sabato 20 agosto 2016
venerdì 19 agosto 2016
La Cernigoi tre anni fa mi dileggia nel suo blog in questi termini. Al mio diritto di contrapporle le mie ragioni sullo stesso organo di stampa, si oppone in termini duri e contumeliosi. E alle mie insistenze non sa fare altro che minacciarmi di stalking. Ancora rido.
La Cernigoi tre anni fa mi dileggia nel suo blog in questi termini. Al mio diritto di contrapporle le mie ragioni sullo stesso organo di stampa, si oppone in termini duri e contumeliosi. E alle mie insistenze non sa fare altro che minacciarmi di stalking. Ancora rido. Ed eccoci ai giorni nostri in quel batti e ribatti che spero abbiate seguito anche per farvi buon sangue. Calogero Taverna
La Nuova Alabarda
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MA CHE GLI FACCIO, AGLI UOMINI?
Dopo avere attizzato gli appetiti malsani e paranoici del già citato su queste pagine Melchiorre Gerbino, da un paio di mesi son...o oggetto di invio di messaggi che oscillano tra l'intimidatorio e l'offensivo di persona che si firma "Lillo Taverna" (come un uomo adulto possa chiamarsi Lillo mi è peraltro oscuro) e che con questo nome ha una pagina FB. Tale Taverna sembra essersi eretto a difensore sperticato della figura del defunto questore Ettore Messana, sul cui operato all'epoca del fascismo ebbi modo di scrivere un paio di articoli (che ho recentemente inserito anche su questa pagina), citando documenti ufficiali conservati negli archivi di stato di Trieste e Lubiana e facendo riferimento alle ben più approfondite ricerche condotte da Giuseppe Casarrubea. Insomma il sedicente Taverna, che mi apostrofa con l'anacronistico termine di "signorina", non so se per suggerire un mio stato civile peraltro non corrispondente (duole deluderlo, ma sono sposata da 32 anni) o se per sminuirmi, in quanto l'idea che generalmente si ha di una "signorina" non è quello di una ricercatrice storica seria, mi ha inviato una serie di messaggi privati sulla mia pagina FB (condividendoli, se ho capito bene, anche con altre persone, a me sconosciute) millantando con queste persone di "disporre" di un "canale riservato" (veramente la messaggistica è disponibile a tutti sulla mia pagina personale...) nei quali vorrebbe dimostrare che Casarrubea ed io avremmo diffamato la figura di Messana. Per sminuire la credibilità delle mie ricerche scrive (ad un cugino, presumo, del quale non riporto il nome, ma al quale mi ha descritta come "tal Carnigoi (sic) triestina, filoslava e con scarso amore patriottico per questa nostra Italia) che
"la Cernigoi si basa su un fascicolo postumo di gente titina che ha cercato invano di ricattare l'Italia".
Curioso termine "fascicolo postumo" eccetera per definire il carteggio che contiene i documenti originali della questura fascista che operò nella Lubiana occupata diretta dal questore Messana tra il 1941 ed il 1942, ma tant'è. Per dare più forza alla propria teoria che Messana non fu un criminale di guerra (come denunciato dalla Jugoslavia ed il cui modus operandi fu stigmatizzato anche da una relazione della Polizia civile del Governo militare alleato di Trieste, amministrazione angloamericana) ma un eroe, il Taverna afferma:
"Non può credere (Cernigoi, n.d.r.) che l'Italia degasperiana abbia conferito l'alta onorificenza al Messana ignara o peggio correa di quella caterva di accuse infamanti titina contro chi avesse avuto dallo Stato Italiano incarichi in quella tragica storia della costituzione della provincia di Lubiana che lei non può antipatriotticamente ridurre ad un crimine di guerra".
Ciò che io credo è del tutto ininfluente, sta di fatto che l'Italia post-degasperiana (nel 1954, quando era in carica il governo Scelba) conferì una medaglia di bronzo al torturatore e capo di una banda di torturatori ed assassini, il commissario Gaetano Collotti dell'Ispettorato speciale di PS.
Alla fine, dopo avere accusato la sottoscritta e Casarrubea di essere "antitaliani", Taverna conclude nel seguente squisito modo:
"Porto il tasco torto, infilzo la Cernigoi e il suo pigmalione siciliano Casarrubea. Per me sono artefici di una indegna campagna di stampa infondatamente calunniosa contro il Gr. Uff. dottore Ettore Messana".
Cosa sia il "tasco torto" è cosa per me incomprensibile, però mi duole constatare che i toni del "signorino" Lillo Taverna ricordano in modo inquietante quelli del noto Melchiorre Gerbino. Taverna ci "infilza", Gerbino ci molla "calci in culo" (cito).
Bene, i documenti sono pubblici e disponibili, non sono "propaganda titina", checché ne dica Taverna, i verbali della questura italiana di Lubiana sono documenti italiani, se Taverna ritiene che l'occupazione fascista della provincia di Lubiana non sia stato un crimine di guerra è padrone di pensarlo, ma ciò fa supporre che le sue polemiche non siano innescate tanto per amore della verità, quanto per volontà di riabilitare un sistema fascista che è stato condannato dalla storia. E rimando al mittente le accuse di "antitalianità", "antipatriottismo" eccetera che mi lancia Taverna, dato che nessuno più dei fascisti ha offeso ed insultato l'Italia riducendola ad una dittatura imperialista e sanguinaria che ha seminato morte e distruzione in Europa.
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Lillo Taverna Ancor oggi posso leggere su FB tutta questa sfilza di insolenze che mi propina la "signorina" Cernigoi, che obiettivamente fa propaganda antitaliana supportando come verità assolute le nefandezze postbelliche del regime titino.
Oltre a questa bacheca, LA NUOVA ALABARDA, la dessa immette informaticamente il BLOG LANUOVAALABARDA il cui contatto suona la nuovaalabarda@gmail.com.
In FB, come può constatarsi, non è possibile contrapporre commenti a difesa o a rettifica. Quanto al blog, mi vedo minacciato insolentito diffidato a contattarmi perché sarebbe contatto personale e riservato della signorina Cernigoi.
