Mio diletto figlio
selettivo, prof. Alfredo Sole,
di ritorno dal mio
isolamento volontario in quel di Baccarecce prendo finalmente visione
della tua. Ma invece di una sono due lettere insieme, una
dattiloscritta, l'altra manoscritta.
Non agevole collegarle.
Per di più ora ti metti a fare il filosofo cattedratico con me e lo
smarrimento è irreversibile
Vediamo, non tutto è
positivo in questa tua congiuntura restrittiva; da un lato qualche
derubricazione favorevole, dall'altro un disagevole addestramento
alla prossima vita sociale, conviviale.
Non so che dirti.
Mi dai quindi lezioni di
logica aristotelica, di destrezze colloquiali, di rampogne
retoriche.
Niente da dire. Sei bravo
anzi bravissimo, nulla da obiettare,
Ovviamente non hai
scalfito per nulla il mio rude convincimento
Non faccio parte di
nessuna scuola di pensiero racalmutese e nego che vi siano in quel
lembo di terra solfifero e stracolmo di sale (invero salgenmma)
scuole di pensiero a me avverse.
A Racalmuto non c'è adito
ad austere aule pensose. Al massimo vi sta gente che ha pensieri.
Pensieri molesti. Direi piccole preoccupazioni economiche tipiche di
una umanità minore in tempi di ostentata opulenza.
Quello che io penso sulla
mafia racalmutese l'ho già esternato ad abundantiam nel mio non
letto libro: RACALMUTO NEI MILLENNI. In polemica con Sciascia, non
benevolo certo col tuo mondo. Anzi cattivo, inflessibile.
Per me tu non sei
innocente, non sei solo colpevole di efferato omicidio di stampo
mafioso da triplice ergasolo con 41 bis un tempo ed ora con fine pena
mai ostativo per cogente esigenza di una antimafia in declino
operativo ma in crescente esigenza locupletante.
Manco maggiorenne, senza
alcuna premeditazione, mancando ogni prova obiettiva, in fase di
puberale esaltazione magniloquente, propenso all'autocalunnia
autoappagante (un infantilismo che mi pare perduri), potevi fornire
ad un avvocato appena tale elementi attenuanti di soverchiante forza,
ostativi di ogni pena senza fine.
Ritornello ripetuto
noiosamente sino al mio spasimo paterno. Ma tu da questo orecchio non
ci senti e quindi, desisto.
Ti abbraccio.
Nessun commento:
Posta un commento