sabato 13 giugno 2015

eguaglianza

 Questa me la gira da Lima il fratello del sindaco ed io ve la giro tale e quale a voi. O meglio, quasi. Ve la rigiro perché la condivido al mille per cento. Anche quello che manco ho letto, come l'intreccio a botta e risposta. Io non leggo perché mi annoio, preferisco scrivere. Voi invece preferite leggere anziché scrivere e il cerchio quindi si chiude salvificamente. Per voi, io sono di già SALVO. Ma a Salvo direi, guarda che anche a Racalmuto vigendo la dittatura del silenzio di questo sindaco hanno intruppato una sera migliaia di negretti nel novello stadio sportivo che sta a Racalmuto ma dicono che è della provincia (che non c'è più) anzi del CONI che c'è e non solo per il sorbetto di limone. Li vidi ammassati quei negretti come un alveare umano sciamante sotto scoperte pelli nere. Mi cacciarono via subito dal campo sportivo.
 
Il primo giorno della sindacatura il novello primo cittadino venne immediatamente sequestrato da quelle cooperative non profit (e chi ci crede?) che gestiscono questi lagher della novella generosità post sinistra. Volevano subito gli arretrati. Ne scrissi (con ironia). Venni aggredito da tal Manuel Romano che come subito scoprii doveva tirare la cordata della benevolenza al suo diletto genitore.

Lo stadio quindi fu chiuso per questioni di salute pubblica. Scrissi che ben trenta casi di scabbia si erano verificati a Favara (notizia passatami furtivamente dai miei tanti informatori segreti). Un personaggio racalmutese già operatore di saggezza amministrativa al Comune di Racalmuto mi ebbe persino a minacciare come propagatore di notizie false e tendenziose.

Ma all'l'improvviso per ordine prefettizio - dicono - lo stadio fu riaperto per accogliere in via del tutto eccezionale un migliaio di negretti migranti. Stavolta invero non dormirono in quel ghetto della postdemocrazia. Si sparpagliarono per il paese. Educatamente, in ammirevole disciplina. Li abbiamo visto tutti, tutti inteneriti abbiamo dato quel che potevamo. Acqua, biscotti. Io anche un obolo. Ed ho stretto loro la mano pur sapendo che mi potevano infettare e passarmi se non l'ebola almeno la scabbia. Sia come sia quel migliaio di negretti aspettò il proprio turno e piano piano sparirono. Quale organizzazione criminale li prese e li portò a domicilio sicuramente non gratis? E i carabinieri fecero il loro giro di perlustrazione e non si accorsero di nulla. Solo che invero i carabinieri di Racalmuto sembrano impiegati delle poste sovietiche. Alle venti di sera finisce il servizio. Si rintanano nella loro caserma presa in affitto a alto costo e nun dunanu cchiu cuntu a nuddu. Esperienza personale.

Gridai: se per i bambini di Racalmuto quello stabilimento sportivo non era per il momento igienico lo diveniva igienico per i negretti, se lo ordina il prefetto? Come al solito nessuno mi rispose.

Aspettai un qualche tempo e feci finta che la notizia - replicandola - fosse attuale. Apriticielo! Un giovanottone parente dei miei parenti mi aggredì a male parole dicendo che lui non era un irresponsable e che aveva la certificazione - non so di chi - che la palestra dei Falcone e Borsellino era igienicamente perfetta e quindi lui poteva riprendere a guadagnare qualcosa facendo l'allenatore di certi "pulcini"  ( mi pare che così li chiamano nel gergo sportivo). Il novello Sindaco mai mi ha dato un cenno, magari per dirmi che mi querelava. -

I giorni e le notti
Diario Polifonico


“Credere: è un sentimento piuttosto che un pensiero che si veste di un credo che sembra pensiero ma è sordo e cieco ad ogni ragione e percezione” Massimo Fagioli.Left, n. 48, 8 dicembre 2006.

Il lato oscuro di Madre Teresa di Calcutta la “santassassina” – VIDEO
  65 commenti

  9 aprile 2015 04:06


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“Nell’ospedale di Madre Teresa a  Calcutta, di fatto, varcate quelle mura la gente moriva senza cure mediche e medicine.”
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Ormai è noto a tutti che troppo spesso, l’aggettivo umanitario, viene usato per nascondere nefandezze e disumanità.
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“Umanitari”  sono persino le espulsioni dei Rom che servono solo a far vincere le elezioni ai partiti di destra e di sinistra; non dimentichiamo che, come scrisse Hannah Arendt nel suo La banalità del male, la tragedia della shoah iniziò proprio con le espulsioni degli ebrei, per poi, immediatamente dopo, trasformarsi nella tragedia umana che ben conosciamo. Il nazista Eichmann, giustiziato in Israele nel 1961, l’organizzatore di queste espulsioni, divenne in seguito l’organizzatore della soluzione finale ovvero dei viaggi della morte di milioni di ebrei verso i forni crematori.
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“Umanitari” sono anche i campi profughi sparsi per l’africa, i cosiddetti  humanitarial spaces che servono solo ad arricchire dirigenti e amministratori senza scrupoli delle ONG, i quali fanno ammassare, come animali, e senza nessuna protezione, migliaia di persone spendendo un quarto del denaro messo a loro disposizione dai vari governi occidentali, e sottraendone i tre quarti che vanno a finire in parte nelle tasche dei “responsabili” che gestiscono queste organizzazioni “umanitarie” e in parte nelle borse dei ras locali.

“Umanitari” sono anche i campi profughi italiani gestiti anche da centri vicini a Cl di qui si sta occupando l’inchiesta su Mafia capitale. Ecc. ecc.. Frase aggiunta il 12 giugno 2015
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Per quanto riguarda il Vaticano, non dimentichiamo che il denaro che “con tanto amore” viene dato alle loro organizzazioni “umanitarie”, è preso dalle tasche degli italiani i quali, volenti o nolenti, versano l’8 per mille, o una parte di esso alla chiesa cattolica.
Sicuramente molte persone sono in buona fede quando affermano che Madre Teresa ha dedicato tutta la sua vita all’India e lo ha fatto per aiutare le popolazioni indiane, ma la verità, su questa persona che la chiesa di Roma ha fatto santa, è molto diversa da ciò che ci viene propinato quotidianamente con la dottrina mediatica.
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Linda Polman giornalista olandese, nel suo libro inchiesta L’industria della solidarietà, denuncia molte Ong cattoliche che usano il ricatto religioso: cibo in cambio di abiura di proprie convinzioni religiose e conversione al cattolicesimo. Fra questi “aiuti umanitari” spicca il caso della cosiddetta Madre Teresa di Calcutta. Scrive la Polman: «Ero a Calcutta quando era ancora viva e gestiva un ospedale. Circondato da mura altissime, era il terrore per i bambini che si sentivano dire: guarda che se non stai buono viene Madre Teresa e ti porta via. Di fatto, denuncia la giornalista, varcate quelle mura la gente moriva senza cure mediche e medicine. ( …) I finanziamenti che riceveva in cifre ingenti non li spendeva per l’ospedale ma li accumulava sul proprio conto».

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 Oltre alla Polman altri giornalisti hanno denunciato questa ennesima menzogna giornalistica indotta dalle veline vaticanensi. Ad esempio Cristopher Hitchens, La posizione della missionaria; Alan Drew Nel giardino d’acqua. Sui pochi giornali italiani che denunciarono questa tragedia umana è scesa una cappa di silenzio assordante.
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In verità, dal suo punto di vista, Madre Teresa non ha fatto altro che aderire all’assunto dottrinario cristiano: la Chiesa cattolica predica da circa 1600 anni, Agostino da Ippona docet, che tutto è inscritto da sempre in mente dei , e quindi cercare di curare è un atto di insubordinazione a ciò che il dio cristiano ha già deciso nella notte dei tempi. E dato che, sempre secondo la dottrina cristiana, la vita transeunte è morte e la morte è la vera vita, eterna, aiutare a morire i bambini indiani facendogli iniezioni con aghi infetti, fa parte dell’amore cristiano … no, non l’amore verso gli esseri umani, che c’entra, no, si intende unicamente l’amore verso il loro dio.
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A quelle persone che, in “buona fede”, credono nella santità di questa donna però consiglierei di fare una ricerca su questi crimini che vengono perpetuati nelle varie Chiese cristiane, leggendo magari Storia criminale del Cristianesimo di Karlheinz Deshner. Poi se uno vuole continuare a credere anziché pensare, se vuole fare di ciò che non è, ciò che è, bèh … francamente …
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Ci sono testimonianze di fotoreporter che hanno visto “l’ospedale” di Madre Teresa. Queste persone hanno visto documentato cose terribili: «l’ospedale è un hangar con lettini messi in fila sui quali giacciono larve umane in attesa di morire, senza cure, senza assistenza, nella totale indifferenza, le suore a volte passano per fare iniezioni e usano la stessa siringa per diverse persone, i pochi servizi igienici sono latrine sporche. Madre Teresa diceva che il dolore unisce a Dio però quando stava male si curava in un lussuoso ospedale americano e i fondi che raggranellava durante i suoi viaggi promozionali servivano per fondare conventi per le sue suore che si occupano solo di convertire al cristianesimo e non per assistere ammalati e bambini». Scriveva S. Sollima, un reporter del The Guardian, in un commento su AgoraVox.
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Anche Christopher Hitchens nelle prime righe del suo libro La posizione della missionaria narra un fatto raccapricciante, documentato nel suo documentario per ‘Channel 4’. Il documento mostra Madre Teresa che dice a un moribondo «Stai soffrendo come Cristo in croce, di sicuro Gesù ti sta baciando! », e lui che risponde «Per favore digli di smettere di baciarmi ». Questo fatto, che se non fosse per la drammatica verità potrebbe sembrare uno sketch comico, è emblematico perché descrive meglio di ogni altro la vera natura di Madre Teresa di Calcutta della quale, secondo quanto scrisse tempo fa il ‘giornalista’ Francesco Longo, non si deve assolutamente parlare male per non turbare le menti a mollo nell’idolatria per questa donna che aveva tra i suoi sostenitori il dittatore haitiano Baby Doc e che era da molti considerata, (come si può vedere nel video allegato) alla stessa stregua di una pericolosa criminale.


 Anjeza Gonxhe Bojaxhiu, in arte Madre Teresa di Calcutta in nome delle credenze cristiane sulla redenzione dei peccati attraverso il dolore fisico, lasciva morire senza cure i malcapitati che entravano nei suoi lazzaretti. Lazzaretti che i media compiacenti descrivevano come ospedali di alto livello. Dire, come hanno scritto alcuni giornali, che, Madre Teresa di Calcutta era «poco incline al trattamento del dolore» è un eufemismo. Come è una menzogna parlare di ospedali a meno che non si intendano nell’antica accezione medievale: ricoveri.
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La suora albanese, premio Nobel per la pace nel 1979, come si può vedere nel video, non ha mai aperto un vero ospedale, nel senso che, anche lì, come in molti centri psichiatrici italiani dove vige l’ideologia basagliana, i malati non venivano curati ma ci si ‘prendeva cura di loro’ nel senso che venivano considerati, tutti, come malati terminali. La missione della missionaria era quella di spedire più in fretta possibile le anime dei malcapitati, che entravano nella sua orbita, nel regno dei cieli dopo essersi purificati attraverso il dolore che la suora procurava loro con un eccezionale zelo religioso.
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G.C.Z.
12 dicembre 2012 
(Questo articolo, poi modificato e ampliato, è apparso per la prima volta su AgoràVox il  10 settembre 2010)
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da Brucia Babilonia

Le autorevoli riviste “The Lancer” e “British Medial Journal” hanno criticato pesantemente i «metodi da campo di concentramento praticati nell’ospizio». Ai moribondi non veniva fornito alcun trattamento per lenire il dolore. Questi venivano costipati in brandine sudicie, privati di ogni comfort. «Gli ospiti della casa di Madre Teresa erano in balia di suore sprovviste di competenza medica, incapaci di afre diagnosi e di rispettare le più elementari precauzioni igieniche. Alcuni medici che hanno visitato la struttura, come il dottor Robin Fox, hanno riferito di aghi di siringa usati e riusati su diversi pazienti, sulla cattiva qualità di cure e di cibo», ha scritto il “British Medial Journal”. «Tra i malati incurabili finivano spesso anche poveracci, che sarebbero potuti guarire con le cure appropriate, ma che finivano anche loro per morire a causa delle infezioni e dell’inedia», ha aggiunto “The Lancer”.
Perché con le donazioni Madre Teresa non ha costruito un vero e proprio ospedale, con letti, medici e attrezzature? Le azioni gratuite, come il trasferimento di malati in altre strutture più idonee, o le visite di parenti e amici, erano state proibite da Madre Teresa. La sua unica vocazione era quella di imporre la sua dottrina antimaterialista. «Se accetti la sofferenza e la offri a Dio, ti darà gioia. La sofferenza è un grande dono di Dio», amava ripetere. Lei si opponeva alle cure mediche. Credeva fermamente che l’unica cura per i malati fosse la fede nei miracoli di Dio. «Molti volontari che si sono recati a Calcutta sono tornati terribilmente disillusi da quell’angolo di mondo che è stato presentato a tutti come il regno dell’amore», ha scritto il giornalista d’inchiesta britannico Christopher Hitchens. Anche per questo motivo Madre Teresa non ha mai finanziato la costruzione di un solo ospedale. La sua opera di carità si limita ad aver fondato e diretto un piccolo ospizio per moribondi (quaranta posti letto): il Nirmal Hriday.

Da Left

Anjëzë Gonxhe Bojaxhiua, in arte Madre Teresa di Calcutta, aveva deciso di intendere in stretto senso etimologico la parola ospedale: “luogo dove alloggiano gli ospiti”. E lei accoglieva questi “ospiti” un po’ malandati nei suoi lazzaretti, in attesa che si decidessero una buona volta ad intraprendere la tappa finale verso la vita … eterna. Intanto si arricchiva con le donazioni dei soliti noti che avevano urgenza di scaricare coscienza e tasse. Left in edicola di questa settimana (n. 19 – 2015) ci rinfresca la memoria con un’intervista al giornalista Martín Caparrós firmata dalla ormai mitica Simona Maggiorelli:

Abbiamo parlato di uso politico della fame ma c’è anche un uso religioso. Nel suo libro lei denuncia la rassegnazione favorita, per esempio, dall’induismo e dalla religione cattolica.

La religione approfitta delle persone che soffrono la fame: la fede in qualche modo serve a sopportare la fame. La religione ti offre facilmente un rifugio, non aspetta altro. Nel libro cito una frase di Madre Teresa di Calcutta che da questo punto di vista mi sembra straordinariamente chiara: «È bellissimo vedere i poveri che accettano la loro sorte, che la subiscono come la passione di Gesù Cristo. La loro sofferenza è di grande aiuto per il mondo.» Lo ha ripetuto più volte. Ecco trovo veramente inaccettabile questo incoraggiamento alla rassegnazione. Restare poveri, morire di fame rassegnarsi è bene perché la ricompensa è nell’aldilà. Questo è ciò che la religione vorrebbe imporci di pensare.

Premio Nobel per la pace nel 1997, Madre Teresa riceveva finanziamenti milionari e ascolto internazionale, ma come denunciò Christopher Hitchens nel libro inchiesta La posizione della missionaria (Minimum Fax) teneva questi soldi in conti esteri privati. Nel suo libro lei racconta di aver visto il suo “moritorio” dove la gente poteva morire in modo ordinato…

Sono stato a Calcutta nel 1994, lei era molto famosa E anche se aveva già fondato molti conventi nel mondo, non aveva costruito nessun ospedale. Nel suo “quartier generale” non offriva alcuna attenzione medica alle persone malate che aveva raccolto per strada. Anzi nel suo “moritorio” le persone morivano di patologie per le quali da anni non si muore più.
E questo accadeva per la sua ideologia. Ciò che era importante per lei, era che tu morissi bene, non che tu vivessi bene. E questo è davvero spaventoso. Madre Teresa usava l’aura di santità che era riuscita a ottenere: i santi possono dire quello che vogliono, dove e quando vogliono. Usava quel biglietto da visita per portare avanti le sue campagne: in primis la lotta contro l’aborto e la contraccezione.
Nonostante tutto questo ricevette fiumi di premi, donazioni, sovvenzioni per le imprese religiose. E non rese mai pubblici i conti della sua impresa. Ma è più facile chiudere gli occhi. Tanta gente preferisce pensare che fosse tanto buona. Oggi accade qualcosa di analogo con papa Bergoglio, che per altro è assai più potente. Così l’ex cardinale peronista, (1) che appare “tanto buono”, cerca di risollevare un’istituzione in caduta libera.

Ultime notizie TGCOM 24 – 19 maggio 2015

Madre Teresa,canonizzazione lontana – Padre Lombardi: causa tuttora in corso

Non c’è ancora una data per la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta. Lo ha precisato padre Federico Lombardi, smentendo alcune indiscrezioni di stampa e precisando che “si tratta di ipotesi di lavoro, quindi non vi è da dare alcuna conferma ufficiale”. “La causa di Madre Teresa – prosegue – è tuttora in corso ed è quindi prematuro parlare di una data già stabilita per la canonizzazione”.