Devo precisare che con il professore Casarrubea siamo venuti a chiarimenti esaustivi e civili come si addice a galantuomini della generosa terra di Sicilia. Laddove all'inizio ebbi a sbagliare con termini alquanto pesantucci, ho dovuto ammettere le mie colpe e chiedere scusa.
Con la signorina Cernigoi non solo non mi è possibile ogni civile chiarimento ma mi vedo insolentito, come ben si può constatare qui sopra, e minacciato di stalking (non so cosa sia), e di ricorso ai poteri inquisitori della polizia postale. Io, invero, non vedo l'ora che ciò faccia avendo strali al mio arco per ribaltare la frittata.
Ma devo stare attento qui ad usare il termine "strale" perché la goriziana signorina Cernigoi ha una sua molto personale convivenza con la lingua italiana. Per lei l'elegante ad allusivo termine "infilzare" come dire venire elegantemente e sapidamente "infilzati" o "contestati" è equivalente di "calci in culo" sornionissima espressione di Melchiorre Gerbino, personaggio da cui sono stellarmente lontano per cultura, per cifra etica e militanza politica.
Ora La Cernigoi mi dà del "fascista" sol perché metto i titini alla berlina: nebbie mentali femminili. Certo non sono né storico, né letterato, né pubblicista: so solo che la "storia" è "scienza sociale " e quindi deve tendere alla "avalutatività". In ogni caso la storia non "condanna" fa o tenta di fare "verità" in ordine ad un passato, senza ottundere l'obbiettività.
La costituzione della "provincia di Lubiana" va letta e capita sulla base di testi obbiettivi tipo quello del grande storico T. Sala.
In qualche altra parte , ma sempre qui sopra, la signorina Cernigoi, scandalizzata dal fatto che in Sicilia tanti miei amici anche a 80 anni mi chiamano Lillo anziché Calogero come registrato nell'ex convento delle clarisse a Racalmuto, mi vuol negare persino il piacere di tenere un blog: paturnie postmestruali. Sì, sono logorroico: lo ammetto.. E questo perché mi sono serviti fiumi di parole per rettificare la triplice calunnia di Li Causi avverso Ettore Messana.
17 marzo
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Lillo Taverna
3 h · Roma, Italia ·
..
Questa qui vuol essere una provocazione molto birbantella: fare uscire dal guscio Calogero Castronovo.
Calogero Castronovo è persona di impareggiabile cultura, intellettuale di vaglio, presente in politica. Lo stimiamo da lunga pezza.
Ci ha commissionato ricerche sulla malavita favarese presso l'ACS di Roma. Gli abbiamo recapitato fascicoli scottantissimi. Mi pare che oggi prudenze politiche lo stiano spingendo verso silenzi che mi turbano.
Ha un bel mettere le mani avanti Lupo: "E' difficile dire se la sua tesi sui responsabili del delitto possa considerarsi provata"
Più provata dai documenti che Gero Castronovo ha rinvenuto?
M se il Lupo vuol essere storico "avalutativo" dovrebbe esplicitare un suo concetto che è condivisibile se dall'astratto scende sul concreto, ai personaggi e agli autori veramente cercati e trovati.
Dice il Lupo che necessita: "la chiarificazione dei contesti ambientali che hanno reso possibile la compenetrazione tra potere occulto e potere palese".
Giusto! Ma chi era il potere occulto e chi il potere palese? Danno qualche risposta il Castronovo coraggioso storico del crimine Guarino e Tano Savatteri inventore del "Silenzio dei loquaci", che incappa in una topica storica colossale magari deviato da uno Sciascia non so se ignaro (difficile a credersi) o omertoso trattandosi dell'allora potentissimo don Calogero Vizzini.
Chissà se questa mia provocazione non porti ad un bell'incontro-scontro tra Tanu Savatteri, Calogero Castronovo e me.
Il Vinciguerra stragista fascista, ma conoscitore profondo di storia siciliana di quell'epoca in cui maturarono due delitti omologhi: Guarino a Favara e Tinebra a Racalmuto, mi ha folgorato su un Messana, che io stimo oltre ogni dire per triennale e obiettiva ricerca storica; in effetti latitante in queste due esecuzioni una delle quali. quella del Tinebra, postava senza ombra di dubbio al gibillinaro don Calogero Vizzini.
Perché mi sono chiesto? E al momento ho solo una risposta: il vero potere occulto con buona pace di Lupo non era né la DC né il PCI, né Scelba né Messansa (idea balzana riportata in caldo da un defunto Casarrubea o magari ora da Malgrado Tutto con l'avallo autorevole dell'ex sindaco i Sutera).
Ora riemerge l'ombra criminale dell'OSS americana e dei suoi scherani della X mas di Borghese.
Traspare ciò dalle ancora non adeguatamente indagate carte del NARA americano che pur giacciono sia pure parzialmente a Partinico.
E dovremmo prendere nota del fatto che allora se la Sicilia non era divenuta formalmente l'ennesima stella USA agli ordini di Fiorello La Guardia era di fatto qualcosa di più avvilente, terra di conquista americana su cui poteva padroneggiare criminalmente Valerio Borghese Junio con la sua raccogliticcia Decima MAS.
E Decima mas e OSS trasformarono la manifestazione intimidatrice ma non sanguinaria di Giuliano a Portella delle Ginestre in un tragico imperdonabile eccidio di uomini donne e bambini.
E scusatemi se è poco e non scusate gli indolenti storici alla Lupo o alla Tranfaglio e forse alla Coco che non se ne danno carico.
18 marzo
Questa è Malgrado Tutto che parla. Notate la faziosità. Già il tutolo sembra che finalmente il giornaletto tenuto a battesimo da Sciascia dimostri che il Messana ebbe un "ruolo nella strage di Riesi".
