Papaver rhoeas
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Papaver rhoeas | |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Papaverales |
Famiglia | Papaveraceae |
Genere | Papaver |
Specie | P. rhoeas |
Classificazione APG | |
Ordine | Ranunculales |
Famiglia | Papaveraceae |
Nomenclatura binomiale | |
Papaver rhoeas L. |
La specie, largamente diffusa in Italia, cresce normalmente in campi e sui bordi di strade e ferrovie ed è considerata una pianta infestante. Petali e semi possiedono leggere proprietà sedative: il papavero è parente stretto del papavero da oppio, da cui si estrae la morfina.
Indice
[nascondi]Morfologia[modifica | modifica wikitesto]
È una pianta erbacea alta fino a 80 - 90 cm.Il fusto è eretto, coperto di peli rigidi. Tagliato emette un liquido bianco.
I boccioli sono verdi a forma di oliva e penduli. Il fiore è rosso dai petali delicati e caduchi, spesso macchiato di nero alla base in corrispondenza degli stami di colore nero. Fiorisce in primavera da aprile fino a metà luglio.
Le foglie sono pennato partite sparse lungo il fusto.
Il frutto è una capsula che contiene molti semi piccoli, reniformi e reticolati; fuoriescono numerosi sotto lo stimma.
Uso[modifica | modifica wikitesto]
Il rosolaccio contiene degli alcaloidi, dei quali il principale è la rhoedina, dalle proprietà blandamente sedative, infatti un infuso ottenuto con 4 o 5 petali per tazza veniva tradizionalmente somministrato ai bambini prima di coricarsi in maniera da indurre loro un sonno migliore. È importante notare che gli alcaloidi presenti sono blandamente tossici, per questo motivo è sconsigliata l'assunzione di estratti ed infusi ottenuti da questa pianta, in particolare a bambini ed anziani.In Friuli il cespo di foglie che si sviluppa attorno alla radice all'inizio della primavera, quando la pianta è ancora poco sviluppata ed è lontana dalla fioritura, viene consumato lessato ed eventualmente saltato in pentola come verdura nota sotto il nome di "confenòns". Il sapore è delicato e leggermente amaro. La pianta giovane, che non abbia emesso il fusto fiorale, si può consumare cruda, soprattutto le foglie, tagliata sottile e frammista ad altre verdure, per fare delle ottime insalate, che se condite con sale, succo di limone e olio di oliva nell'ordine, sono gustosissime. Ovviamente a chi piace il misto. Nel Veneto tale pietanza è chiamata "rosoina", "pevarel", o "batis'ciosoe". Anche nel Salento si consuma questa pianta nota come "paparina".
Colore e memoria storica[modifica | modifica wikitesto]
Nel mondo anglosassone Papaver rhoeas è tradizionalmente dedicata alla memoria delle vittime sui campi di battaglia della prima e della seconda guerra mondiale. Ad esempio, in Regno Unito, nel Remembrance Day, è diffusa la tradizione di appuntare un papavero rosso all'occhiello.Ma la cosa sembra risalire a ben più indietro nel tempo: si narra che Gengis Khan, l'imperatore e condottiero mongolo, portasse sempre con sé dei semi di papavero che spargeva sui campi di battaglia dopo le sue vittorie, in ricordo e rispetto di coloro che vi erano caduti con onore (a questo si ispirò il cantautore Fabrizio De André per i versi della sua notissima La guerra di Piero)[senza fonte], ed anche per "segnare", con il colore di quei fiori, che là si era svolta una battaglia.
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