  ... sono anticlericale, Alienazione religiosa, Chiesa cattolica, Crimini cristianesimo, Cultura, Lettere, Religione, Teologia
  Adolf Eichmann, Baby Doc, Cristopher Hitchens, Hannah Arendt, Linda Polman, Madre Teresa di Calcutta, Spartaco Antigonos

“Homo sum, humani nihil a me alienum puto” «Nulla che sia umano mi è estraneo»). Publio Terenzio Afro. Il non umano lo combatto , è una condizione umana senza la quale non potrei più definirmi umano.
Max sono semplicemente un essere umano che vuole rimanere tale. Penso che qui non sono io il problema, semmai questa persona osannata da chi non vuole sapere la verità. Ma ora lei è morta e allora ora il problema sono coloro che invece di pensare la verità scelgono di credere alle menzogne. Viviamo tutti in questo mondo ma molti hanno scelto di percorrere la strada parallella e in discesa del non essere, del non pensare, del non volere sapere … io no. Ecco chi sono Max .
S
1 febbraio 2015 alle 11:47

Allora… a proposito del non essere, del non pensare e soprattutto del NON SAPERE: io su Madre Teresa non mi pronuncio perché penso di sapere troppo poco su questa figura e qualsiasi giudizio sarebbe troppo condizionato dal vissuto religioso/spirituale/morale di ognuno di noi (in un senso o nell’altro)… Una cosa però la so: chi è Basaglia, cosa ha fatto e perché. Non capisco perché tirarlo in causa in un articolo che parla della realtà di Calcutta, ma quello che scrive chi scrive dimostra che davvero non conosce chi sia stato quest’uomo. Non si può liquidare il lavoro di una vita con una frase raffazzonata, che pare costruita a bella posta per prestare il fianco ai peggiori fraintendimenti. Se tanto mi dà tanto a questo punto piuttosto che dar credito a un articolo in cui certi passaggi sono scritti a questo modo, penso che chi legge per formarsi un’idea corretta dovrebbe informarsi di prima mano sulle fonti che vengono citate.

1 febbraio 2015 alle 17:13

La frase “raffazzonata” sarebbe , :
“nel senso che, anche lì, come in molti centri psichiatrici italiani dove vige l’ideologia basagliana, i malati non venivano curati ma ci si ‘prendeva cura di loro’ nel senso che venivano considerati, tutti, come malati terminali.”
Ebbene vedo che lei non sa, o come per Anjeza Gonxhe Bojaxhiu, in arte Madre Teresa di Calcutta, preferisce non sapere, che Basaglia e i suoi epigoni, negano la malattia mentale. Basaglia – che appartiene alla filiera di pensiero esistenzialista che passa attraverso il pensiero del nazista Heidegger e di Binswanger – ha dichiarato più volte che il malato di mente non esiste, esiste solo un “modo di essere”. Di conseguenza non esiste cura per la guarigione ma solamente un “prendersi cura” della persona nel senso di assisterla nei bisogni materiali come faceva la suora con i malati che le capitavano sotto tiro. È questo il nesso, che lei Patrizia non ha compreso, tra il santo psichiatra italiano idolatrato dalla cultura e Anjeza Gonxhe Bojaxhiu, in arte Madre Teresa di Calcutta.
Poi lei è libera di credere ciò che vuole o, usando il pensiero, cercare la verità.
Cari saluti
2 febbraio 2015 alle 15:43

Vedo Paolo che si continua a non voler capire il nesso tra san Basaglia e quella santa donna. Se preferisci affidarti alla vulgata agiografica piuttosto che indagare fai pure. Ognuno decide che fare della propria mente. In questi ultimi quattro giorni questo articolo è stato letto 2756 volte da lettori sparsi in 22 paesi. Questo naturalmente significa che sono molte le persone che cercano la verità e non hanno santini né ideologie da salvaguardare. Se ti interessa puoi leggere questo articolo che cerca di spiegare il fenomeno delle pseudo identità costruite su immagini fasulle. http://www.igiornielenotti.it/?p=26219
9 giugno 2015 alle 20:16

il numerodi persone che hanno letto l’articolo,di per sé,non significa assolutamente nulla.Un sacco dipersone,molte di più di quelle che hanno letto questo articolo,leggono articoli sugli UFO o sulle scie kimike…e allora ?Io ho una pessima opinione su “madre ” Teresa,ma lo stile da imbonitori,da predicatori,con cui è scritto l’articolo,mi fa venire molti dubbi.Per non perlare del passaggio su Basaglia.Sul quale,professionalmente e scientificamente,si possono avere tante opinioni,ma il tono esposto nella citazione,e poi nelle risposte ai commenti,che trasuda astio da tutte le virgole, non sono certo segni di obbiettività e ponderatezza.
Dalla Redazione
9 giugno 2015 alle 23:36

su Basaglia abbiamo già risposto abbondantemente
 per saperne di più vedi su Google sotto la voce “I giorni e le notti Basaglia” o sul sito sotta la voce psichiatria
Patrizia
3 febbraio 2015 alle 13:53

Guardi, a me non interessa affatto (e mi sfugge completamente perché ad altri possa interessare) contribuire a replicare il solito cliché di Basaglia visto come il Padre Pio che liberò i matti da catene, camicie di forza, reti, grate, sbarre, degrado… Negando la malattia mentale. C’è chi ci vuol vedere (solo) quella cosa lì, c’é chi lo condanna come “quello che ha chiuso i manicomi senza pensare alle conseguenze”. Io penso che sia stato ben più e ben altro: il mio intervento era volto soprattutto a ricordare, e adesso a ribadire, perché pare ce ne sia proprio bisogno, che Gorizia e Calcutta sono davvero molto, troppo lontane. Non tanto e non solo come distanza geografica, ovviamente. Accostare l’assistenzialismo cattolico di una realtà-limite del “terzo mondo” (ammesso possa avere ancora un suo senso questa trita etichettatura) dove la filosofia vigente “potrebbe” essere quella del “che ti curo a fare? Sei più di là che di qua, tanto vale una spintarella, ecco la fine delle tue sofferenze, gioisci che tra poco sarai fra le braccia del Padre” accostare ciò con la filosofia basagliana a me sembra improprio, per non dire avventuroso, per non dire strampalato. Non è Basaglia “a negare la malattia mentale”, era ben consapevole della follia intesa come condizione umana. Esiste. Bisogna farci i conti. Il problema non è Basaglia, il problema sta casomai in una società che, se volesse dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia, invece incarica la psichiatria di tradurre la follia in malattia allo scopo di eliminarla (ed è qui che il manicomio trovava in Italia e ancora trova altrove la sua ragione d’essere). Perché le malattie si possono eliminare: almeno su questo saremo d’accordo, spero. La malattia implica il concetto di guarigione, il concetto di guarigione implica quello di cura. Se la cura c’è, per quanto è nelle mie possibilità debbo procurarmela e somministrarla. Ma se la cura NON c’è, perché hai a che fare con sindromi anziché malattie, quindi per definizione o non esiste o perlomeno diciamo che ancora non è stata scoperta, allora cosa fai? Contieni, limiti il disagio, tratti. Ti prendi cura, certo. Anziché dare una cosa che non puoi dare perché non hai in senso assoluto… E prendersi cura di qualcuno nel senso che intendeva Basaglia per fortuna non ha nulla a che vedere con un luogo di custodia in cui l’ideologia medica è un alibi per legalizzare una violenza di cui nessun organismo ha poi il controllo, dal momento che la delega fatta allo psichiatra è totale. Questo è ciò CONTRO cui si batteva Basaglia. E questo sì che assomiglia un po’ alla delega assoluta dei pazienti affidati alle “caritatevoli consorelle” della santa di cui tratta il suo articolo…
Che poi l’idolatria acritica non le piaccia, intendiamoci, lo posso ben capire, e in questo son con lei. Ma il fatto che Basaglia da qualcuno sia o sia stato idolatrato più o meno a torto o ragione non ne fa automaticamente un idolo da fare a pezzi. E nemmeno da accostare in parallelismi funambolici con persone e situazioni che con lui non hanno niente a che fare o a che vedere.
4 febbraio 2015 alle 01:07

Vedo che ancora non ci capiamo a fondo ma già si comincia perlomeno a ragionare. Il problema è che io penso che la malattia mentale essendo una malattia si possa curare. Per farlo però serve scoprire la patogenesi della malattia, serve scoprire una cura e servono medici che sappiamo curare seguendo una teoria medica. Tutto questo esiste da almeno 40anni. Legga la tetralogia dello psichiatra Massimo Fagioli su cui si basano le mie affermazioni. C’è anche una rivista di psichiatria e psicoterapia che approfondisce, da 24 anni, questi argomenti: “Il sogno della farfalla”.
Chi invece si fa accecare da Basaglia negando l’esistenza della malattia mentale ovviamente nega anche la cura, esattamente come faceva Madre Teresa di Calcutta. Entrambi Basaglia e la suora sono stati santificati dai media , io ho gettato da tempo dalla finestra idoli, santini , e immagini sacre , solo così si può fare ricerca sulla verità. Ma questo argomento è troppo importante per relegarlo nei commenti. Vale la pena renderlo pubblico con un articolo. Nel frattempo anche ieri 1652 persone sono state informate sulla vera essenza della “Santa” e su Basaglia. Senza dubbio molti di loro si daranno da fare per scoprire la verità. Perché una verità esiste …
S.P.


antonio
9 giugno 2015 alle 20:21

una verità esiste…e tu ne sei il depositario ! Ma per favore !

Dalla Redazione
9 giugno 2015 alle 23:33

elisabetta
10 giugno 2015 alle 09:33

la generalizzazione che lei fa parlando di “malattia mentale” la dice molto lunga sulla profondità della sua conoscenza in materia. Fortunatamente tutto il mondo della psichiatria si sta muovendo verso il non considerare più la follia come un grande contenitore di patologie che vanno trattate. La malattia mentale è la vita, e un basagliano non è uno che nega la malattia ma semplicemente che si accosta al sofferente psichico considerandolo sia come paziente ma soprattutto come persona. Questo oggi è dirsi basagliani, non è un modo per negare la scienza nè tantomeno evitare di chiamare i disturbi con il loro nome. Lo psichiatra dovrebbe sapere che ogni paziente è una storia a parte e che, purtroppo, non tutti possono essere curati nel senso che la medicina occidentale “miracolosa” vuole farci intendere. Siamo tutti malati terminali, dal momento in cui nasciamo, e tutti dobbiamo avere la possibilità che qualcuno si prenda cura di noi. Per prendersi cura di un malato mentale, di qualsiasi tipo, ci sono n+1 modi, dalla psicoterapia, ai farmaci, alla “contenzione”. Le sembrerà strano, ma studiando per diventare psichiatra e lavorando nelle cosiddette “comunità protette” mi è capitato di trovare pazienti che negano le proprie libertà e chiedono “di essere messi in un manicomio”, in maniera molto lucida proprio perchè si rendono conto di non avere la possibilità di affrontare il mondo così com’è. Ed è ovvio che noi non li metteremo in manicomio, ma cercheremo di proteggerli avendo il buon senso di capire che hanno esigenze particolari, che magari divergono dalla nostra idea di riabilitazione…
va beh, l’ho tediata abbastanza. Take home message: vietato generalizzare in un campo come quello della psichiatria, vietato applicare categorie, vietato non mettere in discussione tutto, sempre. Saluti.

Rispondi
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Dalla Redazione
10 giugno 2015 alle 12:44

Cara Elisabetta, il primo impulso sarebbe quello di risponderle per le rime.
 La prima frase, a mio parere tanto aspra da rasentare l’offesa personale,
 meriterebbe un risposta altrettanto pungente. Ma i rapporti sadomasochistici
 stile face book non appartengono al mio modo di rapportarmi agli sconosciuti
 e quindi, come diceva Totò, “desisto”.

È vero ciò che lei dice sulla strada intrapresa dalla psichiatria nel considerare
 le patologie psichiatriche come un normalità dell’esistenza. Basaglia, che era
 di formazione binswangheriana, pensava e scriveva, come il creatore della
 Dasein- Analiysis, che la malattia mentale è uno dei tanti modi di essere al mondo.
 Quindi la cura per questi signori, e forse anche per lei, non esiste.
 C’è solo un prendersi cristianamente cura di quello che lei generalizzando
 definisce, secondo i settami del DSM V, un “sofferente psichico”, ed io,
 sempre generalizzando, malato di mente. Perché è chiaro che se non si
 parla di malattia non si possa parlare di cura. Parlare di sofferenza
 psichica, in psichiatria, quella reale, significa parlare di niente.
 Io, quando ho un lutto, soffro psichicamente e proprio per questo
 non sono un malato mentale. Se mi morisse una persona cara e non
 soffrissi psichicamente sarei un anaffettivo e quindi un malato mentale.

Quindi, sempre generalizzando, d’accordo sul dato di realtà che il malato
 mentale sia in primo luogo una persona e che quindi vada trattata come tale,
 è il minimo sindacale, ma non sul fatto che lo si possa definire genericamente
 un “sofferente psichico”. Mi sembra un linguaggio che vuole scientemente
 eludere il problema della malattia mentale.
 Poi se il mainstream psichiatrico guidato dal DSM V , a sua volta guidato
 dalla case farmaceutiche va in un’altra direzione è un altro paio di maniche.
 Ognuno si prenda le proprie . Anche Renzi sta portando l’Italia in una
 direzione fallimentare guidato dalle lobby economiche ma questo non significa
 che vada nella direzione giusta.
 Detto questo veniamo ai punti veramente dolenti del suo discorso.
 Mi sarebbe molto piaciuto che lei si fosse espressa, almeno parzialmente,
 sui contenuti dell’articolo che parla della famigerata Teresa di Calcutta,
 che il mainstream mediatico esalta come una santa. Visto che non lo ha
 fatto mi permetto di interpretare, attraverso ciò che ha scritto, il suo credo.
 Come diceva il grade amico di Pinochet “se mi sbaglio mi corrigerete”.

 “Siamo tutti malati terminali, dal momento in cui nasciamo” è una frase,
 a mio giudizio illuminante perché definisce bene la sua percezione
 del malato sul quale proietta questa sua credenza, con forti sentori
 cristiano/heideggeriani. Sulla scorta di questa credenza, o se preferisce
 di questa ideologia, lei osserva il malato esattamente nel modo in cui lo
 scrutava Anjeza Gonxhe Bojaxhiu: come un malato terminale. Che sia un
 malato di mente cronico , un cerebropatico o un adolescente al suo
 primo esordio psicotico, per lei sono tutti malati terminali di cui
 prendersi amorevolmente cura, Si tratta solo di fare la buona crocerossina
 e portarli verso l’accettazione del loro stato di natura: siamo tutti
 malati terminali che si dibattono inutilmente per evitare la morte psichica c
 he invece è auspicabile in quanto pacifica l’essere, e lo prepara alla
 sola vita che ha veramente senso: la vita eterna.

Poi – forse turbata da rigurgiti di vita che rifiutano tali orrori filosofici
 che legittimano sia la Dasein- Analiysis, che si fonda sul pensiero nazista
 di Heidegger, sia il prendersi cura senza curare di marca cattolica
– alza il ditino inanellato dalle istituzioni a cui si genuflette,
 e dice vietato questo vietato quello.

È una fortuna che alla fine, in un ultimo spasimo vitale lei dica
“vietato non mettere in discussione tutto” . e questo le fa onore … appunto,
 perché non prova a mettere in discussione tutto. Io l’ho fatto trent’anni fa.
 Le assicuro che è un modo per uscire dalla “malattia terminale” che lei ha
 imposto a se stessa e quindi al mondo … provi a rileggersi Il mago di Oz ,
 è un ottimo manuale di psichiatria altro che il DSM V.

Grazie per il suo intervento

G.C.Z.
-
«La vita non è uno scherzo.
 Prendila sul serio
 ma sul serio a tal punto
 che a settant’anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
 non perché restino ai tuoi figli
 ma perché non crederai alla morte
 pur temendola,
 e la vita peserà di più sulla bilancia».
Nazim Hikmet

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Redazione
4 febbraio 2015 alle 16:54

Su Basaglia c’è ora un articolo che potrebbe interessarla http://www.igiornielenotti.it/?p=27446
La Redazione

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Andrew
3 febbraio 2015 alle 19:02

Ma tu credi di essere veramente qualcuno allora?! Per renderti un idea di quanto sia inutile e dannoso quello che hai scritto mi basta chiederti puoi dimostrare che prima di Basaglia e di madre Teresa malati e motibondi ricevessero cure piu’ adeguate di quelle che gli sono state riservate dopo che loro se ne sono interessati. E ancora, Basaglia e madre Teresa hanno sottratto questi malati a strutture piu’ idonee e attrezzate preposte a curarli, quali erano gli altri questi ulteriori enti o strutture? vorrei una risposta. Hai citato della biografia e questo certificherebbe le cose insulse che hai scritto? No perche’ esiste fior fiore di biografia che nega l’esistenza delle camere a gas per esempio. Chiunque puo’ fare un giro in internet e seppellirti di biografia che attesta il bene fatto all’umanita’ da madre teresa. Guarda che chi scrive non crede ai santi e non si sente offeso in qualche credo religioso. Solo che rimango sconvolto da tanta imbecillita’ che cerchi di vendere per conoscenza della verita’ . Al solito, sono gli occhi con cui guardi le cose che possono rivelarne la natura. In questo caso vale sempre quel vecchio monito che dice quando il saggio indica la luna lo stolto guarda il dito. Nel caso specifico lo stolto sei tu. E cio’ che hai scritto e’ veramente dannoso e inutile alla societa’ .p.s. L’8 x 1000 puoi decidere tu a chi devolverlo, no che volente o nolente va alla chiesa.