Se leggete poi gli stralci romani dal rappoto Trani, vi rendete conto che il Messana fu inviato a Riesi per sedare "forme rivoluzionarie" volte a "spingere avanti contadini atti violenza inscenando sciopero agrario con promessa che terre lasciate incolte sarebbero state cedute contadini giusta decreto prefettizio 15 settembre circa obbligatorietà coltivazione cereali".
Messana ancora vice commissario in quel di Mussomeli viene mandato a Riesi "incoraggiato telegrammi Prefetto Sottoprefetto che chiedevano provvedesse energicamente perchè libertà lavoro fosse tutelata [e] venisse impedita qualsiasi violenza procedendo norma Legge".
E Il Messana agisce con fermezza da giovane certo non astuto e di sicuro inesperto, ma ottiene risultati ragguardevoli senza spargimento di sangue.
"Arresto produsse stasi agitazione"
Dopo la situazione precipita per il sobillatore Angeletti che sappiamo poi da certe carte da me trovate a Roma che tipo era, altro che socialista.
"Ma mattina 7 corrente giunse inviato partito socialista Angeletti Alfredo che con violenza linguaggio propositi spinse contadini organizzati attuare occupazione terre e mattina 8 corrente guidò massa oltre mille contadini montati cavallo alcuni armati fucili con bandiera rossa in testa ad impadronirsi terre feudo Palladio."
Azione sediziosa. Ormai è rivolta.
"Vice Commissario visto che la forza stava per essere accerchiata dispose venisse ritirata ma intanto dalla folla partivano colpi sassi che contunsero due soldati e quattro colpi rivoltella uno dei quali ferì soldato Jannanone che alla sua volta cominciò a sparare contro gli assembrati seguito in ciò dagli altri soldati. Intanto soldati incominciarono a sbandarsi per una via che dava alla campagna abbandonando due mitragliatrici alcuni fucili dandosi tutta fuga, affidandosi ognuno iniziativa individuale".
"Azione ufficiali funzionario rivelatisi nulla appena iniziossi sbandamento truppa agenti forza pubblica.
"Questa notte per misure prudenza saranno allontanati Vice Commissario P.S. e agenti e soldati con ufficiali che presero parte conflitto."
Mi si dica di grazia quale responsabilità quale ruolo quale iniziativa vi si può ravvisare in questa ufficiale e incontestata relazione ministeriale contro il Messana. Solo la impossibilità ad evitare il pggio. "Azione ufficiali funzionario rivelatisi nulla appena iniziossi sbandamento truppa agenti forza pubblica".
Comunque "Questa notte per misure prudenza saranno allontanati Vice Commissario P.S. e agenti e soldati con ufficiali che presero parte conflitto."
E Messana esce di scena- Sappiamo dal giornale L'ORA che arriva un commissario anziano ed esperto. Dopo viene accoltellato a morte il tenente dell'esercito.
Messana torna nella sua sede e dopo, giammai incriminato può fare carriera in alta Italia a Bolzano lontano da mafie da fascismi (prendo a mio sostegno quanto narra E.N, Messana e quanto scrive G. Difrancesco).
Le speculazioni e le infamie dell'ANPI di Palermo nonché i fasi documentari cinematografici e le steli dispendiose del Comune di Riesi di 80 dopo gridano vendetta lasciando sospetti circa lo spreco di pubblico denaro.
Ha voglia di accodarvisi anche Malgrado Tutto? Mi chiama qui in causa proditoriamente. Una semplice telefonata e potevo ben chiarire la mia posizione di postulante del nulla.
Dice qui Malgrado Tutto che i due documenti pubblicati provengono dal fascicolo personale di Messana. Fandonie. Il fascicolo personale di Messana è ancora top secret al MINISTERO degli Interni. Non sta all'ACS do Roma-
Al Coco pare che li abbia forniti Casarrubea. Qui Casarrubea sembra infilzarmi per la questione della Strada da intestare a Messana- Quando ne lessi scrissi ripiccato al Casarrubea che mi ebbe a smentire ogni cosa, riconoscendo la dignità delle mie ricerche documentali. Tutto inventato allora da Malgrado Tutto? Casarrubea è morto per sapere la verità.
Ma questa è banalità- Quello che conta è che è proprio Malgrado Tutto ad assolvere Messana condannando se stesso.
_________________________________________________________________
Sin dal primo numero ha avuto la firma di Leonardo Sciascia
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Si può dedicare una strada a quest’uomo? Le carte sul ruolo del questore Messana nella strage di Riesi
di Redazione | 24 gennaio 2016
RICOSTRUZIONI. L’eccidio di Riesi: 8 ottobre 1919. I contadini tentano di occupare un feudo, si radunano in piazza, ma vengono fatti bersaglio della mitragliatrice dei soldati. Tredici contadini uccisi, un militare ferito. Quell’azione era guidata dall’allora vicecommissario Ettore Messana, originario di Racalmuto. Lo studioso di storia locale Calogero Taverna chiede che Racalmuto gli intitoli una via. Le carte dell’inchiesta ufficiale, pubblicate per la prima volta da Malgrado tutto, spiegano perchè non si può dedicare una strada a quel funzionario di polizia
La storia è antica, ma molto semplice. Uno studioso di storia locale, Calogero Taverna, appassionato delle vicende di Racalmuto alle quali dedica molto impegno, da qualche tempo ha deciso di riabilitare la figura del questore Ettore Messana, ingaggiando polemiche con chi si permette di sollevare ombre sul passato di questo funzionario di polizia che, da molti storici, è dipinto a luci e ombre.
Ettore Messana, nato nel 1888, cominciò come commissario in Sicilia, in seguito diventò questore di Lubiana, nei territori occupati dal fascismo, fu trasferito quindi a Trieste. Ricompare nel dopoguerra in Sicilia, a capo dell’Ispettorato generale di pubblica sicurezza incaricato di dare la caccia ai banditi e in particolare a contrastare le azioni della banda di Salvatore Giuliano. In questi passaggi, gli storici hanno sottolineato alcuni comportamenti ambigui, ancora oggi oggetto di studi che riguardano lo stesso Messana e molti altri suoi colleghi dirigenti di polizia che attraversarono il periodo fascista per approdare poi alla Repubblica. Lo storico palermitano Vittorio Coco sta proprio approfondendo il ruolo degli apparati di pubblica sicurezza tra fascismo e dopoguerra.
