venerdì 12 aprile 2013

Nasce così una mia polemica antifemminista.

Il PD: " Niente governissimo, si ad un nome condiviso anche col PDL per il Quirinale".

Peccato che questa dichiarazione, apparentemente di "resistenza", in realtà sia già UNA RESA TOTALE alle PRETESE d'IMPUNITA' del Caimano. Perchè a B. del "governissimo" non frega proprio NULLA (lo farebbe comunque cadere, se gli dovesse servire).

L'unica cosa che vuole è proprio un suo "garante" al Quirinale....

Perchè, è il caso di RICORDARLO, Il Presidente della Repubblica è anche Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, è l'unico in grado di dare la GRAZIA oppure commutare le pene e (particolare importante) può nominare fino a cinque SENATORI A VITA.

In parole povere, il Quirinale è ormai l'unica Istituzione rimasta in grado di salvare Berlusconi dalle sue IMMINENTI CONDANNE, e di garantirgli eventualmente un futuro politico perenne.

Ma sapete qual'è il vero scandalo? Non tanto che Berlusconi pretenda l'impunità (lo fa da vent'anni), quanto il fatto che il PD stia scendendo a patti con lui ANCHE ADESSO, pur avendo i numeri per mandarlo definitivamente IN GALERA.
Ed è un vero e autentico SCHIFO. (VB)
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  • Calogero Taverna Non credo che quello che è sopra sia il suo pensiero, neppure credo rispecchi i suoi desiderata. Non ho mai avuto molta disponibilità di spirito per pensare che alle donne sia concessa - non so da chi - molta perspicuità in politica. La politica, certo, non è musica, non è poesia. Ma in questi due altri campi - non so perché ma è così - non è data perspicuità compositiva (mi dica di un solo grande compositore di alate sinfonie) o nelle vette eccelse della poesia (tolgo solo Saffo), quanto alla politica siamo lì: propagandiste eccelse, eleboratrici di pensiero del vivere sociale in uno stato che io credo non può essere altro che etico hegeliano, sono rare, rarissime, forse una inglese morta in questi giorni o qualche sionista, negli Stati Uniti alla presidenza mai una donna. Coincidenze? forse. La legge del compenso poi è prodiga in altri ampi: il mondo è donna; la madre è dona, le metà del cielo vi apprtene tutta. L'educazione è donna, il docere è femminile, la soavità è donna,l'amore è donna. la vita è donna. Non potro però mai credere che l'attuale congiuntura politica si possa davvero credere che siano bizze tra Bersani e Berlusconi. Che Basilea uno, due e domai (ma pare che sia scongiurata) tre faccenduole rispetto ai senatori a vita o alla galera a tutti (ma solo a quelli che riteniamo i cattivi, i nostri avversari). Lo stato di illiquidità bancherie? una inezia.
  •  Calogero, non posto mai un pensiero altrui se non lo condivido,e, semmai, sono io che dubito come lei possa, da un lato affermare che la "vita è donna" , dandole così un ruolo di centralità, e dall'altro considerarla poco perspicua in politica, ed inoltre, mi meraviglia come lei, possa appellarsi alla legge di compenso, che a suo dire, ha addirittura fatto una selezione naturale non immettendo nel DNA delle donne quella capacità politica che invece è abbondata negli uomini. Eppure la storia parla chiaro. Pensi che due mesi fa è caduto un anniversario importante, ma che naturalmente è passato inosservato; dopo un secolo di battaglie politiche e sociali si affermava un elementare diritto di democrazia: il 1° febbraio del 1945 il primo governo costituito dopo la Liberazione, alle viste delle prime libere elezioni amministrative sanciva per decreto che "Il diritto di voto veniva esteso alle donne". Un anno dopo, alla vigilia del referendum monarchia-repubblica e delle elezioni politiche per la Costituente, una legge affermava che sono elettori attivi e passivi, alle politiche come alle amministrative, "tutti i cittadini e cittadine italiani maggiorenni". Il 2 giugno '46, le donne – le anziane, le giovani, le nostre madri, le nostre nonne – potevano andare ai seggi con la consapevolezza di affermare così di esser davvero "cittadine". Un atto storico, soffiava il vento della democrazia per lungo tempo negato dalla mentalità maschilista, altro che selezione di madre natura e legge del compenso! Ma il lungo cammino delle donne non è finito e lo stesso Napolitano si scusa per la loro omissione tra i "saggi": uomini che hanno saputo scrivere dei principi talmente generali e condivisibili che li avrebbero potuti scrivere tutti, anche l’ultima delle parlamentari elette, senza essere chiamata “saggia". Ed intanto, mentre l'Italia crolla a picco, mentre i giovani sono senza futuro e la gente si dispera per un pezzo di pane, arrivando persino al suicidio, noi abbiamo riaffidato il nostro futuro a coloro che hanno prodotto questo disastro; come avremmo fatto a meno di questi grandi uomini chiamati Bersani e Berlusconi e dotati di grande perspicuità politica! L'America, carissimo Calogero, è andata oltre le donne: ha eletto un uomo di colore (grande esempio di democrazia); le dice niente tutto questo? Dobbiamo andare indietro nella storia pure qui e ricordare come venivano considerati e che fine facevano uomini e donne di colore? C'era una legge di compenso pure tra razze?

  • Calogero Taverna Brava, bravissima: son in totale disaccordo ma applaudo. Spero di riuscire ad attivare il canale riservato dei messaggi per evitare intrusioni di imbecilli. Io ho solo odio nella via: non tollero per nulla gli imbecili. che la pensa diversamente da me? Ma è meraviglioso: il cimento può avvenire tra diversi. Io ti darò del tu e tu devi darmi del tu. Ma perché. per la parità tra i sessi edanche tra le enormità di differenze delle età. Io ho ott'ntanni e me ne vanto. Quando ora anche le signore sul'autobus si alzano per cedere il posto ad un vecchietto come me, ci resto male ma accetto. E' meglio star seduti che al'impiedi in un autobus specie se pieno.

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