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Redazione
4 febbraio 2015 alle 01:16

Andrew : se credo di essere qualcuno? Si credo di essere un essere umano e come tale mi ribello a tutto ciò che è disumano … e non volere sapere è disumano. Offendere chi pubblica la verità è disumano. Quanto alle tasse che vanno alla chiesa è meglio che ti informi , ma non in parrocchia naturalmente , magari cerca alla UAAR. A proposito la prossima volta che insulti non verrai pubblicato quindi abbassare i toni per favore. Mandare a quel paese la gente è molto facile e lo so fare anch’io, ma non è lo stile scelto dalla redazione … sei fortunato Andrew!!!
S.A.
S.A.

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Redazione
4 febbraio 2015 alle 16:53

Su Basaglia c’è ora questo brillante articolo se vi interessa http://www.igiornielenotti.it/?p=27446
La Redazione

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antonio
9 giugno 2015 alle 20:25

amico,sono d’accordo praticamente su tutto quello che hai scritto.Solo nella conclusione l’hai fatta un pochino fuori dal vaso….Sull’8xmille hai toppato,non so se per partito preso o per mala informazione.Non c’è affatto libertà di scelta.

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Dalla Redazione
9 giugno 2015 alle 23:31

Amico nostro non abbiamo vasi e dagli altri commenti
 e non ci sembra che tu sia d’accordo su tutto ciò che sta scritto su questo articolo.
 Ma forse ti riferisci ad un’altro articolo ? Mi sembri un po’ confuso o ci sbagliamo?

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Andrew
3 febbraio 2015 alle 19:16

Ora perche’ la chiesa in qualche modo ha voluto speculare su qualcosa che era nato spontaneamente e che ha fatto solo del bene, hai trovato giusto coprire tutto quello che realmente c’e’ stato di buono e positivo. Io non ho parole, anzi visto che sei convinto di aver addirittura posto la prima pietra per rendere un servigio alla societa’, ho solo queste ” Ma vai a lavorare..” Se la gente fosse tutta come te sto mondo non durerebbe che un altra settimana

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federico
3 febbraio 2015 alle 21:38

Senta Lei, ma lo sa che é davvero straordinaria cotanta illuminazione in una persona SOLA? Sono colpito, mi creda eccellenza! Ma com’é certo e sicuro di ogni parola! Nessun dubbio, nessuna infinitesima ombra d’incertezza. Complimenti! In attesa che Lei voglia deliziarci anche con i segreti di fatima che nemmeno la madonna sa di aver svelato, le porgiamo timidamente i nostri rispettosi ringraziamenti per questa vera opera giornalistica! Deve sentirsi davvero realizzato, certo peró Lei é avvantaggiato, e si perché vive nella fortunata dimensione di chi sceglie la verità e arriva pure a saperla! Noi invece non vogliamo. Siamo tonti. Voglia scusare le nostre imperfezioni, logiche, storiche e spirituali.
Ps: Ottimo affare diventare giornalisti d’assalto votati al metodo della polemica qualunquista, specie se si tratta di argomentazioni non verificabili. Si perché le “opere” da Lei citate non sono certo prove di verità, e il loro gran numero dimostra solo il diffuso cattivo giornalismo.

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Redazione
4 febbraio 2015 alle 01:09

Caro Federico la scelta è sempre quella: credere o pensare , a lei la scelta.
Dalla Redazione : Giulia D.B.

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antonio
9 giugno 2015 alle 20:29

c’è anche l’opzione di credere e pensare.La tua pretesa di essere creduto/a è speculare a quella della chiesa,così com’è speculare l’atteggiamento evangelizzatore e demonizzatore.

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Dalla Redazione
9 giugno 2015 alle 23:27

non ti piace l’opzione credere o pensare, ma dovresti deciderti a scegliere
 lo diciamo per il tuo bene, caro Antonio

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Diletta
4 febbraio 2015 alle 09:26

Oltre a tutto questo, c’è il sospetto che le suorine abbiano alimentato ed alimentino il traffico di organi. Seppi da una giornalista che le suore accettavano di prendersi cura dei figli dei poveri a patto che uno dei bambini venisse ceduto loro, ufficialmente per essere iniziato alla vita mistica. Io non posso sapere se è vero, ma confesso che c’ho creduto, perché già conoscevo questi altri crimini

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Redazione
4 febbraio 2015 alle 09:58

Diletta, la storia del cristianesimo è una storia criminale. Questo perlomeno dall’Editto di Teodosio 380 che faceva del cristianesimo unica religione di stato e soprattutto dai successivi Decreti che vietavano altre religioni 391-392.
Per quanto riguarda il traffico di organi non ho mai letto nulla (mi documenterò) ma la cosa non mi meraviglierebbe dopo la scoperta in Irlanda di centinaia di cadaveri di neonati soppressi subito dopo la nascita in quanto figli del peccato. (Leggi questo articolo http://www.igiornielenotti.it/?p=23759 )
Invece le “suorine” sono senza dubbio implicate sia nel commercio di bambini spagnoli (dal 1939 al 1990) che venivano sottratti alle madri naturali e venduti a famiglie facoltose, sia nelle adozioni dei figli dei desaparecidos. L’avvocato spagnolo Enrique J. Villa Torres si è occupato per anni di questo crimine che vede implicati medici, ostetriche, infermiere e naturalmente suore e preti. Le sue denunce hanno fatto scandalo in Spagna ma queste notizie da noi non sono mai arrivate. I nostri informatori mediatici sono troppo occupati a glorificare Bergoglio!!!! (Leggi qui il “Dossier Bergoglio” http://www.igiornielenotti.it/?cat=1725 )
 In questi giorni è stato pubblicato in Italia un suo libro, “Storie Rubate. Un racconto commovente sulle adozioni false nella Spagna del XX secolo. Lo raccomandiamo a chi volesse apre definitivamente gli occhi sui crimini della Chiesa cattolica che continuano indisturbati basti pensare che Nelle Linee Guida della congregazione per la fede del maggio 2012 viene detto esplicitamente che i Vescovi non sono obbligati a denunciare i crimini di pedofilia (leggi qui http://www.igiornielenotti.it/?p=1747 )
Dalla Redazione -Giulia D.B.

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vieri
4 febbraio 2015 alle 09:48

buongiorno,
 di seguito riporto uno scritto che tratta di fede e scienza, quanto asserito nel suo articolo pare frutto di opinioni di chi ha visto, alcuni dei precedenti commenti sembrano invece frutto di fede,
 buonavita e buon lavoro Vieri
“Se io sostenessi che tra la Terra e Marte ci fosse una teiera di porcellana in rivoluzione attorno al Sole su un’orbita ellittica, nessuno potrebbe contraddire la mia ipotesi purché io avessi la cura di aggiungere che la teiera è troppo piccola per essere rivelata persino dal più potente dei nostri telescopi. Ma se io dicessi che, giacché la mia asserzione non può essere smentita, dubitarne sarebbe un’intollerabile presunzione da parte della ragione umana, si penserebbe giustamente che stia dicendo fesserie. Se però l’esistenza di una tale teiera venisse affermata in libri antichi, insegnata ogni domenica come la sacra verità e instillata nelle menti dei bambini a scuola, l’esitazione nel credere alla sua esistenza diverrebbe un segno di eccentricità e porterebbe il dubbioso all’attenzione dello psichiatra in un’età illuminata o dell’Inquisitore in un tempo antecedente.
Bertrand Russell ” *
 *quanto riportato nelle ” — ” è un semplice copia/incolla di un articolo apparso sul Web di cui non mi assumo ne veridicità ne origine …..ma condivido appieno

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Alberto
4 febbraio 2015 alle 13:28

le autorevoli riviste “the LANCER” e “british MEDIAL journal”?? casuale errore di battitura (ripetuto)? mah…

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Redazione
4 febbraio 2015 alle 16:51

Alberto è così importante?
La redazione

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fabrizio costantini
7 aprile 2015 alle 16:24

è interessante leggere quante persone credono che la chiesa cattolica faccia del bene e aiuti le persone in qualche parte del mondo, credo che ancora credono a babbo natale, in quanto a basaglia, meglio lasciar perdere, credo che l’ ospedale di gorizia l’ ha preso in parola, io personalmente preferisco morire sulla strada che farmi internare a gorizia.
 Mi sono sempre chiesto come era possibile che una suora sia buona e caritatevole come madre teresa di calcutta, ho sempre ritenuto questo una eccezzione, dato che nella mia infanzia ho passato molto tempo in ospedale e li le suore facevano da infermiere, e donne così cattive la verità non ne avevo mai viste, crudeli e sadiche.
 Adesso dopo aver letto questo articolo ho capito che forse ho sbagliato s pensare in un eccezzione!
 Ho un amica che è stata in india proprio da volontaria, la quale mi ha raccontato che varie persone e dottori andavano li ad aiutare, e ha raccontato che parte della struttura era off limits, cioè non si poteva entrare, solo autorizzati perche ci sono i bambini li dentro e habbiamo paura che li rubino!. A questo punto posso pensare che fosse una bugia per mascherare altre realtà.
 Purtroppo la storia è piena di menzogne a tutti i livelli, e i personaggi più violenti e sadici sono gli eroi più ricordati!
 Prendetela come vi fa sentire meglio. Pace e amore a tutti

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Marilena Maffioletti
9 aprile 2015 alle 20:27

Condivido tutto su teresa di calcutta ma anch’io non riesco a capire il confronto con Basaglia che io ritengo uomo molto coraggioso e altruista. Mi dispiace.

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Dalla Redazione
10 aprile 2015 alle 07:23

La capisco, purtroppo su Basaglia si è creato un mito “inespugnabile”.
se vuole approfondire può leggere questi articoli in cui si parla di Basaglia e del basaglismo;
clicchi su questi link
http://www.igiornielenotti.it/?p=19632
http://www.igiornielenotti.it/?p=28208
http://www.igiornielenotti.it/?p=27446
S. Antigonos
Ps non inserisca link perché il nostro apparato li elimina come SPAM , Grazie

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GIGI
8 giugno 2015 alle 22:38

a me pare che questo “articolo” sia stato scritto senza capo ne coda. tutto è basato swul nulla… Zero fonti, ma molta, troppa presunzione di avere la verità in esclusiva in mano. Beato te che conosci la verità e noi invece restiamo poveracci ignoranti lettori!
 Ma per favore!

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Redazione
9 giugno 2015 alle 05:27

Gigi, io se fossi te nel tuo entrerei nel merito:
 cosa cè scritto di sbagliato?
A mio giudizio, ma mi potrei sbagliare,in questo “commento”
c’è solo l’astio di chi finora ha annullato la verità
 e ora si trova a fare i conti con una realtà che, dato
 l’annullamento precedente, è divenuta perturbante
Le fonti ci sono e sono citate.
Esclusiva? non penso ma se lo dici tu!!!
senza capo né coda? L’articolo ha un inizio, un filo logico e una fine
Presunzione? Io la chiamerei orgoglio dell’essere.
Lettori ignoranti? Non penso che 35.258 lettori di questo articolo
 siano ignoranti. Alcuni ignoravano la verità. Ora la sanno.
Stai sereno Gigi, e grazie per il “commento”
S.A. (per la Redazione di G&N)

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antonio
9 giugno 2015 alle 20:43

ancora continui a spararci addosso il numero dei lettori come “patente” della verità assoluta di quanto scrivi ! A parte il fatto che 35 mila e spiccioli,alivello mondiale,sono in fin fine ben poca cosa,questo atteggiamento arrogante,si ,arrogante,non affannarti a cercare altre definizioni,da detentore della verità assoluta,da predicatore fanatico,senza riferimento a fonti,o con fonti del tutto insufficienti,Ti rende poco credibile anche agli occhi di chi,come me,è assolutamente ben disposto a farsi convincere sulla criminalità delle religioni,delle chiese in generale edi quella cattolica in particolaare.Ma essere ben disposti non significa essere disposti a bersi qualunque cosa senza fonti e prove attendibili e verificabili

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Dalla Redazione
9 giugno 2015 alle 23:26

Caro Antonio visto la tua verbosità ci costringi a risponderti telegraficamente
Ora i lettori sono 42.125

La verità per molti, troppi è arroganza, tu fai parte di questa moltitudine .

Le fonti ci sono basta saper leggere

i veri credenti sono sempre ben disposti … disponiti

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Giampiero G.
9 giugno 2015 alle 06:40

Signor Gigi, perché offende i lettori di questo articolo?
 A parte alcune persone che come vedo dai commenti ,
 la pensano più o meno come lei gli altri hanno sete
 di sapere ciò che i media nascondono.

Lei dice che questo articolo “è basato sul nulla” e che
 non ha fonti. Mi chiedo se lo ha letto. Mi chiedo
 se ha guardato il documentario. Mi chiedo infine
 se lei sa il significato di “fonte storica”.
Glielo spiego io : la fonte storica è un
 documento (fotografia, documentario,
 reportage giornalistico, libro, articolo) che
 documenta un fatto avvenuto. Ora è chiaro che
 ci possono essere dei falsi (uno famoso
 fu la falsa donazione di Costantino scoperto da
 Valla – un altro la prova scientifica che la
 sindone è un falso storico). Detto questo
 in questo articolo ci potrebbero essere delle fonti
 false ma non un’assenza di fonti.

Giornali come “The Lancer” “British Medial Journal”
 “Left”, medici e fotoreporter che testimoniano di
 aver visto e toccata con mano, libri documentati
 ecc. sono FONTI mio caro Signor Gigi.

Un consiglio: invece di inveire stile face book ,
 puntualizzi, in modo documentato i punti in cui
 secondo lei vi sono delle falsità , potrebbe anche
 aver ragione e dimostrare che non ha scritto solo
 con l’inerzia mentale di chi non vuole sapere,
 udire, vedere.

Cari saluti Giampiero

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Rob
9 giugno 2015 alle 14:30

Tutto molto interessante, pensavo che il compianto Hitchens fosse stato l’unico a occuparsene. Peccato la sciatteria “The Lancer”.

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Giampiero G.
9 giugno 2015 alle 22:53

Si sono d’accordo articolo molto interessante per fortuna che non è stato
 solo Hitchens ad occuparsene significa che c’è ancora molta gente che ancora reagisce
 alla menzogna.

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mattia
9 giugno 2015 alle 20:11

Basta scrivere su wikipedia madre teresa di calcuta leggere e alla fine guardare anche le mille fonti, dopo potete scrivere anche christopher hitchens o karlheinz deschner e capire quanto volevano bene queste persone alla chiesa e allora quanto possono essere validi i loro commenti sulla fede e sulle persone vicine a Dio….e come se si prendesse sul serio un commento di un nazista sugli ebrei…..per chi ha fede non deve farsi sbilanciare da queste scemenze.

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Roberto D.
9 giugno 2015 alle 23:19

A proposito di scemenze … scusa Mattia ma che significa “persone vicine a Dio”? Quale dio? Manitù? Visnù? Odino?
 E per “chiesa” cosa intendi: la luterana, l’anglicana, la battista, la cattolica,
 l’ortodossa, quella dei seguaci di Geova?
 E quanto vicine a questo dio? due centimetri, un metro, un chilometro?

Così tanto per sapere come regolarmi , non vorrei offendere
 la divinità di qualcuno o una persona molta vicina al suo dio prima di rispondere.
 Così se per esempio scrivi Odino vado su Wikypedia e mi informo
Attendo caro Mattia
Roberto

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Giulia
9 giugno 2015 alle 21:02

Peccato l’articolo sembrava interessante, poi inciampate su Basaglia e qui vi scontrate con la verità quella “vera”, quella di prima mano e perdete credibilità su tutto, diventate teorici del complotto alla stregua di chi parla delle scie chimiche (a proposito per voi sono verità anche quelle?). Perchè se Madre Teresa era lontana e inconoscibile e quindi avremmo dovuto fidarci delle vostre fonti e di chi dice di aver conosciuto i suoi luoghi, Basaglia no, era vicino e raggiungibile e non è poi così difficile o improbabile parlare con qualcuno che lo ha conosciuto o ha addirittura lavorato o lottato con lui. Sarà che ho frequentato Gorizia, sarà la mia estrazione politica, ma a me è capitato più volte e con persone sulla cui affidabilità e onestà intellettuale, a differenza di quanto posso fare con voi, potrei mettere la mano sul fuoco e da tutti, assieme a qualche critica (ma chi ne è esente?), ho raccolto attestati di stima e racconti accorati e appassionati di chi ha creduto fermamente in qualcosa ed è riuscito non solo a cambiare, ma oggettivamente a migliorare la società è la vita di qualcuno.

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Dalla Redazione
9 giugno 2015 alle 23:01

su Basaglia abbiamo abbondantemente risposto
 vedi altri commenti
Ci autocitiamo: su Basaglia c’è un articolo
 che potrebbe interessarla http://www.igiornielenotti.it/?p=27446
Giulia D.B. (per la Redazione di G&N)

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Giulia
9 giugno 2015 alle 21:03

Tra l’altro che credibilità potete avere se per difendere le vostre tesi vi autocitate come fonte? Non sembra anche a voi un tantino ridicolo?

