sabato 29 novembre 2014

Grasso a Racalmuto

 Lillo Taverna In questo giorno di grande bruma racalmutese, come dire contrappositiva al giulivo sole di Sicilia ritorno al mio Tchaikowky, alle sue contrapposte ma consone brume esistenziali. Oggi sabato mentre qualche mia virtuale giovane troppo giovane amica si commuove ai pedagocici versi danteschi del non potere vivere come bruti ma solo per seguire "virtude e conoscenza", io mi rannicchio nella mia torbida scorticante malinconia, reduce da sonni turbolenti del duro letto schiacciante le mie artrotiche ossa che mi stanno piegando la schiena che per tutta la mia ormai lunga vita ho tenuto dritta costi tutto quanto mi è costato.
Lillo Taverna Ieri Racalmuto ha vissuto una ilare beffa. Ha avuto l'onore di ospitare per mezza giornata (meno male) la seconda "carica dello Stato". Racalmuto di solito neghittoso è divenuto ancor più apatico. Se ne è stato a casa ed ha lasciato il diafano signore con gentile consorte in mezzo alla folla della sua guardia del corpo più o meno celata. Pare che quello che fu il magistrato alla fine gradito a Berlusconi sol perché tamponava l'ostile Caselli si mise a parlare di palme che si seccano e di pulizia mafiosa in quella cattedrale nel deserto che dicono Fondazione Sciascia, osannato dal solito estraneo Felice Cavallaro, l'inventore dei quattro scrittori della comunista superstrada sempre più collabente, sperperatrice di fondi che consentono a sette o ad otto ineffabili imprese cementizie di fare buoni affari in questi calamitosi tempi descritti in perniciosa crisi di liquidità delle famiglie, come acutamente redarguì l'inclito Baffetto Massimo di rossa estrazione in piena televisione. Povero Nanà Sciascia ridotto a far da tappo alla più invereconda speculazione paraautostrafale, dissolvitrice di arcgheologici beni e di preziosi bacini acquiferi in questo esordio di millennio!

Lillo Taverna Ironia della sorte: avevo una palma bella florida chiomata: l'ho lasciata rigogliosa per la gioia degli occhi e per l'esultanza dello spirito ed ecco che appena Grasso parla di palme in decomposizione la mia vera unica palma. E la mafia pare che non si sia seccata, anzi! L'altro giorno di primissima mattina un racalmutese su una imponente macchina stava recandosi a Canicattì. Trova sassi per la strada. Scende per levarli. Si vede puntata una pistola. E' costretto a consegnare le chiavi del suo mezzo. Quattro banditi che avevano lasciato il furgone pieno di refurtiva ad un posto di blocco, rimasti a piedi, avevano con un siffatto marchingegno da far west trovato di che ritornarsene tranquilli a casa loro. E le forze dell'ordine che so ormai dotati di sofisticate tecnologie da monotorizzarci tutti? Ieri se ne stavano nella Centrale elettrica di Racalmuto a gambe scompostamente a cavalcioni come argutamente ha immortalato con la sua infallibile macchina fotografica il dottore Alfano.
Frattanto a Racalmuto siamo condannati a cellofanare i nostri rifiuti solidi urbani: la megaraccolta coffariana di Siculiana si è supersaturata e

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Profumo Di Terra Ti saranno pesanti le ossa, ma non la bocca.

Buongiorno!

Coltivatore di pensieri piuttosto che di palme direi.
Mi piace che mi definisci "amica giovanissima" quasi ci credo!
Dante era un presuntuoso antipatico ma, in quel pensiero ci ha azzeccato.



Ti abbraccio col pensiero.


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Lillo Taverna non accoglie più - o non lo permette - la ulteriore monnezza. Noi a Racalmuto abbiamo pagato per certa sudditanza di vecchi consiglieri comunali fior di milioni per questo dissennato smaltimento dei nostri rifiuti. Il pietoso nuovo sindaco si accolla supplice l'insorgenza di circa un milione e mezzo di euro per arretrati monnezzari che benevolmente la Corte dei Conti di Palermo pare ci abbia spalmato nei prossimi due anni. Io per una ventina di giorni che sporco Racalmuto vengo quest'anno chiamato a pagare per monnezza il doppio di quello che mia moglie paga a Roma in pieno quartiere signorile e per una dimora estesa 150 mq. tanti quanti il catasto ha detto a Vittorio Lauricella per questa ia abitazione fuori paese, senza acqua perché hanno fatto un ripartitore più basso rispetto a queste case al Serrone sorte con concessione comunale quali abitazioni in verde stagionale ma dopo aver pagato fior di Bucalossi e ciò nonostante restino prive di fogne e anche di gas. Dico e ripeto al Sindaco, se prono dinanzi ad ignari magistrati della Corte dei Conti di Palermo, hai riconosciuto il debito pregresso per oneri né certi né liquidi, perché non hai fatto emergere i 15 milioni di crediti comunali certi liquidi ed esigibili? Ma il mio Caro Emilio si è messo ad esaltare quei commissari viminaleschi che in articulo mortis, il 21 maggio 2014, eruditi dal costituzionalista Vittorio Lauricella che letteramente scrive che "l'imposta municipale propria (IMU) [è] di natura PATRIMONIALE”

Profumo Di Terra  Aiuto! .. Se non ci riesci tu a farti valere Calogero, possiamo tutti alzare bandiera bianca.

