Tagliacozzo
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Tagliacozzo comune | |||||
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Piazza dell'Obelisco | |||||
Localizzazione | |||||
Stato | Italia | ||||
Regione | Abruzzo | ||||
Provincia | L'Aquila | ||||
Amministrazione | |||||
Sindaco | Vincenzo Giovagnorio (Prospettiva Futura) dal 5-6-2016 | ||||
Territorio | |||||
Coordinate | 42°04′10″N 13°15′17″E / 42.069444°N 13.254722°E | ||||
Altitudine | 750 m s.l.m. | ||||
Superficie | 87,4 km² | ||||
Abitanti | 6 914[1] (31-7-2015) | ||||
Densità | 79,11 ab./km² | ||||
Frazioni | Vedi elenco | ||||
Comuni confinanti | Capistrello, Cappadocia, Carsoli, Castellafiume, Magliano de' Marsi, Pereto, Sante Marie, Scurcola Marsicana | ||||
Altre informazioni | |||||
Cod. postale | 67069 | ||||
Prefisso | 0863 | ||||
Fuso orario | UTC+1 | ||||
Codice ISTAT | 066099 | ||||
Cod. catastale | L025 | ||||
Targa | AQ | ||||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa) | ||||
Nome abitanti | Tagliacozzani | ||||
Patrono | Sant'Antonio di Padova | ||||
Giorno festivo | 13 giugno e l'ultima Domenica di agosto | ||||
Cartografia | |||||
Posizione del comune di Tagliacozzo all'interno della provincia dell'Aquila | |||||
Sito istituzionale |
« ...a Ceperan, là dove fu bugiardo ciascun Pugliese, e là da Tagliacozzo, ove sanz'arme vinse il vecchio Alardo... » |
(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, XXVIII canto, vv. 16-18) |
È il terzo comune della Marsica, dopo Avezzano e Celano, per numero di abitanti e tra i maggiori in Abruzzo per superficie territoriale[2]. Centro propulsore delle attività culturali è stato elevato a città con decreto del presidente della Repubblica[A 1]. Fa parte dei borghi più belli d'Italia[3]. Tagliacozzo è un'importante meta turistica abruzzese[4].
Indice
[nascondi]Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Territorio[modifica | modifica wikitesto]
Tagliacozzo è situata nella parte occidentale della Marsica, nell'area dei Piani Palentini, non distante dai confini che separano l'Abruzzo dal Lazio, in posizione adagiata lungo le pendici del monte Civita. È raggiungibile da Roma attraverso l'omonima uscita autostradale dell'A24 oppure attraverso la Strada statale 5 Via Tiburtina Valeria passando per Carsoli. Dall'Aquila, Pescara, Avezzano e Sulmona attraverso la A25 oppure percorrendo la SS 5 in senso opposto. Non lontano dal centro abitato si trova la stazione sciistica di Marsia, posizionata sulle pendici orientali del monte Midia (1737 metri slm), lungo la catena dei monti Carseolani.Clima[modifica | modifica wikitesto]
Tagliacozzo è caratterizzata da clima montano mediterraneo[5], con inverni rigidi ed estati che possono attraversare periodi moderatamente caldi. Le medie delle temperature minime sono piuttosto basse, caratteristica comune a molte località abruzzesi dell'interno montano. La temperatura media annua è di 10,8 °C[6]. Il mese più freddo è gennaio con una media di 2,5 °C e il più caldo è agosto con 19,6 °C. La temperatura più alta registrata a Tagliacozzo corrisponde a 40,0 °C.[6] La temperatura minima assoluta più bassa mai registrata a Tagliacozzo da una stazione meteorologica ufficiale è di -17 °C (mentre sono ufficiosi i -30° toccati nel settore cittadino più a valle, soggetto ad un regime termico più basso[7].La piovosità storica è di circa 970 mm annui distribuiti in 102 giorni con precipitazioni.[6] La stagione più piovosa è l'autunno, seguita dall'inverno e dalla primavera quando sono frequenti e talvolta copiose le nevicate. L'estate non è però particolarmente asciutta, essendo segnata da quasi 130 mm di pioggia in 18 giorni piovosi. Sono presentati di seguito i valori climatici medi di riferimento ufficiali per Tagliacozzo pubblicati dall'Arssa[A 2] Abruzzo[8].