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Dalla Redazione
9 giugno 2015 alle 22:59

ci autocitiamo ?????
G.D.B. (per la Redazione di G&N)

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giusy
9 giugno 2015 alle 21:06

Sono basita… Non ci credo… ho sempre considerato Madre Teresa di Calcutta il vero “Papa” per i Cristiani… per la sua umiltà… io non sono cattolica e non credo in Dio. Ma questa donna straordinaria, semplice, senza circondarsi di lussi e comodità… com’è possibile, come dice lei, che aveva conti all’ estero? Non ho mai veduto questa donna MAI , DAVVERO circondarsi di cose o fare cose da poter pensare che fosse ricca… Ha sempre fatto una vita “povera”… come lo spiega questo? A che pro? …

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Dalla Redazione
9 giugno 2015 alle 23:06

Giusy, non si preoccupi, dieci anni fa quando iniziai a leggere le critiche
 su questa donna ebbi la sua identica reazione.
 Per fortuna non mi sono spaventata non ho chiuso gli occhi spaventata
 e ho continuato a cercare, e questi sono i risultati

G.D.B. ( per la redazione di G&N)

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Alessandro
10 giugno 2015 alle 12:09

Patrizia, madre Teresa di Calcutta non ha mai fatto una vita di povertà.
 Passava il tempo tra salotti di potenti e ospitate in tv, girava il mondo per mostrare a tutti la sua opera. Riceveva offerte e donazioni dai ricconi e dai dittatori bisognosi del “perdono cristiano”, rimpinzando per bene i suoi conti. Ha costruito centinaia di conventi. Aveva un volo di prima classe prenotato >a vita< con le India Airlines e, quando è arrivato per lei il momento di morire soffrendo "baciata da Gesù", ha deciso che dei baci di Gesù e della sofferenza che tanto avvicina a dio non se ne faceva un bel nulla ed è andata a farsi curare in un lussuoso ospedale americano. Io non ci vedo molta povertà in una vita così..scendere ogni tanto tra i poveracci e trasformarli in martiri per la tua causa personale mi sa di molte cose ma non di vita di povertà.

Rispondi
ma perche’ questi crimini non sono stati denunciati nel momento venivano scoperti?
 nel frattempo le persone morivano e lei di sicuro non e’ morta come i suoi ospiti!
 davvero non capisco..

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Dalla Redazione
10 giugno 2015 alle 06:21

Patrizia, perché in Libia venivano assassinate centinaia di persone dall’amico di Berlusconi Gheddafi e nessuno lo denunciava?
 Perché ciò che è successo in Rwanda nel 1999 ( un milione d morti)a causa e con il contributo della chiesa cattolica nessuno lo ha denunciato?
 Fai bene a chiederti il perché . Noi cerchiamo di dare conoscenza denunciando questi crimini taciuti o minimizzati dall’informazione mediatica italiana che nasconde ad esempio cose orribili come questa http://www.igiornielenotti.it/?p=23759.

Per ciò che facciamo spesso siamo denunciati o costretti a censurare e ogni giorno abbiamo tra i nostri lettori un ospite di riguardo : l’intelligence del Vaticano. Fatti un giro sul nostro sito nel box dedicato alle omissioni giornalistiche http://www.igiornielenotti.it/?cat=1296 e poi verifica naturalmente
Giulia D.B. (per la Redazione di G&N)

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Nellina
10 giugno 2015 alle 20:27

io credo nell’amore di Qualcuno che sta lassù ma ho seri dubbi su molti santi e beati o solo buoni cristiani. chi li ha dichiarati tali? altri uomini che li hanno giudicati in base alle loro credenze e opinioni. La chiesa è una grande potenza economica, non dimentichiamolo, molto si sacrifica e si è sacrificato per portare avanti la parola d’amore di Cristo fino ai giorni nostri, parola d’amore supportata da tante brutture. Io penso che sia questa la giustificazione che si è sempre data, La chiesa non ha il coraggio di condannare neanche i preti pedofili figuriamoci una persona che è riuscita a circondarsi di tanto lustro. C’è una frase nel Vangelo che mi fa rabbrividire ” In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.” Forse è questa frase che apre e chiude i cordoni del possibile e impossibile che i seguaci di Cristo, con il potere dato agli Apostoli prima e ai papi, cardinali, vescovi e sacerdoti nel succedersi dei tempi, hanno agito e continuano ad agire, giustificando atrocità inaudite in nome di un povero Cristo che con la mia misera mente di piccolo essere vivente non potrei mai pensare volesse ciò, se no che razza di amore di Fratello e Padre sarebbe?

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Yuri Macrino
11 giugno 2015 alle 05:09

Ho letto con interesse e attenzione, quanto descritto in questo articolo. Non ho elementi per contestarne o avvalorarne la tesi, sono comunque convinto che si confonda il limite scientifico e culturale di madre Teresa con una sua consapevole malafede.
 Solo negli anni 2000 nel nostro progredito e opulento paese, l’Italia, è cominciata la realtà degli Hospice strutture che forniscono cure mediche, finalizzate al contenimento del dolore, per i pazienti terminali,e fra molte difficoltà. Immaginiamo cosa poteva essere la Calcutta dei primi anni di madre Teresa!! per non parlare dei disagi economici, dell’arretratezza scientifica e delle dinamiche religiose di allora. Poi madre Teresa essendo una di noi, avrà avuto le sue debolezze, i suoi difetti e commesso errori, ma è innegabile che abbia donato la sua intera vita al prossimo.
 Ogni persona puó essere descritta in maniera duplice, ma solo sommando il male e il bene che è in ognuno di noi e osservando ció che prevale, che possiamo giungere ad una serena visione d’insieme.
 Questa è la mia opinione… Saluti

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Dalla Redazione
11 giugno 2015 alle 06:55

Caro Yuri Macrino la ringrazio per i toni usati nel suo commento.
 Ormai ci stavamo abituando alla cacofonia di molti commenti,
 alcuni dei quali censurati, e questo suo intervento ci appare come una sinfonia.
 Detto questo non me la sento però di giustificare Anjeza Gonxhe Bojaxhiu,
 né tantomeno il can-can mediatico che ne ha decretato la fortuna.
 Certamente è vero, come dice lei che soprattutto all’inizio ha lavorato
 in condizioni estreme, ma vorrei ricordare che la penicillina è in circolazione
 sin dagli anni ’50 del secolo scorso.
 Quindi non si tratta di cure mediche finalizzate “al contenimento del dolore,
 per i pazienti terminali” ma della volontà di creare dei “moritori” ,
vale a dire dei luoghi in cui non si cura non per problemi materiali
 ma per intenzionalità religiose che potrei sintetizzare in questo
 modo: chi soffre va in cielo. Lei lo ripeteva continuamente.

La Bojaxhiu, a meno che non la si voglia pensare come una demente,
 non agiva in quel modo perché aveva “limiti scientifici e culturali” che le
 impedissero alternative scientifiche. Lo faceva perché pensava
 che fosse giusto così. Perché lo faceva? Perché aveva una visione distorta
 della realtà umana che pensava con il caratteristico modo duale che è
 proprio del cristianesimo e di molte altre religioni: il corpo è sede del male e
 la prigione dell’anima che essendo infusa da dio è il bene.
 Basta liberarla dal corpo e il gioco è fatto. Pazzia?
 Si una pazzia che dura da millenni.
 Non esiste il bene e il male, esistono persone che realizzano la fusione,
 un po’ come dice lei, tra realtà materiale e energia vitale ricreando continuamente
 ciò che accade alla nascita (energia/luce + materia/biologia del corpo = pensiero)
 e persone che hanno perduto, a volte anche completamente, la fusione
 originaria mente-corpo.
 Poi per tutta la vita cercano – legittimati dalle religioni che sono l’effetto
 non la causa di un pensiero malato d’alienazione religiosa – di imporre
 culturalmente la scissione mente corpo come natura umana perversa.
 Il famoso peccato originale.
 Ma è un discorso lunghissimo … graze Yuri Macrino
Giulia D.B(per la Redazione di G&N)

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Cristina
11 giugno 2015 alle 20:36

l’ennesima truffa… ennesimo massacro all’uomo. le religioni uccidono.sono nate x uccidere senza essere condannati… è la truffa della nostra era.schifo..schifo!

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Antonio
11 giugno 2015 alle 21:56

Credo che il problema fondamentale del suo, a mio e solo mio parere, strampalato paragone, sia nel fatto che lei vede la malattia mentale come qualcosa di guaribile, paragonandola alla guarigione fisica negata negli ospedali indiani gestiti da madre teresa,
 E qui la cito: “Io penso che la malattia mentale essendo una malattia si possa curare. Per farlo però serve scoprire la patogenesi della malattia, serve scoprire una cura e servono medici che sappiamo curare seguendo una teoria medica.” (quindi tutta una sua teoria, priva di riscontri o fondamenti scientifici)
 Peccato però che nelle malattie mentali è quasi impossibile scoprire la patogenesi, che cambia da soggetto a soggetto potendo essere ereditaria, ambientale ecc.ecc. A oggi non conosco risultati dovuti al metodo da lei citato, ma sicuramente mi illuminerà con una delle sue fonti.
 Detto ciò ho apprezzato l’articolo su madre teresa e la citazione delle fonti molto dettagliata, peccato solo per quel paragone. Capita a tutti di sbagliare e a volte ammettere un proprio errore è segno di spirito autocritico, sempre meglio che trincerarsi dietro una saccente arroganza che ho ritrovato in molte sue risposte.
 Oppure secondo lei si può guarire da malattie mentali tipo l’autismo? magari grazie a una pillola creata appositamente in laboratorio.
 Siamo noi che li definiamo malati mentali, magari per loro siamo noi quelli da curare…

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Dalla Redazione
12 giugno 2015 alle 04:55

Vede Antonio il mio modo di argomentare, che lei definisce arrogante, è solo conoscenza e coerenza. La mia fonte per quanto riguarda la psichiatria, ovvero la cura delle malattie mentali propriamente dette, (l’autismo non è malattia mentale – un cerebropatico non è un malato di mente) si basa soprattutto sulla scoperta, ormai quarantennale, della patogenesi e della cura della malattia mentale dello psichiatra Massimo Fagioli. La sua “Teoria della nascita” è illustrata in una decina di volumi pubblicati da L’Asino d’Oro Editore. Il suo primo libro “Istinto di morte e conoscenza” è stato tradotto e pubblicato in Germania e le sue opere hanno varcato da anni l’Oceano e stanno sugli scaffali delle più grandi biblioteche americane. La mia frase da lei citata si basa sulla mia trentennale frequentazione della sua teoria. Se lei clicca sul Tag “Massimo Fagioli” situato sulla destra del nostro blog troverà molte informazioni : per esempio alcuni psichiatri ci hanno rilasciato interviste su temi specifici quali la pedofilia, il suicidio, il parricidio ecc. Inoltre alcune sue scoperte come la “pulsione di annullamento” sono indispensabili per comprendere la genesi di fenomeni apparentemente assurdi quali la shoah, il genocidio argentino ecc. . La diffusione della sua teoria diviene ogni giorno prassi di cura in decine di studi psichiatrici e nelle istituzioni pubbliche quali i CIM ecc.. Esiste da 23 anni una rivista trimestrale “Il sogno della farfalla” in cui la teoria della nascita viene utilizzata da eminenti psicologi e psichiatri che raccontano casi clinici o per smascherare falsi culturali di vario genere. Esistono decine di filmati in cui il Prof. Fagioli illustra la sua teoria e le sue scoperte scientifiche in continuo divenire. Le sue intuizioni sulle genesi organica del pensiero sono state negli ultimi anni verificate e confermate da neonatologi e fisici. La sua formula è semplice quanto quella di Einstein : Energia/luce + materia organica/cervello = pensiero.
 E per finire lo psichiatra dal 1976 porta avanti una ricerca originalissima, molto conosciuta dai media, chiamata “analisi collettiva” e da quasi 10 anni ogni settimana i suoi articoli appaiono sul settimanale Left

Spero di essere stato esauriente.

G.C.Z. (per la Redazione di G&N)

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Isa
11 giugno 2015 alle 22:02

Bell’articolo. Mi e’ piaciuto davvero tanto. Complimenti.

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Marpa
12 giugno 2015 alle 05:04

Crociati, assassini, bugiardi, sfruttatori, incoerenti… cristianesimo dei cristiani… fanatismo su un’invenzione costantiniana.
 La Coscienza e l’Amore non ha Santi o Bandiere… non ha Religioni o Caste.
 Come agisse quella donna ora poco conta, agire ora col proprio Cuore è fondamentale.

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Filippo
12 giugno 2015 alle 14:08

Buon pomeriggio,
 sono grato ai giornalisti per aver fatto luce con coraggio su certi “fenomeni” che hanno dato è continuano a dar luogo a “credenze” di ogni tipo. Il vero compito del giornalista è quello onorato e forse privilegiato di “informare” il pubblico con dovizia di fonti storiche e fattuali: ciò che sta praticamente scomparendo per via del capitalismo nel senso più bieco del termine, senza voler scendere in dietrologie scarne. Ringrazio anche i vari commentatori che in vario modo più o meno offensivo o più o meno di valore hanno stimolato una discussione foriera di riflessioni per tutti. Certo è che il ludibrio o l’offesa gratuita non merita spazio da nessuna parte. Mi limito a qualche breve considerazione frutto della mia esperienza di uomo di legge che ha fatto anche un percorso di conoscenza, anche sofferto se vogliamo. Ebbene, alla fine dei miei vari percorsi, dalla filosofia al Vedanta, dalla meditazione all’approccio alla psichiatria, ciò che ho riscontrato è che dove il pensiero non arriva subentra la fede. Concordo con la redazione che il pensiero sia frutto di fusione tra energia e materia, ciò che il Buddismo rinviene nel “principio universale di vitalità” che governa il cosmo, con ciò non voglio dire che il Buddismo sia in assoluto la fonte del tutto ma semplicemente ciò che più si avvicina all’idea di pensiero cognitivo e creativo che più mi soddisfa. Quanto alla fede, spuria da credenze simboliche e/o religiose, essa credo sommessamente consista in credere fermamente in qualcosa, che comunque vada avverrà per come deve accadere. È difficile dire se sia “a monte” o sia frutto di un pensiero, piuttosto credo che il pensiero sia il veicolo di accesso a qualcosa che già esiste dentro l’uomo. La storia delle religioni ha insegnato, purtroppo, che ancorché pregnante e buono il messaggio, esso è stato distorto e piegato ai loschi scopi di potere e controllo delle menti. Per millenni. Non voler accettare questo significa abiurare il “pensiero” e il discernimento che ne consegue. Quindi il lavoro di riscoperta dei fatti che sono realmente occorsi intorno a certe figure osannate dal grande pubblico è non solo doveroso ma anche prezioso, perché restituisce valore al pensiero umano e all’intelligenza che governa non solo l’uomo se la usa ma anche l’intero cosmo, come principio cardine e di vita. Perdonatemi le digressioni, spero di aver dato un contributo. F

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Paolo
12 giugno 2015 alle 19:49

Ma ancora si dà credito agli stupidissimi libri sulla storia “criminale” del cristianesimo?

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Dalla Redazione
12 giugno 2015 alle 20:01

si
giulia d. b. (per la Redazione di G&N)

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Francesca Sansone
13 giugno 2015 alle 15:25

Non so cosa a Calcutta sia e non sia successo.
 Se quello che è stato scritto e detto fosse vero, e non ho ragioni per credere che non lo sia, la santità e la bontà di questa famosa donna sarebbero solo leggenda, e come tale apprezzabile in termini di letteratura popolare.
 Ho sentito che i processi sui pedofili verranno tutti portati in Vaticano (non affidati ai giudici dei territori di competenza), ci sono molti santi nel calendario la cui fama è stata raggiunta grazie alla sofferenza di altri, teresa di Calcutta sarebbe una delle tante.
 Magari il Nobel assegnatole mi dà un po’ più fastidio.
 Comunque su di lei avevo avuto forti dubbi fin da quando, tantissimi anni fa, sentii qualcuno raccontare che non accoglieva donne in gravidanza bisognose di aiuto se non si dichiaravano cristiane, non ho mai saputo se fosse o no vero, ma ho pensato che se fosse stato vero tutta quella fama era solo un’impostura.
Comunque grazie per l’articolo che mi permetterà di cercare altre informazioni

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Dalla Redazione
13 giugno 2015 alle 16:14

Grazie a te Francesca per il tuo commento. Vedo che sei ben informata di ciò che succede in Vaticano sul tema della pedofilia. Questa notizia data dai media non è stata da nessuno commentata nel modo in cui hai fatto tu. Come nessuno ha pubblicato le nuove Linee guida sui clerici che abusano i minori del Vaticano. Se vuoi puoi leggere qui http://www.igiornielenotti.it/?p=1747

Questo significa alterare la verità. E questo il carrozzone mediatico lo fa sempre che si tratti di pedofilia ecclesiastica, che si tratti di “eroi culturali”, che si tratti di politica, che si tratti di storia, e soprattutto che si parli di economia. Purtroppo pochi hanno come te strumenti intellettuali capaci interpretare la realtà. Un fatto è un fatto ma quando lo si racconta, anche se non si mente spudoratamente, gli si può dare un’interpretazione scientemente falsa.

Noi siamo in trincea e lottiamo ogni giorno con il nostro “Diario polifonico” contro la menzogna … e, visto che ci vedi bene, se vuoi e se te la senti di scrivere su un fatto , che vedi interpretato falsamente, prova a farlo e a mandarlo a noi o ad altri siti che non nascondono la verità , poi ti sentirai meglio …
 –
Grazie ancora
 Giulia D.B. (per la redazione di G&N) igiornielenotti@yahoo.it

Da Salvo a Lillo; da Lillo a voi.

