sabato 2 luglio 2016

Condiviso da C. Taverna tramite Google+

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donne da odiare
Paoletta Pa E io intanto mi disinnamoravo. Ma disinnamorarsi è bruttissimo, tutti gli uomini ti sembrano scemi, non sai dove si sono ficcati quelli che ti possono amare. ( Natalia Ginzburg) [Room in New York, 1932 - Edward Hopper] Mi piace  ·  Commenta  ·  ...
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fatemi rileggere quello che nella notte dei miei tempi ebbi a scrivere. Cribbio quanto ero bravo. Eppure mi sorge il dubbio che avessi ragione!

Perché la compagnia BOTERO PATRIZIA MASI non deve mettere in scena al risorto Teatro Margherita di Racalmuto - il paese detto di Sciascia - una trilogia del grande nisseno PIER MARIA ROSSO DI SAN SECONDO?

Perché la compagnia BOTERO PATRIZIA MASI non deve mettere in scena al risorto Teatro Margherita di Racalmuto - il paese detto di Sciascia - una trilogia del grande nisseno PIER MARIA ROSSO DI SAN SECONDO? Perché fu fascistissimo? Ma a me che me ne importa.  Fascismo? roba del millennio scorso.

La trilogia: Il Ratto di Proserpina; Marionette  che passione!; Tra vestiti che ballano. Grande regista e grande tutto Patrizia Masi saprebbe ben spiegare le arcane origini teatrali di una dotta Sicilia prima e più che pirandelliana. Chi si opporrebbe? Tano Savatteri per via di quella sua scopiazzatura di u fogliastro dell'acido Oriani. Spero di  no, son sicuro di no, Il sindaco Messana per via di veti burocratici e di crisi bancarie comunali? Si affidi a me con una direzione annua e gli risolvo in un fiat tutte codeste sue ambasce, Calogero Taverna 

 

 

Pier Maria Rosso di San Secondo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Pier Maria Rosso di San Secondo
Pier Maria Rosso di San Secondo (Caltanissetta, 30 novembre 1887Lido di Camaiore, 22 novembre 1956) è stato un drammaturgo e giornalista italiano.


Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La sua poetica è caratterizzata dal lirismo e da una visione pessimista del rapporto tra l'uomo e la società, con personaggi spesso segnati dalla solitudine e da un certo contrasto tra passione e razionalità. Spesso questo contrasto è simbolicamente ricercato da San Secondo nel confronto tra il Nord, caratterizzato da una vita razionale, concreta e grigia, e il Sud caratterizzato dal sogno mitico, dai colori passionali della vita.
Tra le sue opere più importanti si ricordano La sirena ricanta, suo esordio in teatro nel 1908, e Marionette, che passione! del 1917, opera che accese l'interesse di Luigi Pirandello, il quale spinse affinché l'opera fosse rappresentata. La storia di Marionette, che passione! è incentrata sull'incontro casuale di tre personaggi, incapaci di dare un senso alla propria esistenza. I tre si riveleranno alla fine non diversi da marionette, esseri totalmente in balia delle proprie passioni. Un'opera drammatica, grottesca, che alcuni definiranno legata al pirandellismo. Secondo Gaetano Savatteri, la grandezza di Rosso di San Secondo venne messa in ombra proprio dalla figura di Pirandello.
In seguito al grande successo di Marionette che passione!, Rosso di San Secondo scrisse altre opere teatrali, fra cui La bella addormentata del 1919, L'ospite desiderato del 1921, Tra vestiti che ballano del 1927, Il ratto di Proserpina[1] del 1954, Una cosa di carne, Il delirio dell'oste Bassà, Amara. Scrisse anche testi di narrativa, come le novelle della raccolta Ponentino del 1916 e il romanzo La fuga (1917).
La casa editrice Salvatore Sciascia di Caltanissetta, con il patrocinio del Comune, ha pubblicato l'opera omnia di diciotto romanzi assemblati in sedici libri e sei raccolte di novelle del romanziere.[2]
Rosso di San Secondo è sepolto nel cimitero Angeli di Caltanissetta.
Ed ecco la splendida aspra solare invereconda voluttuosa gioconda ironica maliziosa  irriverente indifferente  insolente                                                                                                                                                                   ROSA GIALLA
 
La voglio sul mio avello, laggiù in quel mio paese natio, in quell'ex convento francescano di Santa Maria di Giesu.  Li  dormirò in eterno continuando a battagliare con i miei amati genitori in quelle diatribe senza fine senza costrutto. Come quelle che facevo a pagamento quando mi inviavano alla ricerca del marcio in banca. Dov'era ciò che marcio non si poteva chiamare?
 
Dialogo con Demone ascoso, dicevo allora. Allora iniziarono a pagarmi per starmene lontano da quel marcio. Litigai con i massimi sistemi monetari di allora. Loro vinsero ma io acquistai una impagabile libertà senza confini.
 
Ora scatto foto ai fiorellin del prato della fiancata esterna di Villa Merytal sfuggiti all'ira ingorda del motoerba di Ofente, re del Cicolano a dire di Virgilio in quell'Eneide dagli esametri antistorici  più soavi del mondo.
 
