Sambucus
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L. è un genere di piante tradizionalmente ascritto alla famiglia delle Caprifoliacee, che la moderna classificazione filogenetica colloca nella famiglia Adoxaceae.[1]. Comprende specie arbustive di medio-grandi dimensioni, talvolta in forma di piccolo albero, comunissimo lungo le siepi campestri, nei boschi planiziari e submontani e presso i casolari di campagna, nonché alla periferia delle città, dove rappresenta un relitto della vegetazione spontanea.
Facendo scorrere velocemente al suo interno il rametto fa partire una pallina di canapa arrotolata precedentemente inserita e posta estremità dello "scioparolo". Era un gioco povero e antico di cui oramai si sono quasi perse le tracce. Viene scelto questo tipo di legno per la sua estrema leggerezza. La corteccia dei rami stessi presenta rade e grosse lenticelle.
Le foglie sono opposte, imparipennate, di solito con 5 foglioline ovato-lanceolate ed appuntite, seghettate ai margini.
I fiori sbocciano in primavera-estate, sono piccoli, odorosi, biancastri, a 5 lobi petaliformi, riuniti numerosissimi in infiorescenze ombrelliformi molto ampie. I frutti sono piccole bacche globose nero-violacee (S. nigra) o rosse (S. racemosa) che contengono un succo di colore viola-porporino scuro che viene impiegato per colorare vini e come esca per la pesca dei cavedani.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
La pianta presenta rami con midollo molto grosso, bianco, leggerissimo e compatto, che viene raccolto ed usato per includere e poi sezionare parti vegetali da osservare al microscopio. Inoltre questo tipo di legno viene utilizzato per costruire le palline formanti un pendolo di Canton; oppure viene impiegato per costruire giochi popolari di origine contadina come lo "scioparolo" (in Veneto "schioppo/fucile") o lo "schioccapalle" (in Toscana), nel quale tagliandone un ramo di diametro 4-5 cm e di lunghezza 20-25 cm viene tolto il midollo ed inserito al posto di esso un ramo poco più lungo e di pari diametro del midollo appena tolto.Facendo scorrere velocemente al suo interno il rametto fa partire una pallina di canapa arrotolata precedentemente inserita e posta estremità dello "scioparolo". Era un gioco povero e antico di cui oramai si sono quasi perse le tracce. Viene scelto questo tipo di legno per la sua estrema leggerezza. La corteccia dei rami stessi presenta rade e grosse lenticelle.
Le foglie sono opposte, imparipennate, di solito con 5 foglioline ovato-lanceolate ed appuntite, seghettate ai margini.
I fiori sbocciano in primavera-estate, sono piccoli, odorosi, biancastri, a 5 lobi petaliformi, riuniti numerosissimi in infiorescenze ombrelliformi molto ampie. I frutti sono piccole bacche globose nero-violacee (S. nigra) o rosse (S. racemosa) che contengono un succo di colore viola-porporino scuro che viene impiegato per colorare vini e come esca per la pesca dei cavedani.
Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]
Comprende le seguenti specie:[2]- Sambucus adnata Wall. ex DC.
- Sambucus australasica (Lindl.) Fritsch
- Sambucus australis Cham. & Schltdl.
- Sambucus canadensis L.
- Sambucus chinensis Lindl
- Sambucus ebulus L. - ebbio
- Sambucus nigra L. - sambuco comune
- Sambucus pubens Michx.
- Sambucus racemosa L. - sambuco rosso
- Sambucus sibirica Nakai
- Sambucus sieboldiana (Miq.) Blume ex Graebn.
- Sambucus williamsii Hance
Usi[modifica | modifica wikitesto]
- I fiori del sambuco trovano impiego in erboristeria per la loro azione diaforetica.
- Con i fiori è possibile fare uno sciroppo, da diluire poi con acqua, ottenendo una bevanda dissetante, che è molto usata in Tirolo, in Carnia e nei paesi nordici e dell'Europa orientale. Dai fiori si ricava un estratto che viene utilizzato per la produzione della sambuca, liquore a cui ha dato il nome ma che, nelle ricette attuali, è prevalentemente basata sull'anice.
- A Palazzo Adriano di Palermo i fiori freschi vengono usati per la realizzazione di un pane tipico, chiamato in dialetto "Pani cu Savucu", pane con il Sambuco.
- Con i frutti di S. nigra e di S. racemosa si può fare una marmellata, di cui non si deve abusare per le sue proprietà lassative.
- Contro i topi nell'orto, nell'agricoltura biodinamica, se ne utilizza il macerato. In 20 litri di acqua si macerano 10 chili di foglie di Sambuco. Dopo una decina di giorni la poltiglia che rimane si diluisce ancora in 10 litri di acqua. Irrorare più volte intorno alle piante attaccate dai topi.
- Attenzione a non confondere le specie più comuni, cioè il S. nigra, con il S. ebulus, altrettanto diffuso e con areale simile al S. nigra, ma le cui parti sono tutte notevolmente più tossiche se ingerite in quantità anche modeste.
Tossicità[modifica | modifica wikitesto]
Tutte le parti della pianta sono tossiche per la presenza di cianuro e vari alcaloidi. Fanno eccezione i fiori e le bacche mature (ma non i semi al loro interno). Nella preparazione di marmellate, la cottura o la macerazione delle bacche sono sufficienti a far sì che i composti cianogenetici si volatilizzino completamente. Nel caso di un'ingestione accidentale, i sintomi dell'intossicazione sono gli stessi dati dall'ingestione delle mandorle amare che egualmente, com'è noto, contengono composti cianogenetici. Tale tossicità non ha ''effetto'' su alcuni pesci, come i cavedani. Infatti, le bacche di sambuco vengono usate anche come esca per questa specie di pesce. [3]Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the orders and families of flowering plants: APG III, in Botanical Journal of the Linnean Society 2009; 161(2): 105–121.
- ^ Sambucus, su The Plant List. URL consultato il 6 novembre 2012.
- ^ (EN) Nova Scotia Museum Website, Poison plant section, Nova Scotia Museum - Poisonous plants
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sambucus
- Wikispecies contiene informazioni su Sambucus
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