Comitato Civico Nesce
19 novembre 2014 17.36
Tieni presente caro Rino che io sono nato a Nesce e
nonostante sia stato da giovane allontanato dal territorio per circa 8 anni, ne
sono piuttosto innamorato non fosse altro che ancora ci vive mia madre e fino a
1 anno fa anche mio padre. Devi sapere che Nesce è un paese molto unito. Trovo
tu sia una persona di cultura e si capisce da quello che scrivi e dal
vocabolario che utilizzi. Io non sono uomo di cultura anche se non mi lamento
del mio stato, ma nel mio piccolo sento di poter dare a tanti ivi compreso il
mio paesello. Tu Potresti in qualunque forma voglio dire Facebook ma anche
cartaceo o notizie online farci luce sul mondo della storia e della archeologia
che conosci fino ad oggi, in modo che io possa portare a conoscenza gli altri.
Devi sapere che sismo al buio di molti fatti ad esempio non sapevo che nel
maniero dei sigg. Morelli sono stoccati resti archeologici. A presto
Sto per uscire. Riprenderemo il discorso e in termini moto
operativi.
20 novembre 2014 23.05
Caro Rino, per una serie di motivi non mi è facile darti del
tu, ma lo farò. Stai sereno è solo un fatto culturale. Dall'alto delle tue
conoscenze e senza troppe pretese di imparare allo stesso modo, sono a
chiederti se puoi consigliarmi libri che mi possano far conoscere bene il
nostro territorio
grazie anticipatamente.
21 novembre 2014 1.06
Mi limito a Nesce: purtroppo per Nesce non saprei che altro
suggerirti se non l'aureo libro di Domenico Lugini, che è ovviamente datato.
Monografie io non ne conosco articoli invece ove per incidens si parla di Nesce
una infinità. Ecco che occorre una ricerca sistematica per una pubblicazione
specialistica. Codesto tuo Comitato potrebbe essere il toccasana. Accettare i
contributi di tutti senza dipendere da nessuno. Intanto, per mia cultura,
potresti avere gli estratti catastali delle terre che la Curia vanta a Nesce?
Là si trova il nucleo principale dell'importante civitas romana di Nersae.
Dammi del tempo e fammi tornare a Roma e non mancherò di inviarti i miei
appunti e gli stralci di studi su Nesce. Permettimi un affettuoso abbraccio.
25 novembre 2014 23.14
Ciao Rino con la Curia e le proprietà che ha a Nesce posso
provarci ma ultimamente non ho proprio normali rapporti con il buon Don Sante
(prete del mio paese) proverò con la Curia.
Credo che cozzerai peggio.
Nel frattempo sono andato a cercarmi il libro di Lugini su
internet proverò a chiederlo in libreria. Per quanto riguarda le altre notizie
le attendo con piacere quando vuoi.
Volevo anche dirti che da qualche giorno sto pensando
seriamente (ma senza troppe pretese) di scrivere un libro che parli del mio
paesello. Già l'anno passato ne ho fatto uno che ha riscosso piuttosto
successo. Beninteso mi limito a scopiazzare.
dicevo Rino nella introduzione parlerò del suo lontano
passato insomma se ho bisogno e mi permetti ti cerco, anche solo per
correggermi.
Non è in libreria. Puoi trovarlo in biblioteca e farne una
fotocopia. Puoi tentare con gli eredi dei Lugini.
Di questi giorni ho avuto il computer rotto e quindi assente
da Facebook.
2 dicembre 2014 11.17
Una cosa è indubitabile: il logo del Comune di Fiamignano a
sinistra di chi guarda questo cartello di illustrazione dei lavori edilizi in
una zona di massima rilevanza archeologica e storica. In mezzo l'avallo (e i
soldi) UE
e quindi un oscuro sigillo non certo ingiustificabile ma di
sicuro non leggibile.
Non sono credo simboli pubblicitari; dovrebbero essere
adempimenti giuridici; significare regolarità, assunzione di responsabilità.
Non è il massimo della trasparenza, ma meglio di niente. Come Equicolo di
adozione mi piacerebbero pubbliche e competenti spiegazioni.
[la foto di Poggio Poponesco è di Ilaria La Diggiu]
foto di Lillo Taverna.
foto di Lillo Taverna.
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Lillo Taverna A seguito di questo inizio di quella che
sarebbe stata una battaglia etica e politica contro certi signorotti di
Fiamignano, non hanno saputo far altro che cacciarmi via persino con infamia
dal gruppo QUELLI DEL CICOLANO. Lì la verità non la si vuole e soprattutto non
la vogliono certi profittatori locali del regime che bene ho individuato e che
non credo la passeranno liscia. A modo mio. anche se vecchio, sono un
combattente. Il mio fascicolo personale, la stessa storia finanzial-bancaria
degli anni '70 lo confermano.
