Mettiamoci d'accordo: traducete TUTTO A FAVORE e buon PRO vi faccia. Niente più CONTRO. dunque. Infatti ho chiuso il BLOG
martedì 9 aprile 2013
Pro omnibus? No, resta pro omnia
Esco scornato dal colloquio con un professore che stimo moltisimo: bonariamente come suo costume mi dice che PRO regge l'ablativo. Dovrei quindi modificare la testata in PRO OMNIBUS. Solo che mi suona un po' cacofonico. Qel bus finale mi richiama quello che da casa mi porta a piazza Venezia. Non correggerò quindi nulla. Voglio salvarmi in corner. Dico che OMNIA è soggetto posposto al PRO ed il pro vuol essere la finalità indefinta degli oggetti che i miei ONNES vorrebbero beneficiare o conseguire. Non sarà latino classico, ma mi tona a fagiolo e l'utilitarismo è la mia novella religione, quella di un ottantenne nato e cresciuto nel millennio scorso e che crede - poverino - di aver qualcosa ancora da dire in questo nuovo, come se ancora fosse ammesso che un vecchione che tutte le guerre ha fatto ora davvero possa sedersi come cicala in estate su un albero verde a darsi un troppo parlare fiorito, mentre una procacissima Elena si apporssima alle porte SCEE.
Pubblicato da Calogero Taverna ministeriale
► marzo (12)
Informazioni personali
Calogero Taverna
martedì 9 aprile 2013
Pro omnibus? No, resta pro omnia
Esco scornato dal colloquio con un professore che stimo moltisimo: bonariamente come suo costume mi dice che PRO regge l'ablativo. Dovrei quindi modificare la testata in PRO OMNIBUS. Solo che mi suona un po' cacofonico. Qel bus finale mi richiama quello che da casa mi porta a piazza Venezia. Non correggerò quindi nulla. Voglio salvarmi in corner. Dico che OMNIA è soggetto posposto al PRO ed il pro vuol essere la finalità indefinta degli oggetti che i miei ONNES vorrebbero beneficiare o conseguire. Non sarà latino classico, ma mi tona a fagiolo e l'utilitarismo è la mia novella religione, quella di un ottantenne nato e cresciuto nel millennio scorso e che crede - poverino - di aver qualcosa ancora da dire in questo nuovo, come se ancora fosse ammesso che un vecchione che tutte le guerre ha fatto ora davvero possa sedersi come cicala in estate su un albero verde a darsi un troppo parlare fiorito, mentre una procacissima Elena si apporssima alle porte SCEE.
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