Tagliacozzo (1951-2000) | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 7,3 | 9,0 | 12,2 | 15,3 | 20,7 | 24,4 | 27,7 | 27,9 | 23,8 | 18,4 | 11,9 | 7,6 | 8,0 | 16,1 | 26,7 | 18,0 | 17,2 |
T. min. media (°C) | −2,4 | −1,6 | 0,4 | 3,0 | 6,7 | 9,5 | 11,3 | 11,3 | 8,7 | 4,9 | 1,4 | −1,2 | −1,7 | 3,4 | 10,7 | 5,0 | 4,3 |
Precipitazioni (mm) | 80 | 85 | 74 | 87 | 68 | 51 | 36 | 42 | 68 | 102 | 147 | 126 | 291 | 229 | 129 | 317 | 966 |
Giorni di pioggia | 9 | 9 | 9 | 10 | 9 | 7 | 6 | 5 | 7 | 9 | 11 | 11 | 29 | 28 | 18 | 27 | 102 |
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Storia antica[modifica | modifica wikitesto]
Il territorio era stato abitato nell'antichità prima dagli Equi poi dai Marsi, fiero popolo di indomiti guerrieri e sacerdoti. Esistono sicuri cenni storici di un abitato, nell'attuale località alta di Tagliacozzo, le cui origini risalgono a partire dall'XI secolo. Prima di allora si sono ritrovati, in alcuni testi imperiali Carolingi del 964 e del 998, riferimenti al monastero di San Cosma, con la nota “in Heloritu” (cioè sito in un bosco di alloro). Prima ancora di ciò, sussistono tracce di insediamenti in grotte, alcuni addirittura risalenti all'epoca neolitica e all'età del Bronzo. Il centro abitato, di cui si è detto, si sarebbe sviluppato attorno a tre parrocchie: San Nicola, Sant'Egidio e San Pietro, nella parte alta dei monti Arunzo (o Aurunzo) e Civita, che sovrastano l'attuale città[9].Diverse le ipotesi relative all'origine del nome. Quella più accreditata fa derivare il toponimo da due termini latini Talus e Cotium, ovvero taglio nella roccia. Il borgo, infatti, si è sviluppato lungo la fenditura che taglia in due il monte Civita[10].
Storia medievale[modifica | modifica wikitesto]
Nel corso dell'XI secolo il territorio fu inglobato nella Contea dei Marsi, enucleata dal Ducato Longobardo di Spoleto e attribuita, nel 926, a Berardo il Francigeno, capostipite del casato Berardi. Nel 1074 sarebbe sorto, nel territorio in questione, un centro abitato che, avente base nel castello sul monte Civita, si estendeva verso il basso della montagna a valle. Nel 1173 il feudo passò ai De Pontibus, antica famiglia della zona. Nel 1268 (23 agosto) il territorio, e precisamente i Piani Palentini furono teatro della famosa Battaglia di Tagliacozzo tra Corradino di Svevia e Carlo d'Angiò; essa segnò il destino del potere del Regno di Sicilia, a favore degli Angioini sugli Svevi, favorendo ancora per secoli il potere temporale del Papa.La battaglia fu vinta con uno stratagemma ideato da Alardo di Valéry, che sgominò le truppe avversarie, ormai sicure della vittoria e senza più difese, giungendo alle loro spalle di nascosto. Dante Alighieri ricorda tale battaglia nel XXVIII canto dell'Inferno. In tale occasione si consolidò il potere dei De Pontibus che appoggiarono Carlo D'Angiò. Questi, sotto la spinta papale, che temeva la forza antagonista di un impero centrale voluto dagli Svevi, lottava per l'affermazione degli Stati Nazionali. Con il matrimonio di una dei De Pontibus con Napoleone Orsini, il possesso del feudo passò a quest'ultima famiglia, che lo mantenne fino alla metà del XV secolo. Si ricordano in particolare il governatorato di Rinaldo (per il grande sviluppo territoriale impresso alla Contea – divenuta tale nel 1250 circa) e di Giacomo, cardinale (che ne concretizzò lo sviluppo economico). Quest'ultimo fu peraltro uno dei protagonisti, dopo lo scisma d'occidente, nelle contese per la limitazione del potere temporale del Papa.