 
 




 

 

 

Gli uomini ci siamo afflosciati. Dopo migliaia di anni di sapientissima egemonia abbiamo buttato la spugna. Rinneghiamo il nostro patriarcato. Ci affidiamo apatici e accidiosi al vostro matriarcato la realtà più maschilista che mi sia capitato di inverare. Non è che ci aspettiamo granché. Lo sappiamo: piangenti vorrete il nostro aiuto, il nostro conforto. Vi diremo: no grazie, Avete voluto la bicicletta: pedalate.
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Assunta Russo Sapientissima egemonia...
Lillo Taverna Quello che rimane scoperto per le donne è solo il soglio pontificio. Tra breve avremo perà la PapessaNon se sarà la Rosa Bindi o la Boldrini. Voi chi dite?
Assunta Russo Noi prima vorremmo capire cosa significa la Rosi, la Boldrini, la Raggi, la Mariele....
Lillo Taverna
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Lillo Taverna Carissima Assunta, posso anche dinmostrartelo con dovizia di domunentazione storica di prima mano. Presa dagli archivi più prestigiosi a cominciare dall'Archivio Segreto Vaticano. Chissà se il papa dei buddisti ha un' ARCHIVIO SEGRETO? Il più recente che ho consultato? La Segreteria Particolare del Duce all'EUR.
Assunta Russo Toni beffardi.
Lillo Taverna Ed io i superlativi assoluti non è che li metti lì così a vanvera. In Banca d'Italia - quando erra maschilkista nel vero senso della parola e quindi "spientissima - i superlativi mi erano interdetti nei Raòpporti Ispettivi.
Lillo Taverna Carissima Assunta ma quella è tutta roba vostra, tutto un roseto più o meno olezzante. Io che ci posso fare? Ma questa novella Vice direttrice generale della BI com'è?La Tarantola l'apprezzavo molto per la sua ordinatissima chioma parruccata. Apprezzata in contemporanea da Berlusconi e il porporato Sgretario di Stato (quello pontificio),
Lillo Taverna Carissima Tina io a te ti stimo tanto Ma se non fossi tu ce ne avrai di roba beffarda. Mandami la Raggi!
Gli uomini ci siamo afflosciati. Dopo migliaia di anni di sapientissima egemonia abbiamo buttato la spugna. Rinneghiamo il nostro patriarcato. Ci affidiamo apatici e accidiosi al vostro matriarcato la realtà più maschilista che mi sia capitato di inverare. Non è che ci aspettiamo granché. Lo sappiamo: piangenti vorrete il nostro aiuto, il nostro conforto. Vi diremo: no grazie, Avete voluto la bicicletta: pedalate.
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Assunta Russo Sapientissima egemonia...
Lillo Taverna Quello che rimane scoperto per le donne è solo il soglio pontificio. Tra breve avremo perà la PapessaNon se sarà la Rosa Bindi o la Boldrini. Voi chi dite?
Assunta Russo Noi prima vorremmo capire cosa significa la Rosi, la Boldrini, la Raggi, la Mariele....
Lillo Taverna
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Lillo Taverna Carissima Assunta, posso anche dinmostrartelo con dovizia di domunentazione storica di prima mano. Presa dagli archivi più prestigiosi a cominciare dall'Archivio Segreto Vaticano. Chissà se il papa dei buddisti ha un' ARCHIVIO SEGRETO? Il più recente che ho consultato? La Segreteria Particolare del Duce all'EUR.
Assunta Russo Toni beffardi.
Lillo Taverna Ed io i superlativi assoluti non è che li metti lì così a vanvera. In Banca d'Italia - quando erra maschilkista nel vero senso della parola e quindi "spientissima - i superlativi mi erano interdetti nei Raòpporti Ispettivi.
Lillo Taverna Carissima Assunta ma quella è tutta roba vostra, tutto un roseto più o meno olezzante. Io che ci posso fare? Ma questa novella Vice direttrice generale della BI com'è?La Tarantola l'apprezzavo molto per la sua ordinatissima chioma parruccata. Apprezzata in contemporanea da Berlusconi e il porporato Sgretario di Stato (quello pontificio),
Lillo Taverna Carissima Tina io a te ti stimo tanto Ma se non fossi tu ce ne avrei di roba beffarda. Mandami la Raggi!
 
Gli uomini ci siamo afflosciati. Dopo migliaia di anni di sapientissima egemonia abbiamo buttato la spugna. Rinneghiamo il nostro patriarcato. Ci affidiamo apatici e accidiosi al vostro matriarcato la realtà più maschilista che mi sia capitato di inverare. Non è che ci aspettiamo granché. Lo sappiamo: piangenti vorrete il nostro aiuto, il nostro conforto. Vi diremo: no grazie, Avete voluto la bicicletta: pedalate.
Avrà visto quel GIUSEPPE VERDI come le canta bene: non riesco ancora a capire chi sia questo Anonimo. Come vede comunque non mancano gli spiriti eletti. Se riusciamo a varare il nostro foglio a stampa forse li staneremo. A me fa comodo un ruolo di stampo troiano. La mia mania di vedere ormai tutto in greco per quel volermi sperdere nelle nostre sicure ascendenze dalla Magna Grecia mi porta a godermi questi versi dell'ILIADE:
Sedean - gli Anziani - presso le porte Scee:/per la vecchiaia avevano smesso la guerra, ma parlatori/ nobili erano, simili alle cicale, che in mezzo al bosco/ stando sopra una pianta mandano voce fiorita. (Iliade, libro III, vv. 149-152).
Certo vi è dopo quasi un tonfo molto al di là nel tempo, come in un romanzo francese, con quel Priamo - vecchissimo - che si ammalia alla vista della iridescente Elena e non si cura che era una birichina, foriera di tanti guai per il suo popolo.