Sapessi che è successo nel 1599 ad Agrigento a Porta di
Ponte: bruciarono vivo un bardassu (il nostro TRANS) mentre il canonico
Babilonia di Cammarata che se lo... godeva sodomizzandolo nelle grotte sotto la
Bibirria poté continuare a spassarsela liberamente. Vi è un processo tutto in
siciliano negli archivi segreti vaticani cui ho potuto accedere.
Lillo Taverna
Le carte di questo processo hanno uno snodo persino teatrale. A domanda del
monsignore presidente in siciliano risponde il teste in stretto e talora
volgarissimo vernacolo. Una piéce teatrale già tutta scritta. Il teatro
Margherita di Racalmuto potrebbe mettere in scena questa stranissima teatralità
(un bardassu che viene giustiziato a porta di ponte un canonico di Cammarata
inanellato che si fa accompagnare da due scherani sotto la Bibirria per godersi
sodomizzandolo il bardassu, un vescovo pingue e spagnolo scandaloso in quanto
in un convento di suore a Sciacca si mette contro muro per fare pipì, data la
sua incontinenza, e via discorrendo). Una filodrammatica sarebbe bastevole per
una esperienza teatrale di avanguardia in quel teatro di Sciascia che bene o
male è ormai ridotto a malconcio stabile buono solo per qualcosa di
sperimentale. Che c'è da rischiare? Forse una scomunica ma quella me la becco
io ben felice di farmi scomunicare.
Mi impressiona questa Italia sessuofoba. Il falso moralismo
cattolico ci è entrato dentro sino al midollo (avrebbe detto il buon DUX).
L'abbraccio gaudente (che a me non è più concesso per superati limiti i età)
deve restare sempre cosa sporca e riprovevole. Ma ovvio sotto un duplice
profilo: al nostro IO tutto concediamo all'IO altrui nulla permettiamo. Mi
divertono i fascisti e Alemanno che ignorano che il padre di Claretta offrì la
figlia dodicenne all'Uomo ella Provvidenza. Cucco all'università di Palermo mi
insegnava in demografia che il tempo che una donna lascia infecondo tra le
prime mestrue e il primo parto è tempo perduto
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