Nel 1400 circa il Papa Alessandro V, quale premio per l'appoggio ottenuto in una contesa territoriale, staccò la Contea di Tagliacozzo dal Regno di Napoli e lo aggregò allo Stato Pontificio, confermandone la titolarità a Giacomo Orsini. Intorno al 1410 gli Orsini ottennero di aprire in Tagliacozzo una Zecca nella quale si batté il “Bolognino”. Sotto Don Ferrante, passato il feudo per pochi anni ai Colonna, nella zecca si batté il “Cavallo” col simbolo della colonna sino a poco tempo fa attribuito a Brindisi (si veda "I cavalli dei Colonna"). Agli Orsini di Roma – ramo che si estinse – subentrarono nel possesso della contea gli Orsini di Bracciano che, in particolare con Roberto Orsini, determinarono il massimo splendore di Tagliacozzo favorendo la costruzione di palazzi nobiliari e la realizzazione di molte opere d'arte.
Storia moderna[modifica | modifica wikitesto]
La famiglia Orsini, proprietaria di altri feudi e con un potere che andava dal Tirreno all'Adriatico, nel 1497 fu privata dal Papa del feudo – divenuto Ducato – di Tagliacozzo, assegnato invece alla famiglia Colonna, che anche in questo caso batté un “Cavallo” col simbolo della colonna sino a poco tempo fa attribuito a Brindisi, tenendo poi il feudo fino al 1806, (Il primo duca fu Odoardo; famosi furono poi Prospero e soprattutto Marcantonio, coinvolti pienamente nelle contese dell'epoca).Con tale nuovo dominio il centro del ducato si spostò gradualmente verso Avezzano, dove fu ampliato il castello costruito dagli Orsini. Iniziarono per la cittadina secoli oscuri che la resero poco inserita nell'evoluzione maturata nei restanti territori abruzzesi. A causa delle intolleranze patite nel regno di Napoli nel XVI secolo una nutrita comunità di ebrei scelse di vivere nel borgo vecchio, situato non distante dal confine con lo stato della Chiesa. Nel 1515 tuttavia la comunità subì l'esilio dall'intero regno e dovette abbandonare la cittadina. Dall'epoca della loro presenza in Marsica gli ebrei acquisirono il cognome "Tagliacozzo"[11][12]. In questi periodi si ricordano tre personaggi di spicco: Giovanni Capoccio, uno dei 13 italiani vittoriosi nella famosa Disfida di Barletta (novembre 1503); il matematico ed astronomo Andrea Argoli (1570 – 1649) e la poetessa Petronilla Paolini Massimi (1663 – 1729). È incerta invece l'origine tagliacozzana di Gaspare Tagliacozzi, il primo chirurgo estetico italiano, morto a Bologna nel 1599.