13 dicembre 2014 0.43
Ciao Lillo
da un po di giorni non riesco a seguire i tuoi scritti e anche questa sera molto
frettolosamente. Grazie a nome del Comitato delle tue conoscenze che ci
trasmetti. Noterai una certa freschezza, nella partecipazione degli iscritti.
Ciò credo sia dovuto alla molto scarsa conoscenza della nostra storia. Anche io
non ho avuto modo di leggere attentamente mi riprometto di farlo nei prossimi
giorni, tempo permettendo. Ti anticipo solo caro Lillo che sono l'artefice del
terremoto giudiziario degli ultimi giorni in Comune di Roma.Ti Anticipo solo
che a giorni avremo ancora circa 24
arresti. Un saluto
Non fare caso a come ho buttato queste poche righe non
rilette quindi con una forma scorretta.
13 dicembre 2014 6.14
Anche le mie sono note buttate giù alla rinfusa:
possibilmente maeriale per un seminario quersta estetaee. Informami megli sui
fatti di Roma.Ne sono partoicolarmente interessato- Tanti carissimi saluti e
stima profonda
13 dicembre 2014 15.27
Sai che faccio il forestale di mestiere. Ora non più sono
andato in pensione da agosto 2014. Questa indagine è partita da me quando ero
Comandante la Stazione nel 2010. Tutto è cominciato per un banale controllo di
un'appalto di potatura alberi di pino in via Andreassi. Ricordo che il
funzionario dell'ufficio del Comune di Roma si rifiutò di farmi vedere gli atti
che regolavano quell'appalto. Chiesi dunque una delega alla magistratura e da
li apriti celo. Molti soldi venivano utilizzati dalle casse Comunali, sia per
potare che per realizzare nuovi parchi. Molti altri dalla comunità europea
attraverso la Regione Lazio e via a Comune, Ama e società della cronaca che tu
senti in TV. La percentuale da dare ai corrotti da parte delle ditte era del 15
e del 20%. Anche L'universita Tor Vergata nel suo piccolo è coinvolta. E
comunque da li sono arrivati dovunque grazie alle intercettazioni telefoniche
che sono state poi delegate ai ROS dei carabinieri. Nei prossimi giorni
seguiranno ancora 24 arresti del livello superiore Dirigenti e politici. Solo
oggi mi rendo conto che ero entrato nella gabbia dei leoni.
un caro saluto.
complimenti. Ce ne vorrebbe di gente come te.Ma merito anche
della magistratura che ti ha dato ascolto. Con l'esperienza che hai e con la
fama che nel mio piccolo posso vantare forse potremo fare un bel recupero
dell'archeologia a Nesce. Salutissimi
Ti ringrazio, vedremo di agire per la prossima estate. A
presto.
17 dicembre 2014 17.13
roma via andreassi
27 marzo 14.08.18
Quelli del Cicolano mi hanno in malo modo e illegittimamente
espulso al loro blog. Stavo collaborando per il recupero archeologico e storico
di questo importante sito di POGGIO
POPONESCO. Non mi fermano comunque. Ecco una Tavola del Settecentesco Stato
Civile di questo interessante
insediamento del Cicolano nella Valle del Salto. Spero che le Autorità
competenti ne colgano l'importanza e si adoperino per un riconoscimento
culturale volto allo studio della locale Storia e al lancio turistico
indispensabile in questo momento di declino economico della zona.
Calogero Taverna ex ispettore capo missione della Vigilanza
sulle Aziende di Credito della Banca d'Italia ed ex superispettore del SECIT di
Reviglio (Min. Finanze).
