giovedì 1 maggio 2014

Non è agevole apprendere il linguaggio zarathustreo: occorre superiore ardire, superiore pensare superiore amare superiore odiare. Necessita irridere a preti monaci e diaconi. Deridere sacristi e i nuovi etici della politica meschina. S'impone il SUPERUOMO, eguagliare il superuomo.

 
 
 
Dopo una notte buia, triste, insensa, politicamente truffaldina, vociante, misera, infame ecco già un raggio, tanti raggi, il primo spicchio di un sempre un più esplodente, coinvolgente, illuminante SOLE:  esplode il nuovo giorno, oggi è già esploso il primo maggio, ilare e laico, assordante e pieno di beffe per ladri e preti, per monaci e prefiche, per cenciosi francescani in albis.  Also sprach Zarathustra, così parlò Zaratustra, superuomo, sopra le paludi delle idiozie paesane, le lagne delle donne divise, i sospiri dei trombati di un tempo, gli oranti beceri ed evirati, gli adoratori di un folle nazzareno giustiziato mille e mille anni fa. Il sole che esplode laico umano terrestre per cantare a suo modo, "un   amore così grande" forse troppo fremente, agitato concitato quando anche eros si attenua, la libido si sublima, il senso si appanna ma lo spirito risorge impetuoso, super al di là del bene e del male. ALSO SPRACH ZARATHUSTRA. Ebeti e pie donne poco capiranno, Non è agevole apprendere il linguaggio zarathustreo: occorre superiore ardire, superiore pensare superiore amare superiore odiare. Necessita irridere a preti  monaci e diaconi. Deridere sacristi e i nuovi etici della politica meschina. S'impone il SUPERUOMO, eguagliare il superuomo.

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