Tuttavia ancora nel 1794 Tagliacozzo risultava il centro più popoloso della zona, con circa 12.000 persone. Dopo l'unità d'Italia, anche Tagliacozzo fu toccata dal fenomeno del cosiddetto brigantaggio postunitario. A Tagliacozzo venne giustiziato il generale spagnolo José Borjes, inviato da Francesco II di Borbone, (in esilio a Roma), per riconquistare il perduto Regno delle Due Sicilie. Il generale Borjes aveva ricevuto dal re il mandato di riorganizzare le bande di briganti filoborbonici e di cercare anche l'aiuto e l'appoggio della popolazione calabrese e lucana fedele ai Borbone. Detto Regno delle Due Sicilie era stato perduto dopo la spedizione dei Mille avvenuta nel 1860 e l'invasione dell'esercito del Regno di Sardegna. José Borjes, per contrasti tattico-militari, aveva da poco tempo interrotto l'alleanza con il capo-brigante Carmine Crocco e dalla Basilicata si stava recando con pochi uomini a Roma (passando per la Marsica) per informare il re Francesco II di quanto era avvenuto. Forse per delazione di alcuni abitanti della zona di Tagliacozzo, fu scoperto e inseguito da un reggimento di bersaglieri comandati dal maggiore Enrico Franchini. Il generale Borjes, catturato dopo un conflitto a fuoco venne fucilato, assieme ai suoi militari senza alcun processo, l'8 dicembre 1861[13].
Storia contemporanea[modifica | modifica wikitesto]
In quello stesso anno nella zona vi furono violenti moti contro il nuovo Stato Piemontese, sedati con grande spargimento di sangue. Tagliacozzo diviene, con l'inizio del Novecento, una importante sede di villeggiatura, specie per i romani facoltosi. Tale fenomeno turistico si è prolungato, dopo una stasi nel periodo dell'ultima guerra, fino agli anni settanta. Tuttora è meta turistica e di ferie, invernali ed estive, per la salubrità dell'aria, per la bellezza dei luoghi e per la bontà della sua cucina.Simboli[modifica | modifica wikitesto]
L'attuale stemma di Tagliacozzo è stato riconosciuto con Decreto del presidente della Repubblica nel 1992[A 3][14].Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
Titolo di Città | |
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
« …Non ho mai visto nulla di più maestoso dell'ingresso a Tagliacozzo: è un burrone a precipizio, che in apparenza sembrerebbe fatto ad arte » |
(Edward Lear[16]) |
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
- Santuario della Madonna dell'Oriente, in località Oriente (Sfratati);
- Chiesa, convento e chiostro di San Francesco;
- Chiesa SS. Cosma e Damiano;
- Chiesa di Santa Maria del Soccorso, nel quartiere di Altolaterra;
- Chiesa della Madonna della Stella;
- Chiesa di Sant'Antonio Abate;
- Chiesa dell'Annunziata;
- Chiesa di Sant'Egidio;
- Chiesa di San Nicola;
- Chiesa di San Pietro, ad Altolaterra dove fino alla morte ha svolto il proprio ministero sacerdotale il venerabile don Gaetano Tantalo;
- Chiesa della Misericordia, dedicata a San Giovanni decollato;
- Edicole della Via Crucis e chiesetta del Calvario[17];
- Chiesa di San Giacomo a Colle San Giacomo;
- Chiese di Santa Barbara e San Silvestro a Gallo[18];
- Chiese di Santa Maria delle Grazie[19] e di San Rocco[20] a Poggetello;
- Chiesa di Sant'Antonio di Padova a Tremonti (anticamente era dedicata a Sant'Antonio Abate);
- Chiesa di San Sebastiano e piccolo santuario di Santa Barbara a Villa San Sebastiano;
- Chiese delle frazioni di Poggio Filippo, San Donato, Sorbo e Roccacerro.
Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]
- Piazza dell'Obelisco
- Attorno ad essa si sviluppa il borgo antico. È contornata di palazzi storici e di un loggiato con archi a tutto sesto e finestre rinascimentali. In origine, chiamata "piazza da' Piedi", era contornata da portici, chiusi nel 1810 per ordine di Gioacchino Murat, re di Napoli. Al centro della piazza c'era, al posto dell'omonima fontana edificata nel 1824, un pilozzo di pietra dove venivano fatti sedere i debitori insolventi esposti alla pubblica gogna[21].