ARCHIVIO
DI STATO di NAPOLI: POGGIO POPONEDSCO n. 2911 - anno 1753
codice cognome nome anni attività
E01 PIETRASANTI ANGELO 50 BRACCIALE
E02 PODIANI ANTONIO 56 VATICALE
E03 DI SILVESTRO ANTONIO 68 MASSARO
E04 MASSELLA ANGELO 43 BRACCIALE
E05 DI FRANCESCO
ANTONIO 67 CALZOLAIO
E06 D'ILARIO BERARDINO 75 INABILE PER
VECCHIAIA
E07 CALDARINI BARTOLOMEO 18 BRACCIALE
E08 CARAPELLE BERNARDINO 25 BRACCIALE
E09 COSTANTINI CARLO 41 MASSARO
E10 ANIBALLI CASIMIRO 48 VATICALE
E11 FERRARESE CLAUDIO 63 MASSARO
E12 MASSELLA DOMENICO 63 VAICALE
E13 MARRONE DOMENICO 66 SCARPINELLO
E14 MARTELLA DOMENICO 40 BRACCIALE
E15 MARTELLA ELISABETTA 55 VEDOVA
E16
E17 ROTILII FRANCESCO 18 BRACCIALE
E18 D'ANGELO FRANCESCO 70 CUST.ANIMAI
ALTRUI
E19 D'ADRIANO FRANCESCO 29 GARZONE DI PECORE
E20 DI CARLO DI
TIBERIO FILIPPO 24 MASSARO
E21 PAPALE FERDINANDO 32 VIVE DI SUO
E22 ANIBALLI FRANCESCO ANTONIO 70 VATICALE
E23 PISTONI GIOVNNI 70 VATICALE
E24 MARTELLA GIOVANNI CARLO 77 MASSARO::
INABILE PER VECCHIIA
E25 PISTONI GIUSEPPE 80 INABILE
PER VECCHIAIA
E26 PACILLI GIOVNNI ANDREA 63 BRACCIALE
E27 MARRONE GAETANO 70 MASSARO
E28 GIORDANI GIUSEPPE 56 VATICALE
E29 MARCELLINI GIOVANNI CARLO 63 BRACCIALE
E30 LUGINI GIOACHINO 62 BRACCIALE
E31 MARTELLA GIUSEPPE 36 BRACCIALE
E32 DI GIOVAN
PASQUALE GIUSEPPE 14 MASSARO
E33 FATTORE LUIGI 14 BRACCIALE
E34 IRTI LAZZARO 13 BRACCIALE
E35 D'ANGELO MARTIANTONIO 70 INABILE
E CIECO
E36 ANGELINI NICOLA DI GIOVAN PSQUALE 68 MASSARO
E37 GIULIANI PIETRO 59 MASSARO
E38 PISTONI PIETRO 34 MASSARO
E39 DI GIROLAMO PASCHASIO 60 BRACCIALE
E40 MARTELLA PIETRANTONIO 56 BRACCIALE
E41 DITOMMASO PAOLO 47 BRACCIALE
E42 DI GIOVAN
PASQUALE PASQUALE 65 MASSARO
E43 FERRARESE SAVERIO 55 MASSARO
E44 ANIBALLI VINCENZO 80 INABILE PER
VECCHIIA
E45 MASSIMETTI BERNARDINO 65 VIV DEL SUO
E46 MASSIMETTI GIUSEPPE 30 MASSARO
E47 FONTANA GIOVAN PAOLO 50 BRACCIAE
E48 LACIA GIUEPPE 20 BRACCIALE
E49 FONTANA GIUSEPPE 40 BRACCILE
E VATICALE
E50 QUINTI PAOLO MATTIA 82 INABILE PER VECCHIAIA
E51 D'ALESSANDRO ANTONIO 39 BRACCIALE
E52 FABJ ANNA FILIPPA 45 VEDOVA
E53 PERSI ANTONIO 57 SARTORE
E54 CATRASCIONE BERARDINO 40 BRACCIALE
E55 MASSIMETTI DOMENICANTONIO 35 BRACCIALE
E56 CASCIANI DOMENICANTONIO 35 BRACCIALE
E57 PERSI FRANCESCO 69 MASSARO
E58 D'ALESIO FRANCESCO 50 BRACCIALE
E59 D'ANTONIO DI
TIBERIO FILIPPO 40 MASSARO
E60 ALIMONTI FRANCESCO 30 BRACCIALE
E61 DI LUCA GIOVAN CARLO 55 MASSARO
E62 VALENTE GIOVANNI 58 BRACCIALE
E63 LUCENTINI GIOVANNI 71 MASSARO
E64 MASSIMETTI LORENZO 55 MASSARO
E65 ANTONETTI PIETRO 78 BRACCIALE
E66 URBANI ANGELO ANTONI 95 INABILE
PER VECCHIAIA
E67 URBANI DOMENICO 30 MASSARO
E68 MORELLI FILIPPO 50 MASSARO
E69 CINARDI GIOVANNI 32 BRACCIALE
E70 DI GIACOMO IOVANNIMATTEO 50 BRACCIALE
E71 SILVI PAOLOANDREA 35 BRACCIALE
E72 FATTORI ANTONIO 18 BRACCIALE
E PASTORE
E73 FABRI BERARDINO 45 FERRARO
