Oh, grande Racalmuto: forse l'unico paese al mondo ove tutti i guai, ove le ambasce della Tarsi, ove gli uffici sbrindellati, inetti, inconcludenti, tutto finisce a tarallucci e vino. Tra una tesi premiata all'insaputa dell'autrice ed uno scarparu venuto dai filobus abbandonanti meneghini, un ballo, un sorriso, un libro etico, un plagio, e persino una monachella poverina senza brillio alcuno purché si mangia e per giunta all'aria salubre del Serrone la gioia di vivere a Racalmuto esplode. Il sindaco manca. Ma che importa. A lui i guai irrisolvibili a noi la spensierata strusciata dell'allegria paesana.
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