- Teatro Talia
- ex monastero benedettino adibito a luogo di spettacolo nel 1686. Nel 1832 la struttura, dedicata al re, Ferdinando II, fu completamente modificata ed inaugurata. Un primo importante restauro fu compiuto nel 1887-1888 dopo l'incendio appiccato nel 1860 dai garibaldini. Fu chiamato Talia dal nome della musa che, stando alla leggenda, viveva nei pressi del fiume Imele. Ristrutturato nel 2002 ospita stagioni di prosa e musica in inverno ed alcuni spettacoli del Festival internazionale di mezza estate nei mesi di luglio ed agosto[22].
- Palazzo Ducale
- Risalente al XIV secolo, voluto dagli Orsini fu portato a termine nel quattrocento da Roberto Orsini nelle forme rinascimentali, passando dalla famiglia Colonna ai Barberini[23].
- Palazzo Mastroddi
- Situato in piazza Argoli il palazzo fu voluto nei primi anni del XIX secolo dal conte Alessandro Mastroddi. Spazioso atrio e scalone baronale presentano statue, iscrizioni e preziosi affreschi[24].
- Fontana del 1200
- Grazie ad opere di restauro è stata eletta monumento nazionale[25].
Resti di antichi castelli[modifica | modifica wikitesto]
- Ruderi del castello forse edificato nell'XI secolo[26];
- Ruderi del castello di Tremonti[27];
- Ruderi del castello di San Donato[28].
Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]
- Marsia: area ricca di faggete, ideale punto di partenza per gli amanti dell'escursionismo leggero;
- Area dei maneggi e dei circoli ippici della Piccola Svizzera.
Parco Geologico Risorgenti dell'Imele[modifica | modifica wikitesto]
Area naturale che presenta l'antico sentiero delle risorgenti del fiume Imele tra la località di Capoacqua e le rapide della Valle delle Mole dove sono visibili i ruderi di otto antichi mulini ad acqua. Il fiume Imele le cui sorgenti si trovano a Verrecchie, nel versante abruzzese dei monti Simbruini, s'insinua nella pietre carsiche del territorio per riemergere nei pressi di Altolaterra, dando vita ad un percorso naturalistico e geologico ricco della biodiversità caratteristica del territorio[29].Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[30]Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]
Il dialetto di Tagliacozzo si inserisce nel gruppo tagliacozzano del dialetto sabino, appartenente ai dialetti italiani mediani. Tratto qualificante di questo gruppo dialettale è la conservazione delle vocali finali atone.Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]
- 13 gennaio: processione dalla Chiesa dei SS. Cosma e Damiano al Santuario della Madonna dell'Oriente. Commemorazione di scampato pericolo dal terremoto della Marsica del 1915 e da quello dell'Aquila del 2009;
- Domenica in Albis: festa del Volto Santo;
- Venerdì Santo: lunga processione per le strade del centro storico con il lutto rappresentato da uomini incappucciati vestiti di tunica nera
- 13 giugno: festa di Sant'Antonio di Padova, Patrono della città;
- Ultima domenica di giugno: festa di San Vincenzo Ferrer;
- Seconda domenica di agosto: festa di Santa Agnese e Sant'Antonio Abate;
- 13 agosto: nella frazione di Villa San Sebastiano si svolge la caratteristica sagra della polenta fuori stagione;
- 15 agosto: processione mattutina dell'Assunta;
- ultima domenica di agosto: festa di Sant'Antonio da Padova, patrono della città;
- Prima domenica di settembre: festa di Sant'Emidio, San Rocco e della Madonna dell'Oriente;
- 8 dicembre: festa dell'Immacolata Concezione;
- 10 dicembre: festa della Madonna di Loreto;
- estate: feste patronali nelle numerose frazioni di Tagliacozzo;
- Seconda settimana di luglio: si svolge Antiqua, mercato dell'antiquariato.
Cultura[modifica | modifica wikitesto]
Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]
- Biblioteca monastica "Beato Tommaso da Celano", annessa al convento di San Francesco;
- Biblioteca monastica "Santa Maria Orientale", situata nel santuario della Madonna dell'Oriente;
- Biblioteca comunale "Petronilla Paolini Massimi"[31].