Lillo Taverna quei commissari, dunque,   mandano al macero il vecchio regolamento che sino al giorno prima figurava nell'Albo Pretorio come fonte giuridica di tutti i gravami monnezzari e così l'articolo primo " il gettito complessivo della tassa non può superare il costo del servizio, a carico dell'utilizzatore [ed è] destinato alla copertura integrale dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento".
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Lillo Taverna Che pacchia per i signori commissari ed anche per il solitario loro predecessore, che pacchia per l'Ufficio tributi di Racalmuto, che pacchia per l'ufficio ragioneria di Racalmuto. Qualsiasi onere di qualsiasi natura ora è legittimo basta che abbia una larvata attinenza all'opera monnezzara! Prima no? Prima c'era il vincolo per il quale "il gettito complessivo della tassa non poteva superare il costo del servizio ... determinato in base a legge ]. LSU si erano rifiutati di passare sotto i signori di Agrigento, restavano come inutilizzabili spazzini del comune e questo per me è per affare loro; ma se ne rivenivano costi aggiuntivi per 420 mila euro davvero codesti "costi" potevano finire tra quello della spazzatura e venire anche ripartiti tra gli onesti fruitori del servizio monnezzaro? No. Il meno che ti poteva capitare era che qualcuno - e non mi escludo - considerava quello un onere non inerente del bilancio pubblico del Comune e invocava sanzioni penali durissime. Infatti i Commissari quella stecca pare che l'abbiano lasciata a questi liliali fanciulletti e fanciullette del nuovo consiglio comunale; almeno la minoranza aveva in primo momento aveva contestato (e guarda caso il rifiuto di approvare cose altrui non poteva costituire colpa per la destituzione) ma poi aveva approvato all'unanimità dei presenti.
Sennonché mi vengono a dire che l'hanno fatto per "senso di responsabilità" in quanto diversamente avrebbero riconsegnato il Comune a nuovi commissari. Ma non fatemi ridere, lo avete fatto perché temevate di perdere il posticino che continuate a sostere essere gratis.

Lillo Taverna Il vecchio articolo due prevedeva ben tre classi di riduzioni a seconda dalla distanza dalla perimetrazione dei cassonetti (che invero se l'avevano fatta non la resero pubblica) di meno di 500 metri, tra cinquecentun metri  e 1000 metri e oltre mille metri. Sornionamente ora scrivono "per le utenze ubicate fuori dalla zona servita, purché di fatto non servite dalla raccolta, il tributo da applicare è RIDOTTO del 60% se la distanza dal più vicino punto di raccolta ubicato nella zona perimetrata di fatto servita è superiore a 1.000 metri lineari , calcolati su strada carrozzabile” 
I furbi: san bene che non vi è alcuna zona perimetrata ufficiale: poco male: hanno insidiosamente aggiunto quel "o di fatto servita"! Quale certezza del diritto? nessuna. Comma Impugnabile di certo. Ma chi lo fa? Costa chiedere giustizia in Italia. E poi cosa è la "strada carrozzabile". Certo la superstrada lo è. Ma i viottoli interpoderali lo sono visto che oggi vi passano anche auto sgangherate?.


Profumo Di Terra Ne convieni Calogero, che a questo punto siamo in uno stato dittatoriale?
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Profumo Di Terra Ne convieni che a questo punto, i lupi non sono né di destra né di sinistra?
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Profumo Di Terra Ora io da giovine qual sono, mi rimetto ai tuoi consigli, se ne hai..
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Lillo Taverna Domanda: da quando è in vigore un siffatto punitivo regolamento? Mi risponderebbero: "articolo

60: il presente regolamento ha effetto dal primo gennaio 2014" E così ecco retroattivamente tutta una serie di gravami tributari. Non vi è dubbio che sino al maggio 2014 le obbligazioni tributarie monnezzare dei racalmutesi erano

quelle molto più agevolative del regolamento del 1995, riaffisso  peraltro sotto i Commissari in questa primavera nell’Albo Pretorrio.
Ma si era in incubazione, si doveva prodromicamente restare in attesa che arrivasse il parto afflittivo dei signori commissari datato 21 maggio 2014. E il brocardo recepito
persino dalla Costitizione del “nulla poena sine lege”? Il signor Presidente del senato, già insigne magistrato, invece di passeggiare a piede dal Municipio
alla brutta statua di Sciascia con rischio mafioso suo e nostro, non ci poteva
sciogliere almeno questo dilemma di legittimità persino costituzionale?
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Lillo Taverna Mi sono stancato e per il momento mi fermo qui. Devo non solo continuare il mio discorso ma soprattutto correggere e unificare. Promesso, lo farò;datemi un po' di tempo- Del resto credo che il succo del discorso l'avete afferrato. Per la sciatteria delle bozze scusatemi se vorrete. Se no? vuol dire che alle prossime elezioni non mi voterete.
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Profumo Di Terra E va be' ... Attenderemo i tuoi aggiornamenti. O meglio, i racalmutesi attenderanno l'evoluzioni scritte, provate inoppugnabili che andrai a srotolare..

Tutto il mondo e' paese!

Io mi limito a recintarlo nel mio.
Tu, ti ostini a recintarlo nel tuo (molto più piccolo) .

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