E74 FATTORI BERNRDINO 44 MASSARO
E75 DI GIUSEPPE
MATTEI FRANCESCO 23 BRACCIALE
E76 DI FRANCESCO
MATTEI FRANCESCO 55 BRACCIALE
E77 TESTA GIOVANNI 60 MASSARO
E78 CIANCIA GIOVANNI IGNAZIO 57 BRACCIALE
E79 PICCHI GIOVANNI 70 CIECO
E80 SCIALARET PIETRO PAOLO 70 DOTTOR FISICO
E81 LIBERATORI PANFILO 61 ARCHIBUGIERE,SCULTOREE OROLOGIAIO
E82 COLANTONI POMPEO 57 MASSARO
E83 SIGISMONDI VITTORIO ANTONIO 53 VIVE DEL SUO
E84 DI FELICE ANTONIO 53 BRACCIALE
E85 RUGGERI BERNARDINO 59 MSSARO
E86 DI PIETRO
PAOLO CARLO 50 BRACCIALE
E87 SI SIMONE DOMENICO 50 BRACCIALE
E88 DIAMANTE FILIPPO 60 MASSARO
E89 DI PASCASIO GIOVANNI 57 MASSARO
E90 LETJ GIUSEPPE 30 BRACCIALE
E91 D'ANGELO GIOVANNI BATTISTA 65 BRACCIALE
E92 FABRI MARCANTONIO 46 MASSARO
E93
3 aprile 20.41.44
buona pasqua
Giovedì 21:05
Ciao Rino
Volevo dirti alcune cosette, la prima è che il 23 sabato
p.v. al mio paese Nesce sarà presentato un libro dalla famiglia Morelli sul
Risorgimento. Pare che la famiglia Morelli sia stata parte attiva nel passaggio
dei Garibaldini per Mentana. Se tu volessi partecipare sarebbe l'occasione per
conoscerci. Io sarò invitato all'evento e sarò disponibile limitatamente,
l'evento è aperto a tutti, credo ci sia la partecipazione dei vari Prof. che si
sono adoperati nella ricerca delle notizie. Volevo anche chiederti un parere su
un libro che stò tentando di mettere in piedi, è già a buon punto e non mi
dispiacerebbe se mi dassi un consiglio oltrechè scrivere l'introduzione.
Insomma sarebbe una buona occasione anche per me farmi un po di cultura
attraverso le tue conoscenze del mio paesello. A presto
Martedì 10:14
Farò di tutto per essere presente. Naturalmente nelle mie
modeste possibilità non mancherò di chiosarti il libro che penso interessante.
Ciao.
Martedì 15:37
grazie
22 ore fa
Inizio conversazione in chat
9 ore fa
Contra Omnia Racalmuto
ECCO COME SI STA INCARDINANDO IL MIO RAPPORTO CON LA SOLERTE
COMUNITA' DI NESCE. QUEI SIGNORI MI HANNO SUBITO CAPITO E QUINDI SON SICURO CHE
IL NOSTRO SARA' UN RAPPORTO COSTRUTTIVO ED A SOLO TOTALE BENEFICIO DELLA
COMUNITA'. IO ADORO IL CICOLANO. MA NON TOLLERO IL BECERO CAMPANILISMO DI CERTI
AMICI AL BAR DI UNA BEN PRECISA MONTAGNA. AD MAIORA a voi di NESCE!
...per mestiere spiego bene agli altri quello che per me non
comprendo.
mercoledì 5 giugno 2013
Epigrafe romana di S. Elpidio (Cicolano, Rieti) - commento
Vista così questa epigrafe romana è suadente: bene fanno
quelli di S. Elpidio a volerla tutta per loro, affissa come cimelio di chissà
quale santo locale in alto all’interno di quella che loro considerano una
basilica medievale. La nostra sommessa rilettura – carpendo fior di scienza
epigrafica dalla professoressa universitaria francese Francoise- Hélene
Perrault in Massa – ne dà un altro fascin0, di fruibilità addirittura cosmica.
