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COMITATO CITTADINO RACALMUTO CIVILE
osservatorio politico per il controllo dell'attività dell' Amministrazione Comunale per un paese pulito decoroso ed efficiente
LETTERA AL PREFETTO
Avv. Emilio Messana
Agli Assessori del Comune di Racalmuto
Dott. Salvatore Manto
Ing. Paolo Alessi
Al Presidente del Consiglio Comunale di
Racalmuto
Dott.ssa Ivana Mantione
Al Segretario del Comune di Racalmuto
Dott. Calogero Ferlisi
P.C. Al Prefetto della Provincia di Agrigento
Dott. Nicola Diomede
All’Unione Nazionale Consumatori
Prof. Manlio Girolamo Cardella
LORO SEDI
Oggetto: Consumi energia elettrica Comune di Racalmuto: analisi, proposte e richieste
Il Comitato Cittadino “Racalmuto Civile” nella sua continua azione di fattiva collaborazione con le istituzioni comunali di Racalmuto, allo scopo di salvaguardare l’interesse dei cittadini e di rendere questo Paese un luogo migliore in cui vivere; si è interessato nelle ultime settimane ad analizzare le problematiche relative ai consumi di energia elettrica sul territorio comunale. Le SS.LL. saranno a conoscenza che il totale della bollettazione concernente i consumi di energia elettrica relativa all’intero territorio comunale (illuminazione pubb lica, uffici comunali, campi sportivi, palestre, ecc.) ammonta a circa € 480.000 l’anno, una cifra che risulta esorbitante rispetto alle esigenze di un Paese di appena 8.300 anime. Un semplice raffronto con alcuni paesi limitrofi pone in evidenza come questa cifra sia di gran lunga superiore, ad esempio la vicina Grotte con 5.800 abitanti spende circa € 120.000, mentre il comune di Delia con 5.300 abitanti appena € 60.000, quest’ultimo ha attuato un piano energetico comunale opportunamente redatto da tecnici competenti.
La somma di € 480.000 è il totale dei consumi ordinari e di tanti sprechi che questo Comitato ha accertato, alcuni
esempi:
- a Racalmuto insistono 80 contatori di cui molti non utilizzati e che si continuano a pagare nelle voci del canone e relative spese (vedi ex macello dove è istallato un contatore da ben 20 kw);
- esiste un impianto di pannelli fotovoltaici installato sui tetti della scuola elementare Marcantonio Alaimo, che risultano non attivi per mancanza di collegamento alla rete (serve un inverter per un costo di circa € 500,00);
- le forniture di energia elettrica a Racalmuto non sono solo relative a Enel, ma nel tempo le Amministrazioni passate, non si conosce per quale scopo o interesse, hanno affidato ad altre tre società la gestione dei consumi, pertanto oggi ci si ritrova con quattro fornitori: Enel servizio elettrico, Enel energia, Edison e Enel sole. Quest’ultima da contratto gestisce circa 300 punti luce dei 2.500 esistenti e che il Comune paga questi circa € 30.000 di manutenzione annuale (il Comune per i rimanenti 2.200 punti luce spende circa € 10.000 di manutenzione). Inoltre, risulta che dal 29 marzo scorso questi 300 punti luce gestiti da Enel sole accendono già alle ore 19:15, mentre tutto il resto dei punti luce accende alle 20:30, con evidente spreco energetico di 1 ora e 15 minuti al giorno per 300 punti luce, le strade interessate sono: via Sacerdote Romano e oltre ponte, via Fra Diego La Matina con annesso campetto sportivo, viale della Vittoria, ex Campo Sportivo, Viale Hamilton, ecc.. Inoltre, nei 300 punti luce sono compresi diversi faretti da più di 1.000 watt ciascuno relativi agli impianti sportivi della villa Fra Diego La Matina, rimanendo, questi ultimi, accesi tutta la notte inutilmente. Il Comitato in relazione agli sprechi perpetrati da Enel sole a già fatto diverse telefonate-denuncia al numero verde 800 901 050, per segnalare tali inefficienze di servizio, ancora oggi dopo un mese nessun risultato, né da Enel sole né dall’Aministrazione.
Signor Sindaco non ritiene che il contratto con Enel sole vada risolto?
