Sono tutt'altro che un 'esperto' di storia romana, ma mi pare che pensare che dall'affamata Roma si partissero estracomunitari ante litteram per cercare ospitalità nel Cicolano (ad esempio) è minchioneria storica che persino il mite Virgilio con il suo Ufente smentisce. Si dà il caso che dopo secoli di 'invasione' delle pianure del Corvaro ancora gli indigeni preferivano scolpire le loro lapidi funeree in desueta lingua osca (se di questo si tratta). Perché mai? Vado alla ricerca di una qualche spiegazione plausibile da parte dei tanti più che ben pagati esperti maschi o femmine che siano. Ne vedo tanti e tante accquatatti nelle impenetrabili Soprintendenze persino sedicenti Laziali. Calogero Taverna
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