Contra Omnia Racalmuto
Calogero Taverna SE SCRIVO QUELLO CHE HO SCRITTO LO SCRIVO DA MASCHIO IMPENITENTE. MA NON C'E' MOLTA ASSONANZA?
Bene, così va bene! Gli imbecilli non vanno dl tutto scansati. Hanno bisogno di essere astretti alle loro dimensioni; se no inondano il mondo di imbecillità!
Ecco la vera missione dei superuomini (Zaratustra) ; aggiungansi pure le donne superne come te. Dovevo scrivere le superdonne ma il senso non si coglie, è fuorviante.
I paesi sono spazi vitali, precisa Forstoff - ma sono ristretti per le menti elette. Si evade e ci si realizza; al borgo natio si torna solo per de umana dimensione al proprio mondo demente. Gli altri rimpiccioliscono fino a sparire. Dicano quel che vogliono- il loro, semplice flatus vocis
Per essere grandi bisogna talora stare a contatto con i piccoli. Mi pare che le belle regine, amavano nani e mostriciattoli perché rifulgesse la loro bellezza. Ma ho sempre pensato che la loro fosse pigmea bassezza di spirito.
Però, ogni tanto necessita brillare. Dai! Se se ne hanno le doti, s'intende. E tu ne hai da vendere. Solo che in questo campo sei avara.
Ma in questo senso ti devi dare da fare un pochino di più.
Soprattutto tu disprezzi tanti di cui però temi il giudizio.
Porca miseria. Non parlerò più. Io non amo i terapeuti. Lo sai bene (forse perché ne sono un po' geloso!).
Allora io mi sento più bravo: tu mica racconti a me quello che sveli a lui. Poi, io magari stupidamente ti blocco. Non saprei curarti, questo è certo.
Queste donne che poi vanno dai terapeuti - faccio un discorso generico e con tanta supponenza - e denudano la loro anima, perché poi non debbono denudarsi di ben altro, anche dell'ultimo indumento intimo? Lessi una volta un romanzo al riguardo. Scritto con molta abilità ed ironia. Lo condivisi.
Voglio essere un tantinello sconco ma giro il discorso al maschile (forse al femminile). Io sono stato in depressione per trent'anni, mica un giorno. Ero abulico. Non sono andato da nessun terapeuta. Parlo ora per allora. Mettiamo che mi mandavano da una terapeuta. Anche con i capelli bianchi, anche con qualche vena varicosa, anche un po' floscia. Mi induceva a esporre sogni, ricordi memorie, oscenità. Metti che ad un certo punto mi avesse detto (lo so che questo le donne non lo fanno mai, specie se di una certa età, ma tanto per dialettica): spogliamoci e voglio studiare sul campo il suo comportamento sessuale, quale è insomma la sua vita erotica. E che mi facevo pregare, e pure divertito e lusingato non facevo con lei quello che pur vagheggiato non ho mai fatto con la persona che mi è cara e che debbo rispettare. E sai che goduria (scientifica) per lei?
Ma io non parlavo né di te né del tuo terapeuta. Parlavo di me. cioè di una persona normale. Tu, consentimi, non sei una femmina normale. Nel senso che sei tanto eccezionale che desti i desideri più insani, le voglie più "peccaminose". Sembra che ne sei tanto stomacata da disprezzare l'intero mondo degi uomini vogliosi. Li giudichi tout.court "don giovanni da strapazzo". Se il tuo terapeuta si permette di portarti nei campi dell'intenzionale corteggiamento ... perde una paziente ed il buon nome. Poi sarà tanto sazio (salvo peggio). che pensa più a guadagnar soldi sostituendosi al confessore de sexto et de nono che a tentare nuove avventure. (Non voglio essere querelato: non lo conosco. Ma facciamo un gioco: prova a sedurlo.)
No, hai capito male: non ho esperimentato niente con nessuna. Sono stato chiaro, non sono mai stato con nessuna terapeuta. E quelle due o tre volte che mia moglie mi ha costretto ad andare (con lei presente) da uno psicologo (rigorosamente maschile, mia moglie mica è scema) è finita subito a barzelletta.
Ho detto che non è scemo. Ma se ti ha fatto quel complimento, un desiderio lui ce l'aveva e non era certo un desiderio casto e puro. I sogni son desideri .. mi pare che cantino.
