Carissimo mio figlio ”selettivo”,
professore di filosofa Alfredo Sole.
Ancora rallegramenti per la tua laurea
in filosofia magna cum laude.
So fiero di te.
Ma sono arrabbiato con te.
Stasera di ritorno da Racalmuto trovo
ben tre tue lettere (di cui una con rampogne verso il mio operato).
Ne avevo saputo qualcosa tramite la
Callea che in fin dei conti mi rimproverava di averti procurato un
sacco di guai con i tuoi SUPERIORI.
Me ne stavo a Racalmuto e quindi non ti
potevo ancora leggere e risponderti. Ti rispondo adesso.
Reputo la lettera che mi hai mandato
con l'obbligo del segreto un truce ricatto del tuo direttore (al
quale ho inviato per conoscenza redo ben tre lettere truci), di quel
comandante militare e di un certo sticchiu fitusu.
Questi signori non se la devono
prendere con te. Se lo fanno sono dei GRAN VIGLIACCHI.
Se la prendano con me: dottore Calogero
Taverna già ispettore capomissione della Banca d'Italia che ha
mandato a carte quarantotto in quel di Milano la banca che
gesuiticamente dicono di Sindona ed era del Vaticano dell'Ior di
mons, Marcinkus, della curia del Cardinale Montini, di Giordano
dell'Amore, di Andreotti della DC di Scarpitti e lascio poi stare
tutta la crestomazia massone e laica.
Ciampi poi me l'ha fatta pagare. Ma io
dopo gli ho fatto un accertamento fiscale come Superispettore del
SECIt di Reviglio per cui si è cacato sotto.
Non accusino questi stronzi le poste.
Sono stati loro a bloccare tutte le tue lettere sino al giorno 9.
Appena consegnate alle poste il giono dopo ci sono arrivate. Mi è
sembrato quando riesco a sturare i tubi del bagno della mia villa
Marycal alla quale sei ovvio invitato.
Tu avevi dato ordini? Ma vallo a
raccontare a chi ti pare. Ho ancora la lettera in cui tu ti
rammaricavi che non avevano neppure risposto alla richiesta di tua
moglie e di tuo foglio di venire a commuoversi ad Opera appena in
nome del Popolo Italiano venivi dichiarato DOTTORE IN FILOFIA.
E poveracci quanto hanno sofferto a
causa tua in un paese gretto meschino becero e maligno quale è
Racalmuto. Quando grido che sono fiero di te., lo faccio anche per
dare delle sberle morali a questi miserabili che ora hanno persino
rinnegato il glorioso nome di Racalmuto e si fanno chiamare alla
latina anziché in arabo REGALPETRA.
Ovvio che se io dovessi essere colui
che ti nuoce “perché se tu [alias io] l'attacchi così finirai per
fargli cambiare idea su di me. Tu dirai che io in fondo non c'entro
nulla ma ci sono io in gioco e se si ferma l'osservazione e
trattamento su di me, allora sì che qui dentro ci morirò di
ergastolo ostativo- Perciò ti prego di nuovo: fai calare il silenzio
su questa storia.”, dico che se io dovessi essere colui che ti
nuoce, be! io posso mettermi da parte, nel nostro rapporto personale.
Ma non certo in quello civile politico
etico e giuridico.
.Ormai mi sono scatenato e o con te o
al di fuori di te questa storia, questo accanirsi di una una schiatta
di sbirri contro un povero indifeso la voglio portare in parlamento
nei tribunali, nelle organizzazioni in difesa dei diritti dell'uomo
sovranazionali
Ma cosa voglio per te? Non voglio che
ti tengano in due per tre metri vita natural
durante a farti prendere lauree su
lauree e magari specializzazioni nelle scritture cuneiformi
Devono concederti quello he anno
concesso a Sofri. La stessa stanza, le stese accindiscendenze.
Lasciarti andare igni mattiba a tenere lezionid ifilosot'fia
teoritica in ina scapriva. (in quella pubblica non ti è possibile),
restituirti la diìgnità umana, la capacità di agire visto che hai
sin troppo capacità di vapire e di erudire e di esseer utule a
questa scuola,ormai allo sbaraglio, stupida, incltam saccente e
precaria.
Quel magistrato (Romagnoli) mi pare
deve risponderne al Consiglio Superiore della Magistratura. Se è
stato lui. Se sono stati altri che vangano alla luce e vengano
puniti. Non si gioca così sulla pelle di ragazzo che a vent'anni ha
sbagliato (se ha sbagliato e per un quarto di secolo (sinora)
DISUMANIZZARLO. E volere ancora continuare sennò il COMANDANTE
s'incazza. S'incazzi con me prego che certo non desisterò.
Perché non ha permesso di far venire
ad Opera tua moglie e tuo figlio? Perché non ha concesso alla Callea
di mandarti un mazzo di fiori con biglietto gentile con certo un
'pizzinu'. E'una nobildonna già sposa di un grande collaboratore
della Boccassini la padrona della magistratura italiana.
Savatteri ripubblicando un romanzo in
cui fingendo di avere pietà per te ti maciulla: dice che hai subito
solo due ergastoli. Io so tre. Chi ha ragione?
Se ha ragione Savatteri tu non hai
ucciso nessuno, Tu non hai ucciso mio zio Alfonso. Ti avrebbero fatto
fuori dopo manco un mese. Alla strage di Piazza Castello tu non hai
sparato. Quindi non sei Caino. Vittima del tuo ambiente, sì. Correo
anche ma non sei un ASSASINO. E tu sai bene quello che dico.
Perché Savatteri che sa tutto questo
aggira l'ostacolo e scrive minchiate facendo diventare protagonista
niente meno che l'estrosa figura di Marino che tutti a Racalmuto
sappiamo chi è o
meglio chi è stato visto che è morto.
Ora il Savatteri ripubblica vent'anni
dopo quel pasticcio infame e lo pubblica con la Melampo di Garlisi.
Li hai autorizzati? Se no, perché non 0i diffidi, perché non ne
pretendi i danni?
Guarda che se non ti levano
l'ostatività è per questi inesistenti “ragazzi di Regalpetra”
ove il più facinoroso risulti tu, anche se poi la notte hai gli
incubi e parli con la civetta di Leonardo. CHE SCHIFO!.
No so se risponderai più a questa mia
lettera. Vedrò e mi comporterò di conseguenza,.Ti abbraccio
tuo padre “selettivo” Calogero
Taverna.
N. B. questa mia lettera è pubblica.
I tuoi Superiori la possono leggere in FB nel mio sito con un milione
di visitazioni CONTRA OMNIA RACALMUTO e per di più anche in ARS
CICOLI.
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