Caro dott. Tsaverna, per tagliare la testa al toro, come si
suol dire, basterebbe che lei rendesse pubblici alcuni dei documenti che
riabilitano Messana. In fondo a chi, com un minimo di serietà fa una ricerca,
solo i documenti interessano, perchè sono quelli che necessitano alla
formulazione di un giudizio, o alla sua riformulazione. Mi creda, il resto
conta poco.
7 agosto 2014
Gentilissimo Professore, non sono per niente d'accordo. Io i
documenti li ho già pubblicati, anche se non tutti. Questi documenti e gli
altri non riabilitano il Messana per il semplìce fatto che non c'è nulla da
riabilitare. Quello che c'è è che io conto ben sette fonti che falsando
documenti, accantonandone altri evitando di completare le ricerche
archivistiche, storiche e persino giornalistiche, trascurando sentenze passate
in giudicato hanno calunniato il Messana. Provato che il Messana nel 1919 non
fu stragista, che nel 1942 non fu criminale di guerra e peggio, che diciamo il
primo maggio del 1947 non era "capo del banditismo siciliano" (sue
parole), che di conseguenza da siffatte intenzionali calunnie ne sono derivati
gravissimi danni alla famiglia di OGGI, delle due una: o le fonti - come ho cercato
in tutti i modi di farle ravvedere - rettificano le loro calunniose condanne, o
saranno i competenti tribunali a stabilire la verità dei fatti con le
conseguenze del caso. Quindi il toro può starsene tranquillamente con la sua
testa sul collo. Né a me (extra partes) né alla offesa signora Giovanna Messana
può importare dei calunniatori . Credo che la signora stia preparando le carte
per passarle al suo avvocato romano nel prossimo settembre. Intelligenti pauca.
9 agosto 2014
Eppure io resto là, inchiodato alla mia sicilitudine, ai
miei scoramenti, alle mie ombre, ai miei dolori ma anche ai miei siciliani
sapori, alle mie siciliane brame, al mio essere LILLO, al mio risibile
diminutivo: cosa può capirne la goriziana Cernigoi, tutta arroganza incolta,
sapienza del nulla, né storica né atta a comprendere il diverso da sé. La mia
CASTA DIVA sta altrove, nei sogni dei cieli dell'assurdo nei peccaminosi
pascoli dei monti selenici, nel profondo del vulcano etneo. Bellini o mio
Bellini, non dirglielo alla Cernigoi, quella non sa sognare, sa adagiarsi solo
sugli aculei vindici di slavi repressi.
10 agosto 2014
Se un giornalista o uno scrittore di una certa fama, UMBERTO
SANTINO, ha voglia di infilare in uno articolo come questo:
Centro Siciliano di Documentazione "Giuseppe
Impastato" - Onlus
La strage di Portella della Ginestra
Homepage . 3Ricerca
Umberto Santino
La strage di Portella della Ginestra
uno svolazzo del tipo;
il .... nome di [Giuliano] viene fatto dall'Ispettore di
Pubblica Sicurezza Ettore Messana, lo stesso che l'8 ottobre 1919 aveva
ordinato il massacro di Riesi (15 morti e 50 feriti) e che ora Li Causi addita
come colui che dirige il "banditismo politico". La banda Giuliano
sarà pure indicata come responsabile degli attentati del 22 giugno in vari
centri della Sicilia occidentale, con morti e feriti .....
allora vien voglia di chiedergli: sulla base di quale prova?
quale è la fonte? ove le carte, le sentenze giudiziarie, le condanne ? la
legittimazione dell'addebito infamante?
Ma avreste la sorpresa che il desso nulla saprebbe
rispondervi. La parola di Li Causi, peraltro datata 15 luglio 1947, non basta.
Il Li Causi è troppo preso dal suo furore contro Scelba e scarica il suo
vociare accusatorio sul declinante questore Messana, cui peraltro doveva la
vita. Senza gli avvisi e le protezioni del Messana il compagno onorevole
comunista finiva crivellato dai colpi del bandito Giuliano o di chi vi stava
dietro; e per noi comincia ad essere molto probabile che possano essere quelli
dell'America, ammesso che allora la CIA non fosse già operante.
Noi siamo andati a rovistare fra le carte dell'archivio di
Stato di Caltanissetta e nulla abbiamo trovato che possa coinvolgere il Messana
per codesti efferati crimini di Riesi del 1919. Ma sorpresa delle sorprese,
veniamo a scoprire che nel 1919 la questura a Caltanissetta non c'era, c'era
solo un distaccamento presso la Prefettura all'epoca sotto il ferrea direzione
del prefetto Guadagnini. Questi fa dei fatti un paio di mesi dopo un rapporto
circostanziato al suo Ministero. L'abbiamo rinvenuto presso l'Archivio Centrale
di Stato di Roma. Anche qui nulla che possa buttare ombre sul Messana.
Semplicemente del tutto ignorato per la semplice ragione che non aveva avuto
alcun ruolo in quel groviglio di tristi vicende.
Eccovi quel rapporto: leggetevelo, scandagliatelo e vediamo
cosa vi potreste trovare per aggredire il Messana. Diciamo subito: NULLA
E pure vi diamo le coordinate per andare a controllare
presso l ACS di Roma
Non so se avete notato la richiedente: è la signora Giovanna
Messana, la solerte nipote del questore Messana appunto. Se voi detrattori non
fate quel passo indietro, quella peraltro doverosa resipiscenza, la signora non
può sottrarsi all'onere di perseguirvi per via legale.
11 agosto 2014
Comincia da qui la mia difesa ad oltranza di Ettore Messana
in ordine alle calunniose insinuazioni dei tempi calamitosi del bandito
Giuliano . Messana ha coraggio da vendere, libertà di pensiero; in una
relazione ufficiale, estremamente delicata, che può segnare la fine di una
carriera - ed infatti ebbe delle spiacevoli conseguenze - ecco che qui denuncia
nientemeno gli americani che foraggiano le espressioni delinquenziali di Sicilia,
l'EVIS anche. Chiedo ai detrattori del Messana: avete avuto mai sotto mano
questo documento genuino, custodito all'ACS di Roma? Cosa ne dite? Non
sbriciola le vostre calunnie? Non è documento valido?
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