 Questa me la gira da Lima il fratello del sindaco ed io ve la giro tale e quale a voi. O meglio, quasi. Ve la rigiro perché la condivido al mille per cento. Anche quello che manco ho letto, come l'intreccio a botta e risposta. Io non leggo perché mi annoio, preferisco scrivere. Voi invece preferite leggere anziché scrivere e il cerchio quindi si chiude salvificamente. Per voi, io sono di già SALVO. Ma a Salvo direi, guarda che anche a Racalmuto vigendo la dittatura del silenzio di questo sindaco hanno intruppato una sera migliaia di negretti nel novello stadio sportivo che sta a Racalmuto ma dicono che è della provincia (che non c'è più) anzi del CONI che c'è e non solo per il sorbetto di limone. Li vidi ammassati quei negretti come un alveare umano sciamante sotto scoperte pelli nere. Mi cacciarono via subito dal campo sportivo.
 
Il primo giorno della sindacatura il novello primo cittadino venne immediatamente sequestrato da quelle cooperative non profit (e chi ci crede?) che gestiscono questi lagher della novella generosità post sinistra. Volevano subito gli arretrati. Ne scrissi (con ironia). Venni aggredito da tal Manuel Romano che come subito scoprii doveva tirare la cordata della benevolenza al suo diletto genitore.

Lo stadio quindi fu chiuso per questioni di salute pubblica. Scrissi che ben trenta casi di scabbia si erano verificati a Favara (notizia passatami furtivamente dai miei tanti informatori segreti). Un personaggio racalmutese già operatore di saggezza amministrativa al Comune di Racalmuto mi ebbe persino a minacciare come propagatore di notizie false e tendenziose.

Ma all'l'improvviso per ordine prefettizio - dicono - lo stadio fu riaperto per accogliere in via del tutto eccezionale un migliaio di negretti migranti. Stavolta invero non dormirono in quel ghetto della postdemocrazia. Si sparpagliarono per il paese. Educatamente, in ammirevole disciplina. Li abbiamo visto tutti, tutti inteneriti abbiamo dato quel che potevamo. Acqua, biscotti. Io anche un obolo. Ed ho stretto loro la mano pur sapendo che mi potevano infettare e passarmi se non l'ebola almeno la scabbia. Sia come sia quel migliaio di negretti aspettò il proprio turno e piano piano sparirono. Quale organizzazione criminale li prese e li portò a domicilio sicuramente non gratis? E i carabinieri fecero il loro giro di perlustrazione e non si accorsero di nulla. Solo che invero i carabinieri di Racalmuto sembrano impiegati delle poste sovietiche. Alle venti di sera finisce il servizio. Si rintanano nella loro caserma presa in affitto a alto costo e nun dunanu cchiu cuntu a nuddu. Esperienza personale.

Gridai: se per i bambini di Racalmuto quello stabilimento sportivo non era per il momento igienico lo diveniva igienico per i negretti, se lo ordina il prefetto? Come al solito nessuno mi rispose.

Aspettai un qualche tempo e feci finta che la notizia - replicandola - fosse attuale. Apriticielo! Un giovanottone parente dei miei parenti mi aggredì a male parole dicendo che lui non era un irresponsable e che aveva la certificazione - non so di chi - che la palestra dei Falcone e Borsellino era igienicamente perfetta e quindi lui poteva riprendere a guadagnare qualcosa facendo l'allenatore di certi "pulcini"  ( mi pare che così li chiamano nel gergo sportivo). Il novello Sindaco mai mi ha dato un cenno, magari per dirmi che mi querelava. -

I giorni e le notti
Diario Polifonico


“Credere: è un sentimento piuttosto che un pensiero che si veste di un credo che sembra pensiero ma è sordo e cieco ad ogni ragione e percezione” Massimo Fagioli.Left, n. 48, 8 dicembre 2006.

Il lato oscuro di Madre Teresa di Calcutta la “santassassina” – VIDEO
  65 commenti

  9 aprile 2015 04:06


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“Nell’ospedale di Madre Teresa a  Calcutta, di fatto, varcate quelle mura la gente moriva senza cure mediche e medicine.”
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Ormai è noto a tutti che troppo spesso, l’aggettivo umanitario, viene usato per nascondere nefandezze e disumanità.
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“Umanitari”  sono persino le espulsioni dei Rom che servono solo a far vincere le elezioni ai partiti di destra e di sinistra; non dimentichiamo che, come scrisse Hannah Arendt nel suo La banalità del male, la tragedia della shoah iniziò proprio con le espulsioni degli ebrei, per poi, immediatamente dopo, trasformarsi nella tragedia umana che ben conosciamo. Il nazista Eichmann, giustiziato in Israele nel 1961, l’organizzatore di queste espulsioni, divenne in seguito l’organizzatore della soluzione finale ovvero dei viaggi della morte di milioni di ebrei verso i forni crematori.
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“Umanitari” sono anche i campi profughi sparsi per l’africa, i cosiddetti  humanitarial spaces che servono solo ad arricchire dirigenti e amministratori senza scrupoli delle ONG, i quali fanno ammassare, come animali, e senza nessuna protezione, migliaia di persone spendendo un quarto del denaro messo a loro disposizione dai vari governi occidentali, e sottraendone i tre quarti che vanno a finire in parte nelle tasche dei “responsabili” che gestiscono queste organizzazioni “umanitarie” e in parte nelle borse dei ras locali.

“Umanitari” sono anche i campi profughi italiani gestiti anche da centri vicini a Cl di qui si sta occupando l’inchiesta su Mafia capitale. Ecc. ecc.. Frase aggiunta il 12 giugno 2015
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Per quanto riguarda il Vaticano, non dimentichiamo che il denaro che “con tanto amore” viene dato alle loro organizzazioni “umanitarie”, è preso dalle tasche degli italiani i quali, volenti o nolenti, versano l’8 per mille, o una parte di esso alla chiesa cattolica.
Sicuramente molte persone sono in buona fede quando affermano che Madre Teresa ha dedicato tutta la sua vita all’India e lo ha fatto per aiutare le popolazioni indiane, ma la verità, su questa persona che la chiesa di Roma ha fatto santa, è molto diversa da ciò che ci viene propinato quotidianamente con la dottrina mediatica.
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Linda Polman giornalista olandese, nel suo libro inchiesta L’industria della solidarietà, denuncia molte Ong cattoliche che usano il ricatto religioso: cibo in cambio di abiura di proprie convinzioni religiose e conversione al cattolicesimo. Fra questi “aiuti umanitari” spicca il caso della cosiddetta Madre Teresa di Calcutta. Scrive la Polman: «Ero a Calcutta quando era ancora viva e gestiva un ospedale. Circondato da mura altissime, era il terrore per i bambini che si sentivano dire: guarda che se non stai buono viene Madre Teresa e ti porta via. Di fatto, denuncia la giornalista, varcate quelle mura la gente moriva senza cure mediche e medicine. ( …) I finanziamenti che riceveva in cifre ingenti non li spendeva per l’ospedale ma li accumulava sul proprio conto».

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 Oltre alla Polman altri giornalisti hanno denunciato questa ennesima menzogna giornalistica indotta dalle veline vaticanensi. Ad esempio Cristopher Hitchens, La posizione della missionaria; Alan Drew Nel giardino d’acqua. Sui pochi giornali italiani che denunciarono questa tragedia umana è scesa una cappa di silenzio assordante.
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In verità, dal suo punto di vista, Madre Teresa non ha fatto altro che aderire all’assunto dottrinario cristiano: la Chiesa cattolica predica da circa 1600 anni, Agostino da Ippona docet, che tutto è inscritto da sempre in mente dei , e quindi cercare di curare è un atto di insubordinazione a ciò che il dio cristiano ha già deciso nella notte dei tempi. E dato che, sempre secondo la dottrina cristiana, la vita transeunte è morte e la morte è la vera vita, eterna, aiutare a morire i bambini indiani facendogli iniezioni con aghi infetti, fa parte dell’amore cristiano … no, non l’amore verso gli esseri umani, che c’entra, no, si intende unicamente l’amore verso il loro dio.
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A quelle persone che, in “buona fede”, credono nella santità di questa donna però consiglierei di fare una ricerca su questi crimini che vengono perpetuati nelle varie Chiese cristiane, leggendo magari Storia criminale del Cristianesimo di Karlheinz Deshner. Poi se uno vuole continuare a credere anziché pensare, se vuole fare di ciò che non è, ciò che è, bèh … francamente …
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Ci sono testimonianze di fotoreporter che hanno visto “l’ospedale” di Madre Teresa. Queste persone hanno visto documentato cose terribili: «l’ospedale è un hangar con lettini messi in fila sui quali giacciono larve umane in attesa di morire, senza cure, senza assistenza, nella totale indifferenza, le suore a volte passano per fare iniezioni e usano la stessa siringa per diverse persone, i pochi servizi igienici sono latrine sporche. Madre Teresa diceva che il dolore unisce a Dio però quando stava male si curava in un lussuoso ospedale americano e i fondi che raggranellava durante i suoi viaggi promozionali servivano per fondare conventi per le sue suore che si occupano solo di convertire al cristianesimo e non per assistere ammalati e bambini». Scriveva S. Sollima, un reporter del The Guardian, in un commento su AgoraVox.
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Anche Christopher Hitchens nelle prime righe del suo libro La posizione della missionaria narra un fatto raccapricciante, documentato nel suo documentario per ‘Channel 4’. Il documento mostra Madre Teresa che dice a un moribondo «Stai soffrendo come Cristo in croce, di sicuro Gesù ti sta baciando! », e lui che risponde «Per favore digli di smettere di baciarmi ». Questo fatto, che se non fosse per la drammatica verità potrebbe sembrare uno sketch comico, è emblematico perché descrive meglio di ogni altro la vera natura di Madre Teresa di Calcutta della quale, secondo quanto scrisse tempo fa il ‘giornalista’ Francesco Longo, non si deve assolutamente parlare male per non turbare le menti a mollo nell’idolatria per questa donna che aveva tra i suoi sostenitori il dittatore haitiano Baby Doc e che era da molti considerata, (come si può vedere nel video allegato) alla stessa stregua di una pericolosa criminale.


 Anjeza Gonxhe Bojaxhiu, in arte Madre Teresa di Calcutta in nome delle credenze cristiane sulla redenzione dei peccati attraverso il dolore fisico, lasciva morire senza cure i malcapitati che entravano nei suoi lazzaretti. Lazzaretti che i media compiacenti descrivevano come ospedali di alto livello. Dire, come hanno scritto alcuni giornali, che, Madre Teresa di Calcutta era «poco incline al trattamento del dolore» è un eufemismo. Come è una menzogna parlare di ospedali a meno che non si intendano nell’antica accezione medievale: ricoveri.
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La suora albanese, premio Nobel per la pace nel 1979, come si può vedere nel video, non ha mai aperto un vero ospedale, nel senso che, anche lì, come in molti centri psichiatrici italiani dove vige l’ideologia basagliana, i malati non venivano curati ma ci si ‘prendeva cura di loro’ nel senso che venivano considerati, tutti, come malati terminali. La missione della missionaria era quella di spedire più in fretta possibile le anime dei malcapitati, che entravano nella sua orbita, nel regno dei cieli dopo essersi purificati attraverso il dolore che la suora procurava loro con un eccezionale zelo religioso.
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G.C.Z.
12 dicembre 2012 
(Questo articolo, poi modificato e ampliato, è apparso per la prima volta su AgoràVox il  10 settembre 2010)
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da Brucia Babilonia

Le autorevoli riviste “The Lancer” e “British Medial Journal” hanno criticato pesantemente i «metodi da campo di concentramento praticati nell’ospizio». Ai moribondi non veniva fornito alcun trattamento per lenire il dolore. Questi venivano costipati in brandine sudicie, privati di ogni comfort. «Gli ospiti della casa di Madre Teresa erano in balia di suore sprovviste di competenza medica, incapaci di afre diagnosi e di rispettare le più elementari precauzioni igieniche. Alcuni medici che hanno visitato la struttura, come il dottor Robin Fox, hanno riferito di aghi di siringa usati e riusati su diversi pazienti, sulla cattiva qualità di cure e di cibo», ha scritto il “British Medial Journal”. «Tra i malati incurabili finivano spesso anche poveracci, che sarebbero potuti guarire con le cure appropriate, ma che finivano anche loro per morire a causa delle infezioni e dell’inedia», ha aggiunto “The Lancer”.
Perché con le donazioni Madre Teresa non ha costruito un vero e proprio ospedale, con letti, medici e attrezzature? Le azioni gratuite, come il trasferimento di malati in altre strutture più idonee, o le visite di parenti e amici, erano state proibite da Madre Teresa. La sua unica vocazione era quella di imporre la sua dottrina antimaterialista. «Se accetti la sofferenza e la offri a Dio, ti darà gioia. La sofferenza è un grande dono di Dio», amava ripetere. Lei si opponeva alle cure mediche. Credeva fermamente che l’unica cura per i malati fosse la fede nei miracoli di Dio. «Molti volontari che si sono recati a Calcutta sono tornati terribilmente disillusi da quell’angolo di mondo che è stato presentato a tutti come il regno dell’amore», ha scritto il giornalista d’inchiesta britannico Christopher Hitchens. Anche per questo motivo Madre Teresa non ha mai finanziato la costruzione di un solo ospedale. La sua opera di carità si limita ad aver fondato e diretto un piccolo ospizio per moribondi (quaranta posti letto): il Nirmal Hriday.

Da Left

Anjëzë Gonxhe Bojaxhiua, in arte Madre Teresa di Calcutta, aveva deciso di intendere in stretto senso etimologico la parola ospedale: “luogo dove alloggiano gli ospiti”. E lei accoglieva questi “ospiti” un po’ malandati nei suoi lazzaretti, in attesa che si decidessero una buona volta ad intraprendere la tappa finale verso la vita … eterna. Intanto si arricchiva con le donazioni dei soliti noti che avevano urgenza di scaricare coscienza e tasse. Left in edicola di questa settimana (n. 19 – 2015) ci rinfresca la memoria con un’intervista al giornalista Martín Caparrós firmata dalla ormai mitica Simona Maggiorelli:

Abbiamo parlato di uso politico della fame ma c’è anche un uso religioso. Nel suo libro lei denuncia la rassegnazione favorita, per esempio, dall’induismo e dalla religione cattolica.

La religione approfitta delle persone che soffrono la fame: la fede in qualche modo serve a sopportare la fame. La religione ti offre facilmente un rifugio, non aspetta altro. Nel libro cito una frase di Madre Teresa di Calcutta che da questo punto di vista mi sembra straordinariamente chiara: «È bellissimo vedere i poveri che accettano la loro sorte, che la subiscono come la passione di Gesù Cristo. La loro sofferenza è di grande aiuto per il mondo.» Lo ha ripetuto più volte. Ecco trovo veramente inaccettabile questo incoraggiamento alla rassegnazione. Restare poveri, morire di fame rassegnarsi è bene perché la ricompensa è nell’aldilà. Questo è ciò che la religione vorrebbe imporci di pensare.

Premio Nobel per la pace nel 1997, Madre Teresa riceveva finanziamenti milionari e ascolto internazionale, ma come denunciò Christopher Hitchens nel libro inchiesta La posizione della missionaria (Minimum Fax) teneva questi soldi in conti esteri privati. Nel suo libro lei racconta di aver visto il suo “moritorio” dove la gente poteva morire in modo ordinato…

Sono stato a Calcutta nel 1994, lei era molto famosa E anche se aveva già fondato molti conventi nel mondo, non aveva costruito nessun ospedale. Nel suo “quartier generale” non offriva alcuna attenzione medica alle persone malate che aveva raccolto per strada. Anzi nel suo “moritorio” le persone morivano di patologie per le quali da anni non si muore più.
E questo accadeva per la sua ideologia. Ciò che era importante per lei, era che tu morissi bene, non che tu vivessi bene. E questo è davvero spaventoso. Madre Teresa usava l’aura di santità che era riuscita a ottenere: i santi possono dire quello che vogliono, dove e quando vogliono. Usava quel biglietto da visita per portare avanti le sue campagne: in primis la lotta contro l’aborto e la contraccezione.
Nonostante tutto questo ricevette fiumi di premi, donazioni, sovvenzioni per le imprese religiose. E non rese mai pubblici i conti della sua impresa. Ma è più facile chiudere gli occhi. Tanta gente preferisce pensare che fosse tanto buona. Oggi accade qualcosa di analogo con papa Bergoglio, che per altro è assai più potente. Così l’ex cardinale peronista, (1) che appare “tanto buono”, cerca di risollevare un’istituzione in caduta libera.

Ultime notizie TGCOM 24 – 19 maggio 2015

Madre Teresa,canonizzazione lontana – Padre Lombardi: causa tuttora in corso

Non c’è ancora una data per la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta. Lo ha precisato padre Federico Lombardi, smentendo alcune indiscrezioni di stampa e precisando che “si tratta di ipotesi di lavoro, quindi non vi è da dare alcuna conferma ufficiale”. “La causa di Madre Teresa – prosegue – è tuttora in corso ed è quindi prematuro parlare di una data già stabilita per la canonizzazione”.