E i contratti con altri gestori vadano attentamente analizzati da professionisti del settore?
- vi sono diverse periferie e zone agricole servite da servizio di illuminazione pubblica, che aumentano notevolmente i consumi senza alcuna necessità per i cittadini.
Signor Sindaco non sarebbe il caso di ridurre i punti luce nelle periferie ed eliminare quelli in zone agricole?
Il Comitato Cittadino “Racalmuto Civile” come sempre da un lato denuncia e dall’altro lato collabora per trovare delle soluzioni, che secondo noi consistono:
- nell’immediato verificare attentamente quali contatori eliminare in quanto non utilizzati;
- nel dotarsi di un Piano Energetico Comunale che vada ad analizzare attentamente la situazione dei consumi energetici attuali e suggerisca i punti luce da eliminare, trovi le migliori offerte energetiche sul mercato, trovi i finanziamenti per rendere più efficiente la rete (lampadine a led, centraline di flusso energetico per comparto ecc.) e predisponga un sistema di autoproduzione energetica da fonti rinnovabili;
- si verifichi se il Comune di Racalmuto abbia rispettato l’Articolo 1, comma 7, del decreto legge n.95/2012, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135 e, successivamente, modificato dall’art. 1, comma 151, L. 24 dicembre 2012, n. 228, relativo alla gestione dei contratti di energia elettrica.
Se tutto quanto sopra proposto venisse attuato si riuscirebbero ad ottenere ingenti risparmi, che si calcola ammontare a circa € 350.000, che aiuterebbero il bilancio comunale e che potrebbero essere utilizzati per la riduzione delle tasse e per dare servizi migliori ai cittadini.
Il Comitato Cittadino “Racalmuto Civile” chiede, inoltre, di conoscere quali sono state le azioni intraprese da codesta amministrazione comunale a un anno dall’insediamento relative alla problematica dei consumi energetici del comune di Racalmuto.
La gestione della cosa pubblica è cosa alquanto delicata e lo è ancora di più in una terra come la nostra martoriata da forte crisi economica, disoccupazione ed emigrazione. Ogni euro sprecato è un delitto nei confronti dei cittadini che pagano le tasse ricevendo in cambio continui disservizi, sopperendo a questi tramite esborsi personali, quindi chiediamo all’Amministrazione grande attenzione e celerità nel risolvere il problema della gestione energetica comunale per fermare uno scempio che continua oramai da anni .
Il Coordinamento Comitato Cittadino “Racalmuto Civile”
Enzo Sardo, Calogero Alaimo Di Loro, Luigi Capitano,
Giuseppe Craparo, Carmelo Mulè, Calogero Sardo.
Ma lasciamo perdere. Ma in corso non vi è l’aspra contesa sulla monnezza? Ho rilevato scritto e detto che trovo singolare nelle carte dell’ARO che sotto i Commissari e quando a vigilare c’era ultra pagato anche se poco assiduo proprio codesto signor Prefetto (ricordate le mie ironie sulla Triade di DIOMEDE?) si era fatturato per un MILIONE E MEZZO di EURO lo smaltimento della monnezza racalmutese (che a dir loro d’estate e d’inverno, pullulante di ospiti ex stanziali o neghittoso con solo quello sparuto numero di perenni locali tra i quali quei soliti cento riddilii tra l’Agorà e il BS, Racalmuto avrebbe sempre uguale prodotta, non vigilando mai nessuno, neppure la Triade di Diomede).
Ma poi candidamente nel redigere il preventivo per il 2014 (preventivo che nel 2015 non viene smentito) quel MILIONE E MEZZO si assottiglia ad un MILIONE di EURO.
E guarda caso qui a Racalmuto, ad onta del divieto di un famoso articolo 1 regolamentare, in almeno dieci anni quel milione e mezzo di euro viene ripartito dissennatamente sui racalmutesi onesti (mentre a dire di Messana suggeritore Lauricella, oltre milleeettecento capifamiglia avrebbero fatto i furbi e si sarebbero dati alla bella EVASIONE continuando malgari a fare i dirigenti del Comune – senza che la Tiade di Diomede se ne fosse mai accorta.
Davvero?