Recita l‘art.
10 della vecchia legge bancaria (non so dove l’hanno traslato nel nuovo T.U.,
per me incostituzionale): «Tutte le notizie, le informazioni o i dati
riguardanti le Aziende di credito sottoposte al controllo della Banca d’Italia
sono tutelati dal segreto d’ufficio anche nei riguardi delle pubbliche
amministrazioni».
Fuori di
dubbio che in questa mannaia ostativa vi ricade anche l’amministrazione della
giustizia.
Qualche
sfilacciatura? Sì, ma con tutti i distinguo e le riserve e le cautele di cui è piena la pubblicistica di settore.
Come mai
allora oggi “i magistrati della procura di Siena e i militari della Guardia di
Finanza” entrano e vi dimorano a lungo “nella sede della Banca d’Italia”? La
consulenza legale si è convertita al
cristianesimo? I grintosissimi Barbagallo dinanzi al giallo della Caina tremano
e si eclissano? Non c’è più segreto d’ufficio? E’ cambiata tutta una arcigna
filosofia? Ha già svelato tutto Cantarella? Il nuovo governatore ha riletto e
si è inchinato a chi pensa che il
vecchio art. 12 della Legge Bancaria non abbia più senso?
Per una nota
di ripicca personale: hanno letto quanto qui scritto in passato in proposito da
me? hanno espresso un giudizio negative et amplius? Oppure manco – come è certo
– mi hanno degnato di uno sguardo?
Mi vien
fatto di pensare, come direbbe il mio amico Virgilio: ssò regassi! Ma si può consegnare la massima istituzione economica
dello stato italiano a dei “regassi”, magari perché così gradisce il CONSIGLIO
SUPERIORE DELLA BANCA D’ITALIA? Che è? Gli addetti ai lavori lo sanno, ma non
si fa sapere al contadino quanto è buono il formaggio con le pere!
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Mps:
indagato il presidente di Nomura
ROMA -
Magistrati della procura di Siena e militari della Guardia di Finanza sono da
questa mattina nella sede della Banca d'Italia, a Roma, per attività legate
all'inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena.
Bankitalia è
estranea al filone investigativo seguito in questa fase dai magistrati senesi.
A dirigenti dell'istituto centrale verrebbero notificati provvedimenti adottati
dai magistrati toscani a carico di terzi.
E' di 1,8
miliardi di euro il sequestro che la Gdf sta eseguendo nei confronti di Banca
Nomura su ordine della Procura di Siena nell'ambito dell'inchiesta su Mps.
Circa 14,5 milioni di euro sono stati sequestrati anche a Mussari, Vigni e
Baldassarri.
INDAGATO
PRESIDENTE NOMURA Il presidente
di Banca Nomura, Sadeq Sayeed, è indagato insieme al dirigente della stessa
banca giapponese Raffaele Ricci, per ostacolo aggravato all'esercizio
dell'autorità di vigilanza, infedeltà patrimoniale aggravata e false
comunicazioni sociali in concorso con Mussari, Vigni e Baldassarri nell'ambito
dell'inchiesta su Mps.
La banca
giapponese Nomura, alla quale stamani sono stati sequestrati 1,8 miliardi di
euro, avrebbe avuto 88 milioni "costituiti da commissioni occulte".
La cifra è stata sequestrata insieme a 1,7 miliardi depositati da Banca MPS a
favore di Nomura a titolo di garanzia sul finanziamento ricevuto dall'istituto
giapponese
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