  ... sono anticlericale, Alienazione religiosa, Chiesa cattolica, Crimini cristianesimo, Cultura, Lettere, Religione, Teologia
  Adolf Eichmann, Baby Doc, Cristopher Hitchens, Hannah Arendt, Linda Polman, Madre Teresa di Calcutta, Spartaco Antigonos

“Homo sum, humani nihil a me alienum puto” «Nulla che sia umano mi è estraneo»). Publio Terenzio Afro. Il non umano lo combatto , è una condizione umana senza la quale non potrei più definirmi umano.
Max sono semplicemente un essere umano che vuole rimanere tale. Penso che qui non sono io il problema, semmai questa persona osannata da chi non vuole sapere la verità. Ma ora lei è morta e allora ora il problema sono coloro che invece di pensare la verità scelgono di credere alle menzogne. Viviamo tutti in questo mondo ma molti hanno scelto di percorrere la strada parallella e in discesa del non essere, del non pensare, del non volere sapere … io no. Ecco chi sono Max .
S
1 febbraio 2015 alle 11:47

Allora… a proposito del non essere, del non pensare e soprattutto del NON SAPERE: io su Madre Teresa non mi pronuncio perché penso di sapere troppo poco su questa figura e qualsiasi giudizio sarebbe troppo condizionato dal vissuto religioso/spirituale/morale di ognuno di noi (in un senso o nell’altro)… Una cosa però la so: chi è Basaglia, cosa ha fatto e perché. Non capisco perché tirarlo in causa in un articolo che parla della realtà di Calcutta, ma quello che scrive chi scrive dimostra che davvero non conosce chi sia stato quest’uomo. Non si può liquidare il lavoro di una vita con una frase raffazzonata, che pare costruita a bella posta per prestare il fianco ai peggiori fraintendimenti. Se tanto mi dà tanto a questo punto piuttosto che dar credito a un articolo in cui certi passaggi sono scritti a questo modo, penso che chi legge per formarsi un’idea corretta dovrebbe informarsi di prima mano sulle fonti che vengono citate.

1 febbraio 2015 alle 17:13

La frase “raffazzonata” sarebbe , :
“nel senso che, anche lì, come in molti centri psichiatrici italiani dove vige l’ideologia basagliana, i malati non venivano curati ma ci si ‘prendeva cura di loro’ nel senso che venivano considerati, tutti, come malati terminali.”
Ebbene vedo che lei non sa, o come per Anjeza Gonxhe Bojaxhiu, in arte Madre Teresa di Calcutta, preferisce non sapere, che Basaglia e i suoi epigoni, negano la malattia mentale. Basaglia – che appartiene alla filiera di pensiero esistenzialista che passa attraverso il pensiero del nazista Heidegger e di Binswanger – ha dichiarato più volte che il malato di mente non esiste, esiste solo un “modo di essere”. Di conseguenza non esiste cura per la guarigione ma solamente un “prendersi cura” della persona nel senso di assisterla nei bisogni materiali come faceva la suora con i malati che le capitavano sotto tiro. È questo il nesso, che lei Patrizia non ha compreso, tra il santo psichiatra italiano idolatrato dalla cultura e Anjeza Gonxhe Bojaxhiu, in arte Madre Teresa di Calcutta.
Poi lei è libera di credere ciò che vuole o, usando il pensiero, cercare la verità.
Cari saluti
2 febbraio 2015 alle 15:43

Vedo Paolo che si continua a non voler capire il nesso tra san Basaglia e quella santa donna. Se preferisci affidarti alla vulgata agiografica piuttosto che indagare fai pure. Ognuno decide che fare della propria mente. In questi ultimi quattro giorni questo articolo è stato letto 2756 volte da lettori sparsi in 22 paesi. Questo naturalmente significa che sono molte le persone che cercano la verità e non hanno santini né ideologie da salvaguardare. Se ti interessa puoi leggere questo articolo che cerca di spiegare il fenomeno delle pseudo identità costruite su immagini fasulle. http://www.igiornielenotti.it/?p=26219
9 giugno 2015 alle 20:16

il numerodi persone che hanno letto l’articolo,di per sé,non significa assolutamente nulla.Un sacco dipersone,molte di più di quelle che hanno letto questo articolo,leggono articoli sugli UFO o sulle scie kimike…e allora ?Io ho una pessima opinione su “madre ” Teresa,ma lo stile da imbonitori,da predicatori,con cui è scritto l’articolo,mi fa venire molti dubbi.Per non perlare del passaggio su Basaglia.Sul quale,professionalmente e scientificamente,si possono avere tante opinioni,ma il tono esposto nella citazione,e poi nelle risposte ai commenti,che trasuda astio da tutte le virgole, non sono certo segni di obbiettività e ponderatezza.
Dalla Redazione
9 giugno 2015 alle 23:36

su Basaglia abbiamo già risposto abbondantemente
 per saperne di più vedi su Google sotto la voce “I giorni e le notti Basaglia” o sul sito sotta la voce psichiatria
Patrizia
3 febbraio 2015 alle 13:53

Guardi, a me non interessa affatto (e mi sfugge completamente perché ad altri possa interessare) contribuire a replicare il solito cliché di Basaglia visto come il Padre Pio che liberò i matti da catene, camicie di forza, reti, grate, sbarre, degrado… Negando la malattia mentale. C’è chi ci vuol vedere (solo) quella cosa lì, c’é chi lo condanna come “quello che ha chiuso i manicomi senza pensare alle conseguenze”. Io penso che sia stato ben più e ben altro: il mio intervento era volto soprattutto a ricordare, e adesso a ribadire, perché pare ce ne sia proprio bisogno, che Gorizia e Calcutta sono davvero molto, troppo lontane. Non tanto e non solo come distanza geografica, ovviamente. Accostare l’assistenzialismo cattolico di una realtà-limite del “terzo mondo” (ammesso possa avere ancora un suo senso questa trita etichettatura) dove la filosofia vigente “potrebbe” essere quella del “che ti curo a fare? Sei più di là che di qua, tanto vale una spintarella, ecco la fine delle tue sofferenze, gioisci che tra poco sarai fra le braccia del Padre” accostare ciò con la filosofia basagliana a me sembra improprio, per non dire avventuroso, per non dire strampalato. Non è Basaglia “a negare la malattia mentale”, era ben consapevole della follia intesa come condizione umana. Esiste. Bisogna farci i conti. Il problema non è Basaglia, il problema sta casomai in una società che, se volesse dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia, invece incarica la psichiatria di tradurre la follia in malattia allo scopo di eliminarla (ed è qui che il manicomio trovava in Italia e ancora trova altrove la sua ragione d’essere). Perché le malattie si possono eliminare: almeno su questo saremo d’accordo, spero. La malattia implica il concetto di guarigione, il concetto di guarigione implica quello di cura. Se la cura c’è, per quanto è nelle mie possibilità debbo procurarmela e somministrarla. Ma se la cura NON c’è, perché hai a che fare con sindromi anziché malattie, quindi per definizione o non esiste o perlomeno diciamo che ancora non è stata scoperta, allora cosa fai? Contieni, limiti il disagio, tratti. Ti prendi cura, certo. Anziché dare una cosa che non puoi dare perché non hai in senso assoluto… E prendersi cura di qualcuno nel senso che intendeva Basaglia per fortuna non ha nulla a che vedere con un luogo di custodia in cui l’ideologia medica è un alibi per legalizzare una violenza di cui nessun organismo ha poi il controllo, dal momento che la delega fatta allo psichiatra è totale. Questo è ciò CONTRO cui si batteva Basaglia. E questo sì che assomiglia un po’ alla delega assoluta dei pazienti affidati alle “caritatevoli consorelle” della santa di cui tratta il suo articolo…
Che poi l’idolatria acritica non le piaccia, intendiamoci, lo posso ben capire, e in questo son con lei. Ma il fatto che Basaglia da qualcuno sia o sia stato idolatrato più o meno a torto o ragione non ne fa automaticamente un idolo da fare a pezzi. E nemmeno da accostare in parallelismi funambolici con persone e situazioni che con lui non hanno niente a che fare o a che vedere.
4 febbraio 2015 alle 01:07

Vedo che ancora non ci capiamo a fondo ma già si comincia perlomeno a ragionare. Il problema è che io penso che la malattia mentale essendo una malattia si possa curare. Per farlo però serve scoprire la patogenesi della malattia, serve scoprire una cura e servono medici che sappiamo curare seguendo una teoria medica. Tutto questo esiste da almeno 40anni. Legga la tetralogia dello psichiatra Massimo Fagioli su cui si basano le mie affermazioni. C’è anche una rivista di psichiatria e psicoterapia che approfondisce, da 24 anni, questi argomenti: “Il sogno della farfalla”.
Chi invece si fa accecare da Basaglia negando l’esistenza della malattia mentale ovviamente nega anche la cura, esattamente come faceva Madre Teresa di Calcutta. Entrambi Basaglia e la suora sono stati santificati dai media , io ho gettato da tempo dalla finestra idoli, santini , e immagini sacre , solo così si può fare ricerca sulla verità. Ma questo argomento è troppo importante per relegarlo nei commenti. Vale la pena renderlo pubblico con un articolo. Nel frattempo anche ieri 1652 persone sono state informate sulla vera essenza della “Santa” e su Basaglia. Senza dubbio molti di loro si daranno da fare per scoprire la verità. Perché una verità esiste …
S.P.


antonio
9 giugno 2015 alle 20:21

una verità esiste…e tu ne sei il depositario ! Ma per favore !

Dalla Redazione
9 giugno 2015 alle 23:33

elisabetta
10 giugno 2015 alle 09:33

la generalizzazione che lei fa parlando di “malattia mentale” la dice molto lunga sulla profondità della sua conoscenza in materia. Fortunatamente tutto il mondo della psichiatria si sta muovendo verso il non considerare più la follia come un grande contenitore di patologie che vanno trattate. La malattia mentale è la vita, e un basagliano non è uno che nega la malattia ma semplicemente che si accosta al sofferente psichico considerandolo sia come paziente ma soprattutto come persona. Questo oggi è dirsi basagliani, non è un modo per negare la scienza nè tantomeno evitare di chiamare i disturbi con il loro nome. Lo psichiatra dovrebbe sapere che ogni paziente è una storia a parte e che, purtroppo, non tutti possono essere curati nel senso che la medicina occidentale “miracolosa” vuole farci intendere. Siamo tutti malati terminali, dal momento in cui nasciamo, e tutti dobbiamo avere la possibilità che qualcuno si prenda cura di noi. Per prendersi cura di un malato mentale, di qualsiasi tipo, ci sono n+1 modi, dalla psicoterapia, ai farmaci, alla “contenzione”. Le sembrerà strano, ma studiando per diventare psichiatra e lavorando nelle cosiddette “comunità protette” mi è capitato di trovare pazienti che negano le proprie libertà e chiedono “di essere messi in un manicomio”, in maniera molto lucida proprio perchè si rendono conto di non avere la possibilità di affrontare il mondo così com’è. Ed è ovvio che noi non li metteremo in manicomio, ma cercheremo di proteggerli avendo il buon senso di capire che hanno esigenze particolari, che magari divergono dalla nostra idea di riabilitazione…
va beh, l’ho tediata abbastanza. Take home message: vietato generalizzare in un campo come quello della psichiatria, vietato applicare categorie, vietato non mettere in discussione tutto, sempre. Saluti.

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Dalla Redazione
10 giugno 2015 alle 12:44

Cara Elisabetta, il primo impulso sarebbe quello di risponderle per le rime.
 La prima frase, a mio parere tanto aspra da rasentare l’offesa personale,
 meriterebbe un risposta altrettanto pungente. Ma i rapporti sadomasochistici
 stile face book non appartengono al mio modo di rapportarmi agli sconosciuti
 e quindi, come diceva Totò, “desisto”.

È vero ciò che lei dice sulla strada intrapresa dalla psichiatria nel considerare
 le patologie psichiatriche come un normalità dell’esistenza. Basaglia, che era
 di formazione binswangheriana, pensava e scriveva, come il creatore della
 Dasein- Analiysis, che la malattia mentale è uno dei tanti modi di essere al mondo.
 Quindi la cura per questi signori, e forse anche per lei, non esiste.
 C’è solo un prendersi cristianamente cura di quello che lei generalizzando
 definisce, secondo i settami del DSM V, un “sofferente psichico”, ed io,
 sempre generalizzando, malato di mente. Perché è chiaro che se non si
 parla di malattia non si possa parlare di cura. Parlare di sofferenza
 psichica, in psichiatria, quella reale, significa parlare di niente.
 Io, quando ho un lutto, soffro psichicamente e proprio per questo
 non sono un malato mentale. Se mi morisse una persona cara e non
 soffrissi psichicamente sarei un anaffettivo e quindi un malato mentale.

Quindi, sempre generalizzando, d’accordo sul dato di realtà che il malato
 mentale sia in primo luogo una persona e che quindi vada trattata come tale,
 è il minimo sindacale, ma non sul fatto che lo si possa definire genericamente
 un “sofferente psichico”. Mi sembra un linguaggio che vuole scientemente
 eludere il problema della malattia mentale.
 Poi se il mainstream psichiatrico guidato dal DSM V , a sua volta guidato
 dalla case farmaceutiche va in un’altra direzione è un altro paio di maniche.
 Ognuno si prenda le proprie . Anche Renzi sta portando l’Italia in una
 direzione fallimentare guidato dalle lobby economiche ma questo non significa
 che vada nella direzione giusta.
 Detto questo veniamo ai punti veramente dolenti del suo discorso.
 Mi sarebbe molto piaciuto che lei si fosse espressa, almeno parzialmente,
 sui contenuti dell’articolo che parla della famigerata Teresa di Calcutta,
 che il mainstream mediatico esalta come una santa. Visto che non lo ha
 fatto mi permetto di interpretare, attraverso ciò che ha scritto, il suo credo.
 Come diceva il grade amico di Pinochet “se mi sbaglio mi corrigerete”.

 “Siamo tutti malati terminali, dal momento in cui nasciamo” è una frase,
 a mio giudizio illuminante perché definisce bene la sua percezione
 del malato sul quale proietta questa sua credenza, con forti sentori
 cristiano/heideggeriani. Sulla scorta di questa credenza, o se preferisce
 di questa ideologia, lei osserva il malato esattamente nel modo in cui lo
 scrutava Anjeza Gonxhe Bojaxhiu: come un malato terminale. Che sia un
 malato di mente cronico , un cerebropatico o un adolescente al suo
 primo esordio psicotico, per lei sono tutti malati terminali di cui
 prendersi amorevolmente cura, Si tratta solo di fare la buona crocerossina
 e portarli verso l’accettazione del loro stato di natura: siamo tutti
 malati terminali che si dibattono inutilmente per evitare la morte psichica c
 he invece è auspicabile in quanto pacifica l’essere, e lo prepara alla
 sola vita che ha veramente senso: la vita eterna.

Poi – forse turbata da rigurgiti di vita che rifiutano tali orrori filosofici
 che legittimano sia la Dasein- Analiysis, che si fonda sul pensiero nazista
 di Heidegger, sia il prendersi cura senza curare di marca cattolica
– alza il ditino inanellato dalle istituzioni a cui si genuflette,
 e dice vietato questo vietato quello.

È una fortuna che alla fine, in un ultimo spasimo vitale lei dica
“vietato non mettere in discussione tutto” . e questo le fa onore … appunto,
 perché non prova a mettere in discussione tutto. Io l’ho fatto trent’anni fa.
 Le assicuro che è un modo per uscire dalla “malattia terminale” che lei ha
 imposto a se stessa e quindi al mondo … provi a rileggersi Il mago di Oz ,
 è un ottimo manuale di psichiatria altro che il DSM V.

Grazie per il suo intervento

G.C.Z.
-
«La vita non è uno scherzo.
 Prendila sul serio
 ma sul serio a tal punto
 che a settant’anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
 non perché restino ai tuoi figli
 ma perché non crederai alla morte
 pur temendola,
 e la vita peserà di più sulla bilancia».
Nazim Hikmet

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Redazione
4 febbraio 2015 alle 16:54

Su Basaglia c’è ora un articolo che potrebbe interessarla http://www.igiornielenotti.it/?p=27446
La Redazione

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Andrew
3 febbraio 2015 alle 19:02

Ma tu credi di essere veramente qualcuno allora?! Per renderti un idea di quanto sia inutile e dannoso quello che hai scritto mi basta chiederti puoi dimostrare che prima di Basaglia e di madre Teresa malati e motibondi ricevessero cure piu’ adeguate di quelle che gli sono state riservate dopo che loro se ne sono interessati. E ancora, Basaglia e madre Teresa hanno sottratto questi malati a strutture piu’ idonee e attrezzate preposte a curarli, quali erano gli altri questi ulteriori enti o strutture? vorrei una risposta. Hai citato della biografia e questo certificherebbe le cose insulse che hai scritto? No perche’ esiste fior fiore di biografia che nega l’esistenza delle camere a gas per esempio. Chiunque puo’ fare un giro in internet e seppellirti di biografia che attesta il bene fatto all’umanita’ da madre teresa. Guarda che chi scrive non crede ai santi e non si sente offeso in qualche credo religioso. Solo che rimango sconvolto da tanta imbecillita’ che cerchi di vendere per conoscenza della verita’ . Al solito, sono gli occhi con cui guardi le cose che possono rivelarne la natura. In questo caso vale sempre quel vecchio monito che dice quando il saggio indica la luna lo stolto guarda il dito. Nel caso specifico lo stolto sei tu. E cio’ che hai scritto e’ veramente dannoso e inutile alla societa’ .p.s. L’8 x 1000 puoi decidere tu a chi devolverlo, no che volente o nolente va alla chiesa.