Musei[modifica | modifica wikitesto]
- Museo Orientale, ospitato all'interno del santuario della Madonna dell'Oriente presenta antichità egiziane, orientali, etiopiche, ed un'interessante raccolta numismatica e filatelica. Di particolare interesse alcuni dipinti ex-voto, risalenti dal XVII al XIX secolo, donati alla Vergine, gli arredi sacri, diverse monete antiche e rare icone bizantine. Nell'annessa biblioteca monastica sono custoditi antichi volumi.[32][33];
- Area museale comunale "Beato Tommaso da Celano", presente nel convento di San Francesco.
Media[modifica | modifica wikitesto]
Stampa[modifica | modifica wikitesto]
- Magazine Vivere la Marsica[34]
Cinema[modifica | modifica wikitesto]
- Nel 1972 a Tagliacozzo, nella piazza dell'Obelisco e nella parte alta del borgo, in una villa su una rupe scoscesa, è stata girata la seconda parte del film "I corpi presentano tracce di violenza carnale" di Sergio Martino.
- Nel 2013 Tagliacozzo ha ospitato il set di Ti ricordi di me?, film di Rolando Ravello[35]
Eventi[modifica | modifica wikitesto]
Numerosi gli eventi di carattere culturale che si svolgono a Tagliacozzo[36][37]:- Tra luglio ed agosto si svolge in città il Festival internazionale di Mezza estate, che ha raggiunto le XXX edizioni e che vede la partecipazione di compagnie e personaggi internazionali della danza, prosa, musica, jazz, lirica e dei più disparati generi culturali;
- Tra luglio ed agosto: festival cinematografico Tagliacozzo in film[38];
- Nella seconda settimana di luglio, si svolge Ascanio, manifestazione rinascimentale, che ha raggiunto le XX edizioni, ispirata al condottiero delle crociate, Ascanio appunto. Vengono riproposti cibi e usanze dell'epoca: cucina rinascimentale, antichi mestieri, arcieri, sbandieratori, mangiafuoco e trampolieri;
- Penultima settimana di agosto: si svolge Gironi Divini, manifestazione culturale medievale dedicata a Dante Alighieri e alla citazione di Tagliacozzo sulla Divina Commedia con rievocazioni e degustazioni eno-gastronomiche[39].
Cucina[modifica | modifica wikitesto]
Piatti tipici della cucina locale sono:- Gnocchetti con ceci
- Agnello, cacio e uova
- Polenta con salsicce e spuntature servita in piatti di legno (le scifellette)
- Prodotti di panificazione artigianale realizzati con farina di grano Solina
Persone legate a Tagliacozzo[modifica | modifica wikitesto]
- Tommaso da Celano, (Celano, circa 1200 – Tagliacozzo, circa 1265), frate francescano, poeta e scrittore considerato l'autore del Dies Irae.
- Giovanni Berardi, (Corcumello 1380 – Roma, 1449), cardinale e arcivescovo cattolico, nato da una famiglia di marchesi di Tagliacozzo.
- Giovanni Capoccio, (Tagliacozzo, – Roma, 1522), capitano di ventura e uno dei tredici cavalieri italiani che si opposero ai francesi nella disfida di Barletta.
- Ascanio Mari, (Tagliacozzo, 1524 – Parigi), orafo, alunno prediletto di Benvenuto Cellini. Ispiratore del romanzo di Alexandre Dumas, intitolato "Ascanio".
- Andrea Argoli, (Tagliacozzo, 1570 – Padova, 1659), matematico.
- Giovanni Argoli, (Tagliacozzo, 1609 – ?), scrittore e letterato italiano.
- Petronilla Paolini Massimi, (Tagliacozzo, 1663 – Roma, 1726), poetessa.
- Ermanno Amicucci, (Tagliacozzo, 1890 – Roma, 1955), uomo politico e giornalista.