Riporto: Visto che siamo in piena estasi erudita, ti dirò:
stasera parlavo con una professoressa universitaria, grande archeologa e
francese e mi diceva che non è proprio certo che Elpidio sia di derivazione
greca; è anche nome finnico. Ti conviene però aderire alla mia ipotesi, così
voi di S.Elpidio siete bizanrini e quelli di Pescorocchiano longobardi (questo
è certo): spiegato dunque l'irreversibile rciproco rigetto. Aggiungo: per la
professoressa quello della vostra epigrafe è un edile romano nominato per la
quinta volta (ecco spiegata la Q) Carcurin (abbreviazione di Carcurinus) è
piuttosto inusuale e pertanto difficilmente rinvenibile nei testi di
prosopografia romana. Taronia dovrebbe essere la moglie dell'Edile e tert
(TERTIA) il nome. Se lapide funerea sarebbe la committente, se lapide votiva o
commemorativa, la finanziatrice. Essere edile nella civitas romana ove oggi
sorge S. Elpidio significa che si trattava anche allora di centro abitato molto
rilevante: motivo ulteriore per esaltare l'odierna S. Elpidio e quindi il
dovere di fare approfondite ricerche storiche ed archeologiche. Guarda comunque
che per legge la epigrafe dovrebbe andare al museo dell'Aquila (ma posso
sbagliarmi) comunque giammai in chiesa.
Il CICOLANO medio-piccolo borghese
Nei quaderni “valledelsalto.it” Salvatore Luciano Bonventre
ben ci spiega e magistralmente ci illumina sulla grande rivolta sociale del
Cicolano con l’eversione della feudalità sotto i “napoleonidi” in quel torno di
tempo a ridosso della rivoluzione francese, subito dopo il 1806: il «composito
e frastagliato panorama di 10 diversi e piccoli ‘Stati’» si componeva in due
circondari (Mercato e Borgocollefegato), in quattro comuni centrali (Petrella
di Cicoli, Mercato, Pescorocchiano e Borgocollefegato) e in ben ventiquattro
frazioni ripartiti tra i comuni centrali (Capradosso, Staffoli, Borgo San
Pietro, Petrella, Mareri, Poggioviano, Sambuco, Radicaro, Gamagna, Mercato,
Tonnicoda, Girgenti, Macchiatimene e Roccaverruti, Leofreni, Pescorocchiano,
Torre di Taglio, Poggio San Giovanni, Castelmenardo, Poggioreale, Collefegato,
S. Anatolia, Torano, Corsaro, Spedino).
Si produce conseguentemente «un nuovo assetto della
struttura sociale … e si provoca la fine del baronaggio come ceto dominante
avendosi l’avvento della borghesia terriera come soggetto capace di gestire a
proprio vantaggio le nuove politiche fondiarie riguardanti i beni demaniali,
ex-feudali ed ecclesiastici in veste di protagonisti della formazione di un
moderno Cicolano amministrativo.»
Dalla variegata società feudataria vengono fuori 217
redditieri (con più di 24 ducati di rendita registrati nel nuovo catasto che si
custodisce a Napoli) che in quanto “proprietari” costituivano l’élite locale
con diritti civici e con eleggibilità nei consigli decurionali.
Da nostre ricerche nell’ambito della prima visita pastorale
di Mons. Camaiani la ripartizione abitativa del Cicolano può così raffigurarsi:
- STAFFOLI: 80 abitanti;
- PETRELLA: 100 famiglie (circa 450 abitanti)
- PONTE DELLA SPONGA 15 famiglie (circa 70 abitanti);
- MARERI: 35 abitanti;
- OIANO: 3 famiglie (non più di 15 abitanti);
- MERCATO: 90 famiglie (circa 400 abitanti, sparsi in
quatuor villis parum ab invicem dintantibus);
- FIAMIGNANO: v. Mercato;
- MARMOSEDIO: 25 famiglie (oltre 110 abitanti);
- GAMAGNA: non precisato;
- SANT’AGAPITO: 40 famiglie (circa 180 abitanti);
- SAN SALVATORE: 35 famiglie (circa 155 abitanti);
- COLLEMAZZOLINO: 20 famiglie (circa 90 abitanti);
- SANTA LUCIA DI FIAMIGNANO: 28 famiglie (quasi 125
abitanti);
- FAGGE: 57 famiglie (oltre 250 abitanti);
- BRUSCIANO: 85 abitanti sparsi in quatuor villis;
- SAMBUCO: 72 famiglie (325 abitanti circa sparsi in quinqe
villis);
- FORNELLO: numero di famiglie non segnalato;
- SANTO STEFANO: 30 famiglie (circa 135 abitanti);
- RADICARO: 40 famiglie (circa 180 abitanti);
- SAN PIETRO: 9 famiglie (circa 40 abitanti);
- ROCCA RANDISI: 35 famiglie ( circa 155 abitanti);