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Redazione
4 febbraio 2015 alle 01:16

Andrew : se credo di essere qualcuno? Si credo di essere un essere umano e come tale mi ribello a tutto ciò che è disumano … e non volere sapere è disumano. Offendere chi pubblica la verità è disumano. Quanto alle tasse che vanno alla chiesa è meglio che ti informi , ma non in parrocchia naturalmente , magari cerca alla UAAR. A proposito la prossima volta che insulti non verrai pubblicato quindi abbassare i toni per favore. Mandare a quel paese la gente è molto facile e lo so fare anch’io, ma non è lo stile scelto dalla redazione … sei fortunato Andrew!!!
S.A.
S.A.

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Redazione
4 febbraio 2015 alle 16:53

Su Basaglia c’è ora questo brillante articolo se vi interessa http://www.igiornielenotti.it/?p=27446
La Redazione

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antonio
9 giugno 2015 alle 20:25

amico,sono d’accordo praticamente su tutto quello che hai scritto.Solo nella conclusione l’hai fatta un pochino fuori dal vaso….Sull’8xmille hai toppato,non so se per partito preso o per mala informazione.Non c’è affatto libertà di scelta.

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Dalla Redazione
9 giugno 2015 alle 23:31

Amico nostro non abbiamo vasi e dagli altri commenti
 e non ci sembra che tu sia d’accordo su tutto ciò che sta scritto su questo articolo.
 Ma forse ti riferisci ad un’altro articolo ? Mi sembri un po’ confuso o ci sbagliamo?

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Andrew
3 febbraio 2015 alle 19:16

Ora perche’ la chiesa in qualche modo ha voluto speculare su qualcosa che era nato spontaneamente e che ha fatto solo del bene, hai trovato giusto coprire tutto quello che realmente c’e’ stato di buono e positivo. Io non ho parole, anzi visto che sei convinto di aver addirittura posto la prima pietra per rendere un servigio alla societa’, ho solo queste ” Ma vai a lavorare..” Se la gente fosse tutta come te sto mondo non durerebbe che un altra settimana

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federico
3 febbraio 2015 alle 21:38

Senta Lei, ma lo sa che é davvero straordinaria cotanta illuminazione in una persona SOLA? Sono colpito, mi creda eccellenza! Ma com’é certo e sicuro di ogni parola! Nessun dubbio, nessuna infinitesima ombra d’incertezza. Complimenti! In attesa che Lei voglia deliziarci anche con i segreti di fatima che nemmeno la madonna sa di aver svelato, le porgiamo timidamente i nostri rispettosi ringraziamenti per questa vera opera giornalistica! Deve sentirsi davvero realizzato, certo peró Lei é avvantaggiato, e si perché vive nella fortunata dimensione di chi sceglie la verità e arriva pure a saperla! Noi invece non vogliamo. Siamo tonti. Voglia scusare le nostre imperfezioni, logiche, storiche e spirituali.
Ps: Ottimo affare diventare giornalisti d’assalto votati al metodo della polemica qualunquista, specie se si tratta di argomentazioni non verificabili. Si perché le “opere” da Lei citate non sono certo prove di verità, e il loro gran numero dimostra solo il diffuso cattivo giornalismo.

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Redazione
4 febbraio 2015 alle 01:09

Caro Federico la scelta è sempre quella: credere o pensare , a lei la scelta.
Dalla Redazione : Giulia D.B.

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antonio
9 giugno 2015 alle 20:29

c’è anche l’opzione di credere e pensare.La tua pretesa di essere creduto/a è speculare a quella della chiesa,così com’è speculare l’atteggiamento evangelizzatore e demonizzatore.

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Dalla Redazione
9 giugno 2015 alle 23:27

non ti piace l’opzione credere o pensare, ma dovresti deciderti a scegliere
 lo diciamo per il tuo bene, caro Antonio

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Diletta
4 febbraio 2015 alle 09:26

Oltre a tutto questo, c’è il sospetto che le suorine abbiano alimentato ed alimentino il traffico di organi. Seppi da una giornalista che le suore accettavano di prendersi cura dei figli dei poveri a patto che uno dei bambini venisse ceduto loro, ufficialmente per essere iniziato alla vita mistica. Io non posso sapere se è vero, ma confesso che c’ho creduto, perché già conoscevo questi altri crimini

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Redazione
4 febbraio 2015 alle 09:58

Diletta, la storia del cristianesimo è una storia criminale. Questo perlomeno dall’Editto di Teodosio 380 che faceva del cristianesimo unica religione di stato e soprattutto dai successivi Decreti che vietavano altre religioni 391-392.
Per quanto riguarda il traffico di organi non ho mai letto nulla (mi documenterò) ma la cosa non mi meraviglierebbe dopo la scoperta in Irlanda di centinaia di cadaveri di neonati soppressi subito dopo la nascita in quanto figli del peccato. (Leggi questo articolo http://www.igiornielenotti.it/?p=23759 )
Invece le “suorine” sono senza dubbio implicate sia nel commercio di bambini spagnoli (dal 1939 al 1990) che venivano sottratti alle madri naturali e venduti a famiglie facoltose, sia nelle adozioni dei figli dei desaparecidos. L’avvocato spagnolo Enrique J. Villa Torres si è occupato per anni di questo crimine che vede implicati medici, ostetriche, infermiere e naturalmente suore e preti. Le sue denunce hanno fatto scandalo in Spagna ma queste notizie da noi non sono mai arrivate. I nostri informatori mediatici sono troppo occupati a glorificare Bergoglio!!!! (Leggi qui il “Dossier Bergoglio” http://www.igiornielenotti.it/?cat=1725 )
 In questi giorni è stato pubblicato in Italia un suo libro, “Storie Rubate. Un racconto commovente sulle adozioni false nella Spagna del XX secolo. Lo raccomandiamo a chi volesse apre definitivamente gli occhi sui crimini della Chiesa cattolica che continuano indisturbati basti pensare che Nelle Linee Guida della congregazione per la fede del maggio 2012 viene detto esplicitamente che i Vescovi non sono obbligati a denunciare i crimini di pedofilia (leggi qui http://www.igiornielenotti.it/?p=1747 )
Dalla Redazione -Giulia D.B.

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vieri
4 febbraio 2015 alle 09:48

buongiorno,
 di seguito riporto uno scritto che tratta di fede e scienza, quanto asserito nel suo articolo pare frutto di opinioni di chi ha visto, alcuni dei precedenti commenti sembrano invece frutto di fede,
 buonavita e buon lavoro Vieri
“Se io sostenessi che tra la Terra e Marte ci fosse una teiera di porcellana in rivoluzione attorno al Sole su un’orbita ellittica, nessuno potrebbe contraddire la mia ipotesi purché io avessi la cura di aggiungere che la teiera è troppo piccola per essere rivelata persino dal più potente dei nostri telescopi. Ma se io dicessi che, giacché la mia asserzione non può essere smentita, dubitarne sarebbe un’intollerabile presunzione da parte della ragione umana, si penserebbe giustamente che stia dicendo fesserie. Se però l’esistenza di una tale teiera venisse affermata in libri antichi, insegnata ogni domenica come la sacra verità e instillata nelle menti dei bambini a scuola, l’esitazione nel credere alla sua esistenza diverrebbe un segno di eccentricità e porterebbe il dubbioso all’attenzione dello psichiatra in un’età illuminata o dell’Inquisitore in un tempo antecedente.
Bertrand Russell ” *
 *quanto riportato nelle ” — ” è un semplice copia/incolla di un articolo apparso sul Web di cui non mi assumo ne veridicità ne origine …..ma condivido appieno

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Alberto
4 febbraio 2015 alle 13:28

le autorevoli riviste “the LANCER” e “british MEDIAL journal”?? casuale errore di battitura (ripetuto)? mah…

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Redazione
4 febbraio 2015 alle 16:51

Alberto è così importante?
La redazione

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fabrizio costantini
7 aprile 2015 alle 16:24

è interessante leggere quante persone credono che la chiesa cattolica faccia del bene e aiuti le persone in qualche parte del mondo, credo che ancora credono a babbo natale, in quanto a basaglia, meglio lasciar perdere, credo che l’ ospedale di gorizia l’ ha preso in parola, io personalmente preferisco morire sulla strada che farmi internare a gorizia.
 Mi sono sempre chiesto come era possibile che una suora sia buona e caritatevole come madre teresa di calcutta, ho sempre ritenuto questo una eccezzione, dato che nella mia infanzia ho passato molto tempo in ospedale e li le suore facevano da infermiere, e donne così cattive la verità non ne avevo mai viste, crudeli e sadiche.
 Adesso dopo aver letto questo articolo ho capito che forse ho sbagliato s pensare in un eccezzione!
 Ho un amica che è stata in india proprio da volontaria, la quale mi ha raccontato che varie persone e dottori andavano li ad aiutare, e ha raccontato che parte della struttura era off limits, cioè non si poteva entrare, solo autorizzati perche ci sono i bambini li dentro e habbiamo paura che li rubino!. A questo punto posso pensare che fosse una bugia per mascherare altre realtà.
 Purtroppo la storia è piena di menzogne a tutti i livelli, e i personaggi più violenti e sadici sono gli eroi più ricordati!
 Prendetela come vi fa sentire meglio. Pace e amore a tutti

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Marilena Maffioletti
9 aprile 2015 alle 20:27

Condivido tutto su teresa di calcutta ma anch’io non riesco a capire il confronto con Basaglia che io ritengo uomo molto coraggioso e altruista. Mi dispiace.

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Dalla Redazione
10 aprile 2015 alle 07:23

La capisco, purtroppo su Basaglia si è creato un mito “inespugnabile”.
se vuole approfondire può leggere questi articoli in cui si parla di Basaglia e del basaglismo;
clicchi su questi link
http://www.igiornielenotti.it/?p=19632
http://www.igiornielenotti.it/?p=28208
http://www.igiornielenotti.it/?p=27446
S. Antigonos
Ps non inserisca link perché il nostro apparato li elimina come SPAM , Grazie

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GIGI
8 giugno 2015 alle 22:38

a me pare che questo “articolo” sia stato scritto senza capo ne coda. tutto è basato swul nulla… Zero fonti, ma molta, troppa presunzione di avere la verità in esclusiva in mano. Beato te che conosci la verità e noi invece restiamo poveracci ignoranti lettori!
 Ma per favore!

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Redazione
9 giugno 2015 alle 05:27

Gigi, io se fossi te nel tuo entrerei nel merito:
 cosa cè scritto di sbagliato?
A mio giudizio, ma mi potrei sbagliare,in questo “commento”
c’è solo l’astio di chi finora ha annullato la verità
 e ora si trova a fare i conti con una realtà che, dato
 l’annullamento precedente, è divenuta perturbante
Le fonti ci sono e sono citate.
Esclusiva? non penso ma se lo dici tu!!!
senza capo né coda? L’articolo ha un inizio, un filo logico e una fine
Presunzione? Io la chiamerei orgoglio dell’essere.
Lettori ignoranti? Non penso che 35.258 lettori di questo articolo
 siano ignoranti. Alcuni ignoravano la verità. Ora la sanno.
Stai sereno Gigi, e grazie per il “commento”
S.A. (per la Redazione di G&N)

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antonio
9 giugno 2015 alle 20:43

ancora continui a spararci addosso il numero dei lettori come “patente” della verità assoluta di quanto scrivi ! A parte il fatto che 35 mila e spiccioli,alivello mondiale,sono in fin fine ben poca cosa,questo atteggiamento arrogante,si ,arrogante,non affannarti a cercare altre definizioni,da detentore della verità assoluta,da predicatore fanatico,senza riferimento a fonti,o con fonti del tutto insufficienti,Ti rende poco credibile anche agli occhi di chi,come me,è assolutamente ben disposto a farsi convincere sulla criminalità delle religioni,delle chiese in generale edi quella cattolica in particolaare.Ma essere ben disposti non significa essere disposti a bersi qualunque cosa senza fonti e prove attendibili e verificabili

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Dalla Redazione
9 giugno 2015 alle 23:26

Caro Antonio visto la tua verbosità ci costringi a risponderti telegraficamente
Ora i lettori sono 42.125

La verità per molti, troppi è arroganza, tu fai parte di questa moltitudine .

Le fonti ci sono basta saper leggere

i veri credenti sono sempre ben disposti … disponiti

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Giampiero G.
9 giugno 2015 alle 06:40

Signor Gigi, perché offende i lettori di questo articolo?
 A parte alcune persone che come vedo dai commenti ,
 la pensano più o meno come lei gli altri hanno sete
 di sapere ciò che i media nascondono.

Lei dice che questo articolo “è basato sul nulla” e che
 non ha fonti. Mi chiedo se lo ha letto. Mi chiedo
 se ha guardato il documentario. Mi chiedo infine
 se lei sa il significato di “fonte storica”.
Glielo spiego io : la fonte storica è un
 documento (fotografia, documentario,
 reportage giornalistico, libro, articolo) che
 documenta un fatto avvenuto. Ora è chiaro che
 ci possono essere dei falsi (uno famoso
 fu la falsa donazione di Costantino scoperto da
 Valla – un altro la prova scientifica che la
 sindone è un falso storico). Detto questo
 in questo articolo ci potrebbero essere delle fonti
 false ma non un’assenza di fonti.

Giornali come “The Lancer” “British Medial Journal”
 “Left”, medici e fotoreporter che testimoniano di
 aver visto e toccata con mano, libri documentati
 ecc. sono FONTI mio caro Signor Gigi.

Un consiglio: invece di inveire stile face book ,
 puntualizzi, in modo documentato i punti in cui
 secondo lei vi sono delle falsità , potrebbe anche
 aver ragione e dimostrare che non ha scritto solo
 con l’inerzia mentale di chi non vuole sapere,
 udire, vedere.

Cari saluti Giampiero

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Rob
9 giugno 2015 alle 14:30

Tutto molto interessante, pensavo che il compianto Hitchens fosse stato l’unico a occuparsene. Peccato la sciatteria “The Lancer”.

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Giampiero G.
9 giugno 2015 alle 22:53

Si sono d’accordo articolo molto interessante per fortuna che non è stato
 solo Hitchens ad occuparsene significa che c’è ancora molta gente che ancora reagisce
 alla menzogna.

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mattia
9 giugno 2015 alle 20:11

Basta scrivere su wikipedia madre teresa di calcuta leggere e alla fine guardare anche le mille fonti, dopo potete scrivere anche christopher hitchens o karlheinz deschner e capire quanto volevano bene queste persone alla chiesa e allora quanto possono essere validi i loro commenti sulla fede e sulle persone vicine a Dio….e come se si prendesse sul serio un commento di un nazista sugli ebrei…..per chi ha fede non deve farsi sbilanciare da queste scemenze.

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Roberto D.
9 giugno 2015 alle 23:19

A proposito di scemenze … scusa Mattia ma che significa “persone vicine a Dio”? Quale dio? Manitù? Visnù? Odino?
 E per “chiesa” cosa intendi: la luterana, l’anglicana, la battista, la cattolica,
 l’ortodossa, quella dei seguaci di Geova?
 E quanto vicine a questo dio? due centimetri, un metro, un chilometro?

Così tanto per sapere come regolarmi , non vorrei offendere
 la divinità di qualcuno o una persona molta vicina al suo dio prima di rispondere.
 Così se per esempio scrivi Odino vado su Wikypedia e mi informo
Attendo caro Mattia
Roberto

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Giulia
9 giugno 2015 alle 21:02

Peccato l’articolo sembrava interessante, poi inciampate su Basaglia e qui vi scontrate con la verità quella “vera”, quella di prima mano e perdete credibilità su tutto, diventate teorici del complotto alla stregua di chi parla delle scie chimiche (a proposito per voi sono verità anche quelle?). Perchè se Madre Teresa era lontana e inconoscibile e quindi avremmo dovuto fidarci delle vostre fonti e di chi dice di aver conosciuto i suoi luoghi, Basaglia no, era vicino e raggiungibile e non è poi così difficile o improbabile parlare con qualcuno che lo ha conosciuto o ha addirittura lavorato o lottato con lui. Sarà che ho frequentato Gorizia, sarà la mia estrazione politica, ma a me è capitato più volte e con persone sulla cui affidabilità e onestà intellettuale, a differenza di quanto posso fare con voi, potrei mettere la mano sul fuoco e da tutti, assieme a qualche critica (ma chi ne è esente?), ho raccolto attestati di stima e racconti accorati e appassionati di chi ha creduto fermamente in qualcosa ed è riuscito non solo a cambiare, ma oggettivamente a migliorare la società è la vita di qualcuno.

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Dalla Redazione
9 giugno 2015 alle 23:01

su Basaglia abbiamo abbondantemente risposto
 vedi altri commenti
Ci autocitiamo: su Basaglia c’è un articolo
 che potrebbe interessarla http://www.igiornielenotti.it/?p=27446
Giulia D.B. (per la Redazione di G&N)

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Giulia
9 giugno 2015 alle 21:03

Tra l’altro che credibilità potete avere se per difendere le vostre tesi vi autocitate come fonte? Non sembra anche a voi un tantino ridicolo?

