TUTTI FACCIANO COME ME: NON ANDARE A VOTARE. VIEN MENO IL QUORUM E COSì NON CI SONO Nè VINTI Nè VINCITORI E IN TAL MODO SI POSSA COMIMCIARE CON IL RIFORMARE COME LA NOVELLA ITALIA IMPONE A COMINCIARE DALL' ITALICUM. (E MI PARE CHE GIà QUI RENZI ABBIA MOLLATO).
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