Ettore Messana (in primo piano) con Alcide De Gasperi
E proprio a Vittorio Coco dobbiamo la cortesia di averci fornito alcune pagine tratte dal fascicolo di Ettore Messana, nelle quali il capo dell’Ispettorato regionale di Pubblica Sicurezza, commendatore Traina, viene inviato a Riesi dopo la strage dell’8 ottobre 1919 (nella quale restarono uccisi tredici contadini che protestavano) per accertare i comportamenti dell’allora vice commissario Ettore Messana, dei soldati e della truppa che sparò contro la folla di contadini. Il giudizio disciplinare su Messana è abbastanza severo. E dovrebbe bastare quest’inchiesta a convincere lo stesso Calogero Taverna che è impossibile, al momento, dedicare una strada o una piazza di Racalmuto al nome di questo funzionario di polizia considerato, dai suoi superiori dell’epoca, responsabile di avere tenuto dei comportamenti che provocarono la strage.
Il fascicolo su Ettore Messana conservato all’Archivio di Stato
Seconda pagina
Terza pagina
Quarta pagina
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ECCO IL TESTO DEL RAPPORTO
[trascriviamo letteralmente dalla lettura di Malgrado Tutto; invero il rapporto è molto più corretto
[Dalla scrittura si evince che il rapporto probabilmente fu trasmesso per telegramma]
Ministero dell’interno – Direzione generale della Pubblica Sicurezza – Roma, 17 ottobre 1919
Per notizia di codesta On. Divisione si comunica quella parte dei rapporti ricevuti dall’Ispettore Generale della P.S. Comm. Trani inviato per un’inchiesta a Riesi (Caltanissetta) che si riferisce al contegno tenuto dal Vice Commissario Messana Ettore in occasione dell’agitazione agraria scoppiata in detto Comune e del conflitto avvenuto colà l’8 ottobre.
“Questi contadini divisi in tre associazioni non hanno partecipato tutti agitazione iniziata sostenuta dalla lega agricola nella quale predominano pochi socialisti ufficiali. Solo primi mesi corrente anno agitatore Butera Giuseppe riuscì costituire lega sfruttando credenza Comune fra reduci di guerra che ritengono debba essere concessa terra. Propaganda negli ultimi tempi assunse forme rivoluzionarie cercando spingere avanti contadini atti violenza inscenando sciopero agrario con promessa che terre lasciate incolte sarebbero state cedute contadini giusta decreto prefettizio 15 settembre circa obbligatorietà coltivazione cereali.
Contro azione dirigenti lega svolgeva sua opera Vice Commissario Messana Ettore venuto qui missione da Mussomeli credendosi incoraggiato telegrammi Prefetto Sottoprefetto che chiedevano provvedesse energicamente perchè libertà lavoro fosse tutelata venisse impedita qualsiasi violenza procedendo norma Legge.
Però Prefetto a richiesta rinforzi telegrafava che ne inviava limitatamente con due mitragliatrici utili scopo intimidazione impressione aggiungendo doversene avvalere caso assoluta legittima difesa dopo esauriti mezzi ordinari caso impossibile in quanto avrebbe sempre inviato funzionari forze.
Azione Vice Commissario P.S. si rivelò con arresto segretario lega Butera Giuseppe con altri nove leghisti denunciati con altri sette tutti per istigazione delinquere violenza privata attentati libertà lavoro. Arresto produsse stasi agitazione ma mattina 7 corrente giunse inviato partito socialista Angeletti Alfredo che con violenza linguaggio propositi spinse contadini organizzati attuare occupazione terre e mattina 8 corrente guidò massa oltre mille contadini montati cavallo alcuni armati fucili con bandiera rossa in testa ad impadronirsi terre feudo Palladio.
Ettore Messana
Vice Commissario con forza disponibile in tutto 48 e con le due mitragliatrici si recò campagna ed intimò contadini riuniti sgombero feudo cosa che ottenne. Contadini che avevano circondato fabbricato ove trovavasi Gabbellotto si diressero paese riunendosi piazza centrale per sentirvi discorso dell ‘Angeletti. Sopraggiunse Vice Commissario con forza e fece intimazioni scioglimento assembramento. Lo Angeletti alle intimazioni interruppe discorso avvicinandosi Vice Commissario richiedendolo di fargli finire discorso ma Vice Commissario insistette sul dovere di sciogliersi ed allora Angeletti chiese che avesse ritirato forza che anche assembrati si sarebbero allontanati che diversamente avrebbe dato luogo eccidio.
Vice Commissario visto che la forza stava per essere accerchiata dispose venisse ritirata ma intanto dalla folla partivano colpi sassi che contunsero due soldati e quattro colpi rivoltella uno dei quali ferì soldato Jannanone che alla sua volta cominciò a sparare contro gli assembrati seguito in ciò dagli altri soldati. Intanto soldati incominciarono a sbandarsi per una via che dava alla campagna abbandonando due mitragliatrici alcuni fucili dandosi tutta fuga, affidandosi ognuno iniziativa individuale.
Azione ufficiali funzionario rivelatisi nulla appena iniziossi sbandamento truppa agenti forza pubblica.
Questa notte per misure prudenza saranno allontanati Vice Commissario P.S. e agenti e soldati con ufficiali che presero parte conflitto.
Da risultato indagini risulta agitazione contadini causa propaganda avvelenatrice ha assunto carattere di irriconcillabilità essendosi fatto credere potersi conseguire possesso terre. Però contadini pur ritenendo conseguire tale possesso terre non hanno preordinato alcun piano, e movimento scomposto poteva essere contenuto con trattative aspettando ritorno calma riflessione.
Azione Vice Commissario P.S. se trovava consenso proprietari gabellotti doveva apparire provocatrice facendo situare per alcuni giorni mitragliatrice sopra campanile di fronte locali lega resistenza senza alcuna immediata necessità.