- SANT’ELPIDIO: 100 famiglie (450 abitanti sparsi in quinque
villis);
- POGGIO SAN GIOVANNI: 35 famiglie (circa 155 abitanti);
- TORRE DI TAGLIO: dato anagrafico non segnalato;
- ALZANO: 45 famiglie (oltre 200 abitanti);
- CASTELMENARDO: 20 famiglie (circa 90 abitanti);
- CASTIGLIONE : dato anagrafico non segnalato;
- BORGOROSE: 72 famiglie (circa 325 abitanti);
- SANTO STEFANO: 17 famiglie (circa 75 abitanti);
- CORVARO: 120 famiglie (540 abitanti circa);
- CARTORE: 7 famiglie (oltre 30 abitanti);
- SANT’ANATOLIA: 100 famiglie (circa 450 abitanti);
- SPEDINO: 25 famiglie ( circa 115 abitanti);
- TORANO e VILLA TORANO: 100 famiglie (circa 450 abitanti);
- VILLEROSE: 35 famiglie (circa 155 abitanti);
- CIVITELLA: 28 famiglie (circa 125 abitanti);
- PESCOROCCHIANO: 40 famiglie (circa 180 abitanti);
- NESCE: 20 famiglie (circa 90 abitanti):
- POGGIOREALE: 35 famiglie (circa 155 abitanti);
- LEOFRENI: 35 famiglie (circa 155 abitanti);
- CASTELLUCCIO: 8 famiglie (circa 35 abitanti);
- PACE: 27 famiglie (circa 125 abitanti);
- GIRGENTI: 45 famiglie (circa 200 abitanti);
- BACCARECCE: 24 famiglie (circa 100 abitanti);
- COLLI: 30 famiglie (115 abitanti sparsi in tre villaggi);
- ROCCABERARDI; 40 famiglie (circa 180 abitanti);
- SANTA LUCIA di GIOVEROTONDO; famiglie 17 (circa
75abitanti);
- TONNICODA: 20 famiglie (90 abitanti circa);
- TEGLIETO: 30 famiglie (circa 135 abitanti).
Vi ho chiesto l'amicizia ai fini di una più stretta
collaborazione. Spero che la mia richiesta abbia esito positivo.
4 ore fa
Gentilissimo dottor Cesare Silvi,
innanzitutto e soprattutto rallegramenti e complimenti per
il magnifico incontro dell'altra sera a Corvaro sulla ricchezza, sullo
splendore, sull'avvenenza del Cicolano. Anche se a me le attrattive
escursionistiche interessano fino ad un certo punto, viva il faraonico progetto
comunitario di un percorso selvaggio da lassù nel nord Europa sino a Capo
Passero della mia terra natale.
Già io non sono cicolano né laziale: sono siciliano, della
terra che dette i natali e qualche ispirazione a Leonardo Sciascia, Racalmuto,
ma per vincoli matrimoniali sono finito a Santa Lucia di Fiamignano,
innamoratissimo dell'ambiente, della storia, dell'archeologia, delle vicende
religiose di questa splendida terra.
Credo per di più di avere trascorsi professionali ed
entrature istituzionali per cui forse qualche apporto potrei darlo allo
sviluppo delle conoscenze scientifiche e al miglioramento delle vocazioni
turistiche di questi luoghi che amichevolmente mi accolgono salvandomi dalle
arsure estive di una Roma in caldo umido.
E' con spirito veramente collaborativo, con rispetto massimo
e soprattutto con profonda ammirazione che mi permetto alcune chiose forse
critiche, e taluni dissensi culturali.
Mi sta bene che alberghi, associazioni escursionistiche,
progetti europei troppo pretenziosi vogliano trarre spunto propagandistico dai
tesori archeologici e storici del Cicolano; non mi sta bene che si sovverta il
corretto rapporto rispetto della serietà storico-culturale/indotto economico e
si creda di asservire il rigore scientifico all'interesse finanziario.
Non mi piace peraltro un vizietto che credo particolarmente
duro a morire di queste parti: quello del campanilismo. Tempo fa sembrava che
il Cicolano fosse la memoria storica di Petrella in versione Romanin, ora alle
volte mi pare che sia il Corvaro a volerla fare da epicentro – se non realtà
esclusiva - della grande memoria storica romana, per un tumulo che per quanto
avvincente sia non può competere con la gloria di un Val di Varri, di una
Nersae, della teoria dei negletti 36 castelli, di un abbandonato Castello di
Macchiatimone, della stessa ricchezza sommersa quale la modernissima
archeologia medievale potrebbe sfruttare nella fiancata di Poggiopoponesco. E
potrei continuare, ma ovvio che privilegio quello che è stato oggetto del mio
specifico interesse in questo quarantennio di frequentazione estiva del nostro
Cicolano.