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Dalla Redazione
9 giugno 2015 alle 22:59

ci autocitiamo ?????
G.D.B. (per la Redazione di G&N)

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giusy
9 giugno 2015 alle 21:06

Sono basita… Non ci credo… ho sempre considerato Madre Teresa di Calcutta il vero “Papa” per i Cristiani… per la sua umiltà… io non sono cattolica e non credo in Dio. Ma questa donna straordinaria, semplice, senza circondarsi di lussi e comodità… com’è possibile, come dice lei, che aveva conti all’ estero? Non ho mai veduto questa donna MAI , DAVVERO circondarsi di cose o fare cose da poter pensare che fosse ricca… Ha sempre fatto una vita “povera”… come lo spiega questo? A che pro? …

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Dalla Redazione
9 giugno 2015 alle 23:06

Giusy, non si preoccupi, dieci anni fa quando iniziai a leggere le critiche
 su questa donna ebbi la sua identica reazione.
 Per fortuna non mi sono spaventata non ho chiuso gli occhi spaventata
 e ho continuato a cercare, e questi sono i risultati

G.D.B. ( per la redazione di G&N)

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Alessandro
10 giugno 2015 alle 12:09

Patrizia, madre Teresa di Calcutta non ha mai fatto una vita di povertà.
 Passava il tempo tra salotti di potenti e ospitate in tv, girava il mondo per mostrare a tutti la sua opera. Riceveva offerte e donazioni dai ricconi e dai dittatori bisognosi del “perdono cristiano”, rimpinzando per bene i suoi conti. Ha costruito centinaia di conventi. Aveva un volo di prima classe prenotato >a vita< con le India Airlines e, quando è arrivato per lei il momento di morire soffrendo "baciata da Gesù", ha deciso che dei baci di Gesù e della sofferenza che tanto avvicina a dio non se ne faceva un bel nulla ed è andata a farsi curare in un lussuoso ospedale americano. Io non ci vedo molta povertà in una vita così..scendere ogni tanto tra i poveracci e trasformarli in martiri per la tua causa personale mi sa di molte cose ma non di vita di povertà.

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ma perche’ questi crimini non sono stati denunciati nel momento venivano scoperti?
 nel frattempo le persone morivano e lei di sicuro non e’ morta come i suoi ospiti!
 davvero non capisco..

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Dalla Redazione
10 giugno 2015 alle 06:21

Patrizia, perché in Libia venivano assassinate centinaia di persone dall’amico di Berlusconi Gheddafi e nessuno lo denunciava?
 Perché ciò che è successo in Rwanda nel 1999 ( un milione d morti)a causa e con il contributo della chiesa cattolica nessuno lo ha denunciato?
 Fai bene a chiederti il perché . Noi cerchiamo di dare conoscenza denunciando questi crimini taciuti o minimizzati dall’informazione mediatica italiana che nasconde ad esempio cose orribili come questa http://www.igiornielenotti.it/?p=23759.

Per ciò che facciamo spesso siamo denunciati o costretti a censurare e ogni giorno abbiamo tra i nostri lettori un ospite di riguardo : l’intelligence del Vaticano. Fatti un giro sul nostro sito nel box dedicato alle omissioni giornalistiche http://www.igiornielenotti.it/?cat=1296 e poi verifica naturalmente
Giulia D.B. (per la Redazione di G&N)

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Nellina
10 giugno 2015 alle 20:27

io credo nell’amore di Qualcuno che sta lassù ma ho seri dubbi su molti santi e beati o solo buoni cristiani. chi li ha dichiarati tali? altri uomini che li hanno giudicati in base alle loro credenze e opinioni. La chiesa è una grande potenza economica, non dimentichiamolo, molto si sacrifica e si è sacrificato per portare avanti la parola d’amore di Cristo fino ai giorni nostri, parola d’amore supportata da tante brutture. Io penso che sia questa la giustificazione che si è sempre data, La chiesa non ha il coraggio di condannare neanche i preti pedofili figuriamoci una persona che è riuscita a circondarsi di tanto lustro. C’è una frase nel Vangelo che mi fa rabbrividire ” In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.” Forse è questa frase che apre e chiude i cordoni del possibile e impossibile che i seguaci di Cristo, con il potere dato agli Apostoli prima e ai papi, cardinali, vescovi e sacerdoti nel succedersi dei tempi, hanno agito e continuano ad agire, giustificando atrocità inaudite in nome di un povero Cristo che con la mia misera mente di piccolo essere vivente non potrei mai pensare volesse ciò, se no che razza di amore di Fratello e Padre sarebbe?

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Yuri Macrino
11 giugno 2015 alle 05:09

Ho letto con interesse e attenzione, quanto descritto in questo articolo. Non ho elementi per contestarne o avvalorarne la tesi, sono comunque convinto che si confonda il limite scientifico e culturale di madre Teresa con una sua consapevole malafede.
 Solo negli anni 2000 nel nostro progredito e opulento paese, l’Italia, è cominciata la realtà degli Hospice strutture che forniscono cure mediche, finalizzate al contenimento del dolore, per i pazienti terminali,e fra molte difficoltà. Immaginiamo cosa poteva essere la Calcutta dei primi anni di madre Teresa!! per non parlare dei disagi economici, dell’arretratezza scientifica e delle dinamiche religiose di allora. Poi madre Teresa essendo una di noi, avrà avuto le sue debolezze, i suoi difetti e commesso errori, ma è innegabile che abbia donato la sua intera vita al prossimo.
 Ogni persona puó essere descritta in maniera duplice, ma solo sommando il male e il bene che è in ognuno di noi e osservando ció che prevale, che possiamo giungere ad una serena visione d’insieme.
 Questa è la mia opinione… Saluti

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Dalla Redazione
11 giugno 2015 alle 06:55

Caro Yuri Macrino la ringrazio per i toni usati nel suo commento.
 Ormai ci stavamo abituando alla cacofonia di molti commenti,
 alcuni dei quali censurati, e questo suo intervento ci appare come una sinfonia.
 Detto questo non me la sento però di giustificare Anjeza Gonxhe Bojaxhiu,
 né tantomeno il can-can mediatico che ne ha decretato la fortuna.
 Certamente è vero, come dice lei che soprattutto all’inizio ha lavorato
 in condizioni estreme, ma vorrei ricordare che la penicillina è in circolazione
 sin dagli anni ’50 del secolo scorso.
 Quindi non si tratta di cure mediche finalizzate “al contenimento del dolore,
 per i pazienti terminali” ma della volontà di creare dei “moritori” ,
vale a dire dei luoghi in cui non si cura non per problemi materiali
 ma per intenzionalità religiose che potrei sintetizzare in questo
 modo: chi soffre va in cielo. Lei lo ripeteva continuamente.

La Bojaxhiu, a meno che non la si voglia pensare come una demente,
 non agiva in quel modo perché aveva “limiti scientifici e culturali” che le
 impedissero alternative scientifiche. Lo faceva perché pensava
 che fosse giusto così. Perché lo faceva? Perché aveva una visione distorta
 della realtà umana che pensava con il caratteristico modo duale che è
 proprio del cristianesimo e di molte altre religioni: il corpo è sede del male e
 la prigione dell’anima che essendo infusa da dio è il bene.
 Basta liberarla dal corpo e il gioco è fatto. Pazzia?
 Si una pazzia che dura da millenni.
 Non esiste il bene e il male, esistono persone che realizzano la fusione,
 un po’ come dice lei, tra realtà materiale e energia vitale ricreando continuamente
 ciò che accade alla nascita (energia/luce + materia/biologia del corpo = pensiero)
 e persone che hanno perduto, a volte anche completamente, la fusione
 originaria mente-corpo.
 Poi per tutta la vita cercano – legittimati dalle religioni che sono l’effetto
 non la causa di un pensiero malato d’alienazione religiosa – di imporre
 culturalmente la scissione mente corpo come natura umana perversa.
 Il famoso peccato originale.
 Ma è un discorso lunghissimo … graze Yuri Macrino
Giulia D.B(per la Redazione di G&N)

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Cristina
11 giugno 2015 alle 20:36

l’ennesima truffa… ennesimo massacro all’uomo. le religioni uccidono.sono nate x uccidere senza essere condannati… è la truffa della nostra era.schifo..schifo!

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Antonio
11 giugno 2015 alle 21:56

Credo che il problema fondamentale del suo, a mio e solo mio parere, strampalato paragone, sia nel fatto che lei vede la malattia mentale come qualcosa di guaribile, paragonandola alla guarigione fisica negata negli ospedali indiani gestiti da madre teresa,
 E qui la cito: “Io penso che la malattia mentale essendo una malattia si possa curare. Per farlo però serve scoprire la patogenesi della malattia, serve scoprire una cura e servono medici che sappiamo curare seguendo una teoria medica.” (quindi tutta una sua teoria, priva di riscontri o fondamenti scientifici)
 Peccato però che nelle malattie mentali è quasi impossibile scoprire la patogenesi, che cambia da soggetto a soggetto potendo essere ereditaria, ambientale ecc.ecc. A oggi non conosco risultati dovuti al metodo da lei citato, ma sicuramente mi illuminerà con una delle sue fonti.
 Detto ciò ho apprezzato l’articolo su madre teresa e la citazione delle fonti molto dettagliata, peccato solo per quel paragone. Capita a tutti di sbagliare e a volte ammettere un proprio errore è segno di spirito autocritico, sempre meglio che trincerarsi dietro una saccente arroganza che ho ritrovato in molte sue risposte.
 Oppure secondo lei si può guarire da malattie mentali tipo l’autismo? magari grazie a una pillola creata appositamente in laboratorio.
 Siamo noi che li definiamo malati mentali, magari per loro siamo noi quelli da curare…

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Dalla Redazione
12 giugno 2015 alle 04:55

Vede Antonio il mio modo di argomentare, che lei definisce arrogante, è solo conoscenza e coerenza. La mia fonte per quanto riguarda la psichiatria, ovvero la cura delle malattie mentali propriamente dette, (l’autismo non è malattia mentale – un cerebropatico non è un malato di mente) si basa soprattutto sulla scoperta, ormai quarantennale, della patogenesi e della cura della malattia mentale dello psichiatra Massimo Fagioli. La sua “Teoria della nascita” è illustrata in una decina di volumi pubblicati da L’Asino d’Oro Editore. Il suo primo libro “Istinto di morte e conoscenza” è stato tradotto e pubblicato in Germania e le sue opere hanno varcato da anni l’Oceano e stanno sugli scaffali delle più grandi biblioteche americane. La mia frase da lei citata si basa sulla mia trentennale frequentazione della sua teoria. Se lei clicca sul Tag “Massimo Fagioli” situato sulla destra del nostro blog troverà molte informazioni : per esempio alcuni psichiatri ci hanno rilasciato interviste su temi specifici quali la pedofilia, il suicidio, il parricidio ecc. Inoltre alcune sue scoperte come la “pulsione di annullamento” sono indispensabili per comprendere la genesi di fenomeni apparentemente assurdi quali la shoah, il genocidio argentino ecc. . La diffusione della sua teoria diviene ogni giorno prassi di cura in decine di studi psichiatrici e nelle istituzioni pubbliche quali i CIM ecc.. Esiste da 23 anni una rivista trimestrale “Il sogno della farfalla” in cui la teoria della nascita viene utilizzata da eminenti psicologi e psichiatri che raccontano casi clinici o per smascherare falsi culturali di vario genere. Esistono decine di filmati in cui il Prof. Fagioli illustra la sua teoria e le sue scoperte scientifiche in continuo divenire. Le sue intuizioni sulle genesi organica del pensiero sono state negli ultimi anni verificate e confermate da neonatologi e fisici. La sua formula è semplice quanto quella di Einstein : Energia/luce + materia organica/cervello = pensiero.
 E per finire lo psichiatra dal 1976 porta avanti una ricerca originalissima, molto conosciuta dai media, chiamata “analisi collettiva” e da quasi 10 anni ogni settimana i suoi articoli appaiono sul settimanale Left

Spero di essere stato esauriente.

G.C.Z. (per la Redazione di G&N)

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Isa
11 giugno 2015 alle 22:02

Bell’articolo. Mi e’ piaciuto davvero tanto. Complimenti.

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Marpa
12 giugno 2015 alle 05:04

Crociati, assassini, bugiardi, sfruttatori, incoerenti… cristianesimo dei cristiani… fanatismo su un’invenzione costantiniana.
 La Coscienza e l’Amore non ha Santi o Bandiere… non ha Religioni o Caste.
 Come agisse quella donna ora poco conta, agire ora col proprio Cuore è fondamentale.

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Filippo
12 giugno 2015 alle 14:08

Buon pomeriggio,
 sono grato ai giornalisti per aver fatto luce con coraggio su certi “fenomeni” che hanno dato è continuano a dar luogo a “credenze” di ogni tipo. Il vero compito del giornalista è quello onorato e forse privilegiato di “informare” il pubblico con dovizia di fonti storiche e fattuali: ciò che sta praticamente scomparendo per via del capitalismo nel senso più bieco del termine, senza voler scendere in dietrologie scarne. Ringrazio anche i vari commentatori che in vario modo più o meno offensivo o più o meno di valore hanno stimolato una discussione foriera di riflessioni per tutti. Certo è che il ludibrio o l’offesa gratuita non merita spazio da nessuna parte. Mi limito a qualche breve considerazione frutto della mia esperienza di uomo di legge che ha fatto anche un percorso di conoscenza, anche sofferto se vogliamo. Ebbene, alla fine dei miei vari percorsi, dalla filosofia al Vedanta, dalla meditazione all’approccio alla psichiatria, ciò che ho riscontrato è che dove il pensiero non arriva subentra la fede. Concordo con la redazione che il pensiero sia frutto di fusione tra energia e materia, ciò che il Buddismo rinviene nel “principio universale di vitalità” che governa il cosmo, con ciò non voglio dire che il Buddismo sia in assoluto la fonte del tutto ma semplicemente ciò che più si avvicina all’idea di pensiero cognitivo e creativo che più mi soddisfa. Quanto alla fede, spuria da credenze simboliche e/o religiose, essa credo sommessamente consista in credere fermamente in qualcosa, che comunque vada avverrà per come deve accadere. È difficile dire se sia “a monte” o sia frutto di un pensiero, piuttosto credo che il pensiero sia il veicolo di accesso a qualcosa che già esiste dentro l’uomo. La storia delle religioni ha insegnato, purtroppo, che ancorché pregnante e buono il messaggio, esso è stato distorto e piegato ai loschi scopi di potere e controllo delle menti. Per millenni. Non voler accettare questo significa abiurare il “pensiero” e il discernimento che ne consegue. Quindi il lavoro di riscoperta dei fatti che sono realmente occorsi intorno a certe figure osannate dal grande pubblico è non solo doveroso ma anche prezioso, perché restituisce valore al pensiero umano e all’intelligenza che governa non solo l’uomo se la usa ma anche l’intero cosmo, come principio cardine e di vita. Perdonatemi le digressioni, spero di aver dato un contributo. F

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Paolo
12 giugno 2015 alle 19:49

Ma ancora si dà credito agli stupidissimi libri sulla storia “criminale” del cristianesimo?

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Dalla Redazione
12 giugno 2015 alle 20:01

si
giulia d. b. (per la Redazione di G&N)

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Francesca Sansone
13 giugno 2015 alle 15:25

Non so cosa a Calcutta sia e non sia successo.
 Se quello che è stato scritto e detto fosse vero, e non ho ragioni per credere che non lo sia, la santità e la bontà di questa famosa donna sarebbero solo leggenda, e come tale apprezzabile in termini di letteratura popolare.
 Ho sentito che i processi sui pedofili verranno tutti portati in Vaticano (non affidati ai giudici dei territori di competenza), ci sono molti santi nel calendario la cui fama è stata raggiunta grazie alla sofferenza di altri, teresa di Calcutta sarebbe una delle tante.
 Magari il Nobel assegnatole mi dà un po’ più fastidio.
 Comunque su di lei avevo avuto forti dubbi fin da quando, tantissimi anni fa, sentii qualcuno raccontare che non accoglieva donne in gravidanza bisognose di aiuto se non si dichiaravano cristiane, non ho mai saputo se fosse o no vero, ma ho pensato che se fosse stato vero tutta quella fama era solo un’impostura.
Comunque grazie per l’articolo che mi permetterà di cercare altre informazioni

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Dalla Redazione
13 giugno 2015 alle 16:14

Grazie a te Francesca per il tuo commento. Vedo che sei ben informata di ciò che succede in Vaticano sul tema della pedofilia. Questa notizia data dai media non è stata da nessuno commentata nel modo in cui hai fatto tu. Come nessuno ha pubblicato le nuove Linee guida sui clerici che abusano i minori del Vaticano. Se vuoi puoi leggere qui http://www.igiornielenotti.it/?p=1747

Questo significa alterare la verità. E questo il carrozzone mediatico lo fa sempre che si tratti di pedofilia ecclesiastica, che si tratti di “eroi culturali”, che si tratti di politica, che si tratti di storia, e soprattutto che si parli di economia. Purtroppo pochi hanno come te strumenti intellettuali capaci interpretare la realtà. Un fatto è un fatto ma quando lo si racconta, anche se non si mente spudoratamente, gli si può dare un’interpretazione scientemente falsa.

Noi siamo in trincea e lottiamo ogni giorno con il nostro “Diario polifonico” contro la menzogna … e, visto che ci vedi bene, se vuoi e se te la senti di scrivere su un fatto , che vedi interpretato falsamente, prova a farlo e a mandarlo a noi o ad altri siti che non nascondono la verità , poi ti sentirai meglio …
 –
Grazie ancora
 Giulia D.B. (per la redazione di G&N) igiornielenotti@yahoo.it