- Luigi Walter Moretti, (Roma, 1906 – Capraia Isola, 1973), architetto originario di Gallo di Tagliacozzo da parte di madre della quale ha preso il nome[40].
Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]
Frazioni[modifica | modifica wikitesto]
- Colle San Giacomo
- Gallo di Tagliacozzo
- Poggetello
- Poggio Filippo
- Roccacerro
- San Donato
- Sfratati
- Sorbo
- Tremonti
- Villa San Sebastiano, il borgo antico alle pendici del monte Aurunzo è stato devastato dall'alluvione del 1955. Il borgo nuovo è stato costruito a un chilometro di distanza, più a valle[41].
Località[modifica | modifica wikitesto]
- Altolaterra, il quartiere più antico, situato nella parte più alta della città.
- Camerata, situata lungo la via Tiburtina Valeria.
- Marsia, località turistica alle pendici del monte Midia[42].
- Nuovo Borgo Rurale, situato alle porte della cittadina.
- Oriente o Santa Maria d'Oriente, posta tra il santuario della Madonna dell'Oriente e la frazione di Sfratati.
- Piccola Svizzera, località turistica situata lungo la strada provinciale 23[43].
Economia[modifica | modifica wikitesto]
Allevamento[modifica | modifica wikitesto]
Tagliacozzo è il fulcro del progetto nato con la denominazione "Le carni buone della Marsica" promosso nel 2009 dalla soppressa comunità montana Marsica 1 e portato avanti in tutta la provincia dal gruppo di azione locale Gran Sasso-Velino. Innovativi processi di qualità certificati rilanciano sempre più il settore zootecnico e la produzione e vendita dei prodotti lattiero caseari. Nella cittadina hanno sede numerose aziende che si distinguono per la qualità delle carni[44][45].Commercio ed artigianato[modifica | modifica wikitesto]
Il settore del commercio e dell'artigianato si sviluppa soprattutto grazie ai contenuti ma numerosi e variegati negozi del centro storico e della villa comunale. Il mercato settimanale del giovedì che si svolge lungo le strade del centro e nei dintorni di piazza Duca degli Abruzzi richiama un alto numero di ambulanti, espositori ed acquirenti. Le qualificate iniziative culturali permettono al settore di trainare l'economia del luogo.Turismo[modifica | modifica wikitesto]
Tagliacozzo è una delle mete turistiche più visitate in Abruzzo. Questo grazie alla bellezza del borgo antico, della piazza dell'Obelisco, tra le più armoniche e belle piazze d'Italia e simbolo della cittadina e ai luoghi incontaminati e selvaggi che la circondano, capaci di richiamare ogni anno i numerosi villeggianti. Il festival internazionale di Mezza estate e le numerose iniziative culturali richiamano migliaia di turisti e amanti dell'arte e della natura[46].Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Strade[modifica | modifica wikitesto]
- Da Roma (80 km): autostrada A24 (casello Tagliacozzo);
- Da Napoli (200 km): autostrada A1 (uscita Ferentino), superstrada del Liri (SS 690) fino ad Avezzano, SS Tiburtina Valeria;
- Dall'Aquila (50 km): autostrade A24 e A25 (casello Magliano dei Marsi), SS Tiburtina Valeria;
- Da Pescara (120 km): autostrada A25 (casello Magliano dei Marsi).
Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]
- La Ferrovia Roma-Pescara, attraversa il comune di Tagliacozzo, servendolo con due stazioni:
- Stazione di Tagliacozzo, lo scalo principale della città;
- Stazione di Villa San Sebastiano, a servizio dell'omonima frazione.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Sul sito del Ministero dell'Interno sono disponibili i dati di tutte le elezioni amministrative di Tagliacozzo dal 1985 ad oggi[47].Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1975 | 1980 | Benedetto Jacomini | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1980 | 1985 | Gaetano Blasetti | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1985 | 1990 | Franco Giovagnorio | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1990 | 1995 | Franco Giovagnorio | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1995 | 1996 | Vincenzo Casale | Lista Civica | Sindaco | |
1996 | 2001 | Vincenzo Casale | Centro-Sinistra | Sindaco | |
2001 | 2006 | Gianpietro Pendenza | Centro-Destra | Sindaco | |
2006 | 2011 | Dino Rossi | Lista Civica | Sindaco | |
2011 | 2016 | Maurizio Di Marco Testa | Centro-Destra | Sindaco | [48] |
2016 | 2016 | Maria Cristina Di Stefano | Commissario straordinario | ||
2016 | in carica | Vincenzo Giovagnorio | Lista Civica | Sindaco |
Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]
Sport[modifica | modifica wikitesto]
Calcio[modifica | modifica wikitesto]
La principale squadra di calcio della città è l' A.S.D. Tagliacozzo che milita nei tornei dilettantistici abruzzesi[50]. Spesso gioca il derby con l' A.S.D. Villa S. Sebastiano[51].Ippica[modifica | modifica wikitesto]
L'ippodromo dei Marsi di Tagliacozzo si estende su una superficie di circa 25 ettari. Dati tecnici: 200 box per cavalli, settore tribune per 2500 posti a sedere, spalti, parterre per 5000 persone, cinque box per isolamento cavalli, venti locali per insellaggio, fondo in sabbia, fotofinish digitale. Lunghezza pista da gara: 1150 metri; larghezza: 25 metri. La struttura è dotata inoltre di ristorante, bar e agenzia ippica[52].Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b DPR 18 agosto 2000 n. 267.
- ^ Acronimo di «Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo».
- ^ D.P.R. del 22 settembre 1992.
Fonti[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Dato Istat - Bilancio demografico Anno 2015 (dati provvisori) - Tagliacozzo
- ^ Comuni abruzzesi per superficie, Tuttitalia.it. URL consultato il 6-6-2016.
- ^ Tagliacozzo: l'antica capitale della Marsica, I borghi più belli d'Italia.
- ^ Storia millenaria e arte nella bella Tagliacozzo, Il Centro.
- ^ Clima in Abruzzo, Montagneabruzzo.it.
- ^ a b c Dati Arssa, Regione Abruzzo.
- ^ Dati ARSSA, Regione Abruzzo.
- ^ Analisi spazio temporali delle precipitazioni nella Regione Abruzzo (PDF), Regione Abruzzo.
- ^ Cenni storici di Tagliacozzo, TerreMarsicane.
- ^ Guida turistica, Comune di Tagliacozzo. URL consultato il 7-3-2016.
- ^ Gattinara, appendice n.V, p.IV
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Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
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- Pietro Antonio Corsignani, Reggia Marsicana Ovvero Memorie Topografico-Storiche Di varie Colonie, e Città antiche e moderne della Provincia de i Marsi e di Valeria: Compresa Nel Vetusto Lazio, e negli Abruzzi, Colla Descrizione Delle loro Chiese, e Immagini miracolose, e delle Vite de' Santi, cogli Uomini Illustri, e la Serie de' Vescovi Marsicani, Parrino (provenienza dell'originale Biblioteca Pubblica Bavarese, Monaco di Baviera), 1738.
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- Federico Del Gusto, Marsica. Viaggio nel tempo, Paolini Nobile editore, Avezzano, 1988.
- Angelo Melchiorre, Federico Del Gusto, La regione della Marsica, Centro Spaziale del Fucino Piero Fanti, 1990.
- Fulvio D'Amore, La Marsica tra il viceregno e l'avvento dei Borboni (1504-1793). Vita pubblica, conflitti e rivolte, Adelmo Polla editore, Cerchio 1998.
- Attilio Francesco Santellocco, Marsi. Storia e leggenda, Touta Marsa editore, Luco dei Marsi, 2004.
- Fabrizio Giuseppe Venturini, Stemmario delle razze tagliacozzane, Progetto Comune editore, Tagliacozzo, 2015.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Comune di Tagliacozzo, comune.tagliacozzo.aq.it.
- I Borghi più belli d'Italia, borghitalia.it.
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