Santa Lucia di Fiamignano ha una gloria perenne: la
coltissima ed molto erudita penna del medico Domenico Lugini. Da quel vetusto
testo si può dissentire, lo si può (e lo si può migliorare, integrare e
correggere come ha fatto il vostro espertissimo Marco Buonocore nei vostri
pregevolissimi quaderni, che però specifica: “Lugini …. [riconsidera] la
raccolta epigrafica berlinese portando a conoscenza quei documenti iscritti che
solo la sua conoscenza capillare di quella zona era in grado di compiere”), ma
dicevamo non se ne può prescindere. Io, l'altra sera, Lugini non l'ho sentito
citare neppure per sbaglio, Che vi sia preclusione campanilistica?
Fulcro del vostro interesse, gira e rigira, è la Grotta c.d.
Del Cavaliere. Meritevolissimo e apprezzabile interesse. Solo però che se
diventa mania monotematica, perde di pregio. E Lugini e Grotta c.d. Del
Cavaliere alla fine sono inscindibili. Apprendo da Lugini (pag. 43) “ gli
avanzi delle mura pelasgiche …. fra Alzano e Monte Maggiore [sarebbero] gli
avanzi del tempio di Marte ricordato da Dionisio”. Tra codesto tempio e la
Grotta c.d. Del Cavaliere vi sono attinenze, contiguità, collegamenti?
La grotta del Cavaliere – mi pare – ha tre date importanti:
1830, data della sua scoperta (?) da parte di codesto archeologo inglese per
nascita ma romano di adozione, collegato col sommo Vespignani, marito
tranquillo di una splendida romanina di trent'anni più giovane ; 1981, sua
riscoperta e specie dopo il rinvenimento di una malcerta epigrafe votiva
assurta a ipogeo cultuale; quest'ultimo ventennio, oggetto di accuratissimi
studi e ricerche da parte del dottore Cesare Silvi.
Mi permetto di osservare: il nome è equivoco e mi sembra
congettura simpatica quella di associare il toponimo Cavaliere all'archeologo
inglese, appunto perché inglese; se ipogeo dedito al culto dei morti, occorre
scientifica investigazione per saperne di più su tale presenza religiosa ad
Alzano, trattandosi in definitiva di ipostatizzazione di una delle tante
discese agli inferi, vuoi come quelle omeriche vuoi come quella sfumata
virgiliana (meglio collegabile con tale manufatto d'epoca romana). Potrebbe
anche trattarsi di devianze esoteriche non rare in epoca tardo impero. Sia
chiaro una semplice pietra votiva non ci dice molto. Ma allora perché non fare
scavi stratigrafici e appuramenti archeologici non dilettantistici? Non sono
per il momento fattibili? La progettazione e lo studio propedeutico è sempre
possibile.
Resta l'arcano del collegamento tra il tempio di Marte del
Lugini e questa grotta dall'equivoco nome. La scienza progredisce per
espansioni, non certo per preclusioni campanilistiche.
Nella letteratura – e non parlo solo di Lugini – queste
misteriose mura del Cicolano si sono sempre chiamate Pelasgiche o Ciclopiche.
termine forse improprio ma sempre inequivocabile, Se oggi giapponesi
(estremamente curiosi, si sa) e cinesi (i turisti dell'avvenire, secondo me)
vengono da 'ste parti abbacinati da letture sull'arcano delle mura pelasgiche o
ciclopiche e si avventurano tra questi affascinanti Monti Cicolani, chissà
quale loro delusione vedendole volatizzare per dar posto a incolori,
inespressive, insignificanti MURA POLIGONALI. Perché si sono cambiati nomi e
toponimi consolidati? Per pignoleria scientifica? Per far dispetto al vicino ma
non amato Lugini? Solo se unite le diverse scuole di pensiero, solo se fra loro
si accende un rispettoso dialogo, si fanno salti di qualità. Diversamente si
cade in un mercantilismo che fa presto ad esaurirsi, specie se incombono
epocali crisi involutive in campo economico.
Si vuol portare alla Grotta c.d. Del Cavaliere lo sbocco di
un'importante arteria stradale d'epoca romana? Se si fanno congetture, perché
no? Ma congettura per congettura, resto legato all'ipotesi del Luini (cfr. pag.