Proprio in quelle condizioni una donna è maledettamente desiderabile. Nessuno ama andare a letto con la Venere di Milo. Ti fa sentire inferiore e il coso ti si ammoscia (scusa la volgarità).
Se continuiamo di 'sto passo finisce che ti spingo fra le braccia di quell'uomo....Ma tra me e me pensavo, chissà quante volte a questa gentile signora è saltato in mente che magari avere una "storia" con il suo terapeuta sarebbe una bella chiusura alla sua vita sessuale. Una storia forse è parola grossa. Diciamo una volta, una volta sola. Quell'uomo magari non l'ha mai sognato, mentre diciamo lei voleva far qualcosa di cattivo e lui l'ha fulminata professionalmente
L'uomo è un gran vigliacco, Desidera, è osceno, ma poi fa persino il moralista. Teme le conseguenze, la pace in famiglia che salta, la denuncia penale (pensa qui nel vicino centro di Favara il cardiologo radiologo (molto bravo) panciuto e vecchiotto vuole sempre che ci sia una infermiera quando visita una donna.
Siccome stasera mi va di fare il cinico, ho voglia provocatoriamente di aggiungere: portatelo a letto, così lo smitizzi e sarai salva. E' sicuro, guarirai. Non sono donna, ma diciamolo schiettamente, per una donna che cosa è "un atto sessuale"? un abbraccio più o meno erotico che costa solo il fastidio di doversi lavare da qualche spruzzo di mefitico liquido seminale, visto che ad una certa età il preservativo è molto antiestetico e fastidioso.
figurati io; la penso in modo ancora più radicale. Ma stasera discettiamo sull'amore. Cosa divina. Il peccato non c'entra anche perché abbiamo concordato tempo fa che non esiste.
.
Ma scusa a te cosa ti manca: sei 'bbona, hai un culo da favola (l'oggetto più sensuale di una donaa). sei colta, raffinata, sei un'artista di altissimo livello, penso che hai tutti gli uomini che vuoi (dovendo magari rinunciare a qualche tua condizione). Hai forse qualche memoria infantile che ti angoscia ancora (sdrammatizza!). Ti piace andare da questo terapeuta? Vacci, ma senza dare eccessiva importanza. Sai sorridere, sai anche portare a ridere anche qualche derelitta. Soprattutto ami l'arte: sei nata per l'arte: non tradire questa chiamata del Signore.
E tu credi a queste fanfaronate cinesi? Mi ha divertito la "chiave": una tragedia solo per vedere un paio di pieduzzi rattrappiti.
senti:; ultimamente stavamo andando molto d'accordo: la cosa non mi divertiva più tanto. Stiamo affettuosamente in disaccordo. A te magari ora l'onere di essere tu la mia provocatrice. Mi piacerebbe tanto.
Non crederò mai che una donna possa andare in brodo di giuggiole perché un maschio precipitoso nel coitus interruptus le lascia un po' di liquido seminale sulla candida cosca. Ti prego però, stasera non mi scomunicare come già successo un paio di volte. Lasciami un po' giocare, a modo mio. Voi donne non credo che amiate questo tipo di gioco. Non conosco quale ia l'omologo al femminile. Non credo che esista. Alla Pascoli dico che esiste il "fanciullino". C'è pure na "fanciullina"? La donna a due tre anni (e forse prima) è già furfantella. La si dice deliziosamente civettuola.
All'uomo piace solo la donna che non fa la schifiltosa. Sul serio però. Odia invece le finte caste e pure: cioè prova gusto a dimostrare che è tutta una finzione. Ogni donna normale ama fare con il suo uomo (del momento) tutto quanto crede che l'uomo desidera (anche se spesso sbaglia). Altrettanto l'uomo. Solo che spesso si tratta di due errori in campo molto delicato e da qui le tragedie, o le commedie o le farse o le tragi-commedie (che sono le più usuali).
Giriamola come vogliamo; la vita sessuale di una donna é profondamente diversa dalla vita sessuale di un maschio del genere umano. Intanto cresce l'omofilia nell'uno e nell'altro sesso. Altro mistero non facilmente sondabile. Tempi diversi, orgasmi diversificati, attrazioni contorte, un gran guazzabuglio. Forse prima non se ne parlava affatto forse ora se ne parla troppo. Vedo che mentre i maschi cominciamo ad essere più pudichi e riservati (un tempo era un parlare da lupanare da angiporto, ora il maschio moderno comincia ad avere rispetto per la vita sessuale della donna); da parte delle femmine vi è una voglia di spiattellare le loro voglie persino in televisione. Sarò tradizionalista, ma resto sconcertato. La vita sessuale è una cosa, la teatralità oscena ben altro.