Arresto segretario lega e nove soci non flagrante delitto furono ritenuti arbitrio polizia e dopo conflitto si è fatta circolare insinuazione che Vice Commissario P.S. sia stato comprato proprietari per tale azione. Azione contadini mattina 8 corrente si rivela remissiva in campagna e se in piazza vi fu chi sparò contro truppa nessuna manifestazione collettiva si ebbe da accertare propositi contro forza, Autorità, classi sociali. Scomposta fuga Vice Commissario P.S. forza pubblica ufficiali soldati non trova attenuanti contegno massa contadini popolazione che non commise eccessi di sorta, lasciado che soldato rimasto ferito in piazza si rialzasse si portasse propria abitazione di altro soldato ricoverasse e medicossi casa contadini ove fu bene accolto.
Nessuna manifestazione ostile fu fatta. Un vice brigadiere carabinieri venuto paese durante azione in piazza ai soldati e ufficiali rimasti in paese ai pubblici funzionari ad uffici pubblici ed ai cittadini. Gli uccisi furono collocati vicino chiesa furono fatti funerali senza alcun atto ostile verso alcuno, ciò che prova errate notizie fornite Vice Commissario P.S.”
Altri articoli della stessa Rubrica: Prima Pagina
3 Responses to Si può dedicare una strada a quest’uomo? Le carte sul ruolo del questore Messana nella strage di Riesi
1.
Carlo Barbieri Rispondi
1 dicembre 2014 a 18:31
Per capire meglio vorrei chiedere a Calogero Taverna: se fosse chiamato a pronunciare un discorso in occasione della scopertura della targa della ipotetica nuova via, cosa direbbe?
2.
Giuseppe Casarrubea Rispondi
1 dicembre 2014 a 19:16
Parecchi documenti obbligano a sospendere un atto amministrativo-politico come quello di intitolare una strada a Messana: soprattutto quelli che riguardano le accuse presentate dalla Commissione delle Nazioni Unite, per crimini di guerra, nel 1945 e quegli altri che dimostrano con quanto rigore Messana, allora questore di Lubiana, organizzò le deportazioni dei partigiani jugoslavi e delle loro famiglie in Italia e in Croazia, nel 1941-1942.
18 marzo
Ma i terribili sanguinari fatti di Riesi dell'Ottobre del 1919 in che panorama storico e politico sono daco coonestare? Non abbiamo molto. Personalmente non vado oltre quello che ci raffigura un valente storico, Salvatore Lupo nella ponderata storia della Sicilia dell'Einaudi (Storia d'Italia . LE REGIONI - dall'Unità ad oggi - LA SICILIA - Einaudi 1987. pag. 382 e ss.).
" Non a caso i politici cui i combattenti legarono le proprie sorti non furono tanto i 'vecchi' notabili, come denunciato da tanta pubblicistica d'ispirazione moraleggiante, quanto uomini emersi tra il 1913 e il 1919, cioè nella crisi del sistema liberal giolittiano: quali Abisso ed Ernesto Vassallo sul versante radicale, La Bella , Di Giorgi, Pennavaria su quello nazional-fascista. Trascurando per ora questo secondo filone, è chiaro che le nuove strutture clientelari legate ai leaders combattentistici mantennero una loro fisionomia solo laddove la lotta per la terra lasciava un più solido retaggio organizzativo, sull'asse Agrigento-Caltanissetta. Altrove furono i nuclei demoliberali più forti ad inglobare le frazioni maggioritarie del movimento: Orlando a Palermo, di Cesarò a Messina, Giuffrida a Catania.
" Radicali e socialriformisti si palesavano dunque come i gruppi più adatti ad interpretare la particolare spinta al rinnovamento del dopoguerra isolano. e infatti furono essi ad uscire vincenti dalle elezioni del '19 e del '21. Modesta si configurò l'affermazione dei popolari se si esclude la zona di Caltanissetta, dove si ebbe una felice convergenza tra i settori del cattolicesimo militante e il radicalismo massonico di Ernesto Vassallo"
Ministero dell’interno – Direzione generale della Pubblica Sicurezza – Roma, 17 ottobre 1919
Per notizia di codesta On. Divisione si comunica quella parte dei rapporti ricevuti dall’Ispettore Generale della P.S. Comm. Trani inviato per un’inchiesta a Riesi (Caltanissetta) che si riferisce al contegno tenuto dal Vice Commissario Messana Ettore in occasione dell’agitazione agraria scoppiata in detto Comune e del conflitto avvenuto colà l’8 ottobre.
“Questi contadini divisi in tre associazioni non hanno partecipato tutti agitazione iniziata sostenuta dalla lega agricola nella quale predominano pochi socialisti ufficiali. Solo primi mesi corrente anno agitatore Butera Giuseppe riuscì costituire lega sfruttando credenza Comune fra reduci di guerra che ritengono debba essere concessa terra. Propaganda negli ultimi tempi assunse forme rivoluzionarie cercando spingere avanti contadini atti violenza inscenando sciopero agrario con promessa che terre lasciate incolte sarebbero state cedute contadini giusta decreto prefettizio 15 settembre circa obbligatorietà coltivazione cereali.
Contro azione dirigenti lega svolgeva sua opera Vice Commissario Messana Ettore venuto qui missione da Mussomeli credendosi incoraggiato telegrammi Prefetto Sottoprefetto che chiedevano provvedesse energicamente perchè libertà lavoro fosse tutelata venisse impedita qualsiasi violenza procedendo norma Legge.
Però Prefetto a richiesta rinforzi telegrafava che ne inviava limitatamente con due mitragliatrici utili scopo intimidazione impressione aggiungendo doversene avvalere caso assoluta legittima difesa dopo esauriti mezzi ordinari caso impossibile in quanto avrebbe sempre inviato funzionari forze.
