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Pier Maria Rosso di San Secondo
Pier Maria Rosso di San Secondo (
Caltanissetta,
30 novembre 1887 –
Lido di Camaiore,
22 novembre 1956) è stato un
drammaturgo e
giornalista italiano.
La sua poetica è caratterizzata dal lirismo e da una visione pessimista del rapporto tra l'
uomo e la
società, con personaggi spesso segnati dalla solitudine e da un certo contrasto tra passione e razionalità. Spesso questo contrasto è simbolicamente ricercato da San Secondo nel confronto tra il Nord, caratterizzato da una vita razionale, concreta e grigia, e il Sud caratterizzato dal sogno mitico, dai colori passionali della vita.
Tra le sue opere più importanti si ricordano
La sirena ricanta, suo esordio in teatro nel
1908, e
Marionette, che passione! del
1917, opera che accese l'interesse di
Luigi Pirandello, il quale spinse affinché l'opera fosse rappresentata. La storia di
Marionette, che passione! è incentrata sull'incontro casuale di tre personaggi, incapaci di dare un senso alla propria esistenza. I tre si riveleranno alla fine non diversi da
marionette, esseri totalmente in balia delle proprie passioni. Un'opera drammatica, grottesca, che alcuni definiranno legata al pirandellismo. Secondo Gaetano Savatteri, la grandezza di Rosso di San Secondo venne messa in ombra proprio dalla figura di Pirandello.
In seguito al grande successo di
Marionette che passione!, Rosso di San Secondo scrisse altre opere teatrali, fra cui
La bella addormentata del
1919,
L'ospite desiderato del
1921,
Tra vestiti che ballano del
1927,
Il ratto di Proserpina[1] del
1954,
Una cosa di carne,
Il delirio dell'oste Bassà,
Amara. Scrisse anche testi di narrativa, come le novelle della raccolta
Ponentino del
1916 e il romanzo
La fuga (
1917).
La casa editrice
Salvatore Sciascia di
Caltanissetta, con il patrocinio del Comune, ha pubblicato l'opera omnia di diciotto romanzi assemblati in sedici libri e sei raccolte di novelle del romanziere.
[2]
Rosso di San Secondo è sepolto nel cimitero Angeli di Caltanissetta.