Avessi delle idee .. mi piace sparare. Buona notte.
Noi stasera non abbiamo trasgredito in nulla .., siamo stati (per merito tuo) di una castigatezza eccezionale. Omnia munda mundis dice (mi pare) San Paolo. E tu ed io siamo due esseri immacolati (per necessità virtù, almeno da parte mia!).
...per mestiere spiego bene agli altri quello che per me non comprendo.
domenica 28 luglio 2013
A di audacemente
Calogero Taverna ha condiviso la foto di A di Audacemente.
Te la ricordi la prima volta? quelle sensazioni sulla pelle non scompaiono con lo scorrere della sabbia nella clessidra. Lui, la sua fretta, la pressione psicologica su di te che non eri pronta, che non avresti voluto quel disincanto, quell...a situazione, quel contesto, lui, così determinato, con la sua forza schiacciante. Sognavi il ballo di fine anno, la musica, la tenerezza. In fondo la dolcezza è sempre stata la cosa che hai più cercato nella vita. Proprio quella che invece ancora adesso da te fugge. Volevi solo sentirti amata, desiderata, rispettata. E che mi dici oggi? quanti di coloro che hanno avuto il tuo corpo, vi hanno portato rispetto, stima, ammirazione. Tu stessa lo detesti e cerchi di osservarlo quanto meno possibile evitando gli specchi, mangiando in maniera disordinata e irriverente, lasciando segni di dolore, per sentire qualcosa, qualsiasi cosa che non sia il nulla. Perchè avrebbero dovuto rispettarlo loro, gli uomini che ti hanno presa?
Te la ricordi la prima volta? Il ricatto, la minaccia, il freddo del pavimento sulla pelle.
E le successive? sei arrivata al punto di fingere così bene da credere tu stessa che fosse piacere, quel piacere che in realtà emulavi senza provare alcun brivido. A volte lo fai ancora. Lasci che colui che ti possieda si senta un dio del piacere. Mentre in te non vi è altro che gelo, e noia, noia assoluta.
Il brivido della scoperta, la passione dell'incontro, la ricerca di un corpo bramato e finalmente avvicinato fino all'annullamento totale di ogni distanza, le carezze, la tenerezza, l'accuratezza... sono emozioni che poche persone possono suscitare.
Il difficile è in un mondo così immenso, riuscire a incontrarsi, sentire l'elettricità, la complicità, il pathos, l'intesa e ... ammettere che la scintilla provata possa essere capace di diventare fuoco che divampa accendendo finalmente l'Emozione!
a di audacemente ©2013
ph. francesca woodmanVisualizza altro
Te la ricordi la prima volta? Il ricatto, la minaccia, il freddo del pavimento sulla pelle.
E le successive? sei arrivata al punto di fingere così bene da credere tu stessa che fosse piacere, quel piacere che in realtà emulavi senza provare alcun brivido. A volte lo fai ancora. Lasci che colui che ti possieda si senta un dio del piacere. Mentre in te non vi è altro che gelo, e noia, noia assoluta.
Il brivido della scoperta, la passione dell'incontro, la ricerca di un corpo bramato e finalmente avvicinato fino all'annullamento totale di ogni distanza, le carezze, la tenerezza, l'accuratezza... sono emozioni che poche persone possono suscitare.
Il difficile è in un mondo così immenso, riuscire a incontrarsi, sentire l'elettricità, la complicità, il pathos, l'intesa e ... ammettere che la scintilla provata possa essere capace di diventare fuoco che divampa accendendo finalmente l'Emozione!
a di audacemente ©2013
ph. francesca woodmanVisualizza altro
Calogero Taverna SE SCRIVO QUELLO CHE HO SCRITTO LO SCRIVO DA MASCHIO IMPENITENTE. MA NON C'E' MOLTA ASSONANZA?
Bene, così va bene! Gli imbecilli non vanno dl tutto scansati. Hanno bisogno di essere astretti alle loro dimensioni; se no inondano il mondo di imbecillità!
Ecco la vera missione dei superuomini (Zaratustra) ; aggiungansi pure le donne superne come te. Dovevo scrivere le superdonne ma il senso non si coglie, è fuorviante.
