Taverna Oh, grande Racalmuto: forse l'unico paese al mondo ove tutti i guai, ove le ambasce della Tarsi, ove gli uffici sbrindellati, inetti, inconcludenti, tutto finisce a tarallucci e vino.
Tra una tesi premiata all'insaputa dell'autrice ed uno scarparu venuto dai filobus abbandonati meneghini, un ballo, un sorriso, un libro etico, un plagio, e persino una monachella poverina senza brillio alcuno, purché si mangia e per giunta all'aria salubre del Serrone, la gioia di vivere a Racalmuto esplode. Il sindaco manca. Ma che importa!
A lui i guai irrisolvibili a noi la spensierata strusciata dell'allegria paesana.
[Musica dodecafonica in prosa. La sintassi dell'antisintassi: I canoni paratattici sommersi dal dire ipotattico: oh, imbecilli! state lontani da me. Non vi tollero|]
Tra una tesi premiata all'insaputa dell'autrice ed uno scarparu venuto dai filobus abbandonati meneghini, un ballo, un sorriso, un libro etico, un plagio, e persino una monachella poverina senza brillio alcuno, purché si mangia e per giunta all'aria salubre del Serrone, la gioia di vivere a Racalmuto esplode. Il sindaco manca. Ma che importa!
A lui i guai irrisolvibili a noi la spensierata strusciata dell'allegria paesana.
[Musica dodecafonica in prosa. La sintassi dell'antisintassi: I canoni paratattici sommersi dal dire ipotattico: oh, imbecilli! state lontani da me. Non vi tollero|]
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