lunedì 8 gennaio 2024
Cinquanta anni fa, proprio nel 1974, cambiava radicalmente la mia vita. Da fiero coassiale dimesso ossequioso giudizioso diriigente della Banca d'Italia , entravo in un ribelle vortice contestativo, irriguardoso, persino fazioso. Che era successo?. A quaranta anni appena compiuti venivo incaricato di una ispezione bancaria per l'affossamento a Milano della Baanca Privata Finanziariaa che tutti dicevano e ancora tanti dicono banca di Sindona, mntre era banca dell'IOR della finanza cattolica milanese e di gruppi multinazionali fiancheggiatori.
Era l'atto finle dell'improvviso esplodere della finanza laica massone di cui era capo onnipotnte il Cuccia della anomala Medio Banca di via Filodtrammatici in Milano
Per la sua geniaòlità organizzativa, l'avv. Michele Sindona aveva divisato di congiungere Banca Unione e Banca Privata Finanziaria in una grintosa Banca Privata Italiana. Sarebbe nato un colosso di ispirazione cattolica che sicuramente avrebbe dato colpi alla egemonia della Banca Commerciale e alla stessa Medio Banca di Cuccia
Il sindona si produsse in una massicia rccolta di risparmi speculativi emettendo azioni del futuro aumento di capitale. In Banca D'Talia era interveno il beneplacido per qualla rivoluzionaria iniziativa, tutto procedeva nel migliore dei modi, quando sorse un imprevisto ostacolo, al CICR orgnismo parlamntare sovraordinato ai poteri della BI, Ugo La Malfa, come presidente, oppose il suo duro e indiscutibile niet ad evidenza di ispirazione laica.
Il progetto Sindona si sgretolò, le soe banche anche a motivo di forti crisi dell'allora vigente sistama del Serpente valutario, vengono vengono messe all'indice nella City di Lontra: era la fine.
Alla Banca d'Italia il compito di sancirne la chisura. Carli nelle peste. Si pensa di mandare un gruppo di gionani ispettori della Vigilanza per una rovente inchiesta in quel rovente luglio del 1974. Vdengo prescelto a capo del gruppo isppetivo destinazione Banca Privata Finanziaria.
Mi rendo conto del groviglio politico finanziato sottostante e redigo un astuto rapportol ispettivo di assoluta assoluzione del Governatore Guido Carli. Naturalmente tutto colpa del povero Michele Sindona che 'autocraticamente' aveva diretto le banche.
Il rapporto piacque molto a Guido Carli e entro nell'empireo degli ispettori di alto ingegno.
Ma tanto non fu gradito alla massoneria di cui sdegnosamente e ideologicamnte non facevo parte. E con la cooperazone massone di Arista e Capriccili si inizio un'opera di ridimensionamento con incarichi non più prestigiosi.
Non mi tornò gradito ed anche perché là mia giovane moglie non tollerava più questo mio prolungato assentarmi per gli incarichi ispettivi, mi ribello ed inzio un'azione di disturbo con pubblicazioni su Lotta Continua e con un libro I Soldi Truccati edito da Feltrinelli. Ma la storia non potè durare a lungo. Dovetti cambiare aria e passare al SECIT di Reviglio e poi ad altra atività professionale. Ma la mia vita cambiò radicalmente. Per il capo della vigilanza ispettiva Capriccioli ero divenuto: imprevedibile e irrefrenabile. Ed era vero.
Dott. Calogero Taverna
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