I paesi sono spazi vitali, precisa Forstoff - ma sono ristretti per le menti elette. Si evade e ci si realizza; al borgo natio si torna solo per de umana dimensione al proprio mondo demente. Gli altri rimpiccioliscono fino a sparire. Dicano quel che vogliono- il loro, semplice flatus vocis
Per essere grandi bisogna talora stare a contatto con i piccoli. Mi pare che le belle regine, amavano nani e mostriciattoli perché rifulgesse la loro bellezza. Ma ho sempre pensato che la loro fosse pigmea bassezza di spirito.
Però, ogni tanto necessita brillare. Dai! Se se ne hanno le doti, s'intende. E tu ne hai da vendere. Solo che in questo campo sei avara.
Ma in questo senso ti devi dare da fare un pochino di più.
Soprattutto tu disprezzi tanti di cui però temi il giudizio.
Porca miseria. Non parlerò più. Io non amo i terapeuti. Lo sai bene (forse perché ne sono un po' geloso!).
Allora io mi sento più bravo: tu mica racconti a me quello che sveli a lui. Poi, io magari stupidamente ti blocco. Non saprei curarti, questo è certo.
Queste donne che poi vanno dai terapeuti - faccio un discorso generico e con tanta supponenza - e denudano la loro anima, perché poi non debbono denudarsi di ben altro, anche dell'ultimo indumento intimo? Lessi una volta un romanzo al riguardo. Scritto con molta abilità ed ironia. Lo condivisi.
Voglio essere un tantinello sconco ma giro il discorso al maschile (forse al femminile). Io sono stato in depressione per trent'anni, mica un giorno. Ero abulico. Non sono andato da nessun terapeuta. Parlo ora per allora. Mettiamo che mi mandavano da una terapeuta. Anche con i capelli bianchi, anche con qualche vena varicosa, anche un po' floscia. Mi induceva a esporre sogni, ricordi memorie, oscenità. Metti che ad un certo punto mi avesse detto (lo so che questo le donne non lo fanno mai, specie se di una certa età, ma tanto per dialettica): spogliamoci e voglio studiare sul campo il suo comportamento sessuale, quale è insomma la sua vita erotica. E che mi facevo pregare, e pure divertito e lusingato non facevo con lei quello che pur vagheggiato non ho mai fatto con la persona che mi è cara e che debbo rispettare. E sai che goduria (scientifica) per lei?
Ma io non parlavo né di te né del tuo terapeuta. Parlavo di me. cioè di una persona normale. Tu, consentimi, non sei una femmina normale. Nel senso che sei tanto eccezionale che desti i desideri più insani, le voglie più "peccaminose". Sembra che ne sei tanto stomacata da disprezzare l'intero mondo degi uomini vogliosi. Li giudichi tout.court "don giovanni da strapazzo". Se il tuo terapeuta si permette di portarti nei campi dell'intenzionale corteggiamento ... perde una paziente ed il buon nome. Poi sarà tanto sazio (salvo peggio). che pensa più a guadagnar soldi sostituendosi al confessore de sexto et de nono che a tentare nuove avventure. (Non voglio essere querelato: non lo conosco. Ma facciamo un gioco: prova a sedurlo.)
No, hai capito male: non ho esperimentato niente con nessuna. Sono stato chiaro, non sono mai stato con nessuna terapeuta. E quelle due o tre volte che mia moglie mi ha costretto ad andare (con lei presente) da uno psicologo (rigorosamente maschile, mia moglie mica è scema) è finita subito a barzelletta.
Ho detto che non è scemo. Ma se ti ha fatto quel complimento, un desiderio lui ce l'aveva e non era certo un desiderio casto e puro. I sogni son desideri .. mi pare che cantino.
Proprio in quelle condizioni una donna è maledettamente desiderabile. Nessuno ama andare a letto con la Venere di Milo. Ti fa sentire inferiore e il coso ti si ammoscia (scusa la volgarità).
Se continuiamo di 'sto passo finisce che ti spingo fra le braccia di quell'uomo....Ma tra me e me pensavo, chissà quante volte a questa gentile signora è saltato in mente che magari avere una "storia" con il suo terapeuta sarebbe una bella chiusura alla sua vita sessuale. Una storia forse è parola grossa. Diciamo una volta, una volta sola. Quell'uomo magari non l'ha mai sognato, mentre diciamo lei voleva far qualcosa di cattivo e lui l'ha fulminata professionalmente
L'uomo è un gran vigliacco, Desidera, è osceno, ma poi fa persino il moralista. Teme le conseguenze, la pace in famiglia che salta, la denuncia penale (pensa qui nel vicino centro di Favara il cardiologo radiologo (molto bravo) panciuto e vecchiotto vuole sempre che ci sia una infermiera quando visita una donna.