Azione Vice Commissario P.S. si rivelò con arresto segretario lega Butera Giuseppe con altri nove leghisti denunciati con altri sette tutti per istigazione delinquere violenza privata attentati libertà lavoro. Arresto produsse stasi agitazione ma mattina 7 corrente giunse inviato partito socialista Angeletti Alfredo che con violenza linguaggio propositi spinse contadini organizzati attuare occupazione terre e mattina 8 corrente guidò massa oltre mille contadini montati cavallo alcuni armati fucili con bandiera rossa in testa ad impadronirsi terre feudo Palladio.
Ettore Messana
Vice Commissario con forza disponibile in tutto 48 e con le due mitragliatrici si recò campagna ed intimò contadini riuniti sgombero feudo cosa che ottenne. Contadini che avevano circondato fabbricato ove trovavasi Gabbellotto si diressero paese riunendosi piazza centrale per sentirvi discorso dell ‘Angeletti. Sopraggiunse Vice Commissario con forza e fece intimazioni scioglimento assembramento. Lo Angeletti alle intimazioni interruppe discorso avvicinandosi Vice Commissario richiedendolo di fargli finire discorso ma Vice Commissario insistette sul dovere di sciogliersi ed allora Angeletti chiese che avesse ritirato forza che anche assembrati si sarebbero allontanati che diversamente avrebbe dato luogo eccidio.
Vice Commissario visto che la forza stava per essere accerchiata dispose venisse ritirata ma intanto dalla folla partivano colpi sassi che contunsero due soldati e quattro colpi rivoltella uno dei quali ferì soldato Jannanone che alla sua volta cominciò a sparare contro gli assembrati seguito in ciò dagli altri soldati. Intanto soldati incominciarono a sbandarsi per una via che dava alla campagna abbandonando due mitragliatrici alcuni fucili dandosi tutta fuga, affidandosi ognuno iniziativa individuale.
Azione ufficiali funzionario rivelatisi nulla appena iniziossi sbandamento truppa agenti forza pubblica.
Questa notte per misure prudenza saranno allontanati Vice Commissario P.S. e agenti e soldati con ufficiali che presero parte conflitto.
Da risultato indagini risulta agitazione contadini causa propaganda avvelenatrice ha assunto carattere di irriconcillabilità essendosi fatto credere potersi conseguire possesso terre. Però contadini pur ritenendo conseguire tale possesso terre non hanno preordinato alcun piano, e movimento scomposto poteva essere contenuto con trattative aspettando ritorno calma riflessione.
Azione Vice Commissario P.S. se trovava consenso proprietari gabellotti doveva apparire provocatrice facendo situare per alcuni giorni mitragliatrice sopra campanile di fronte locali lega resistenza senza alcuna immediata necessità.
Arresto segretario lega e nove soci non flagrante delitto furono ritenuti arbitrio polizia e dopo conflitto si è fatta circolare insinuazione che Vice Commissario P.S. sia stato comprato proprietari per tale azione. Azione contadini mattina 8 corrente si rivela remissiva in campagna e se in piazza vi fu chi sparò contro truppa nessuna manifestazione collettiva si ebbe da accertare propositi contro forza, Autorità, classi sociali. Scomposta fuga Vice Commissario P.S. forza pubblica ufficiali soldati non trova attenuanti contegno massa contadini popolazione che non commise eccessi di sorta, lasciado che soldato rimasto ferito in piazza si rialzasse si portasse propria abitazione di altro soldato ricoverasse e medicossi casa contadini ove fu bene accolto.
Nessuna manifestazione ostile fu fatta. Un vice brigadiere carabinieri venuto paese durante azione in piazza ai soldati e ufficiali rimasti in paese ai pubblici funzionari ad uffici pubblici ed ai cittadini. Gli uccisi furono collocati vicino chiesa furono fatti funerali senza alcun atto ostile verso alcuno, ciò che prova errate notizie fornite Vice Commissario P.S.”
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3 Responses to Si può dedicare una strada a quest’uomo? Le carte sul ruolo del questore Messana nella strage di Riesi
1.
lunedì 21 marzo 2016
contro la Cernigoi a favore di Messana
contro la Cernigoi a favore di Messana
Lillo Taverna ha aggiunto 4 nuove foto.
La Nuova Alabarda
APPUNTI SU ETTORE MESSANA.
Ho ricevuto negli ultimi tempi alcun messaggi da tale Lillo Taverna, che mi "accusa" di "essere l'autrice di foglietti infamanti il dottore Ettore Messana", del quale Taverna starebbe ricostruendo una biografia.
In effetti ho avuto modo di scrivere alcune note su questa persona, denunciata come criminale di guerra alle Nazioni unite, basandomi su documenti ufficiali dei quali ho indicato anche la collocazione archivistica. Pertanto ritengo opportuno rinfrescare la memoria su questa persona.
APPUNTI SU ETTORE MESSANA.
Ho ricevuto negli ultimi tempi alcun messaggi da tale Lillo Taverna, che mi "accusa" di "essere l'autrice di foglietti infamanti il dottore Ettore Messana", del quale Taverna starebbe ricostruendo una biografia.
In effetti ho avuto modo di scrivere alcune note su questa persona, denunciata come criminale di guerra alle Nazioni unite, basandomi su documenti ufficiali dei quali ho indicato anche la collocazione archivistica. Pertanto ritengo opportuno rinfrescare la memoria su questa persona.
[Così mi accusava e mi sminuiva la signora (da 32 anni diceva allora] giornalista triestina Claudia Cernigoi. Sì i titini allora spinsero quel furbastro Comitato per i crimini di guerra anglo americani, molto anglo e per niente americani a invocare la esecuzione capitale di tutti gli italiani che avessero per caso messo piede in tutta la Slovenia. Abbiamo elenchi, questi scritti a stampa, in cui vi figurano ufficiali e militari che avevano dovuto dormire tra quei monti ove nel 1917 perse la vita mio nonno che si chiamava come me Calogero Taverna anche se ALLORA NON SI USAVA IL DIMINUTIVO Lillo che fa rabbrividire la Signora ( da 32 anni) Cernigoi.