58). Ho sbirciato il lavoro della Migliario pubblicato sempre nei vostri
pregevoli quaderni. Mi riservo di approfondirne lo studio. Spero che il
Geometra Mario Balduzzi ripercorra le investigazioni del nonno – anche lui ha
conoscenza unica del territorio - e magari filmando dimostri quanta ragione
aveva il Lugini. Forse Virzì se ne dispiacerà, ma, via!, ha da ricavarne spunti
anche lui, più avvincenti di quelli a dire il vero molto avvincenti che ci ha
illustrato l'altra sera.
Occorre dialogo. Ho sentito che la struttura ecclesiale del
Cicolano è poco nota. Falso: specie dopo la pubblicazione dell'immane lavoro di
Vincenzo di Flavio (anno 2010); ce n'è materia per puntualizzazioni. Ad esempio
tanto vi ho appreso sulla chiesa di Santa Lucia tanto cara al vostro socio
Antonio Marrucci, che tanta, troppa materia ha su questa fabbrica cultuale, a
presidio di un'antica statio romana, nonché di un crocevia di diversa ma
continua importanza nell'evolversi delle realtà storiche. Mi chiedo perché, in
occasione delle prossime celebrazioni di Santa Lucia, don Maceroni, il dott. Di
Flavio, il dottor Cesare Silvi, il dottor Antonio Marrucci, il prof.
Buonventre, l'architetto Filippo Balduzzi e la sua collega che hanno studiato
quella chiesa, e, se è permesso, un forestiero quale io sono (che pure qualche
fruttuosa ricerca anche negli archivi segreti vaticani li ha fatti, forse
demolendo taluni IDOLA teatri), tutti costoro o taluni o anche talaltri non
vengono adunati nelle scuole di Santa Lucia da codesta meritevole rivista per
una tavola rotonda coordinata da don Maceroni o magari da Lei stesso su questo
capisaldo della locale storia (romana a mio avviso, forse bizantina, credo non
longobarda, borbonica, con grave dispetto del vescovo reatino, e delle
stranezze dell'Acotral di un tempo o della Cotral d'oggidì)? Che paradigma
dell'intera storia del Cicolano e quindi di Petrella, Pescorocchiano, Borgorose
e Fiamignano, così tanto per mia spocchia geografica!
Grazie e chiedo scusa per qualche mia stecca fuori le righe
del bene educato colloquiare. Ma da buon dadaista non riesco a correggermi,
facendo disperare mia moglie, cicolana di ferro della non molto celebrata
Baccarecce
3 ore fa
Sig Lillo sono Benedetto Di Matteo per intenderci del Comitato
Civico Nesce che rappresento, la chiamo sig. Lillo ma potrebbe avere titolo
diverso, di certo non voglio offenderla.
Se vuole visitare il nostro sito: wwwcomitatocivico.nesce.it
siamo un modesto comitato che si dedica al momento a rimettere in piedi il
nostro paese dimenticato dalla amministrazione Comunale. Ciò non toglie che
vorremmo trovarci preparati
anche in altre direzioni, vedi la storia del territorio, il
sentiero europeo, le mura pelasgiche ecc. Io sono un semplice selvicoltore
dunque la storia e la archeologia con tutta la buona volontà non è il mio
forte. Ma sono le tue radici. Un dialogo tra te e me che non sono del Cicolano
ma sono quarant'anni che ne studio storia, costumi, politica, religione, arte e
mestieri non può non creare una SINERGIA (fammi parlare come so) che
sicuramente darà buoni frutti e per tutti. Nesce non è un fatto campanilistico
è un PATRIMONIO DELL'UMANITA'; non la si può lasciare così come oggi è. CRIMINE
CONTRO L'UMANITA'
.Tieni presente caro Rino che io sono nato a Nesce e
nonostante sia stato da giovane allontanato dal territorio per circa 8 anni, ne
sono piuttosto innamorato non fosse altro che ancora ci vive mia madre e fino a
1 anno fa anche mio padre. Devi sapere che Nesce è un paese molto unito. Trovo tu
sia una persona di cultura e si capisce da quello che scrivi e dal vocabolario
che utilizzi. Io non sono uomo di cultura anche se non mi lamento del mio
stato, ma nel mio piccolo sento di poter dare a tanti ivi compreso il mio
paesello. Tu Potresti in qualunque forma voglio dire Facebook ma anche cartaceo
o notizie online farci luce sul mondo della storia e della archeologia che
conosci fino ad oggi, in modo che io possa portare a conoscenza gli altri. Devi
sapere che sismo al buio di molti fatti ad esempio non sapevo che nel maniero
dei sigg. Morelli sono stoccati resti archeologici. A presto
grazie a presto
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