Siccome stasera mi va di fare il cinico, ho voglia provocatoriamente di aggiungere: portatelo a letto, così lo smitizzi e sarai salva. E' sicuro, guarirai. Non sono donna, ma diciamolo schiettamente, per una donna che cosa è "un atto sessuale"? un abbraccio più o meno erotico che costa solo il fastidio di doversi lavare da qualche spruzzo di mefitico liquido seminale, visto che ad una certa età il preservativo è molto antiestetico e fastidioso.
figurati io; la penso in modo ancora più radicale. Ma stasera discettiamo sull'amore. Cosa divina. Il peccato non c'entra anche perché abbiamo concordato tempo fa che non esiste.
.
Ma scusa a te cosa ti manca: sei 'bbona, hai un culo da favola (l'oggetto più sensuale di una donaa). sei colta, raffinata, sei un'artista di altissimo livello, penso che hai tutti gli uomini che vuoi (dovendo magari rinunciare a qualche tua condizione). Hai forse qualche memoria infantile che ti angoscia ancora (sdrammatizza!). Ti piace andare da questo terapeuta? Vacci, ma senza dare eccessiva importanza. Sai sorridere, sai anche portare a ridere anche qualche derelitta. Soprattutto ami l'arte: sei nata per l'arte: non tradire questa chiamata del Signore.
E tu credi a queste fanfaronate cinesi? Mi ha divertito la "chiave": una tragedia solo per vedere un paio di pieduzzi rattrappiti.
senti:; ultimamente stavamo andando molto d'accordo: la cosa non mi divertiva più tanto. Stiamo affettuosamente in disaccordo. A te magari ora l'onere di essere tu la mia provocatrice. Mi piacerebbe tanto.
Non crederò mai che una donna possa andare in brodo di giuggiole perché un maschio precipitoso nel coitus interruptus le lascia un po' di liquido seminale sulla candida cosca. Ti prego però, stasera non mi scomunicare come già successo un paio di volte. Lasciami un po' giocare, a modo mio. Voi donne non credo che amiate questo tipo di gioco. Non conosco quale ia l'omologo al femminile. Non credo che esista. Alla Pascoli dico che esiste il "fanciullino". C'è pure na "fanciullina"? La donna a due tre anni (e forse prima) è già furfantella. La si dice deliziosamente civettuola.
All'uomo piace solo la donna che non fa la schifiltosa. Sul serio però. Odia invece le finte caste e pure: cioè prova gusto a dimostrare che è tutta una finzione. Ogni donna normale ama fare con il suo uomo (del momento) tutto quanto crede che l'uomo desidera (anche se spesso sbaglia). Altrettanto l'uomo. Solo che spesso si tratta di due errori in campo molto delicato e da qui le tragedie, o le commedie o le farse o le tragi-commedie (che sono le più usuali).
Giriamola come vogliamo; la vita sessuale di una donna é profondamente diversa dalla vita sessuale di un maschio del genere umano. Intanto cresce l'omofilia nell'uno e nell'altro sesso. Altro mistero non facilmente sondabile. Tempi diversi, orgasmi diversificati, attrazioni contorte, un gran guazzabuglio. Forse prima non se ne parlava affatto forse ora se ne parla troppo. Vedo che mentre i maschi cominciamo ad essere più pudichi e riservati (un tempo era un parlare da lupanare da angiporto, ora il maschio moderno comincia ad avere rispetto per la vita sessuale della donna); da parte delle femmine vi è una voglia di spiattellare le loro voglie persino in televisione. Sarò tradizionalista, ma resto sconcertato. La vita sessuale è una cosa, la teatralità oscena ben altro.
Avessi delle idee .. mi piace sparare. Buona notte.
Noi stasera non abbiamo trasgredito in nulla .., siamo stati (per merito tuo) di una castigatezza eccezionale. Omnia munda mundis dice (mi pare) San Paolo. E tu ed io siamo due esseri immacolati (per necessità virtù, almeno da parte mia!).
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