Mettiamo a confronto questi tre documenti. Soffermiamoci su Antonio del Carretto, quello per intenderci che lascia la bella Finale Ligure e viene a sposare Costanza Choaramonte.
Vi sembrano congrue le date?.
Diciamo che il ligure Antonio del Carretto nasce attorno al 1320,
Scende a Racalmuto (o Agrigento) e sposa nel 1307 Costanza Chiaramoonte.
Vi sembra credibile?
Già, ma vi sarebbe l'Inveges (storico del Seicento) a dirlo forte di un "contratto nuziale resddatto in Girgenti da notar Bonsignor Tommaso diTerana addì 11 settembre 1307, - V. Inveges , op. cit, pag. 228" Cfr. Giuseppe Picone MEMORIE STORICHE AGRIGENTINE, pag. 479.
Lo vorremmo chiedere a Sciardelli, l'amico della Noce di Sciascia che mi dicono ebbe a sfottermi per il fatto che gli avevo mandato a carte per aria il suo volumetto sull'infelice gemellaggio Racalmuto-Finale Ligure, al tempo delle triglie rose consumate a nostre spese alla Fondazione Sciascia nell'anno del Signore che non ricordo.
Certo io mi ero messo a sfottere la storiellina di un rampante cadetto di Finale, il marchese Antonio del Carretto, che allora credevo che lui fosse vecchio e invece Costanza Chiaramonte una prosperosa giovane fanciulla. Ora invece Lui avrebbe avuto meno di trent'anni e lei nata nell'ultimo decennio del XIII secolo una settantiba d'anni sicuramente in climaterio da una ventina d'anni. Il mio aureo LA SIGNORIA RACALMUTESE DEI DEL CARRETTO, ove si irride a siffatte fandonie sciardelliane, un tal Silvano Messina autore di un romanzaccio senza né capo né coda, osò derbricarlo a modesto 'libello'.
Così vanno le cose aRracalmuto, già Regalpetra.
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