In uno di questi elenchi ”militari” vi figura un mio quasi compaesano che si chiamava Salamone sol perché era stato costretto a far numero in uno dei tribunali militari di Lubiana.
Gentilissima signora Cernigoi di tutte le sue infamie ecco che cosa arriva a Roma, uno scarno elenco dei “funzionari di P.S. ricercati dagli Alleati”. Tutti i funzionari che nel triennio della Lubiana provincia fascista vi erano passati - per lo sì o per lo no - Tito e compagni volevano che gli inglesi li prendendessro e li fucilassero seduta stante.
Ed erano proprio quei Titini insomma che in quel periodo ecco che avevano combinato: “circa 12.000 demobranci furono vittime di massacri efferati una volta rientrati in patria e altri 6.000 civili scamparano all’annientamento grazie all’intervento del maggiore Barre”.
Non parlo delle foibe perché è argomento che ignoro del tutto. Non faccio lo storico; facevo l’ispettore di Bankitalia o del Ministro Reviglio e sono abituato a interessarmi di un solo caso alla volta. E il caso Messana lo seguo da tre anni. E se trovo un documento cerco coonestarlo. L’ha fatto lei signora? Non mi pare. Lei mi dice che una volta trovato un paio di documenti li ha passati a Casarrubea che secondo lei li avrebbe avvolorati dall’alto della sua indubbia competenza storica. Nel natale precedente la sua morte Casarrubea scrive (se è vero) a Malgrado Tutto per dire che in fondo Messana non è colpevole né per i fatti del ’19 a Riesi né per quelli di Portella delle Ginestre in Sicilia. Ma non gli si poteva dedicare una strada per i fatti di Lubiana che lei signora Cernigoi aveva esaustivamente rivangato ed era arrivata a conclusioni di assoluta colpevolezza del Messana. Insomma lei si difende invocando l’autorevolezza del Casarrubea. Casarrubea dopo anni di guerra a penna armata si salva in corner dicendo che non si poteva dubitare della colpevolezza del Messana, tanto grave da meritare la pena di morte.
Lei ora mi denuncerà per stalking ed io ne sarò felice perché così potrò farla incriminare se non per calunnia ma di sicuro per diffamazione a mezzo stampa per quello che scrive sotto.
Io non ce l’ho con lei. E’ incappata in un paio di topiche non essendo una specialista del settore storico. Nulla di male. L’ho invitata (magari a mie spese) a Racalmuto per un dibattito sereno anche se inflessibile.
Le farei presente che per Lubiana, a Roma si misero a ridere quando si doveva fare chissà che cosa per reperire un introvabile per gli inglesi (sobillati dai titini ) un non meglio precisato “Messana-questore”. Guardi il n.° 32 dell’elenco passato al dottor Pianese che fece le spallucce. Il signor Ispettore Generale di P.S. comm. di San Maurizio e San Lazzaro si sapeva bene dov’era. Deveva vedersela in Sicilia con le bande armate dall’OSS americana come ora comprovano anche le carte NARA da Tarnafaglia passate a Casarrubea penso per lavarsene le mani. E doveva stare attento perché spalleggiavano gli antenati della CIA americana nientemeno che Valerio Borghese Junio e la sua banda, gli ex X MAS (cosa ormai ultra appurata).
E Messana è costretto a tenere progioniera la propria famiglia per paura di rappresaglie. E i figli del Messana vissero, ignari, sconforti e scompensi psichici non potendo permettesi neppure un momento di innocente svago. Ancor oggi ne pagano le conseguenze. I figli della signora Giovanna Messana le impediscono di querelare lei signora Cernigoi perché sperano così di seppellire persino il ricordo di quel loro progenitore.
Se lei mi fa incriminare per stalking allora potrò essere attore per dimostrare la veridicità dei miei assunti e il carattere mendace di quanto va scrivendo nel suo blog dal mutato nome.
Ma lei perché vuole insistere? Guardi lo stralcio di relazione n°12 finito archiviato nel fascicolo personale del dottor Messana: “Il tenente SCAPPAFORA dirigeva le operazioni di tortura mentre il questore MESSANA esortava personalmente gli aguzzini ad infierire contro le proprie vittime” Siamo all’esilarante (se non fosse tragico). Solo i calunniatori disinformati possono credere che il Messana potesse essere un guardone sadico di quello che era passato all’esercito. Noi sappiamo invece dagli studi SERI di uno storico SERIO (SALA, v. sotto) che vi fu rissa tra Messana e l’esercito per essere stato esautorato. E Messana fu esautorato anche dal Grazioli. un funzionario del partito fascista di cui però - pensi un po’ - ne parla bene persino Giorgio Bocca, che è quanto dire. Il Grazioli peraltro ormai operava al posto della questura come abbiamo visto consultando le carte dell’ACS di Roma che se le servono signora Cernigoi le potrei passare GRATIS.
Certo ci fu il caso di TONE (Antonio) TOMSIC. Le dirò che sono rimasto stomacato della magistratura italiana quando ho appurato la vicenda. Ma Messana si era comportato da gran signore, ligio al diritto e alla sua etica profondamente cattolica. Roma si documentò al riguardo. Giacciono a Roma nel fondo SIS sez. II. Sono 63 veline fitte fitte da far perdere la vista e far venire la noia. E lì si documenta quanto serio, certosino umano fosse il Messana. Indugente persino con una partigiana che finse eterna convalescenza da una operazione di appendicite per fugire alla prima occasione favorevole sui monti sloveni e soprattutto conciliante con il milite sloveno strapagato dagli italini che la fece fuggire e non fu più ripresa.
