Sono le 00,42 e vi saluto da Roma, dalla città eterna insomma dove sono arrivato ieri sera alle ore 22. Da Racalmuto all'aeroporto di Catania sono stato in auto. Ho avuto modo di vedere lo scempio dello Zaccanello per questa inutile dannosa sperperatrice strada n. 640 di cui dirò domani, appena mi sveglio. Cose da ridere o da piangere. In primis, da compagno comunista dovrei essere cotento per l'arricchimento che avrebbe prodotto alle cooperative rosse del ravennate. Sciocchiezze: a loro semplici spese di regia, alle potenti insondabili pericolse imprese non racalmutesi i veri lucrosi appalti ma credo subappalti. Non so diversamente come potevano ottenere certe licenze. Si dice: oltre 1800 assunti. Già ma quanti racalmutesi: non più di dieci e scandagliate e vi riempirete di gioa nel sapere chi sono perchè ci stanno cosa fanno e soprattutto quale ruolo giornalistico e poetico e culuerale svolgono. Da ridere (se non fosse drammaticamente tragico). Intanto la STATIO dell'itinerario romano Agrigentum Casale di Piazza Armerina scopmparsa irrimediabilmente nel nostro territorio racalmutese. E csa fa la stampa locale? piange sui buchetti o stradine secondarie mozza bar. Da piangere. E politici? e i moralisti? Non sanno? Si limitano ai passi di danza: un passo indiedtr un passo avanti.Un toglieti dalla sediola tu, che mi ci metto io. o meglio Buttafuoce per una faccenda di ragazzouli cui far calcare la polvere dell'ormai ìirridimediabilmente perduto TEATRO REGINA MARGHERITA. La presidenza Camilleri davvero fu provvida (si fa per dire).
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