Ecco dove avvenne davvero la battaglia del 1268 tra Carlo d'Angiò ed il patetico Corradino (per l'Aleardi "giovinetto pallido. e bello con la chioma d'oro ... era biondo. era bianco, era beato ..) Volersi appropriare di quella romantica memoria è fatica di questi tempi da parte del borgo di Santa Lucia delle castagne che paganamente, dopo i tempi della visita apostolica di Camaiani, lo si dice infondatamente di Gioverotondo.
Appropriazione indebita per appropriazione indebita allora dico che avvenne quella furba vittoria angioina in terra sino ad oggi non individuabuìile con certezza. A Tagliacozzo per la tradizione colta, in dubbia località per il moderno gusto di far rivisitazioni su rivisitazioni.
Leggo infatti: La battaglia campale ebbe materialmente luogo presso un ponte in muratura sito sul fiume Imele (tratto abruzzese nei pressi del fiume Salto) o, secondo altri storici, nelle vicinanze del ruscello Riale presso Castrum Pontis. I soldati guidati dallo svevo, numericamente superiori, accerchiarono .... [
Domanda sorniona: dove era 'codesto ponte in muratura sul fiume Imele .... nei pressi del Fiume Salto? In un tratto abuzzese di un tempo o nel Cicolano di adesso?
Per altri storici, invece, il fattaccio avvenne 'nelle vicinanze del ruscello Riale presso Castrum Pontis'. località ancora più imprecisata.
Reputo che tutto avvenne nei piani di Corvaro, punto di confluenza delle residuali vie romane più o meno consolari e incrocio per Aquila, Napoli e Roma di quella che ora, per mungere alle Provvidenze Comunitarie, chiamano Via Francigena collegante magari i 29 castelli che ci elenca il Lugini a pag. 125 delle sue Memorie: 1) Mareri, 2) Capradosso, 3) Staffoli, 4) Girgenti, 5) Poggio Poponesco, 6)Sambuco, 7) Radicaro, 8) Castelmenardo, 9) Collefegato, 10) S. Giovanni di Lapidio, 11) Pescorocchiano, 12) Gamagna, 13) Macchiatimone, 14) Castiglione, 15) Rascino, 16) Rocca Petrella, 17) Rocca Berarda, 18) Rocca Librisi, 19) Rocca Vittiana, 20) Rocca del Salto, 21) Rocca Odorisio, 22) Rocca Randisi, 23) Rocca Maleto, 24) Corvaro, 25) Torano, 26) S. Anatolia, 27) Spedino e 28) Poggiovalle.
La sconfitta del pallido Corradino del 1268 si consumò presso le fonti del Fiume Salto in un ponte in muratura che nccessariamente doveva congiungere due sponde di un sorgente fiume, come dire sotto Macchiatimone, il castello di pertinenza di Baccarecce, (Pescorocchiano) Calogero Taverna
Appropriazione indebita per appropriazione indebita allora dico che avvenne quella furba vittoria angioina in terra sino ad oggi non individuabuìile con certezza. A Tagliacozzo per la tradizione colta, in dubbia località per il moderno gusto di far rivisitazioni su rivisitazioni.
Leggo infatti: La battaglia campale ebbe materialmente luogo presso un ponte in muratura sito sul fiume Imele (tratto abruzzese nei pressi del fiume Salto) o, secondo altri storici, nelle vicinanze del ruscello Riale presso Castrum Pontis. I soldati guidati dallo svevo, numericamente superiori, accerchiarono .... [
Domanda sorniona: dove era 'codesto ponte in muratura sul fiume Imele .... nei pressi del Fiume Salto? In un tratto abuzzese di un tempo o nel Cicolano di adesso?
Per altri storici, invece, il fattaccio avvenne 'nelle vicinanze del ruscello Riale presso Castrum Pontis'. località ancora più imprecisata.
Reputo che tutto avvenne nei piani di Corvaro, punto di confluenza delle residuali vie romane più o meno consolari e incrocio per Aquila, Napoli e Roma di quella che ora, per mungere alle Provvidenze Comunitarie, chiamano Via Francigena collegante magari i 29 castelli che ci elenca il Lugini a pag. 125 delle sue Memorie: 1) Mareri, 2) Capradosso, 3) Staffoli, 4) Girgenti, 5) Poggio Poponesco, 6)Sambuco, 7) Radicaro, 8) Castelmenardo, 9) Collefegato, 10) S. Giovanni di Lapidio, 11) Pescorocchiano, 12) Gamagna, 13) Macchiatimone, 14) Castiglione, 15) Rascino, 16) Rocca Petrella, 17) Rocca Berarda, 18) Rocca Librisi, 19) Rocca Vittiana, 20) Rocca del Salto, 21) Rocca Odorisio, 22) Rocca Randisi, 23) Rocca Maleto, 24) Corvaro, 25) Torano, 26) S. Anatolia, 27) Spedino e 28) Poggiovalle.