E il Messana ebbe guai per non essere stato come i titini qui calunniosamente vorrebbero far credere. Ci rimise la questura. Promosso per essere rimoso finì in subordine a Trieste. Avete pubblicato un documento per dimosrare l’efferatezza del campo di concentramento di Pisticci. Buon per me: vedo che già il Messana è Ispettore gnerale di P.S. Il Messana da vice questore di Bolzano era stato prescelto per andare a fare il questore a Palermo, ma un certo gerarca di nome Mormino lo silurò preferendogli l’accomodante dott. Lauricella. A Lubiana Messana vi venne mandato per “prima nomina” in quanto non molto amato dal fascismo imperante. Viene dopo promosso Ispettore Generale di P-S. per andare a dirigere la questura di Bologna, ma i fascisti di Bologna potentisimi non lo gradiscoo. Resta in subordine a Trieste e gli tocca fare quasi il capostazione. Leggere per convenire. Tutta l’aggettivazione sua che copia invero dal Ricciardetti di cui dirò a suo tempo, e soprattutto quella del defunto Casarrubea, è denigratoria, infondata, speciosa, condannevole.
Mi denunci per stalking così avrò modo di spiegarlo ai signori giudici.
Sì, lei ha un bello scrivere che il Messana “fu denunciato come criminale di guerra alle Nazioni Unite” (mi risulterebbe ‘agli Alleati’); ma che fine ha fatto quella denuncia: miserevolmente archiviata perché il fatto non sussisteva e a ragion veduta, e non per raccomandazione di questo o di quello. Se l’Italia vinceva la guerra e la Jugosavia la perdeva allora succedeva l’esatto contrario: erano i titini che finivano afforcati per la faccenda dei ‘demobranci’ e penso delle foibe (argomento, ripeto, che ignoro mentre lei mi pare ne avrebbe scritto tanto).
Leggo in un testo SLOVENIA 1945 di Johm Corsellis e Marcus Ferrar: “Nella zona taliana, che fu dichiarata parte integrante dell’Italia, l’immagine dei gentili e romantici soldati itaiani si rivelò un mito. Nell’agosto del 1942 il generale comandante Mario Roatta espose sommariamente, al suo stato maggiore, una linea politica fondata sulla deportazione indiscriminata degli abitanti e i villaggi slovemi, uomini, donne, bambini, sospettati di proteggere i partigiani: ‘Non preoccupatevi se fra gli esplulsi ci sono persone innocenti. Le operazioni devono essere brevi ed efficaci. Se necessario, non esitate ad essere spietati. Deve essere una polizia totale. Dobbiamo internare tutti gli abitanti, sostituendoli con famiglie italiane, famiglie di soldati morti o feriti”.
Due note: nell’agosto del 1942 Messana era costretto a fare il capostazione a Trieste, con l’esercito con Roatta e con i fatti dopo il giugno del 1942 Messana non c’entra. L’immagine gentile e cortese si sarà rivelata un mito, ma al’inizio specie con Grazioli l’intento era quello, e in sintonia mi risulta Messana. Poi l’efferatezza della guerra ebbe il sopravvento, ma Messana non c’era più.
di Melchiorre Gerbino
Chi é Claudia Cernigoi?
L'agente Claudia Cernigoi, in codice Bitte un carminativo
L'agente Claudia Cernigoi, in codice Bitte un carminativo
Chi é Claudia Cernigoi?
Claudia Cernigoi é una spia dei servizi segreti italiani che, prima che io la scoprissi e la segnalassi ai servizi russi, andava schedando gli italiani che simpatizzano per la Russia di Putin.
Per far ciò Claudia Cernigoi usava la tattica di pubblicare ne "La Nuova Alabarda", organizzazione da lei create e gestita, manifesti pro russi e pro movimenti ucraini filo-russi e con vibranti accenti invitare i "democratici italiani" a sottoscriverli: donde la loro schedatura (per la CIA).
Questa Claudia Cernigoi, da quando da me é stata messa alla gogna, ha smesso di fare sottoscrivere appelli pro-russi ne "La Nuova Alabarda" (ma guarda un pò!)
Sarei stato deliziato se avessi potuto segnalare al Presidente Putin una spia voluttuosa, con un popo all’eau de Cologne come Mata Hari, ma il destino ha voluto che io avessi a scoprire un essere rivoltante, dal cui deretano pendono fetide caccole del tempo delle Foibe.
La consegno ai servizi russi, spingendola con la punta delle mie scarpe.
Nota:
Non sapevo che esistesse la spia Claudia Cernigoi, prima che apparisse a sorpresa il suo articolo Dai Provos a Trapani , passando per Piazza Fontana col quale tentava, per un verso, di gettare cattiva luce sulla mia figura di leader storico del Movimento Mondo Beat, per altro verso di mettere in buona luce quella di Gianni De Martino, che da quarant’anni io segnalo essere stato spia e assassino infiltrato in Mondo Beat.
Perché proprio ora Claudia Cernigoi di Trieste, e simultaneamente a lei Giuseppe Casarrubea di Partinico (vedi a piè pagina *) hanno pubblicato nei loro blog "Dai provos a Trapani, passando per Piazza Fontana"?
Lo hanno fatto perché sono agenti dei servizi segreti che si sono assunto l’incarico di discreditare me ora che sono chiamato a processo per diffamazione dall’agente dei servizi segreti Gianni De Martino.
La Cernigoi e il Casarrubea (due infelici che non sanno manco scrivere in italiano corrente) non s’erano però aspettati la mia reazione al loro articolo.
Ora che li vado sbattendo come stracci al vento, la Cernigoi si sente "minacciata" e invoca associazioni dirette da impostori (Ossigeno per l'Informazione e Articolo 21) perché sia "protetta" e invoca sindacati di pennivondoli di provincia (Assostampa del Friuli Venezia Giulia) perché i miei scritti vengano rimossi dal web…
Povera spia affranta!
* Giuseppe Casarrubea improvvisamente é morto, nè si sa di che, perché non é stata fatta l'autopsia.
Alla morte siamo soggetti tutti, nè la morte cambia la realtà di quello che siamo stati in vita.
In vita, Giuseppe Casarrubea é stato nei miei confronti un impostore e un mascalzone, e tale rimane in morte, per quanto mi riguardi.
Melchiorre Gerbino direttore di Mondo Beat
* * *
Claudia Cernigoi e La Nuova Alabarda: le famigerate spie di Trieste
Dai provos a Trapani, passando per Piazza Fontana (replica di Melchiorre Gerbino)
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