Fuor di dubbio: ELMO PUNICO. Il confronto con altri analoghi elmi conservati al Louvre lo conferma. Ritrovato dove? Non vi sarebbero dubbi: secondo dicerie pur non appurabili, sul corno principale del Serrone, sopra la chiesetta che dissero del 'Seicento e comunque sopra la piazzetta dedicata tutta alla monaca Basarocco. Certo non si possono invocare salvaguardie e magari scavi archeologici scientifici, diciamo stratigrafici. Si colpirebbero interessi dei soliti potenti e quelli chi li tocca! Non so manco se quelle plaghe collinari deturpate da brutte villette senza regola alcuna siano finite nel nuovo piano regolatore con i pur vaghi vincoli che nel 1980 erano stati sgangheratamente apposti.
Scrivevamo tempo va, ma tutto finito tra sordi impenitenti: ma cosa impedisce di fare di siffatti elmi delle gigantografie e farne murales per non disturbare nessuno, corredando le immagini con cartigli che spieghino cosa furono le guerre puniche, cosa ne scrive Polibio, magari usando il magnifico testo di Finley.
Pensavamo che le insegnanti di storia romana a Racalmuto avrebbero potuto far fare lassù una gita culturale: l'utile e il dilettevole. Già ma dove la mettiamo l'accidia di questa nostra "precaria" scuola.
Le pingui insegnanti, figurati, hanno da pensare ai pannolini dei loro nipotini. E i maschi? ma quelli fan politica!
Che Racalmuto potesse essere implicata nelle Guerre Puniche è stata una novità anche per me. Nessuno ne aveva scritto. Ma ecco l'archeologia dei tombaroli aprirci panorami storici e culturali affascinantissimi. Poi dicono che la scuola è in crisi. Certo da tante precarie alle prese con i pannolini dei neonati nipotini e da precari che pensano solo a rifarsi con la politica cosa mai ti puoi aspettare-
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