L'origine du monde
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L'origine du monde | |
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Autore | Gustave Courbet |
Data | 1866 |
Tecnica | olio su tela |
Dimensioni | 46×55 cm |
Ubicazione | Museo d'Orsay, Parigi |
Indice
[nascondi]Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
L'origine du monde raffigura, con immediatezza quasi fotografica, un primo piano di una vulva femminile coronata da riccioli lunghi e neri. Il corpo della donna, adagiata lascivamente su un letto e parzialmente ricoperta da un lenzuolo bianco, è visibile solo dalle cosce (che, divaricandosi delicatamente, consentono la visione delle labbra vaginali) al seno; l'inquadratura adottata da Courbet, infatti, omette il viso della modella, tagliato dai margini superiori del dipinto.[1]I nudi femminili sono stati rivisitati numerose volte nella produzione grafica di Courbet, che già li ritrasse in opere dal sapore spiccatamente libertino; questa costante iconografica ritorna ne L'origine du monde con un'audacia e un realismo tali da caricare la tela di una forte carica seduttiva. L'erotismo del dipinto, tuttavia, non sfocia nella pornografia, grazie alla grande abilità tecnica di Courbet e all'adozione di una sofisticata gamma di tonalità ambrate. Courbet, mostrandosi assai sensibile alla languida bellezza delle donne di Correggio, Tiziano e Paolo Veronese,[2] rivisita in questo modo la rappresentazione pubica con uno sconvolgente realismo; la vulva femminile, infatti, viene presentata nella sua cruda realtà oggettuale, in maniera sincera e diretta, con una notevole presa di distanze dai convenzionalismi accademici.
Nel suo realismo e nella sua semplicità iconica, inoltre, L'origine du monde irradia un messaggio allegorico assai pregnante, avallato dal titolo stesso dell'opera. Il dipinto, infatti, intende essere un inno alla potenza vivificatrice dell'eros e alla relazione che intercorre tra la fecondità, la vita, la sessualità, e la gioia di vivere.[1]
Storia del dipinto[modifica | modifica wikitesto]
Identità della modella[modifica | modifica wikitesto]
La modella ad aver posato per L'origine du monde è con tutta probabilità Joanna Hiffernan, anche detta Jo l'Irlandese:[3] si tratta della moglie - allora ventiquattrenne - del pittore americano James McNeill Whistler, che non ne indagò la conturbante sensualità, valorizzata invece da Courbet, bensì la folta chioma rossa e la bellezza eterea.[1]Se, da un lato, quest'ipotesi collima con le vicende coniugali di James e la moglie - dopo il 1866, data di esecuzione de L'origine du monde, i due si separarono - dall'altro persistono alcuni dubbi dovuti alla diacronia tra il colore bruno dei peli pubici dell'effigiata e l'arancione vivo della capiglitura di Jo; ciò malgrado, questa continua ad essere la congettura più accreditata.
Degno di menzione, in tal senso, il rinvenimento sul mercato antiquario, a opera di un appassionato d'arte nel 2010, di un quadro di piccole dimensioni che raffigura il volto di una donna (assai simile a Jo), leggermente reclinato all'indietro: si tratterebbe, secondo le perizie, del frammento superiore de L'origine du monde. Malgrado la trama, le tinte e le dimensioni dei due dipinti corrispondano,[4] gli esperti del Museo d'Orsay sono stati categorici nello smentire quest'ipotesi, ritenendola non veritiera.[5]
Proprietari[modifica | modifica wikitesto]
Il primo proprietario de L'origine du monde, realizzato nel 1866, è probabilmente lo stesso committente: si tratta di Khalil-Bey, diplomatico ottomano e grand viveur che, prima della catastrofe finanziaria dovuta all'insopprimibile passione per il gioco d'azzardo, raccolse una cospicua quantità di dipinti erotici, che comprendeva - fra gli altri - Il bagno turco di Ingres.Rovinato nel 1868 dai debiti di gioco, Khalil-Bey fu costretto a cedere l'opera all'Hotel Drouot; fu successivamente acquistata dal barone Ferenc Hatvany alla galleria Bernheim-Jeune di Parigi. Sotto la custodia di Hatvany, L'origine du monde sopravvisse sia alla rivoluzione ungherese del 1918, ma non alle razzie perpetrate durante la seconda guerra mondiale; per fortuna, il Barone riuscì a riappropriarsi del dipinto e a portarlo con sé a Parigi, dove fu venduto per 1.5 milioni di franchi allo psicoanalista Jacques Lacan.[6]
L'origine du monde entrò a far parte delle collezioni del Museo d'Orsay, dove è tutt'ora esposta, solo nel 1995: sino ad allora, «rappresenta[va] il paradosso di un'opera famosa ma poco vista».[2]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c Ilaria Barzaghi, Courbet all'origine del mondo: il sesso e il volto, Lettera43, 7 febbraio 2013. URL consultato il 20 giugno 2016.
- ^ a b L'Origine del mondo, Musée d'Orsay, 2006. URL consultato il 20 giugno 2016.
- ^ Gustave Courbet (1819-1877): Una biografia, Musée d'Orsay, 2006. URL consultato il 19 giugno 2016.
- ^ Origine du monde, Groane.
- ^ (EN) Devorah Lauter, Has the head of The Origin of the World been found?, The Telegraph, 10 febbraio 2013. URL consultato il 21 giugno 2016.
- «The Musée d'Orsay, where masterpiece is displayed, said the painting - which depicts a woman's anatomy framed up close, with her legs spread open on an unmade bed - was "a completed composition, and in no case a fragment of a larger work"».
- ^ (EN) Konstantin Akinsha, THE MYSTERIOUS JOURNEY OF AN EROTIC MASTERPIECE, ArtNews, 2 gennaio 2008. URL consultato il 21 giugno 2016.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Philippe Dagen, Le Musée d’Orsay dévoile L’Origine du monde, in Le Monde.
- Philippe Dagen, Sexe, peinture et secret, in Le Monde.
- Maxime Du Camp, Les Convulsions de Paris, 1878.
- Isabelle Enaud Lechien, James Whistler, ACR Édition.
- Stéphane Guégan, Michèle Haddad, L’ABCdaire de Courbet, Flammarion.
- Florence Noiville, Le retour du puritanisme, in Le Monde.
- Giors Oneto, Il ritorno alle origini, Spiridon Italia, 2013
- Thomas Schlesser, L’Origine du monde, in Dictionnaire de la pornographie, Paris, Presses Universitaires de France, 2005.
- Bernard Teyssèdre, Le roman de l'Origine, Paris, Gallimard, 1996.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su L'origine du monde
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