La sconfitta del pallido Corradino del 1268 si consumò presso le fonti del Fiume Salto in un ponte in muratura che nccessariamente doveva congiungere due sponde di un sorgente fiume, come dire sotto Macchiatimone, il castello di pertinenza di Baccarecce, (Pescorocchiano) Calogero Taverna
Piani Palentini
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Piani Palentini | |
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Piani Palentini | |
Stati | Italia |
Regioni | Abruzzo |
Province | L'Aquila |
Località principali | Avezzano, Capistrello, Magliano de' Marsi, Scurcola Marsicana, Tagliacozzo |
Altitudine | media: 700 m s.l.m. |
I Piani Palentini sono un altopiano della Marsica, in provincia dell'Aquila, in Abruzzo, situati tra i 680 e i 720 metri slm, senza sbocco al mare e contornato da rilievi montuosi quali il gruppo Sirente-Velino, il monte San Nicola e il massiccio del monte Bove (Monti Carseolani) e la catena del Monte Salviano. I monti Aurunzo e Girifalco separano i piani dalla Valle di Nerfa. Fa parte dell'area la piccola depressione del Terramone, situata tra i comuni di Magliano de' Marsi e Scurcola Marsicana[1].
Questo altopiano ad est è contiguo alla piana del Fucino, mentre nella parte nord-ovest alla bassa valle del Cicolano e rientra nei territori dei comuni di Scurcola Marsicana, Magliano dei Marsi, Capistrello, Tagliacozzo, Avezzano. L'altopiano è a prevalente destinazione agricola.
Indice
[nascondi]Storia[modifica | modifica wikitesto]
Non è chiara l'origine del nome. Nell'antichità erano detti campi Valentini[2]. Grazie a numerosi rinvenimenti archeologici, è stato accertato che, in epoca romana, dopo la fondazione della colonia di Alba Fucens, l'intera area fu sottoposta a centuriazione ed i vari lotti di terreno così delimitati furono assegnati a coloni latini[3]. Dopo alcuni anni dal primo prosciugamento del Fucino operato dall'imperatore Claudio, tramite la costruzione degli omonimi cunicoli tra il 41 e il 52 d.C., i piani Palentini furono dotati di un acquedotto per servire le ville rustiche e per favorire le attività agricole[4].
Battaglia di Tagliacozzo[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1268 in questa località venne combattuta la battaglia di Tagliacozzo che a seguito della sconfitta di Corradino di Svevia causò la caduta dal trono siciliano della casa sveva ed il predominio di Carlo I d'Angiò nel territorio italiano[5].
Luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
- Necropoli dei campi Palentini nel territorio di Scurcola Marsicana
- Rocca Orsini di Scurcola Marsicana
- Chiesa di Santa Lucia di Magliano de' Marsi
- Ruderi della supposta tomba di re Perseo di Macedonia (Magliano de' Marsi)
- Borghi medievali di Corcumello e Rosciolo dei Marsi
- Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta (Rosciolo dei Marsi)
- Centro storico di Tagliacozzo
- Santuario della Madonna dell'Oriente di Tagliacozzo
- Grotte Palentine tra i monti Salviano, Cimarani e San Felice
- Castello Orsini-Colonna
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Gli equi: un periodo della storia antica degli italiani (TXT), Archive.org.
- ^ Corsignani, pag.790
- ^ L'età antica - Roma ed Alba Fucens, Comune di Avezzano (Giuseppe Grossi).
- ^ L'ager Albensis e il fundus Avidianus, Comune di Avezzano (Giuseppe Grossi).
- ^ Angelo Melchiorre, La battaglia di Tagliacozzo, Terre Marsicane. URL consultato il 15-7-2016.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Pietro Antonio Corsignani, Reggia Marsicana Ovvero Memorie Topografico-Storiche Di varie Colonie, e Città antiche e moderne della Provincia de i Marsi e di Valeria: Compresa Nel Vetusto Lazio, e negli Abruzzi, Colla Descrizione Delle loro Chiese, e Immagini miracolose, e delle Vite de' Santi, cogli Uomini Illustri, e la Serie de' Vescovi Marsicani, Parrino (provenienza dell'originale Biblioteca Pubblica Bavarese, Monaco di Baviera), 1738.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Piani Palentini
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